Workshop “Sicurezza in onda” Milano 27 gennaio 2016 Dr.ssa Calogera campo – SC. PSAL - ATS Milano.

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Workshop “Sicurezza in onda” Milano 27 gennaio 2016 Dr.ssa Calogera campo – SC. PSAL - ATS Milano

Perché occuparsi di produzioni televisive Un settore produttivo in crescita che travalica il mondo delle TV le produzioni televisive interessano anche le radio l’industria e il commercio, il teatro e lo sport Il prodotto televisivo è frequentemente interessato da allestimenti più o meno complessi (palchi, scenografie, allestimenti audio e luci etc.) per i quali si aprono cantieri e vengono stipulati appalti

In Lombardia sono presenti gli editori Tv italiani leader nel mercato europeo (con sede principale o secondaria): Rti (Mediaset), la prima Tv free privata in Europa; Sky Italia, il terzo editore digitale in Europa, dopo BSkyB e Canal Plus Rai, la seconda compagnia pubblica Tv in Europa dopo BBC; Tra i 25 operatori leader in Italia, 11 sono presenti in Lombardia 9 produttori tra i primi 27 italiani per volume di produzione hanno una sede in Lombardia (Fonte: European Audiovisual Observatory 2005) Il 75% delle case di produzione ha sede a Milano

Definizion i Committente Soggetto che commissiona un lavoro o si impegna all’acquisto di una prodotto commissionato Per appalto di lavori ai sensi del D.Lgs. 81/08 si tratta di Datore di lavoro committente Committente per cantieri temporanei e mobili Nell’ambito delle produzioni televisive vi sono due tipi di “committente” (anche coincidenti in un unico soggetto): Editore /Committente editoriale: soggetto che ha l’idea e i finanziamenti necessari, commissiona per proprio conto la realizzazione di un prodotto televisivo; Realizzatore Esecutivo/Committente Esecutivo: soggetto, incaricato dall’Editore al fine della realizzazione esecutiva di un prodotto televisivo (programma).

Il committente esecutivo è chi effettivamente realizza un prodotto televisivo con organizzazione propria, impegnandosi con il committente Editoriale, su termini previsti dal contratto, a realizzare il prodotto televisivo nella configurazione editoriale richiesta l’azienda che realizza è un’impresa con responsabilità proprie in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il committente esecutivo datore di lavoro datore di lavoro committente (art. 26 titolo I D.Lgs.81/08) committente(art. 89 Titolo IV e s.m.i.D.Lgs.81/08) Committente esecutivo

1. Produzioni televisive: Le principali attività del settore Allestimenti tecnici (luci, audio, video); Noleggi mezzi tecnici: regie mobili, gruppi elettrogeni, fly, ecc.; Arredamento, trovarobato, forniture teatrali; Facchinaggio (manovalanza, movimentazione, trasporti, ecc.); Attività autorale (gestione delle maestranze artistiche - acrobati, ballerine) Effetti speciali: coriandoli, fumi, fuochi, ecc.; Montaggio strutture (palchi, torri, grandinate, ecc.) - elementi mobili; Progettazione e realizzazione elementi scenici; Pulizie; Sartoria, trucco-parrucco; Vigilanza (security, safety); Riprese televisive; Cambi scena – manutenzioni scena.

La normativa applicabile in caso di appalto in sintesi Rapporti commerciali

Progetto scenografico Una parentesi sui principi fondamentali Il Progetto scenografico deve rispettare i principi generali di prevenzione in materia di salute e sicurezza dei lavoratori (art. 15 – D.Lgs. 81/08) La progettazione artistica/scenica non è solo un elemento creativo ma anche un momento in cui si deve e si può progettare tenendo conto degli obblighi di prevenzione. Le macchine, le attrezzature sceniche e ogni altro manufatto impiegato nell’ambiente di lavoro televisivo, devono possedere i requisiti essenziali di sicurezza previsti dalle direttive comunitarie di prodotto e laddove non esistono quelle specifiche, si trova applicazione diretta della Direttiva Quadro 2001/95.

Elementi determinanti sulla progettazione con ricadute sulla sicurezza

quando il committente editoriale coincide con il committente esecutivo Committente Esecutivo Committente editoriale

Committente commerciale non coincide con il committente esecutivo

Organizzatore evento e committente esecutivo ed editoriale

Durante la produzione si possono applicare contemporaneamente: Le misure previste dai datori lavoro nel DVR Le misure da rischi interferenti con le attività in appalto nel luogo di lavoro Le misure di coordinamento per l’appalto rientrante nel Titolo IV D.L.gs 81/08 Si può quindi verificare che la stessa figura sia contemporaneamente:  Committente editoriale  Committente esecutivo  Datore di lavoro

I casi studio CASO 1 L’Azienda televisiva X, sulla base di un format ideato o acquistato (progetto editoriale), produce in house il “prodotto televisivo” con eventuale impiego di appalti (es. opere temporanee e mobili come scenografia, palco, tribune...), L’Azienda X è COMMITTENTE oltre che a datore di lavoro

CASO 2 In caso di “produzione mista”, ovvero nel caso di due o più soggetti che si accordano per produrre un “programma televisivo” (co-produzione), andrà definita in sede “contrattuale” la suddivisione dei ruoli, in funzione anche della titolarità della “disponibilità giuridica” dei luoghi dove si svolge l’appalto.

CASO 3 L’Azienda X, sulla base di un progetto editoriale, affida la realizzazione del “prodotto televisivo” ad un produttore, il quale realizza direttamente o tramite ditte appaltatrici il prodotto commissionato. L’Azienda X svolge unicamente un “controllo editoriale” del prodotto che si sta realizzando, verificando che sia in linea con quanto stabilito contrattualmente. Il realizzatore esecutivo è il committente e/o datore di lavoro committente nei confronti dei propri appalti.

CASO 4 L’Azienda X, acquisisce i diritti per la messa in onda di un “programma televisivo” realizzato interamente da terzi, su format di proprietà di terzi, con la sola possibilità di integrazioni e/o rimontaggio in fase di post- produzione (p.e. inserimento del logo dell’Azienda X, titoli di coda, nome del programma, ecc.). In questo caso non si tratta di appalto ma di “acquisto di licenza” e non si applica l’art. 26 o il Titolo IV del D.Lgs.81/08, né il Decreto Palchi, norme in capo al realizzatore esecutivo. Semplice attività editoriale

CASO 5 All’Azienda X, vengono appaltate le riprese televisive di un “evento organizzato da terzi”. Il committente terzo ha l’onere di coordinare le ditte appaltate e promuovere la cooperazione tra le stesse al fine di eliminare o ridurre i rischi interferenziali, attraverso la redazione di un PSC (Titolo IV) o DUVRI (art.26 – Titolo I). L’Azienda X è un’impresa appaltatrice Farà POS o DUVRI

CASO 6 L’Azienda X acquisisce i diritti per la ripresa televisiva e la messa in onda di un evento organizzato da terzi; nelle aree affidate dall’organizzatore l’Azienda X: acquisisce pertanto la disponibilità giuridica. assume il ruolo di committente o datore di lavoro committente se del caso. L’organizzatore dell’evento coordina e promuove la cooperazione attraverso un DUVRI.

CASO 7 L’Azienda X, viene contrattualizzata da un organizzatore per la realizzazione esecutiva di un evento che prevede, a fronte di un importo economico definito, l’effettuazione delle riprese televisive e la realizzazione delle opere temporanee e mobili necessarie, opere completamente gestite (progettate, appaltate, realizzate) dall’Azienda X. Il caso può essere eventualmente riconducibile alla tipologia “produzione mista” dove l’Azienda X assume il ruolo di committente per le opere temporanee o mobili, e di datore di lavoro committente nei confronti delle ditte dalla stessa appaltate, nelle aree in cui ha la disponibilità giuridica. Produttore

4. Aspetti critici del settore-possibili soluzioni 1.Soggetti interferenti 2.Lavoratori stranieri 3.Non consapevolezza degli obblighi e responsabilità:. 4.Non chiarezza dei ruoli: 5.Disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l’appalto: 6.Obblighi di formazione ed informazione o di dotazione di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), 1..

Possibili soluzioni 1.considerare il soggetto interferente come visitatore e riportarlo nei documenti POS/PSC; 2.verifica della comprensione della lingua in fase pre-assuntiva, e inserire la conoscenza della lingua come vincolo contrattuale. 3.gestire la problematica in fase di “certificazione fornitore” e/o gara d’appalto 4.definire i ruoli in fase di contratto. 5.definire i limiti riguardanti la disponibilità giuridica in fase di contratto. 6.Per la risoluzione di queste ultime criticità, è opportuno il coinvolgimento del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale già nelle fasi iniziali (ideazione, acquisto format, etc.), e soprattutto nella fase di definizione

Signore e signori, Vi ringrazio per la cortese attenzione