UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI LECCE LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI NEL BILANCIO DI ESRCIZIO Prof. MARIO TURCO Professore Aggregato di Economia Aziendale.

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI LECCE LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI NEL BILANCIO DI ESRCIZIO Prof. MARIO TURCO Professore Aggregato di Economia Aziendale

RAPPRESENTAZIONE IN BILANCIO B) IMMOBILIZZAZIONI II. Immobilizzazioni materiali 1) Terreni e fabbricati; 2) Impianti e macchinario 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni 5) Immobilizzazioni in corso e acconti Valori al netto dei fondi ammortamento Prof. Mario Turco

ammortamento delle immobilizz. materiali (B.10.b); svalutazioni (B.10.c); capitalizzazioni per costruzioni interne (A.4); plus(minus)valenze da alienazione (A.5/B14 se relative al rinnovo fisiologico dei beni strumentali, altrimenti E.20/21) Nel CE si trovano alcuni valori collegati alle immobilizzazioni materiali: Prof. Mario Turco

LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Prof. Mario Turco Le condizioni di iscrivibilità: sussistenza fisica del bene; titolo di proprietà (esclusione di beni in leasing o posseduti con altra forma di godimento); sostenimento di costi per la loro acquisizione economica; destinazione ad uso durevole (altrimenti va inserito nell’attivo circolante); prospettiva della recuperabilità del costo.

LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Prof. Mario Turco MODALITA’ DI ACQUISIZIONE: acquisto sul mercato costruzione in economia conferimento in natura – art riscatto da leasing permuta - donazione

Prof. Mario Turco IL CRITERIO DI VALUTAZIONE NEL MOMENTO DELL’ISCRIVIBILITA’ L’art co 1 stabilisce che: “Le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili al prodotto. Può comprendere anche altri costi, per la quota ragionevolmente imputabile al prodotto….” VALUTAZIONE AL COSTO STORICO

a) è il criterio che lascia minore spazio agli apprezzamenti soggettivi; b) è di semplice applicazione ed attuazione; c) nel caso dei fattori immobilizzati sorge il problema del trattamento dei costi anticipati.. CARATTERISTICHE DEL COSTO STORICO CRITERIO SCELTO DAL LEGISLATORE IN QUANTO Prof. Mario Turco

POSSIBILI CONFIGURAZIONI DI COSTO STORICO A SECONDA CHE L’IMMOBILIZZAZIONE SIA ACQUISITA DALL’ESTERNO O PRODOTTA IN ECONOMIA OCCORRE RIFERIRSI A: COSTO DI ACQUISTO COSTO DI PRODUZIONE Prof. Mario Turco

Valore originario IMM. MATERIALI DA ACQUISIZIONE ESTERNA Costo di acquisto + oneri Accessori d’acquisto - Sconti commerciali Prof. Mario Turco IMM. MATERIALI DA PRODUZIONE INTERNA Costi diretti + quota ragionevolmente imputabile di costi indiretti LA DETERMINAZIONE DEL COSTO STORICO

Prof. Mario Turco …. IN PARTICOLARE GLI ONERI ACCESSORI DI ACQUISTO: hanno natura variegata e non sono sempre di facile individuazione e determinazione. Alcuni costi che potrebbero essere inclusi nel costo di acquisto: - Spese notarili per l’atto - Tasse registrazione atto - Onorari progettazione - Opere di urbanizzazione - Progettazione - Trasporti - Dazi importazione - Installazione - Perizie e collaudi - Montaggio e posa in opera - Messa a punto

La costruzione in economia si ha quando l’impresa stessa provvede alla realizzazione del bene, servendosi di attrezzature, materiali, mano d’opera e di altri fattori produttivi che ha precedentemente acquistato per lo svolgimento della propria attività tipica. LE COSTRUZIONI IN ECONOMIA I motivi che possono indurre l’azienda a realizzare il bene strumentale con risorse già presenti sono principalmente : la costruzione interna è economicamente conveniente, nel senso che permette di avere un risparmio corrispondente al ricarico dell’azienda produttrice; è possibile che esistano nell’azienda risorse sottoutilizzate o addirittura non utilizzate; la necessità o l’opportunità di mantenere segreto il processo di fabbricazione; Prof. Mario Turco

LA VOCE COSTRUZIONI IN ECONOMIA E’ RAPPRESENTATIVA DI COSTI CAPITALIZZATI LA TECNICA UTILIZZATA A TAL FINE E’ QUELLA DELLO STORNO DI COSTI DI QUEI FATTORI PRODUTTIVI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA REALIZZAZIONE DEL BENE (COSTI SOSPESI). NEL MOMENTO IN CUI L’OPERA VIENE COMPLETATA SI PROCEDE AL GIROCONTO DELLA COSTRUZIONE IN ECONOMIA ALLO SPECIFICO FATTORE PRODUTTIVO REALIZZATO.

IL PROBLEMA DELLE QUOTE DEI COSTI INDIRETTI RAGIONEVOLMENTE IMPUTABILI: trattasi di costi generali partecipanti sia alla realizzazione dell’immobilizzazione sia all’attività produttiva tipica dell’impresa. I principali criteri di attribuzione della quota di spese generali di fabbricazione sono: - ore macchina - ore lavoro; - costo della manodopera diretta - ecc… SONO SEMPRE ESCLUSE LE SPESE AMMINISTRATIVE ED I COSTI DI DISTRIBUZIONE poiché si tratta di costi che l’impresa deve comunque sostenere. SONO INVECE IMPUTABILI, A DETERMINATE CONDIZIONI, GLI ONERI FINANZIARI Prof. Mario Turco

ESEMPIO DI COSTRUZIONE IN ECONOMIA esercizio “n” La società Alfa inizia la costruzione interna di un impianto che prevede di ultimare all’inizio del esercizio successivo. La società sostiene, tra gli altri, i seguenti costi, imputabili in misura pari al 10% alla realizzazione dell’impianto: -Costi di acquisto per materie prime € ,00 -Costi per servizi esterni € ,00 -Costi per manodopera€ ,00 Inoltre si ritengono attribuibili alla costruzione interna gli ammortamenti tecnici in misura di € 1.000,00. Si stima inoltre che il 20% degli interessi (3.000,00) relativi al mutuo contratto sono imputabili alla costruzione interna. Prof. Mario Turco

STRUTTURA DEL REDDITO Costi di acquisto Materie prime e compl. € Costi per servizi esterni € Costi per manodopera € Oneri finanziari € 3.000,00 Ammortamenti € …….. …… Impianti in economia in corso € (STORNO DI COSTI) …… RAPPRESENTAZIONE NEL BILANCIO DI ESERCIZIO CONTO ECONOMICOSTATO PATRIMONIALE …… A)4. Incrementi immob. per costruzioni interne € …… B) II 5. Immobilizz. in corso € …… STRUTTURA DEL CAPITALE MEZZI ECONOMICI …… Impianti in economia in corso € ……

esercizio “n + 1” la società Alfa non sostiene ulteriori costi imputabili alla realizzazione dell’impianto che viene terminato in data 21/01. Prof. Mario Turco IMPIANTO IMPIANTI IN ECONOMIA IN CORSO € RAPPRESENTAZIONE NEL BILANCIO DI ESERCIZIO CONTO ECONOMICOSTATO PATRIMONIALE …… B) 10. b. Ammortam. Impianti € …… B) I 2. Impianti € …… €

IL PROBLEMA DEGLI ONERI FINANZIARI L’ART. 2426, comma 1, punto a) prevede espressamente la possibilità di capitalizzare gli oneri finanziari connessi alle produzioni in economia, ma nulla specifica in merito alle immobilizzazioni acquisite dall’esterno. In merito sono intervenuti i Principi Contabili Nazionali che hanno colmato la lacuna legislativa esprimendosi in senso favorevole sulla possibilità di capitalizzare tali costi. In particolare l’OIC 16 (Par D) 5) vincola tale evento al verificarsi di alcune condizioni Prof. Mario Turco ……..

Prof. Mario Turco …….. LE CONDIZIONI:

LA PROCEDURA D’AMMORTAMENTO L’art co 2 stabilisce che: “Il costo delle immobilizzazioni materiali e immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la loro residua possibilità di utilizzazione. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei coefficienti applicati devono essere motivate nella nota integrativa.” L’ammortamento deve essere: - determinato in ogni esercizio - sistematico (calcolato sulla base di un piano d’ammortamento) Prof. Mario Turco

ELEMENTI DEL PIANO DI AMMORTAMENTO VALORE DA AMMORTIZZARE: coincidente con il costo storico, aumentato di eventuali incrementi di valore (es: manutenzioni straordinarie); VITA UTILE, coincidente con la durata economica del bene, la quale deve essere stimata in relazione al logorio fisico, alla obsolescenza economica (ossia alle innovazioni tecnologiche), alle politiche di manutenzione e di rinnovo. METODO DI RIPARTIZIONE: può essere - a quote costanti; - a quote decrescenti; - a quote variabili di produzione Prof. Mario Turco

a) METODO A QUOTE COSTANTI: Metodo più utilizzato per la sua semplicità e si fonda sull’ipotesi che in ogni esercizio il fattore produttivo sia utilizzato in modo identico. Formula: q = (Valore da ammortizzare – Valore di presunto realizzo) / vita utile del bene b) METODO A QUOTE DECRESCENTI: Si basa sul presupposto che il fattore produttivo è utilizzato più intensamente nei primi anni di attività, in coincidenza peraltro di minore spese di manutenzione. Procedimenti: - PROCEDIMENTO LOGARITMICO: % di amm. = 1 - [ vita utile x (Valore di presunto realizzo / Valore originario)] La quota determinata in ciascun esercizio è decrescente perché applicata sul valore contabile netto e non sul valore originario da ammortizzare

- PROCEDIMENTO ARITMETICO: Rapporto tra il numero di anni residui di vita utile (all’inizio di ogni esercizio) e la somma dei numeri che rappresentano gli anni dell’intera vita utile stimata del cespite. Tale rapporto viene, di volta in volta, moltiplicato per il valore originario da ammortizzare: q = (Vita residua / ∑ numeri di anni di vita utile) x Valore originario c) METODO A QUOTE VARIABILI: E’ un metodo che ben si adatta a quelle imprese operanti in particolari settori di attività (imprese estrattive, petrolifere e minerarie) in cui la determinazione della quota annuale di ammortamento si determina rapportando le quantità prodotte nell’esercizio e la quantità di produzione totale prevista durante l’intera vista utile del cespite: q = (Q prodotte nell’esercizio / Q di produzione dell’intera vita del cespite) …..INOLTRE: Prof. Mario Turco

ESEMPI DI PIANI DI AMMORTAMENTO: 1) a quote decrescenti (procedimento logaritmico): Consideriamo un valore di un impianto da ammortizzare di € , con vita utile di 5 anni (valore di presunto realizzo € ) % di amm. = 1 - [ 5 * ( / )] = 50% QUOTA DI AMMORTAMENTO I anno45.000(50% di € ) II anno22.500(50% di € ) III anno11.250(50% di € ) IV anno 5.625(50% di € ) V anno TOTALE Prof. Mario Turco

2) a quote decrescenti (procedimento aritmetico): I dati alla base del calcolo sono i seguenti: Valore da ammortizzare € ; Valore di presunto realizzo € 0; Durata economica 5 anni q = (Vita residua/ ∑ numeri di anni di vita utile) * Valore da ammortizzare QUOTA DI AMMORTAMENTO I anno33.333(5/15 di € ) II anno26.666(4/15 di € ) III anno20.000(3/15 di € ) IV anno13.333(2/15 di € ) V anno TOTALE ∑ numeri di anni di vita utile = ( ) = 15 Prof. Mario Turco

Dopo l’acquisizione un’immobilizzazione materiale può aumentare il proprio valore a seguito di due fenomeni: Migliorie Rivalutazioni Gli incrementi del valore originario Si tratta di manutenzioni straordinarie che accrescono la capacità produttiva, la vita utile o la sicurezza del cespite Trattamento contabile: capitalizzazione dei costi MIGLIORIE Prof. Mario Turco

ESEMPIO DI CAPITALIZZAZIONE COSTI PER MIGLIORIE Al 31/12 si capitalizzano spese di manutenzione straordinaria su impianti sostenute nell’esercizio per € Incrementi di immobilizz. per lavori interni Impianti a Con la capitalizzazione di tali costi il valore degli impianti risulta incrementato di € Prof. Mario Turco

Trattamento contabile: rivalutazione dei cespiti a cui deve corrispondere un incremento del Patrimonio Netto con iscrizione in apposita riserva di (A.III) RIVALUTAZIONI Possono essere effettuate solo se consentite da leggi speciali, in esenzione d’imposta e nei limiti da queste indicati L.342/2000 e L.448/2001: possibilità di rivalutazione, con maggiori valori soggetti a tassazione Prof. Mario Turco

A seguito di legge speciale, si rivalutano sulla base di un coefficiente di 1,10 fabbricati, impianti e macchinari aziendali, aliquota ammortamento del 10% annuo, ammortizzati per il 50%, che si presentano nella situazione contabile con i seguenti valori: ESEMPIO DI RIVALUTAZIONE LEGALE DI CESPITI Fabbricati € Impianti€ Macchinari€ F.do amm.to fabbricati€ F.do amm.to impianti€ F.do amm.to macchinari€ 500 1° metodo: aumento del valore solo del CS lasciando inalterati i FA: Si rivaluta sulla base del Valore Netto Contabile (VNC): VNC riv.(A) VNC orig.(B) (A)-(B) Fabbricati: (8.000 – 4.000) * 1,10 = Impianti : (2.000 – 1.000) * 1,10 = Macchinari:(1.000 – 500) * 1,10 = Rivalutazione: 550 Prof. Mario Turco

IN SEGUITO ALLA RIVALUTAZIONE, LA SITUAZIONE CONTABILE ACCOGLIERA’ I SEGUENTI VALORI Fabbricati € Impianti € Macchinari € F.do amm.to fabbricati € F.do amm.to impianti € F.do amm.to macchinari € 500 Riserva di rivalutazione monetaria € 550 Prof. Mario Turco In tal modo risulterà modificata la durata del piano di ammortamento; infatti: Prima della rivalutazione: Valore residuo (A) (A)/Q.A. = Dur. Amm. Fabbricati – = 4.000/800 = 5 anni Impianti – = 1.000/200 = 5 anni Macchinari = 500/100 = 5 anni

Prof. Mario Turco Dopo la rivalutazione: Valore residuo (A) (A)/Q.A. = Dur. Amm. Fabbricati – = 4.400/840 = 5,23 (6) anni Impianti – = 1.100/210 = 5,23 (6) anni Macchinari = 550/105 = 5,23 (6) anni Fabbricati: * 1,10 = F.A.F.: * 1,10 = Impianti : * 1,10 = F.A.I.: * 1,10 = Macchinari: * 1,10 = F.A.M.: 500 * 1,10 = 550 Rivalutazione: 550 [( ) + ( ) + (100-50)] 2° metodo: aumento del valore del CS e dei FA: Fabbricati € Impianti € Macchinari € F.do amm.to fabbricati € F.do amm.to impianti € F.do amm.to macchinari € 550 Riserva di rivalutazione monetaria € 550

Prima della rivalutazione: Valore residuo (A) (A)/Q.A. Per. Amm. Fabbricati: – = 4.000/800 = 5 anni Impianti: – = 1.000/200 = 5 anni Macchinari: = 500/100 = 5 anni Dopo la rivalutazione: Valore residuo (A) (A)/Q.A. Per. Amm. Fabbricati : – = 4.400/880 = 5 anni Impianti : – = 1.100/220 = 5 anni Macchinari : – 550 = 550/110 = 5 anni In tal modo risulterà immodificata la durata del piano di ammortamento; infatti: Prof. Mario Turco

La svalutazione delle immobilizzazioni Costituisce una deroga al principio del costo L'immobilizzazione che alla data della chiusura dell'esercizio risulti durevolmente di valore inferiore al residuo valore contabile (costo di iscrizione al netto del fondo di ammortamento) deve essere iscritta a tale minor valore (art. 2426, co.1, n.3) Prof. Mario Turco

Perdita di funzionalità economica del cespite per: guasti fisici prolungato mancato sfruttamento eccesso di capacità produttiva ……………………. Incapacità conclamata dei ricavi prospettici di coprire le future quote di ammortamento dell’immobilizzazione (valore contabile > valore recuperabile) I fattori causali della svalutazione delle immobilizzazioni Prof. Mario Turco

ESEMPIO DI SVALUTAZIONE DI CESPITI PER PERDITA DUREVOLE DI VALORE In sede di assestamento si rileva una riduzione durevole di valore di un impianto per € a Fondo svalutazione impianti Svalutazione impianti Prof. Mario Turco

Il minor valore, conseguente ad una svalutazione, non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata Le riprese di valore delle immobilizzazioni La rivalutazione da ripristino può essere operata fino a concorrenza del costo originario La rivalutazione deve essere iscritta nel CE alla voce A.5) Prof. Mario Turco

ESEMPIO DI RIVALUTAZIONE DA RIPRISTINO In sede di assestamento si rileva una rivalutazione di € di un impianto, in quanto sono venute meno le ragioni che ne avevano giustificato, in un esercizio precedente, una svalutazione di € a Fondo svalutazione impianti Rivalutazione impianti