Istituto Comprensivo “Filippo De Pisis” Ferrara Concorso “Memorie e ricordi: tracce, parole, segni” classe 1B - 2013.

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Transcript della presentazione:

Istituto Comprensivo “Filippo De Pisis” Ferrara Concorso “Memorie e ricordi: tracce, parole, segni” classe 1B

Incontro con il liceo artistico “Dosso Dossi” Gli studenti ascoltano le Modalità di partecipazione al concorso

Il Laboratorio

“ L ’ arcobaleno ” La vita è come un arcobaleno, che tra poco se ne andr à, perch é ormai non si può pi ù vivere, con chi al comando mette paura ai bambini disperati, che non sorrideranno pi ù. Alessandro Buono 1B Le nostre poesie

“Il Ricordo” Ricordare momenti felici, così lontani, per non dimenticare…..e vivere. Guardare ….un aquilone volare, una farfalla posare su un fiore. Essere felici di correre e giocare… I ricordi sono così lontani, ma vivi dentro di me. Patrick Edson Tcheuna 1B

“La libertà” Vorrei essere libera come una farfalla, perché vorrei volare oltre questi cancelli, che hanno imprigionato la voglia di vivere. Mi piacerebbe poter vedere il volo di una farfalla, ma quando lo farà, chissà se qualcuno la vedrà. Giulia Visentini 1B

“Il Vento” Sono stremato…. Non ho più la forza di alzarmi, insieme a me le speranze si stanno spegnendo. Vorrei che tutto ciò non fosse mai successo, che non succeda più… Il mio ultimo desiderio, è che il vento che porta via la mia vita, possa un giorno sfiorare, dolcemente, i petali un fiore. Giorgia Boschetti 1B

“ Pensiero ” Pesanti ruote ci portano alla morte, il pensiero di essere stati allontanati dalle famiglie, è davvero forte. Il pensiero di continuare a vivere è folle. Quello che ho passato, non si può perdonare, ho sperato, fino alla fine dei miei giorni. Sara Zardi 1B

“ Per loro …” Per loro, rinchiusi nei campi di concentramento. Per loro, vedere una farfalla volare, è come sognare. Per loro, sofferenti, ma pieni speranza. Per loro ……..che resteranno rinchiusi, circondati da muri e fili spinati. Claudia Drajoshi 1B

“ Il filo spinato ” Il filo spinato è tutto intrecciato, fa male e nessuno si può avvicinare, per … guardare e sognare …. Per … respirare l ’ aria pulita, per … vedere tanti colori, per … pensare alla libert à, che nessuno, purtroppo, mai riavr à. Gianfranco Pasquariello 1B

“ Il fiore ” Il bocciolo di fiore, sboccia nel campo coperto di neve, ma il bambino, rinchiuso nel suo dolore, non potr à vederlo fiorire. Nico Roversi 1B

“ Perch é..io? ” Perch é ? Non posso esistere e non posso vivere? Ho paura, perch é nessuno mi può aiutare. Ho paura di non svegliarmi al mattino, di non vedere quel poco di sole che è rimasto, che, pian piano, sta morendo come me. Federico Perfetto 1B

La visita alla Mostra al Museo del MEIS

LA MOSTRA

I nostri disegni

OPERE VINCITRICI

I RAGAZZI LEGGONO LE LORO POESIE ESPOSTE

Incontro con Alberta Levi Temin Alberta Levi Temin, ebrea sopravvissuta alla persecuzione tedesca. Alberta Levi Temin come “un documento storico vivente” Durante l’incontro i ragazzi hanno ascoltato una testimonianza vera, la testimonianza di colei che ha vissuto nella paura e nel terrore. Ha raccontato gli anni del fascismo e della Shoah, anni bui, anni in cui la sua giovinezza è stata spezzata, anni in cui venivano uccise molte persone innocenti.

Che cosa ha provato, quando ha saputo che la sua famiglia era stata presa, mentre Lei si era salvata? Con voce tremolante ha detto: “ Mi sono salvata, andando sul balcone di casa, mentre mia madre, la mia sorellina più piccola venivano portate via ….fu il giorno più doloroso della mia vita”.

Quale sentimento prova ora nei confronti di coloro che hanno sterminato migliaia di Ebrei? “Non riservo alcun odio verso coloro che mi hanno perseguitata e questa grande forza interiore mi dà la spinta per andare avanti e continuare il mio viaggio per trasmettere i valori fondamentali della vita e soprattutto il rispetto per la vita umana”

Come si viveva nel ghetto? Come ci si poteva sentire rinchiusi in un quartiere? Come si è sentita quando è stata espulsa dalla scuola e non ha potuto iscriversi all’università? “ Essere rinchiusa nel ghetto è stata una tremenda esperienza, una sensazione di essere esclusa da tutto, quando non ho potuto iscrivermi all’università ho avuto il coraggio di continuare, insegnando alla scuola ebraica insieme ai fratelli Bassani ”.

Come ha trovato la forza per continuare a vivere dopo quello che le è successo? “In tutta la mia esperienza così dolorosa e traumatica, ho saputo ridare un senso alla mia vita, ad avere fede, ad amare e ad essere felice attraverso mia marito e i miei cinque figli.

I nostri commenti….riflessioni 27 gennaio…per ricordare milioni di Ebrei uccisi Questi avvenimenti vanno ricordati per mantenere viva la memoria Quale rabbia…quale risentimento verso coloro che ha voluto lo sterminio degli Ebrei? Tutti gli uomini devono ricordare le persone uccise ingiustamente E’solo con il ricordo che si mantiene viva la memoria NOI RICORDIAMO PER…… NON DIMENTICARE…