L’APPARATO DIGERENTE Prof. Paolo Piovanello SC Chirurgia Generale

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Transcript della presentazione:

L’APPARATO DIGERENTE Prof. Paolo Piovanello SC Chirurgia Generale Ospedale di Fondi

Il sistema digerente La struttura fondamentale è rappresentata da un lungo tubo che attraversa le cavità ventrali del corpo: tale tubo è aperto ad entrambe le estremità. Il tubo è definito canale alimentare o tratto gastro-intestinale; ad esso sono associate lungo il percorso delle ghiandole specializzate per la funzione digestiva.

L’APPARATO DIGERENTE

La funzione primaria dell’apparato digerente è quelle di portare nutrienti essenziali all’ambiente interno e di renderli disponibili per tutte le cellule del corpo

Tonaca mucosa Tonaca sottomucosa Tonaca muscolare Tonaca sierosa Il canale alimentare è un tubo la cui parete è formata lungo tutto il percorso da diversi strati, le tonache: Tonaca mucosa Tonaca sottomucosa Tonaca muscolare Tonaca sierosa I vari tratti sono formati sempre da queste tonache, ma la loro organizzazione nei diversi segmenti può però variare, ed assumere caratteristiche peculiari del tratto considerato.

IL CANALE ALIMENTARE

ORGANI E FUNZIONI DELL’APPARATO DIGERENTE

L’apparato digerente si divide in: intestino cefalico intestino addominale Gli organi costitutivi dell’AD sono contenuti: nella testa: cavità orale e strutture annesse, nel torace: esofago nell’addome: stomaco, intestino e ghiandole annesse nella pelvi: intestino retto

INTESTINO CEFALICO Inizia con l’apertura della cavità orale e termina allo sbocco dell’esofago nello stomaco e comprende: la bocca e la cavità orale con labbra, lingua, denti, palato duro e molle, ghiandole salivari e tonsille il faringe l’ esofago

Inizia con lo stomaco e termina con l’intestino retto e comprende: INTESTINO ADDOMINALE Inizia con lo stomaco e termina con l’intestino retto e comprende: stomaco intestino tenue con duodeno, digiuno e ileo (intestino mesenterico), fegato e pancreas intestino crasso con cieco, colon e retto Si distingue un intestino mesenterico costituito dalla maggior parte del tenue, che occupa con le sue anse la maggior parte dell’addome

LA BOCCA La bocca è l’inizio del canale alimentare, si può suddividere in: VESTIBOLO DELLA BOCCA DENTI CAVITA’ ORALE PROPRIAMENTE DETTA

LA BOCCA VESTIBOLO DELLA BOCCA delimitato. in avanti dalle labbra, 2 pieghe che formano i margini della rima orale e che si incontrano lateralmente negli angoli della bocca Lateralmente dalle guance che contengono nel loro spessore il m. buccinatore. A livello del II dente molare superiore si apre il condotto parotideo indietro dalle arcate gengivo-dentali.

LA BOCCA DENTI sono strutture differenziate allo scopo di mordere, strappare, triturare e mescolare il cibo con la saliva e, insieme all’azione della lingua e delle guance, preparare il bolo alimentare. Struttura: CORONA è la porzione che sporge dalla gengiva COLLETTO è la porzione leggermente ristretta che collega la corona con la radice RADICE è la porzione impiantata nel processo alveolare, sulla punta di ogni radice è presente il foro apicale che dà passaggio a vasi e nervi

I DENTI

LA BOCCA CAVITA’ ORALE PROPRIAMENTE DETTA, i cui limiti sono dati da: PAVIMENTO dato dai muscoli miloioidei dx e sn che formano un diaframma teso tra le 2 metà della mandibola e il corpo dell’osso ioide, rinforzato: Superiormente dai m. genioioidei Inferiormente dai m. digastrici VOLTA formata per i 2/3 anteriori dal palato osseo il 1/3 posteriore dal palato molle, che posteriormente si continua con i 2 archi palato-glosso e palato-faringeo. In questa cavità è accolta la tonsilla palatina. ISTMO DELLE FAUCI è il limite posteriore che separa la cavità orale dell’orofaringe.

LA BOCCA

LE GHIANDOLE SALIVARI PAROTIDE è la più grande tra le salivari, è posta a livello del ramo della mandibola, inferiormente all’arcata zigomatica e anteriormente al meato acustico esterno. Dal margine supero-anteriore emerge il dotto di Stenone che perfora il m. buccinatore per aprirsi nel vestibolo della bocca. GHIANDOLA SOTTOMANDIBOLARE è accolta nella fossa omonima della mandibola e poggia sul pavimento della cavità orale. Il dotto di Wharton si apre a lato del frenulo linguale. GHIANDOLA SOTTOLINGUALE è la più piccola, è anch’essa acoolta nella fossa omonima della madibola e si adagia sul pavimento della cavità orale. Emergono diversi dotti che si aprono a livello della piega linguale.

LE GHIANDOLE SALIVARI

LE GHIANDOLE SALIVARI Componenti della saliva: bicarbonato per neutralizzare gli acidi muco per lubrificare il cibo, enzima amilasi salivare per iniziare la demolizione degli zuccheri lisozima un antibatterico anticarie

La digestione comincia nella bocca La digestione comincia nella bocca. Qui il cibo viene frammentato e ridotto in pezzi più piccoli (elaborazione meccanica) ad opera dei denti e della lingua. A questa elaborazione meccanica si abbina un processo di lubrificazione, grazie a secrezioni mucose e salivari che avvengono anch’esse nella cavità orale. La digestione chimica del cibo, ovvero la scissione dei nutrienti, inizia anch’essa a livello orale, poiché gli enzimi presenti nella saliva, come ad esempio l’amilasi salivare, cominciano a demolire i carboidrati. Tre paia di ghiandole salivari (sottolinguali, sottomandibolari e parotidi) producono 1,5L di saliva al giorno. La saliva è costituita al 99% da acqua, ma contiene anche ioni e sostanze tampone che neutralizzano il pH, prodotti di rifiuto, anticorpi ed enzimi digestivi.

IL FARINGE È un condotto muscolo-membranoso privo della maggior parte della parete anteriore, in quanto si aprono: FOSSE NASALI  rinofaringe CAVITA’ ORALE  orofaringe LARINGE  laringofaringe È composta di 2 strati muscolari: ESTERNO disposto circolarmente e per questo la funzione è restringere la faringe, risulta composto da: M. COSTRITTORE SUPERIORE M. COSTRITTORE MEDIO M. COSTRITTORE INFERIORE INTERNO disposto longitudinalmente, la sua funzione è abbassare il palato molle e innalzare la faringe

IL FARINGE

IL FARINGE

FARINGE - ESOFAGO ESOFAGO

Dalla bocca il “bolo” passa nel faringe, un organo condiviso dall’apparato digerente e dall’apparato respiratorio; esso rappresenta una via di transito non solo per il cibo solido e i liquidi ma anche per l’aria. La muscolatura faringea coopera con quella della cavità orale e dell’esofago alla deglutizione del cibo.

La Deglutizione: Ha inizio come attività volontaria. È distinta in 3 fasi: La fase orale è volontaria (il bolo alimentare è spinto verso la parte posteriore della lingua) Le fasi faringea ed esofagea sono involontarie Non possono essere interrotte. La laringe è innalzata. L’epiglottide chiude l’ingresso al tratto respiratorio

L’ESOFAGO È la prosecuzione verso il basso della faringe Il suo punto di origine è dato dal margine inferiore della cartilagine cricoide, a livello di C6, mentre termina a livello di T10. È lungo circa 25 cm e si estende attraverso: Parte inferiore del collo Mediastino superiore Mediastino posteriore Iatus esofageo del diaframma Cardias Nel suo decorso, forma 2 curve laterali che ne conferiscono la forma a S rovesciata, superiore convessa a sn, l’inferiore convessa a dx.

L’ESOFAGO È possibile distinguere 3 parti: PORZIONE CERVICALE Anteriormente  porzione membranacea della trachea Posteriormente  corpi vertebrali PORZIONE TORACICA Anteriormente  trachea fino a T5, poi atrio sn Posteriormente  corpi vertebrali e a livello di T8 l’aorta PORZIONE ADDOMINALE Porzione molto breve al di sotto del diaframma.