e gli strumenti in possesso dei consumatori In collaborazione con: Federconsumatori di Modena Sportello del consumatore consapevole di Maranello
La società dei consumi “Attualmente la propensione all’acquisto e al consumo domina la mente di molti uomini e ha preso il posto un tempo occupato dalla religione, dalla famiglia e dalla comunità. Il consumo ha dato un nuovo senso di indipendenza a centinaia di milioni di persone ed è divenuto un metro di valutazione della realizzazione personale. I consumi non sono più solo un mezzo per soddisfare sogni e bisogni ma un fine vero e proprio. I politici considerano un importante indicatore la relazione tra consumi ed obiettivi economici più vasti.” Christopher Flavin Presidente Worldwatch Institute
Il consumo è essenziale per il benessere dell’uomo ma un consumo eccessivo o sbagliato può mettere a repentaglio sia la salute dell’uomo sia quella dell’ambiente naturale da cui dipendiamo “MALATTIE DEL CONSUMISMO” CONSUMIINDICATORI DI SALUTE Tabagismo, obesità, suicidi, ecc. Antica Grecia: sentenza scolpita sull’oracolo di Delfi: “Nulla in eccesso”
“I popoli del Sud non si aspettano che noi diamo loro di più, ma che impariamo a prendere di meno” IL CONSUMO INSOSTENIBILE DIVORA RISORSE NATURALI E GENERA INGIUSTIZIE SOCIALI Gli attuali livelli di consumo sono del 25% più elevati rispetto alla capacità ecologica del pianeta e con questo trend di crescita si stima che nel 2050 i consumi saranno tali per cui ci vorrebbero 6 pianeti per soddisfare le esigenze dell’intera popolazione mondiale!
IL CONSUMO SOSTENIBILE scegliere in base all’impatto ambientale e sociale Storia del prodotto Condotta del produttore Consumo energetico Smaltimento Materie prime Sostanze tossiche Impatto sociale della filiera produttiva in campo politico, sociale ed economico
Ambiente Trasparenza Abuso di potere Terzo Mondo Armi ed esercito Vendite irresponsabili OGM Sicurezza e diritti dei lavoratori Regimi oppressivi Illeciti e frodi Animali Etichette e pubblicità Paradisi fiscali I PRINCIPALI ASPETTI DA TENERE IN CONSIDERAZIONE
Le campagne di pressione es: petizioni, invio di cartoline ai produttori, per esprimere con forza le richieste dei consumatori L'unica leva che può "obbligare" le imprese ad assumere un atteggiamento diverso, etico, sono quei consumatori che acquistano con la consapevolezza del proprio potere
Il boicottaggio sospensione organizzata dell’acquisto di determinati prodotti di un’impresa o provenienti da una nazione Imprese nei confronti delle quali sono in corso azioni di boicottaggio o campagne di pressione. Bristol-Myers Squibb Chiquita Cirio Colgate-Palmolive Johnson Wax Monsanto Nestlè Novartis Philip Morris Procter & Gamble Unilever
Il commercio equo e solidale (Trans Fair) Forma di cooperazione allo sviluppo che crea rapporti commerciali paritari direttamente con i produttori di numerosi paesi di Africa, Asia ed America Latina, garantendo loro un giusto guadagno e condizioni di lavoro dignitose e democratiche, secondo i principi di sostenibilità e solidarietà. Obiettivo: affrancare i paesi del Sud del mondo da un’economia di tipo coloniale e facilitare lo sviluppo di un’economia autonoma.
I gruppi di acquisto solidale (GAS) Organizzazione in cui una persona raccoglie gli ordini del gruppo e li invia a produttori scelti secondo alcuni criteri: piccoli, per non concentrare l’economia nelle mani di pochi; locali, per poterli osservare e non far viaggiare troppo le merci; rispettosi dell’uomo, e soprattutto dei diritti dei lavoratori; rispettosi dell’ambiente, con produzioni a limitato consumo di risorse e ridotto utilizzo di imballaggi.
I bilanci di giustizia Bilancio periodico (solitamente mensile) delle nostre spese e della sotenibilità del nostro stile di vita (proposta dal movimento “Beati i costruttori di pace”) Obiettivo: attuare pienamente il principio del consumo consapevole, divenedo protagonisti delle proprie scelte e controllandole più efficacemente. Le famiglie coinvolte si impegnano a ridurre i propri consumi, spostando le voci di bilancio verso i canali alternativi dell’economia sostenibile. Pare che questo comporti un buon risparmio, ma sorattutto maggiore è il numero delle persone coinvolte, più aumenterà la possibilità di spostare il sistema economico verso la “giustizia”.
La finanza etica Investimento dei nostri risparmi in imprese volte alla sostenibilità, attraverso il sostegno di attività socialmente utili e rispettose dell’ambiente. La finanza etica ritiene che il credito sia un diritto di tutti, non ritiene legittimo l’arricchimento basato sul solo possesso o scambio di denaro ed è trasparente. A differenza di molti comuni enti di risparmio, evita le speculazioni finanziarie, offre la possibilità di conoscere le attività in cui verrà impiegato il denaro, ne garantisce la sostenibilità e può inoltre offrire la possibilità di scegliere la destinazione degli investimenti.
Standard che certifica la responsabilità sociale dell’impresa (Social Accountability, SA). Predisposta dall’Organizzzazione Internazionale del Lavoro in collaborazione con l’ONU, definisce i diritti sociali fondamentali dei lavoratori, in particolare contro ogni forma di discriminazione e maltrattamento e a favore dei diritti contrattuali e sindacali. La certificazione è cura della SAI (Social Accountability International). Esistono altri marchi o iniziative che però non offrono altrettante garanzie per l’incompletezza dei codici di condotta.
Le certificazioni di qualità ambientale ISO EMAS miglioramento della gestione ambientale delle attività, dei prodotti e dei servizi miglioramento delle prestazioni ambientali delle organizzazioni mediante l'introduzione e attuazione di sistemi di gestione ambientale, la valutazione periodica e sistematica dell'efficacia di tali sistemi, nonché l'informazione sulle prestazioni ambientali e un dialogo aperto con il pubblico e le parti interessate.
Le etichette ecologiche Attestano che i prodotti su cui sono apposte sono stati realizzati in modo da ridurre al minimo l’impatto ambientale = strumenti volontari che servono a stimolare la domanda di prodotti e servizi più ecologici, fornendo ai consumatori informazioni utili a riguardo del ciclo di vita. Norme ISO = ETICHETTE E DICHIARAZIONI AMBIENTALI Etichetta ambientale Asserzione ambientale autodichiarata Dichiarazione ambientale Tipo I Tipo II Tipo III
“Angelo Azzurro” (Germania, 1978). Alcune etichette ecologiche (tipo I) “Cigno Bianco” (Scandinavia, Svezia, Finlandia e Islanda) ENERGY STAR (marchio statunitense di efficienza energetica applicabile alle apparecchiature per uffici)
Marchio della Comunità Europea apposto su prodotti e servizi di qualità che rispettano l’ambiente. Si può apporre su prodotti di largo consumo, eccetto alimenti, bevande e medicinali Etichetta ecologica dell’Unione Europea:
Tipologie di prodotti per i quali alcuni produttori hanno ottenuto il marchio Ecolabel
Italia: Organismo competente = COMITATO ECOLABEL-ECO-AUDIT (c/o Ministero dell’Ambiente) verifica la rispondenza dei prodotti da certificare ai criteri ecologici fissati dalla Comunità Europea La valutazione dell’impatto ambientale di un prodotto viene fatta sull’analisi dell’intero ciclo di vita, “dalla culla alla tomba” (produzione, distribuzione, consumo, smaltimento)
CRITERI ECOLOGICI tutela della qualità dell’aria tutela della qualità dell’acqua protezione del suolo riduzione dei rifiuti risparmio energetico risparmio di risorse protezione della fascia di ozono assenza di inquinamento acustico tutela della biodiversità prevenzione del cambiamento climatico
Etichettatura di tipo II Asserzione ambientale autodichiarata identifica prodotti che si basano su una autodichiarazione del produttore non convalidata né certificata. Include tutte le dichiarazioni, etichette, simboli di valenza ambientale presenti sulle confezioni dei prodotti, sugli imballaggi, o nelle pubblicità utilizzati dagli stessi produttori come strumento di informazione ambientale. Relativa a singole caratteristiche del prodotto: il contenuto di materiale riciclato, la riciclabilità o la biodegradabilità del prodotto, l’assenza di sostanze dannose per l’ambiente, l’atossicità o la naturalità dei trattamenti di finitura, ecc.
Il prodotture ha aderito ad un sistema di riciclaggio dei materiali di imballaggio Indica che il prodotto è riciclabile
Etichettatura di tipo III Dichiarazione ambientale di prodotto “DAP” o “EPD” (Environmental Product Declaration) è un documento contenente informazioni oggettive, confrontabili e credibili riguardo l'impatto ambientale di un prodotto secondo parametri stabiliti. Le etichette di tipo III identificano prodotti per i quali le informazioni contenute nel DAP sono verificate convalidate da un organismo accreditato indipendente.
non legati alle ISO ma sempre di tipo volontario Altri marchi ambientali Marchio Oeko–Tex Standard 100 identifica prodotti tessili e accessori che non contengano o rilascino sostanze nocive alla salute, in quantità superiore ai requisiti definiti dallo schema di certificazione
Marchio FSC identifica prodotti contenenti legno da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. La foresta di origine viene controllata in base a questi standard dalla FSC internazionale tramite la partecipazione ed il consenso delle parti interessate. FSC è una ong indipendente che comprende associazioni ambientaliste, sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano il legno, scienziati e tecnici che lavorano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo.
chi va al supermercato "esprime un voto per ogni prodotto che sceglie e segnala alle imprese i comportamenti che approva e quelli che condanna. L'acquisto può trasformarsi in un sostegno alle forme produttive corrette o in uno ostacolo alle altre“ Padre Alex Zanotelli