A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda

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Transcript della presentazione:

A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda L’ETA’ NAPOLEONICA A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda

L’importanza dell’esercito per il controllo della Francia rivoluzionaria Con la Costituzione moderata del 1795 la borghesia francese sperava di ridare pace e stabilità al paese dopo gli eccessi del periodo del Terrore I problemi e le tensioni però erano molteplici

La situazione economica era così grave che il Direttorio decise di impegnare l’esercito in nuove guerre in Germania e in Italia per conquistare territori e depredarne le ricchezze Il Direttorio contava sull’esercito anche per sedare le sollevazioni e le rivolte che continuavano a susseguirsi

Nel 1796 il Direttorio elaborò un duplice piano: attaccare l’Austria attraversando i deboli stati tedeschi e puntando su Vienna indebolire l’Austria nei suoi domini italiani penetrando dal Piemonte in Lombardia e nel Veneto

Le truppe francesi che combattevano in Germania furono però fermate dagli austriaci Quelle che avevano invaso la Lombardia invece ottennero importanti vittorie alla guida del giovane generale Napoleone Bonaparte

NAPOLEONE BONAPARTE Napoleone nacque ad Ajaccio (in Corsica) il 15 agosto 1769 da una famiglia di piccola nobiltà d'origine toscana

Egli si era messo in mostra prima combattendo da capitano per conto della Convenzione giacobina contro la ribellione girondina della città di Tolone, poi stroncando – da generale – a Parigi i realisti in marcia contro il Direttorio Napoleone era giovane e molto ambizioso oltre che molto dotato in autorevolezza e competenza militare, tanto che si era guadagnato il profondo rispetto delle sue truppe

In Italia Napoleone riuscì a mantenere unite le sue forze e il 15 maggio 1796 entrò a Milano sconfiggendo gli austriaci (ad Arcole e a Rivoli Veronese) Occupò Bologna e Ferrara e strappò l’Emilia e la Romagna allo stato della Chiesa

Diventato padrone incontrastato dell’Italia settentrionale, varcò le Alpi e giunse a soli cento chilometri da Vienna costringendo il nemico a chiedere la pace L’Austria firmò con Napoleone il trattato di Campoformio (1797), con cui l’Austria cedeva alla Francia il Belgio, vasti territori della Germania e la Lombardia ed in cambio agli austriaci fu permesso di occupare la Repubblica di Venezia, l’Istria e la Dalmazia

Le “Repubbliche giacobine” La sconfitta degli austriaci suscitò grandi speranze nei patrioti italiani che fondarono alcune repubbliche ispirate al modello francese (perciò dette “giacobine”):

a Reggio Emilia era nata la Repubblica Cispadana (che aveva adottato per la prima volta la bandiera tricolore) in Lombardia era sorta la Repubblica Cisalpina (che presto fu unita alla Repubblica Cispadana) a Genova nacque la Repubblica Ligure nello Stato della Chiesa la Repubblica Romana (il papa Pio VI fu arrestato e trasferito in Francia dove morì nel 1799) dopo la sconfitta delle truppe di Ferdinando IV (che regnava nel Regno di Napoli) fu proclamata anche la Repubblica Partenopea

dal regno di Savoia furono cacciati i Savoia, ai quali restava solo la Sardegna ai Borboni restava la Sicilia la Toscana fu direttamente annessa alla Francia

I nuovi governi erano sostenuti dalla borghesia illuminata e ricca delle città Ostili invece erano i nobili e il clero e una parte della popolazione rurale Le nuove Repubbliche si basarono quasi tutte su Costituzioni che imitavano quella francese del 1795 (= repubbliche moderate) ed erano amministrate da uomini graditi ai francesi

L’Italia “liberata” dai francesi Lo scopo di Napoleone era quello di sottomettere alla Francia terre straniere ed imporre loro le tasse e l’obbligo di fornire soldati all’esercito dei conquistatori L’Italia era stata sottomesse al dominio francese e governata o direttamente (come l’ex regno dei Savoia o la Toscana) o comunque controllate dai francesi (le “Repubbliche giacobine” o “Repubbliche sorelle”)

A causa dell’ingente tassazione, nelle “Repubbliche sorelle” scoppiavano frequenti rivolte, sempre represse con la forza In particolare a Napoli i contadini formarono la “armata della Santa fede” (= sanfedisti), guidata dal cardinale Fabrizio Ruffo, riuscendo ad abbattere la Repubblica e a far tornare il re

DALLA SPEDIZIONE IN EGITTO AL COLPO DI STATO DEL 1799

Napoleone in Egitto e la Seconda coalizione antifrancese (1798/99) Sconfitta l’Austria, il Direttorio decise di colpire l’Inghilterra nei suoi possedimenti coloniali (l’Egitto) La guida della spedizione fu affidata a Napoleone (che così fu allontanato da Parigi dove la sua popolarità cominciava a preoccupare il Direttorio)

Nel luglio 1798 Napoleone sconfisse l’esercito egiziano dei Mamelucchi e occupò il Cairo Ma la flotta inglese (guidata dall’ammiraglio Horatio Nelson) distrusse le navi francesi isolando Napoleone

Intanto si formò la Seconda coalizione antifrancese (Inghilterra, Austria, Russia, Svezia, Turchia e Regno di Napoli) Senza Napoleone (in Egitto) l’esercito francese fu sconfitto in Italia (gli alleati riuscirono ad entrare a Milano e ad occupare Torino)

Il colpo di Stato del 18 brumaio In ottobre del 1799 Napoleone tornò in Francia, accolto come un salvatore Il 18 brumaio (9 novembre) attuò un colpo di Stato I deputati deliberarono di affidare pieni poteri a un triumvirato formato da Napoleone, Sieyè e Roger Ducos (due membri del Direttorio che sostenevano Napoleone)

COLPO DI STATO 18 BRUMAIO 1799

Fu istituita una Commissione con l’obiettivo di redigere una nuova Costituzione (quella “dell’anno VIII”) che fu approvata da un plebiscito nel 1800 Essa conferiva pieni poteri per dieci anni ai tre “consoli”, tra i quali Napoleone deteneva il titolo di “Primo console”

Il Primo console esercitava il potere esecutivo sceglieva i ministri e i prefetti incaricati di dirigere i dipartimenti (= le province) era il solo a proporre le leggi

Il potere legislativo veniva affidato a tre Camere (Senato, Tribunato e Corpo legislativo) Potevano votare tutti i cittadini maschi per eleggere le Camere (ma il loro voto consisteva nell’indicare una lista di nomi, tra i quali poi erano i consoli a scegliere) Il potere giudiziario era affidato a dei giudizi scelti dai consoli Napoleone era diventato così un vero e proprio dittatore

Napoleone attuò una serie di riforme: istituì i licei (per istruire la futura classe dirigente) rafforzò le università (in particolare l’Ecole Polytechnique, per la formazione di ingegneri incaricati di arricchire il paese di miniere, ferrovie e altre infrastrutture)

si dedicò all’assistenza sociale (per ridurre il numero dei mendicanti) all’assistenza sanitaria (affidata alle strutture pubbliche come ospizi e ospedali) avviò il controllo statistico della popolazione con i censimenti fece scendere un nuovo Codice civile

La vittoria contro la Seconda coalizione In breve tempo il regime napoleonico si consolidò Napoleone voleva dimostrare di essere una guida sicura per la nazione anche vincendo la guerra contro la Seconda coalizione anti-francese

Un esercito francese tentò di avanzare in Germania mentre lo stesso Napoleone guidò la spedizione in Italia Nel maggio 1800 passò le Alpi e aggirò gli austriaci sconfiggendoli a Marengo (vicino ad Alessandria) Subito rinacquero la Repubblica Cisalpina e la Repubblica ligure

La Toscana divenne “Regno d’Etruria” e fu concessa a Ludovico di Borbone, sposo dell’erede al trono di Spagna Maria Luisa L’Austria firmò la pace di Lunéville (cedendo la riva orientale del Reno e l’Italia settentrionale) Anche Londra accettò di firmare la pace di Amiens (l’Egitto tornava sotto controllo turco)

L’opera di riforma interna Tornato in patria Napoleone continuò l’opera riformatrice Nel 1801 firmò un concordato con Roma: il nuovo papa Pio VII riconosceva la Repubblica francese e l’acquisizione dei beni della Chiesa in Francia i vescovi furono sostituiti con uomini scelti da Napoleone e consacrati dal papa in cambio il cattolicesimo veniva riconosciuto come religione della maggioranza del popolo francese e il suo clero sarebbe stato mantenuto a spese dello Stato

Il 2 agosto 1802 Napoleone fu proclamato “console a vita” con il diritto di scegliere il suo successore Nel marzo 1804 fu emanato il nuovo Codice civile che ordinava: tutte le questioni relative alla proprietà dei beni (eredità, donazioni, contratti) Tutte le questioni relative al diritto di famiglia (matrimoni, divorzi, diritti e doveri di coniugi e figli)

L’APOGEO DI NAPOLEONE BONAPARTE

Napoleone “imperatore dei francesi” Il 4 aprile 1804 il Senato approvò una solenne risoluzione con la quale il governo della Repubblica veniva affidato a un “imperatore dei francesi” Nel plebiscito che doveva approvare la risoluzione si ebbero oltre tre milioni e mezzo di “si” contro poco più di 2500 “no”

Il 2 dicembre 1804 nella cattedrale di Notre-Dame di Parigi, alla presenza di papa Pio VII, Napoleone fu solennemente incoronato

La guerra come forma di finanziamento dello Stato L’esercito francese era divenuto permanente, basato sull’arruolamento stabile di circa 500.000 uomini La carriera militare era la strada privilegiata per migliorare la propria condizione sociale

Mantenere l’esercito implicava però un grande dispendio finanziario che lo Stato non era in grado di affrontare Perciò la Francia (tra il 1804 e il 1813) si trovava in un perenne stato di guerra perché ormai solo con le campagne militari era possibile finanziare l’esercito (che operava requisizioni e razzie nei territori conquistati)

La vittoria contro la Terza coalizione antifrancese Nel 1803 Napoleone progettò di accerchiare le flotte inglesi con l’appoggio della Spagna Tuttavia il 21 ottobre 1805 le flotte francesi e spagnole furono sconfitte a Trafalgar (presso Cadice) dall’ammiraglio inglese Horatio Nelson

Nonostante si fosse costituita una Terza coalizione antifrancese (con Inghilterra, Austria, Russia, Svezia e Regno di Napoli), la superiorità tattica di Napoleone a terra era schiacciante La Terza coalizione fu sbaragliata a Ulm il 20 ottobre 1805 e poi nella battaglia di Austerlitz del 2 dicembre

La vittoria contro la Quarta coalizione antifrancese All’inizio del 1806 un esercito francese discese nel Regno di Napoli (alleato della coalizione antifrancese) e costrinse il re Ferdinando IV a fuggire in Sicilia Il 15 febbraio Napoleone pose sul trono di Napoli suo fratello Giuseppe

Nel frattempo la Prussia (fino ad allora neutrale) decise di organizzare una Quarta coalizione antifrancese (con Inghilterra e Russia) Il re di Prussia Federico Guglielmo III fu sconfitto a Jena e a Auerstedt e Napoleone entrò a Berlino da conquistatore

La Russia fu poi battuta a Eylau (febbraio 1807) e a Friedland (giugno 1807) ed accettò la pace di Tilsit Dai territori sottratti alla Prussia nacque il Regno di Westfalia, affidato al fratello di Napoleone, Gerolamo Bonaparte

La politica familiare: fratelli e parenti al potere in tutta Europa Di vittoria in vittoria, Napoleone andava ridisegnando l’Europa In Germania creò una “confederazione del Reno” e il “granducato di Varsavia” il fratello Luigi divenne re d’Olanda

In Italia le Repubbliche giacobine furono accorpate in un “Regno d’Italia” di cui lo stesso Napoleone cinse la corona e che ebbe come vicerè Eugenio di Beauharnais (figlio della moglie di Napoleone, Giuseppina) La Toscana fu affidata alla sorella Elisa Il Lazio e l’Umbria furono annessi alla Francia Il papa fu imprigionato nel 1809

La lotta contro gli inglesi: il “blocco continentale” A Napoleone ormai si opponeva solo l’Inghilterra L’unico modo per colpire l’Inghilterra era escluderla dal commercio sul continente europeo Decise dunque di chiudere alle navi e alle merci inglesi quasi tutti i porti europei, istituendo un “blocco continentale” per soffocare l’economia inglese

Tuttavia gli effetti non furono quelli sperati perché la circolazione dei prodotti delle colonie inglesi (caffè e zucchero) non venne mai meno del tutto, anche a causa del crescente contrabbando

LA FINE DEL PREDOMINIO NAPOLEONICO (1808-1815)

L’invasione della Spagna Nel 1808 Napoleone rovesciò il re di Spagna Carlo IV Sul trono di Madrid salì Giuseppe Bonaparte (che lasciò il Regno di Napoli al cognato di Napoleone, Gioacchino Murat) In Spagna però si accese subito una feroce guerriglia contro gli invasori che costrinse Napoleone a mantenere costantemente impegnato in Spagna un esercito di 300.000 uomini

Nel 1812 a Cadice, assediata dai francesi, gli spagnoli si diedero una Costituzione modellata sull’esempio di quella francese del 1791 (fine dei privilegi nobiliari, suffragio censitario, monarchia costituzionale)

La vittoria contro la Quinta coalizione antifrancese (1809) Nell’aprile del 1809 Regno Unito e Austria riaprirono le ostilità contro la Francia costituendo una Quinta coalizione Ma lo scontro si risolse ancora a favore di Napoleone (a Wagram – luglio 1809)

Intanto Napoleone, nell’intento di cercare una legittimazione dinastica al suo dominio, divorziò da Giuseppina e sposò Maria Luisa, figlia dell’imperatore d’Austria Francesco I, da cui ebbe un erede, Francesco Carlo Giuseppe, a cui diede il titolo di “re di Roma”

La disastrosa guerra contro la Russia (1812) Contro la Russia Napoleone armò un esercito di circa 600.000 uomini Il 24 giugno 1812 passò il confine polacco e penetrò in Russia L’esercito russo, però, adottò la strategia (ideata dal generale Michail Kutuzov) di ritirarsi per centinaia di chilometri, attirando i francesi all’interno dello sconfinato paese

Il 12 settembre i russi si impegnarono in battaglia a Borodino I francesi vinsero ma erano già stremati Napoleone pochi giorni dopo entrò a Mosca ma la trovò deserta e priva di riserva di cibo per rifornire le truppe

I russi, in ritirata, avevano appiccato il fuoco in città rendendo impossibile ai francesi sistemarsi per il terribile inverno ormai alle porte Alla fine di ottobre Napoleone decise di ritirarsi ma il freddo, la fame e le incursioni dei russi sterminarono i francesi

La Sesta coalizione antifrancese e la fine dell’impero napoleonico Prontamente si costituì la Sesta coalizione antifrancese (Inghilterra, Prussia, Russia, Austria) Lo scontro avvenne a Lipsia (ottobre 1813) e Napoleone fu sconfitto

Nel marzo 1814 Parigi fu occupata dagli eserciti stranieri Il 6 aprile 1814 Napoleone abdicò e i vincitori affidarono il potere a Luigi XVIII (fratello del re ghigliottinato)

I confini francesi furono riportati a quelli del 1792 A Napoleone fu assegnato il Regno dell’isola d’Elba, dove gli alleati erano convinti di poterlo controllare Alla moglie Maria Luisa e al figlio fu assegnato il ducato di Parma

Il vicerè Eugenio fu cacciato da una sommossa popolare scoppiata a Milano In Lombardia e nel Veneto tornarono le truppe austriache Ferdinando III, re di Sardegna riprese possesso del suo Stato e così fece il papa Pio VII

Nell’ottobre 1814 si aprì a Vienna un congresso tra le potenze europee che doveva decidere tutte le questioni politiche rimaste aperte

Il ritorno di Napoleone e la sconfitta di Waterloo (18 giugno 1815) Nel marzo 1815 Napoleone fuggì dall’Elba e si riappropriò del potere L’esercito gli era rimasto fedele Le potenze riunite a Vienna formarono la Settima coalizione antifrancese La Francia era completamente circondata da nemici (Spagna, Portogallo, Regno di Sardegna, Paesi Bassi, Austria, Prussia, Russia, Svezia, Inghilterra)

Tra il 15 e il 18 giugno 1815 a Waterloo (in Belgio) Napoleone fu definitivamente sconfitto (dopo cento giorni di potere)

Napoleone fu definitivamente esiliato nell’isola di Sant’Elena, dove morì il 5 maggio 1821