Gli open data Fabrizio Di Mascio 27 aprile 2016
Centralità per lo sviluppo di dati digitali che sono resi disponibili con caratteristiche tecniche e legali che ne consentono il riutilizzo Open data rendono disponibile il patrimonio informativo pubblico (PSI-Public Sector Information) a Governi, Imprese e Cittadini: possono essere rilasciate informazioni che prima erano solo strumenti al perseguimento dei fini istituzionali delle pp.aa. Benefici: evidence-based policy making, cross-sector collaboration, following the money, measuring impact Tutti gli organismi internazionali (EU, G8, UN) hanno adottato linee guida in tema di open data Da ultimo, la International Open Data Charter è stata adottata da governi, imprese e associazioni La diffusione internazionale degli open data
Accessibilità totale come fattore di accountability è solo uno dei fini degli open data Altra motivazione è il rilascio dei dati utili al perseguimento efficace dei fini di imprese, cittadini e amministrazioni (crescita economica in primis) Open data sono fatti per essere letti da computer (machine-readable) Necessaria la mediazione di imprese e centri di ricerca Open data e trasparenza: Accountability vs Efficacia?
Licenza aperta Machine-readable Formati non proprietari Identificabili sul web Connessi con altri dati Gli ultimi due livelli, connessi con la metadatazione, consentono di ricercare e dare senso ai dati Le cinque stelle degli Open Data (Berners-Lee)
Il patrimonio informativo pubblico va gestito in modo che i dati siano automaticamente disponibili per il riuso libero La mancata apertura dei dati va giustificata in termini di privacy e sicurezza Open by default implica instaurare le condizioni organizzative perché i sistemi informativi rilascino dati aperti Non basta affermare il principio a livello normativo Occorre costruire capacità amministrativa, definire standard tecnici, sviluppare strategie di comunicazione, misurare la performance I principi degli open data: 1. Open by default
Va garantita la qualità dei dati Informazioni complete e aggiornate Informazioni valide, rilasciate nelle forme originali non modificate e accompagnate da documentazione di supporto Dati granulari, al più basso livello di aggregazione Procedure per la verifica della qualità dei dati Massima trasparenza dei processi di produzione e rilascio dei dati I principi degli open data: 2. Timely and Comprehensive
Assenza di barriere tecnologiche all’accesso: dati in formato aperto non proprietario leggibili da macchine Assenza di barriere legali all’accesso (licenze, registrazioni, fees) Facile reperibilità delle informazioni su portali dedicati Campagne di sensibilizzazione Costruzione della capacità degli utenti (data literacy) I principi degli open data: 3. Accessible and Usable
Dati hanno più valore se consentono di effettuare comparazioni cross-spaziali, cross-temporali e cross-settoriali Per facilitare la comparazione dati vanno pubblicati secondo standard che assicurino l’interoperabilità delle diverse banche dati Pubblicazione di meta-data quali descrittori dei dati I principi degli open data: 4. Comparable and Interoperable
Rilascio dei dati basato sulle richieste dal basso avanzate attraverso consultazioni Sviluppare sistemi di monitoraggio che consentano di comunicare a cittadini e imprese quali sono gli impatti degli open data Costruire la capacità nel pubblico impiego di usare gli open data nella gestione dei programmi pubblici Integrare gli open data con le altre forme di trasparenza I principi degli open data: 5. Improved Governance and Citizen Engagement
Dimensioni del coinvolgimento degli utenti (Davies): Rilascio guidato dalla domanda Dati inseriti nel contesto Conversazione sui dati stimolata da chi li rilascia Supporto alla costruzione della capacità di usare dati Raccolta del feedback degli utenti sulla qualità e sulla utilità dei dati I principi degli open data: 5. Improved Governance and Citizen Engagement
Incoraggiare il riuso dei dati aperti per sviluppare nuovi soluzioni Coniugare crescita economica e inclusione sociale Costruire partnership tra governi, attori privati e organismi internazionali Integrare gli open data nei percorsi dell’istruzione Fare ricerca sugli open data e il loro impatto sulla società e sull’economia Sostenere i mediatori degli open data (attivisti, giornalisti, ricercatori) I principi degli open data: 6. Inclusive Development and Innovation
Aprire i dati è come rompere un guscio di noce (Comune di Vienna) Carenza di risorse Privacy e sicurezza Qualità insufficiente dei dati Deficit di interconnessione tra le banche dati Incertezza sul feedback Vincoli al rilascio dei dati
DATA PUBLISHING: Rilascio unidirezionale da parte delle amministrazioni (“data over the wall”) GOVERNMENT AS DATA ACTIVIST: Rilascio dei dati è abbinato all’incoraggiamento degli usi creativi attraverso iniziative quali contest; il governo instaura partnership con “infomediari” interessati a sviluppare applicativi per open data CIVIC ISSUE TRACKER: I cittadini verificano i dati rilasciati dalle amministrazioni PARTICIPATORY OPEN DATA: Scambi bidirezionali tra amministrazioni e utenti Modelli di rilascio dei dati aperti
Adesione all’Open Government Partnership e rilascio di un Piano nazionale d’azione nel 2012 D.L. n. 179/2012: Introduzione del principio dell’openness by default nel CAD e definizione di un sistema di programmazione e controllo imperniato su AGID Adesione all’Open Data Charter e rilascio di un Piano nazionale d’azione nel 2013 focalizzato su banche dati di particolare salienza D.L. n. 66/2014: Bilanci aperti e OpenSIOPE D.L. n. 90/2014: Censimento delle banche dati delle pp.aa. da parte di AGID e previsione di sanzioni per enti inadempienti Italia: le riforme promosse dal centro
Ciclo di programmazione e controllo imperniato su AGID: tardiva messa a regime e carenza della funzione di monitoraggio Focalizzazione sugli standard tecnici di AGID e FORMEZ Riluttanza di ANAC a considerare gli Open Data come dimensione integrante della trasparenza: Mancata irrogazione delle sanzioni; Assenza di riferimenti agli open data nel PNA, nel PTPC e nel PTTI Assenza di governance dei progetti Assenza di ricerca sugli open data Italia: le riforme promosse dal centro
Approccio prevalente del DATA PUBLISHING Enfasi sulla quantità piuttosto che sulla qualità Scarso coinvolgimento di cittadini e imprese (ad. es. Mancata istituzionalizzazione del contest “Apps4Italy”) Scarsa attenzione alla costruzione di capacità con formazione di strutture e management dedicato agli open data Scarsa attenzione alla misurazione (mancano target, obiettivi e indicatori) Scarsa attenzione alle iniziative di sensibilizzazione Frammentazione del sistema della trasparenza Italia: le riforme promosse dal centro
Codificazione di un modello di implementazione articolato in: 1.Trasparenza dei dati (mappatura di tutte le basi dati per costruire un catalogo); 2.Partecipazione attraverso consultazione per rilevare la domanda di dati utili; 3.Collaborazione con infomediari per realizzare apps e servizi; 4.Comunicazione per diffondere gli open data presso il pubblico più vasto Caso di Vienna
Centralità della cooperazione pubblico-privato: ruolo delle fondazioni private come mediatori tra amministrazione e soggetti privati Pubblicazione dei dati sul portale istituzionale ha attivato il lancio a cascata di siti e apps quali progetti indipendenti di utilizzo dei dati da parte degli utenti Cittadini usufruiscono degli open data attraverso i siti dei progetti independenti Caso di Chicago
Principio di proporzionalità per rendere sostenibile l’apertura: raw data first; poi, pochi dati ma buoni Problema di sostenibilità acuito dal fatto che aprire i dati non interessa solo il rilascio ma anche la produzione dei dati Coniugare due obiettivi: STEWARDSHIP + USEFULNESS Sistema delle responsabilità, programmazione e monitoraggio Costruzione di un nucleo tecnico interconnesso con le reti di attivisti Collaborazione tra amministrazioni e circolazione delle buone pratiche Definizione di una strategia di comunicazione e coinvolgimento Come aprire i dati?