La Misericordia all’opera ciclo di catechesi su le opere di misericordia corporali e spirituali
2 4° incontro Dar da bere agli assetati Opere di Misericordia Corporale_2
3 perché questo nostro riflettere
4 riflettiamo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina.
5 spunti per riflettere
6 brano principale di riferimento – “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il premio preparato per voi fin dall’eternità. Perché ho avuto sete e mi avete dato da bere”. – “Signore, quando mai ti abbiamo veduto assetato e ti abbiamo dato da bere?”. – “In verità io vi dico: Ogni volta che avete fatto questo a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25, ).
7 Sembra una ripetizione in tono minore della precedente “opera”, forse anche superflua perché nella nostra mentalità nel “cibo” offerto è inclusa anche la bevanda (“eh che? vuoi dargli da mangiare e nulla da bere?”)
8 Ma per l’esperienza antica (presente anche nella S. scrittura) è una “povertà” anche più urgente della precedente (il nostro corpo avverte prima ed in maniera + urgente la sete che la fame…)
9 (il nostro corpo avverte prima ed in maniera + urgente la sete che la fame…)
l’acqua è x noi fondamentale perché siamo fatti in gran parte di acqua !!
problema della disidratazione perdere solo il 10% di acqua genera problemi provoca giramenti di testa, secchezza della pelle con conseguente screpolature e apertura di ferite, febbre, disorientamento, incapacità a muoversi, poi reni e fegato non funzionano più così si giunge al coma e poi alla morte
12 un gesto “minimo”
13 Ma questa ‘opera’ ci fa capire che anche con un gesto “minimo” possiamo fare qlc di grande, di immensamente caritatevole… che può addiritttura “salvare” una vita (la sua e la nostra!!); quindi ci aiuta a porre attenzione ai gesti minimi di carità.
14 “Chi avrà dato anche un solo bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli perché è mio discepolo, in verità vi dico: non perderà la sua ricompensa” (Mt 10,42). “Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua (fresca) nel mio nome perché siete di Cristo, in verità, io vi dico, non perderà la sua ricompensa” (Marco 9,41),
15 Giustamente, perciò, si è portati a dare a quest’opera di misericordia un significato simbolico. Se non c’è nessuno (nelle nostre città) che patisce la sete, sono però molti quelli che soffrono la sete di affetto
16 la sete come desiderio di Dio “l’anima mia anela a te come la cerva ai corsi d’acqua (Sal 42,2) “O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco. Di te ha sete l’anima mia, a te anela la mia carne come terra deserta, arida, senz’acqua” (Sal 62).
17 sete di Vita Vera “O voi tutti assetati venite all’acqua, chi non ha denaro venga ugualmente” (Is 55,1).
18 sete di Vita Vera (Gv 4).
19 La sete fisica apre la strada all’interpretazione dell’acqua come significato spirituale. C’è una sete che spesso riemerge ed esige un continuo rifornimento di acqua e c’è una sete-bisogno che sempre rimane e può essere soddisfatta una volta per tutte con l’acqua viva. Parallelamente alla sete c’è un’acqua viva che è rimedio decisivo e definitivo ai problemi profondi dell’uomo; l’acqua viva si contrappone alle acque stagnanti in fondo a pozzi costruiti da mani umane
20 Come vivere quest’ Opera?? - con il gesto (forse occasionale)… attenzione ai gesti minimi - con l’uso sobrio e moderato dell’acqua (preziosa risorsa da non sprecare)
21 Come vivere quest’ Opera?? - con il partecipare a campagne che sensibilizzano altre persone su tutti i problemi idrici x ottenere scelte politiche eque - con il sapere che “sete” significa anche qualcosa di + (a livello di desiderio profondo di Vita Vera)
22 Come vivere quest’ Opera?? - con il sapere che esistono anche problemi legati alla “sete” o a COME la si soddisfa… ad es.: (dipendenza da alcol…)
23 L’acqua è risorsa rinnovabile, ma limitata, e la crisi idrica mondiale la sta rendendo «l’oro blu», un bene prezioso che scatena interessi, corsa all’accaparramento e guerre Le risorse idriche dovrebbero essere considerate come un patrimonio comune dell’umanità
24 Alla base di tale crisi vi sono sì mutamenti climatici, ma soprattutto interventi sconsiderati dell’uomo sul territorio: inquinamento (scarichi civili, industriali, fertilizzanti e pesticidi), deforestazione, costruzione di grandi dighe che alterano la morfologia del paesaggio, il corso dei fiumi e gli equilibri della vita acquatica e terrestre
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26 È necessario riconoscere che l’acqua è un diritto e non una merce. Che la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile sono un diritto essenziale non negoziabile dell’uomo
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28 A.M.D.G