4° CORSO PER ASPIRANTI FORMATORI DI ISTRUTTORI PSTI LA PERSONA CON DISAGIO PSICHIATRICO SALERNO, LI’ DICEMBRE 2006 VdS FERRAZZA Dr Paride
OBIETTIVO
PROGETTO E REALIZZAZIONE DI UNA LEZIONE FRONTALE SULLA COMPRENSIONE E GESTIONE DELLA PERSONA CON DISAGIO PSICHIATRICO PER TRATTARE CON SEMPLICITA’ UN ARGOMENTO … BISOGNA CONOSCERLO BENE
METODOLOGIA LEZIONE FRONTALE SULL’ARGOMENTO: ESPOSIZIONE MEDIANTE SLIDES ESPOSIZIONE DEL CONTENUTO: LEZIONE DI STIMOLO (APERTURA DI DISCORSO), DI APPROFONDIMENTO (ELABORAZIONE DEL TEMA), O DI SISTEMAZIONE (DI ESPERIENZE PREGRESSE AD ESEMPIO) SKILL-LAB CON SIMULATORI SKILL-LAB CON SIMULATORI DISPENSE ESPLICATIVE
ESPOSIZIONE DEL CONTENUTO (LEZIONE DI APPROFONDIMENTO) PRESENTAZIONE OBIETTIVO CONTENUTI - CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI PSICHIATRICI - COMPORTAMENTO E ATTEGGIAMENTO DEL V.d.S. NEI CONFRONTI DEL SOGGETTO CON DISAGIO PSICHIATRICO CONCLUSIONI SUSSIDI DIDATTICI
CLASSIFICAZIONE DEI DISTURBI PSICHIATRICI
Agitazione psicomotoria di origine sconosciuta (sintomo comune a numerose patologie psichiatriche ma anche somatiche): Situazione di tensione, in cui l’angoscia si manifesta nella sfera psicomotoria con iperattività e turbamento. Vi possono essere forme gravi di agitazione in cui si è addirittura incapaci di rimanere seduti, si continua a camminare, si torcono le mani, si iniziano a fare cose senza terminarle. Psicosi - Gruppo specifico di disturbi psichiatrici, usato per differenziarli dalle nevrosi, dalle sociopatie, dai disturbi del carattere. (schizofrenia, depressione reattiva, psicosi maniaco- depressiva, melanconia involutiva, stati paranoici). I disturbi sono molto gravi ed intensi, tendono a disgregare l’intera vita del paziente, che perde la capacità di continuare ad interagire con altre persone o con le cose. Vi è spesso una distorsione della realtà, spesso si associano gravi disturbi del linguaggio e delle funzioni intellettive; possono esserci deliri ed allucinazioni; si può arrivare ad un arretramento a livelli comportamentali primitivi. Il paziente non è assolutamente cosciente dei suoi disturbi.
Stati confusionali o confuso onirici. - Stato di lieve, parziale o totale disorientamento nel tempo, nello spazio e verso le persone. Il paziente non sa dove si trova, non si ricorda il nome, Crisi depressive acute con rischio di suicidio. Sindrome caratterizzata da abbassamento del tono dell’umore, evidente rallentamento psicomotorio e del pensiero; possono essere presenti una certa ansia, pensieri ossessivi, sofferenza. Tentato suicidio (TS) : E’ un suicidio mancato a causa dei mezzi impiegati o delle circostanze esterne che lo hanno impedito promosso non tanto da un impulso autodistruttivo, quanto da un tentativo, anche se inadeguato, di affermazione di sé e di richiesta di aiuto. frequenza quasi doppia nelle donne rispetto agli uomini e la sua incidenza diminuisce con l’età.
Cause pseudo-psichiatriche : Molti dei sintomi psichiatrici si presentano anche in patologie organiche con cause mediche o chirurgiche. Le cause più frequenti sono rappresentate da: Squilibri metabolici (scompenso diabetico, ipossia cronica, encefalopatie, …..) Sindromi neurologiche (accidenti vascolari, encefaliti, tumori, intossicazioni da metalli pesanti come il piombo, ALZHEIMER, AIDS, …………… Sindromi iatrogene (terapie cortisoniche protratte, intossicazione o effetti collaterali da farmaci,…. Neurochirurgiche (traumi……) Alcolismo Tossicodipendenze
COMPORTAMENTI DEL VOLONTARIO NEI CONFRONTI DELLA PERSONA CON DISAGIO PSICHIATRICO
NON SI DEVE MAI USARE LA COERCIZIONE FISICA L’AGGRESSIONE VERBALE Comportamento da tenere in generale: NON SI DEVE MAI USARE LA COERCIZIONE FISICA ovvero L’AGGRESSIONE VERBALE (l’aggressività del soccorritore sia verbale che meccanica è quanto di più sbagliato possa esistere; vale SEMPRE E COMUNQUE per TUTTI i tipi di servizio!)
E’ utile un atteggiamento simile a quello usato verso i bambini. Cercare di capire e captare la domanda non solo manifesta ma anche latente. Cercare di capire cosa vuole il paziente con il suo atteggiamento. Modificare il tono a seconda del livello che viene dimostrato dal paziente senza però esprimere aggressività.
IL PAZIENTE CHE SI SENTE AGGREDITO SOLITAMENTE AGGREDISCE !!!!!
IL PAZIENTE DEVE ESSERE INFORMATO ESATTAMENTE SULLA SUA DESTINAZIONE (il paziente vive intensamente la presenza del personale sanitario che non deve MAI sembrare un alleato di chi vuole il ricovero)
NON CONTRIBUIRE ALL’IMBROGLIO Il soccorritore non deve diventare un complice della famiglia.
DICHIARARE LA PROPRIA QUALIFICA DI SOCCORRITORE (siamo qui in Suo aiuto) Il paziente deve sapere con chi ha a che fare e cosa si vuole fare di Lui. Il paziente ha qualche cosa da dire, il soccorritore deve cercare di capire e di spiegare il perché della propria azione che viene svolta per il bene del paziente.
Atteggiamento verso il paziente aggressivo o apertamente ostile Atteggiamento verso il paziente aggressivo o apertamente ostile Accertarsi che l’avvicinamento al paziente non sia pericoloso. Richiedete l’intervento delle forze dell’ordine, se necessaria, prima di avvicinarsi. Occorre essere sempre pronti a individuare eventuali improvvisi mutamenti del comportamento del paziente.
Atteggiamento verso il paziente delirante Atteggiamento verso il paziente delirante - Ha visioni, vede animaletti... cosa rispondere? LA NEGAZIONE ASSOLUTA E’ SBAGLIATA! si entra in conflittualità sullo stato di ansia, è invece importante far capire al paziente che nel momento nel quale dice che li vede, sicuramente li vede ma far capire che è conseguenza del suo stato di ansia per cui necessita una terapia adeguata per modificare questo stato.
Atteggiamento verso il paziente con potenziale o tentato suicidio Atteggiamento verso il paziente con potenziale o tentato suicidio L’assistenza è sostanzialmente la stessa del comportamento generale, fondamentale è l’interazione con il paziente, occorre cercare di stabilire un contatto visivo e verbale al più presto, evitando di discutere con il paziente, di minacciarlo e di mostrare di voler usare la forza. Occorre essere sempre pronti a individuare eventuali improvvisi mutamenti del comportamento del paziente e delle sue condizioni fisiche.
Atteggiamento verso il paziente catatonico Atteggiamento verso il paziente catatonico (non parla, immobile, guarda fisso, ….. ma che però intuisce ed è pronto a diventare clastico (a danneggiare e a distruggere cose e persone). L’atteggiamento consigliato è quello di mettersi sullo stesso piano del paziente sia verbale che di altezza, (come per i bambini) infatti necessita la carezza, lo stare vicino, il parlargli,… Il paziente sente qualche cosa di simile al suo modo di vivere (simbiosi) ed è da qui che spesso “adotta” il soccorritore.
CONCLUSIONE
SOTTOLINEARE SEMPRE AGLI ASPIRANTI VdS L’IMPORTANZA DELL’ATTEGGIAMENTO NELL’APPROCCIO CON IL PAZIENTE CON DISAGIO PSICHIATRICO INDICARE LE PECULIARITA’ DI QUESTO TIPO DI DISAGIO CERCARE DI AFFINARE LE CONOSCENZE DI BASE DEI VOLONTARI CHE POSSANO COSTITUIRE IL SUBSTRATO SU CUI COSTRUIRE IL MOMENTO PROFESSIONALE DEL CONTATTO CON LA PERSONA CON DISAGIO PSICHIATRICO
SUSSIDI, STRUMENTI DIDATTICI E PRESIDI SANITARI AD USO DIDATTICO PC PORTATILE PROIETTORE SLIDES PUNTATORE SIMULATORI DA IMPIEGARE NELLO SKILL-LAB
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Riassunto Riassunto - impostazione di una lezione frontale sull’approccio al paziente con disagio psichiatrico - il paziente psichiatrico e la classificazione dei disturbi psichiatrici - gestione delle varie situazioni di approccio a persone con patologia psichiatrica (SKILL-LAB) - materiale per la realizzazione della lezione
GRAZIE!!!