Politiche per l’innovazione e digitalizzazione del paese Nicoletta CORROCHER CRIOS, Dipartimento di Management & Tecnologia Università Bocconi Milano PROGRAMMA “DIGITAL ITALY 2016” 1^ Riunione ADVISORY BOARD Milano, 7 Marzo 2016
POLITICHE PER L’INNOVAZIONE: PERCHE’ SONO NECESSARIE? (1) L’innovazione e il cambiamento tecnologico sono fattori fondamentali per: -Crescita economica (aumento del PIL) -Sviluppo (cambiamento strutturale, innalzamento della qualità e degli standard di vita) Tale rilevanza è crescente alla luce dell’emergere di: -Nuovi paradigmi tecnologici (ICT in primis) -Nuovi paesi
POLITICHE PER L’INNOVAZIONE: PERCHE’ SONO NECESSARIE? (2) Esistenza di fallimenti del mercato (incentivazione dell’attività di R&S delle imprese) o assenza di mercati (politiche della concorrenza; politiche sui diritti di proprietà intellettuale) Innovazione come bene pubblico: – Il problema dell’appropriabilità dei risultati dell’attività innovativa rende necessario fornire incentivi ai potenziali innovatori (incentivi all’attività di R&S + brevetti) – La crescita è endogena all’attività innovativa: non solo il cambiamento tecnologico determina la crescita economica, ma la crescita economica influenza il cambiamento tecnologico
SISTEMI NAZIONALI DI INNOVAZIONE (1) L’innovazione è un processo di apprendimento collettivo e un fenomeno interattivo che coinvolge attori economici, istituzioni, contesto, conoscenze/tecnologie Dall’interazione → incentivi e risorse/competenze per l’innovazione Approccio sistemico MICRO (imprese, tecnologie) MESO (reti di imprese e istituzioni) MACRO (paese)
SISTEMI NAZIONALI DI INNOVAZIONE (2) «Insieme di istituzioni che congiuntamente e individualmente contribuiscono allo sviluppo e alla diffusione di nuove tecnologie e che forniscono il quadro entro il quale i governi formano ed implementano le politiche per influenzare i processi innovativi» (Metcalfe, 1995) Istituzioni come organizzazioni pubbliche e private » imprese » istituti finanziari » istituzioni di ricerca e formazione » soggetti politici (governo) Istituzioni come norme » usi, costumi, norme sociali » leggi e regole
IL RUOLO DEL GOVERNO E DELLA POLITICA TECNOLOGICA (1) 1. Intervento diretto: spesa in R&S + public procurement – sviluppare tecnologie specifiche – promuovere/sostenere un’industria Storicamente grandi programmi pubblici per difesa, medicina, energia e ICT Spesso alla base delle differenze tra Paesi – composizione del sistema pubblico di ricerca – grado di connessione tra imprese e sistema educativo (capitale umano) – peso soggetti privati nel sistema universitario
2.Sviluppo infrastrutture per promuovere il cambiamento tecnologico – fisiche (telecom, trasporti…) – istituzionali (enti di supporto all’innovazione e alla diffusione – istruzione/formazione) – spazi/programmi di ricerca comune pubblico/privato (es. parchi scientifici e tecnologici) 3.Intervento normativo e di regolamentazione – politiche a garanzia concorrenza (antitrust) – legislazione brevettuale IL RUOLO DEL GOVERNO E DELLA POLITICA TECNOLOGICA (2)
DIGITAL ECONOMY AND SOCIETY INDEX
PILASTRI AGENDA DIGITALE (1) CONNETTIVITA’ (Banda larga fissa e mobile) - la copertura della banda larga fissa è quasi totale (99%), MA la percentuale di nuclei familiari ad avere sottoscritto un servizio di rete fissa è del 53%, del quale solo il 3% a banda ultralarga. CAPITALE UMANO (Competenze digitali + ICT Specialists nella forza lavoro) – il 57% degli individui nella fascia anni ha un livello di competenze ICT basso o nullo, contro il 46% della Spagna, il 42% del Regno Unito, il 40% della Germania e il 37% della Francia, fino ad arrivare a valori inferiori al 30% per i paesi Scandinavi. Gli specialisti ICT rappresentano il 2,5% della forza lavoro, contro una media europea di 3,75% UTILIZZO DI INTERNET - 60% rispetto a media EU del 76%; per quanto riguarda le attività transattive il divario rimane particolarmente ampio (39% di acquisti online contro il 65%, 43% di online banking contro il 57%.)
PILASTRI AGENDA DIGITALE (2)
INTEGRAZIONE DELLE TECNOLOGIE DIGITALI (utilizzo di ecommerce + servizi cloud) – nel 2015 le grandi imprese hanno realizzato online circa l’11% del fatturato (media europea: 24%). Le PMI hanno realizzato in media l’8% del fatturato online (media europea: 10%). Solo il 6% di PMI vendono online (media europea: 11%). – Le imprese sono molto orientate all’utilizzo dei servizi cloud – 39% del totale delle imprese ne fa uso (media europea: 19%) – anche se per servizi di base (es. ) DIGITALIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI - gli utenti Internet che hanno utilizzato servizi di eGovernment nell’ultimo anno è stato pari al 18%, contro il valore medio europeo del 32%.
PILASTRI AGENDA DIGITALE (3) RICERCA & SVILUPPO
PRIORITA’ E LINEE DI AZIONE Sviluppo infrastrutture – Infrastrutture a banda larga, affidabili e sicure + supporto alle nuove tecnologie attraverso la promozione di standard e interoperabilità Diffusione dei servizi online – Semplificazione dei servizi di e-commerce (logistica più efficiente e affidabile; sistemi di pagamento; armonizzazione delle norme contrattuali; incentivi alla concorrenza) – Promozione di iniziative per l’adozione di servizi avanzati da parte delle imprese (es. EU «free flow of data» + European Cloud) Miglioramento delle competenze – Sviluppo di programmi di formazione/istruzione – Incentivi all’attività di ricerca nel settore ICT