1 …da dove, verso dove… il processo di Bologna, la offerta formativa delle Università europee, le metodologie attuative LF Donà dalle Rose, delegato del Rettore nell’ambito di L’applicazione del sistema dei descrittori "di Dublino" ai nuovi ordinamenti didattici: esperienze a confronto Archivio Antico Università di Padova, 18 dicembre 2006
2 t IL PROCESSO DI BOLOGNA: q uadro di riferimento europeo per la riforma dell’università italiana
3 PERCORSO METODOLOGICO - 1 CONDIVISIONE DELLA INFORMAZIONE SU ALCUNI MACROPROCESSI IN CORSO –Processo di Bologna, con particolare riferimento a: - struttura in tre cicli - adozione di EQF ed agli ENQA standards and Guidelines on QA - stocktaking exercise (esercizio di monitoraggio) –Progetto Pilota Tuning Educational Structures in Europe –Attivazione nelle Università Italiane dei CdS ex DM 509 –Attuazione del DM 270 –Sensibilizzazione sul ed applicazione del Processo di Bologna in Italia –…….
4 PERCORSO METODOLOGICO - 2 RIVISITAZIONE DEI CORSI DI STUDIO ex DM 509 –Occasione per correggere gli errori fatti –Occasione per elaborare un progetto pedagogico unitario per i due cicli –Occasione per ridiscutere la diversificazione dei titoli –Occasione per raccordarsi al quadro di riferimento europeo (BoP, EQF, ENQA Guidelines, Tuning,…) –Occasione per un coordinamento a livello nazionale basato sul consenso (cfr metodologia adottata dall’Eurobachelor in Chemistry)
5 IL BOLOGNA PROCESS : COSA E’ – 1 Tutto è iniziato con la Bologna Declaration (19 giugno 1999) Il Processo è: Una sequenza di summit biannuali dei Ministri dei Paesi Europei, allo scopo di: Promuovere la convergenza dei sistemi universitari dei Paesi firmatari della Dichiarazione (i paesi Bologna) Realizzare la EHEA-European Higher Education Area entro il 2010 Prague 2001, Berlin 2003, Bergen 2005, London 2007,… NB – in questi incontri vengono prese decisioni politiche!
6 IL BOLOGNA PROCESS : COSA E’ – 2 Il Processo è (ctd): Una sequenza coordinata di eventi, incontri a tema, workshops,… un verificarsi spontaneo di riforme nazionali relative all’ organizazzione degli studi universitari molte attività diversificate, promosse coerentemente da istituzioni e da ONG (e.g. EU, CoE, EUA, EURASHE, ESIB,…, le università, … ) Una enorme produzione di position statements, documenti, studi pubblicati, manuali, ….
7 Bologna has become a new European higher education brand, today easily recognized in governmental policies, academic activities, international organizations, networks and media Pavel Zgaga general rapporteur to Berlin 2003
8 UNA PICCOLA FETTA DEL MACROPROCESSO IN CORSO ( dal Comunicato di Bergen, maggio 2005) 1.I risultati dell’esercizio di valutazione sui tre obiettivi prioritari: tre cicli, qualità, e riconoscimento 2. Adozione di due documenti per la prosecuzione del Processo in altri due obiettivi prioritari: “Standard e linee guida per l’assicurazione della qualità nello Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore” (ENQA con la collaborazione di EUA, EURASHE e ESIB) “Quadro dei Titoli dello Spazio Europeo dell’Istruzione superiore” (Gruppo di lavoro BFUG) 3. Richiesta di elaborazione di piani d’azione nazionali in relazione al terzo obiettivo prioritario: il riconoscimento dei titoli di studio
9 ESERCIZIO DI VALUTAZIONE o STOCKTAKING EXERCISE Iniziativa: Ministri paesi firmatari attraverso il Gruppo dei seguiti di Bologna (BFUG) Obiettivi Valutazione, nel periodo , dei risultati ottenuti nei paesi firmatari su tre priorità intermedie: Sistema a due cicli Sistemi per l’assicurazione della qualità Riconoscimento dei titoli e dei periodi di studio
10 THE STOCKTAKING EXERCISE BERGEN 2005
11 BERGEN 2005 STOCK- -TAKING EXERCISE
12 L’assicurazione della qualità - Criteri condivisi (Berlin Communiqué 2003) Definizione delle responsabilità delle strutture e delle istituzioni coinvolte Valutazione dei corsi di studio/istituzioni che comprenda una valutazione interna, una valutazione esterna, la partecipazione degli studenti e la pubblicazione dei risultati Un sistema di accreditamento, certificazione o procedure analoghe Partecipazione internazionale, cooperazione e appartenenza a reti
13 THE STOCKTAKING EXERCISE BERGEN 2005
14 THE STOCKTAKING EXERCISE BERGEN 2005
15 THE STOCKTAKING EXERCISE BERGEN 2005
16 PROSPETTIVE FUTURE da Bergen a Londra (2007) Prosecuzione ed ampliamento dell’esercizio di monitoraggio/ valutazione, con particolare riguardo a: applicazione degli standards e linee guida indicati nel documento ENQA realizzazione dei Quadri Nazionali dei Titoli (National Qualifications Frameworks) rilascio e riconoscimento dei titoli congiunti, anche a livello di dottorato creazione di percorsi formativi flessibili, con procedure di riconoscimento dell’apprendimento precedente (prior learning)
17 Lo EQF – European Qualification Framework Schema europeo dei titoli TRE PILASTRI 1. Organizzazione in CICLI 2. Adozione dei crediti ECTS 3. Descrittori generali per ciascun ciclo (Descrittori di Dublino) Descrizione dei risultati di apprendimento attesi al termine del corso di studio per il conseguimento del titolo
18 1. I cicli e le sfide per le istituzioni Progettare i curricula in crediti in base ai risultati di apprendimento attesi e il carico di lavoro previsto Rendere i titoli di primo ciclo interessanti per il mercato del lavoro Agevolare l’accesso ai cicli successivi
19 I crediti – le prospettive europee comuni I crediti ECTS si basano su: I tempi di apprendimento piuttosto che di insegnamento I risultati dell’apprendimento piuttosto che i contenuti dei programmi di studio I risultati dell’apprendimento intesi anche come abilità e non solo come conoscenze
20 3. Un altro elemento da non dimenticare nella progettazione Il valore aggiunto che i curricula possono ricevere dalla mobilità internazionale degli studenti
21 PROGETTAZIONE DEI CORSI DI STUDIO Strumenti e metodologie disponibili Schema dei titoli dello Spazio Europeo della Istruzione Superiore (EQF), basato su: Tre cicli Crediti ECTS Descrittori generali di ciclo - i Descrittori di Dublino Il progetto Tuning Punti di riferimento comuni di carattere disciplinare
22 Schema europeo dei titoli I Descrittori di Dublino offrono descrizioni generali delle aspettative di riuscita e capacità per i titoli conclusivi di ciascun ciclo di Bologna mirano ad identificare la natura della qualifica nel suo complesso non sono prescrittivi e non sono esaustivi devono essere poi riempiti con gli specifici contenuti relativi agli obiettivi dei diversi Corsi di studio
23 EQF ovvero Schema europeo dei titoli: Descrittori di Dublino – le cinque dimensioni A.Conoscenza e capacità di comprensione (Knowledge and understanding) B.Capacità di applicare "Conoscenza e capacità di comprensione“ (Applying knowledge and understanding) C.Autonomia di giudizio (Making judgements) D.Abilità comunicative (Communication skills) E.Capacità di apprendere (Learning skills)
24 Esempio: I titoli finali di primo ciclo possono essere conferiti a studenti che: A.abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione in un campo di studi a livello post secondario e siano ad un livello che, caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati, include anche la conoscenza di alcuni temi d’avanguardia nel proprio campo di studi; B. siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale a loro lavoro, e possiedano competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo di studi;
25 (continua) …i titoli finali di primo ciclo possono essere conferiti a studenti che: C. abbiano la capacità di raccogliere ed interpretare i dati (normalmente nel proprio campo di studio) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi; D.sappiano comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti; E.Abbiano sviluppato le capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia.
26 Progressione delle competenze nei cicli: ad es. "dimensione" Autonomia di giudizio 1.Primo ciclo abbiano la capacità di raccogliere ed interpretare i dati (normalmente nel proprio campo di studio) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi …... 2.Secondo ciclo Abbiano la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, ……. 3.Terzo ciclo Abbiano svolto una ricerca originale che amplia la frontiera della conoscenza, fornendo un contributo che, almeno in parte, merita la pubblicazione a livello nazionale o internazionale: siano capaci di analisi critica, valutazione e sintesi di idee nuove e complesse.
27 Tuning Educational Structures in Europe Tuning II: 27 paesi 135 istituzioni di istruzione superiore 9 aree disciplinari Tuning III: 33 paesi 143 Istituzioni di istruzione superiore
28 Il Progetto Tuning 143 istituzioni di istruzione superiore di 33 paesi europei hanno elaborato: Elaborazione di Concetti di base condivisi Identificazione dei Punti di riferimento comuni per il primo e secondo ciclo in 9 aree disciplinari Procedure condivise per la progettazione dei corsi di studio Procedure condivise per l’assicurazione della qualità dei corsi di studio
29 Il progetto Tuning - Aree disciplinari Chimica Economia aziendale Fisica Gelogia Infermieristica Matematica Storia Scienze dell’educazione Studi europei
30 I RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO (in inglese LEARNING OUTCOMES ) : NB - sono formulati dai docenti responsabili “ex ante” specificano cosa lo studente dovrebbe conoscere, comprendere ed essere in grado di fare al termine di un processo di apprendimento; si riferiscono ad un singolo insegnamento (o unità didattica o modulo) oppure ad un intero corso di studio, ad esempio un corso di primo o secondo ciclo. specificano i requisiti necessari per l’acquisizione dei crediti (da parte degli studenti). Concetti base della metodologia Tuning - 1
31 Le competenze: NB - sono acquisite dagli studenti alla fine del percorso (ex post) rappresentano una combinazione dinamica di conoscenze, comprensione ed abilità; possono essere generali (o trasversali) o specifiche della disciplina; si sviluppano in varie unità didattiche (insegnamenti) e si valutano a tempi diversi; la loro acquisizione costituisce l’obiettivo dei corsi di studio. Concetti base – 2
32 Il Progetto Tuning – Concetti 2 Esempi di competenze generali/trasversali: Conoscenze di base della disciplina, capacità di applicare la teoria alla pratica capacità di analisi e sintesi, capacità di risolvere problemi capacità di lavorare in gruppo capacità di lavorare in un contesto internazionale competenze informatiche, competenze linguistiche capacità di apprendere autonomamente
33 ranking combinato: Prime dieci competenze 2 Capacità di applicazione pratica delle conoscenze Strumentali Interpersonali Sistemiche 3 3 Capacità di adattamento a nuove situazioni Attenzione alla qualità del proprio lavoro 4 4 Capacità di gestire informazioni Abilità nel lavoro autonomo Risultati dell’indagine Tuning Confronto fra Graduates ed Imprenditori Capacità di analisi e sintesi Capacità di apprendimento Capacità di risolvere problemi 5 Attitudine al lavoro di gruppo 6 Capacità di organizzazione e programmazione
34 Il progetto Tuning - Concetti 3: le competenze specifiche di disciplina Esempi : Capacità di interpretare i dati ottenuti da osservazioni di laboratorio (Chimica) Capacità di comprendere ed usare i sistemi di contabilità (Economia aziendale) Capacità di riconoscere la diversità degli allievi e la complessità del processo di apprendimento (Scienze dell’ educazione)
35 Il Progetto Tuning ha elaborato punti di riferimento comuni per il primo e secondo ciclo nelle 9 aree disciplinari altro esempio: descrittori di un primo ciclo per Matematica Al termine della laurea in Matematica (primo ciclo) gli studenti dovranno essere in grado di: conoscere e capire concetti base, principi, teorie e risultati di matematica; conoscere ed esporre il significato di concetti complessi usando notazioni e linguaggio matematico; dimostrare abilità nel ragionamento, nella manipolazione e nel calcolo matematico; Costruire dimostrazioni rigorose; Dimostrare competenza nei differenti metodi di dimostrazione matematica
36 Qual’è il rapporto tra le competenze e i risultati dell’apprendimento (attesi)? Secondo la metodologia Tuning i risultati dell’apprendimento dovrebbero essere formulati in termini di competenze. La metodologia Tuning è basata sui risultati dell’apprendimento desiderati e non su requisiti di soglia o minimi Concetti base – 3
37 RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO e COMPETENZE nei corsi di studio (CdS) Profilo del Titolo 2°. ciclo 1° ciclo Risultati dell’apprendimento di un CdS di secondo ciclo definiti in termini di competenze generali e competenze specifiche della disciplina Risultati dell’apprendimento di un CdS di primo ciclo definiti in termini di competenze generali e competenze specifiche della disciplina Profilo del Titolo Unità didattiche
38 Risultati dell’apprendimento attesi e competenze nei corsi di studio Esempio Unità didattica / Risultato dell’apprendimento Unità 1 Unità 2 Competenza A B C D E F G H I F x x X = QUESTA COMPETENZA E’ SVILUPPATA e VERIFICATA e FA PARTE dei RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO DI QUESTA UNITA’ DIDATTICA Unità 3 Unità 4 x x x
39 Il Progetto Tuning – Procedure per la progettazione dei corsi di studio Dimostrare l’effettiva richiesta del corso dopo un’approfondita consultazione con le parti interessate Descrivere il profilo corrispondente al titolo di studio che si intende rilasciare Definire i risultati dell’apprendimento attesi ed indicarli in termini di competenze generali o specifiche della materia Definire e descrivere sia il contenuto accademico (conoscenze, comprensione ed abilità) che la struttura (unità didattiche e crediti) del corso di studio Individuare le strategie di insegnamento, apprendimento e verifica del profitto più adatte al raggiungimento dei risultati dell’apprendimento attesi Costituire un adeguato sistema di valutazione e di assicurazione della qualità particolarmente attento alla coerenza interna ed alle modalità di attuazione del curriculum nel suo insieme
40 Il Progetto Tuning - Procedure per l’assicurazione della qualità dei corsi di studio Un corso di studio può essere valutato sotto tre aspetti principali: Il processo formativo I risultati I mezzi e le strutture utilizzate per l’erogazione del corso
41 IL CICLO DINAMICO TUNING PER LA QUALITA’ Definizione del profilo del CdS Progettazione del corso di studio: definzione dei risultati dell’apprendimento desiderati / competenze da acquisire Reperimento delle risorse Construzione dei curricula: contenuti e struttura Selezione dei metodi didattici per l’insegnamento e l’apprendimento Selezione delle tipologie di verifica / esame Valutazione e miglioramento (in base al feedback e alle previsioni) Miglioramento della qualità del corso
42 Websites Tuning Europe: europa.eu.int/comm/education/socrates/ TuningProject Tuning America Latina:
43 Sito dei promotori di Bologna