1 Bologna 8 – 9 ottobre 2004 Convegno nazionale La promozione dell’attività fisica nelle diverse età della vita Un progetto di promozione dell’attività.

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1 Bologna 8 – 9 ottobre 2004 Convegno nazionale La promozione dell’attività fisica nelle diverse età della vita Un progetto di promozione dell’attività fisica nella scuola elementare sul territorio della Regione Piemonte G. PARODI Responsabile Medicina dello Sport A.S.L. 2 Torino Coordinatore Gruppo di lavoro per la Medicina dello Sport Regione Piemonte

2 Indagine Multiscopo ISTAT (2001 ) “Non praticanti attività fisica nel tempo libero” Sicilia 57,9 %Marche 37,4 % Campania 56,3 %Toscana 35,4 % Calabria 52,9 %Liguria 34,5 % Puglia 52,9 %Emilia-Romagna 32,8 % Molise 49,6 %Lombardia 32,8 % Basilicata 48,5 %Piemonte 30,3 % Umbria 44,4 %Veneto 28,1 % Abruzzo 44,1 %Valle d’Aosta 27,4 % Sardegna 43,8 %Friuli V. Giulia 26,1 % Lazio 40,3 %Trentino A. Adige 17,7 %

3 Gruppo di lavoro per la Medicina dello Sport Centro di Documentazione per la Promozione della Salute Programma Promozione Salute Piemonte Regione Piemonte Assessorato alla Sanità

4 AA.SS.LL. partecipanti 2TORINO 4TORINO 13NOVARA 5COLLEGNO 14VERBANIA 6CIRIE’ 15CUNEO 7CHIVASSO 16MONDOVI’ 10PINEROLO 20ALESSANDRIA 11VERCELLI 21CASALE Monf. 12BIELLA 22NOVI LIGURE

5 A.S.L.SedeMedico referente 2TorinoParodi 4TorinoPicco 5CollegnoAlbertetti 6CirièMassasso 7ChivassoGottin 10PineroloNegri 11VercelliGiordano 12BiellaGraziola 13NovaraVellata / Guerriero 14VerbaniaPorzio / Perrone 15CuneoConversa 16MondovìCastiglione 20AlessandriaPanario 21Casale MonferratoBacchini 22Novi LigurePiastra DoRSCollegnoTortone

6 AA.SS.LLSCUOLECLASSIBAMBINICOMUNI Numeri del progetto

7 Modello di progettazione

8 Modello di riferimento

9 Modello delle fasi del progetto

10 Questionari Test di capacità motoria Attività didattico-educative –unità didattiche (piramide dell’A.F.) –disegni e lavori grafici dei bambini –mappe –incontri con il medico sportivo Mostra Conferenza

11 QUESTIONARI Bambini (abitudini, motivazioni) Genitori (abitudini, motivazioni, difficoltà) Insegnanti (modalità) Referenti educazione motoria (situazione strutturale)

12 Assessorato alla Sanità Qui sotto ti faremo alcune domande sull’attività fisica che fai: sport, giochi e altre occasioni per fare movimento. Non ti chiediamo di rispondere bene o male, ma di raccontare quello che fai. La tua insegnante ti aiuterà a rispondere alle domande che non sono chiare. Grazie per l’aiuto! QUESTIONARIO 1.Metti una crocetta sull’immagine degli sport che fai in una società o associazione sportiva nuoto basket danzatennis judo o karate pallavolosci alpino calcio nessuno sport NO ? qualche altro sport? Scrivilo qui sotto

13 ELENCO TEST MOTORI Peso e statura (B.M.I.) Salto della corda Capriola Flessibilità tronco in avanti Salto in lungo da fermo

14 - Valutazione dell’indice di massa corporea (derivato dallo studio del rapporto tra peso e statura, secondo tabelle di riferimento di primo orientamento per la misurazione dell’eventuale sovrappeso) cm. _________Kg. _________ Normopeso Sovrappeso moderato Sovrappeso importante (Controlla l’alimentazione (puoi migliorare la tua e fai regolare attività fisica alimentazione chiedendo consiglio al tuo medico di fiducia) - Valutazione di abilità motorie (con riferimento alla coordinazione motoria attraverso il test del salto della corda e quello della capriola): Buone capacità coordinative Capacità coordinative da migliorare con maggiore attività motoria Normale – buona elasticità muscolo-tendinea Scarsa elasticità muscolo-tendinea - Valutazione forza esplosiva arti inferiori (considerata con test del salto in lungo da fermo) - Valutazione della flessibilità articolare (considerata con test della flessione del tronco in avanti) Normale / BuonaDa migliorare

15 LA PIRAMIDE DELL’ATTIVITA’ FISICA Descriviamo le attività fisiche che vengono svolte durante la settimana. Ad esempio:  Guardare la televisione  Giocare al computer  Giocare con videogiochi Durante le attività sedentarie del tempo libero, cerca di non stare seduto continuativamente per più di 30 minuti. Limita le attività sedentarie del tempo libero

16 1. Il cuore batte più in fretta; 2. Il sangue circola più rapidamente; 3. I respiri sono più grossi e più veloci; 4. Si suda, per abbassare la temperatura del corpo riscaldato dall’esercizio; CHE COSA SUCCEDE DURANTE L’ATTIVITA’ MOTORIA?

17 o MAPPATURA Verde dove è possibile svolgere A. F. Blu dove è possibile svolgere attività sportiva organizzata Rosso per i luoghi di A. F. di fatto non praticabili Giallo per i posti dove sarebbe bello poter fruire di una zona organizzata per il gioco o l’attività sportiva

18

19

20 Obiettivi Sensibilizzare circa l’importanza ed i benefici dell’attività fisica nella vita quotidiana e di una corretta attività sportiva Sostenere una proposta risolutiva per rendere praticabile per l’attività fisica un luogo del territorio individuato con le mappe Promuovere reti di collaborazione intersettoriale (sanità – scuola – amministrazione locale) Arricchire le competenze professionali degli operatori sanitari e scolastici

21 Obiettivi (distribuiti secondo il modello PRECEDE-PROCEED) Al termine del progetto …

22 Diagnosi educativa ed organizzativa Fattori predisponenti (P), abilitanti (A) e rinforzanti (R) I bambini saranno capaci di: - descrivere i propri comportamenti relativi all’attività fisica e sportiva utilizzando la piramide dell’attività fisica (P-R) - identificare nel proprio territorio luoghi dove è (o non è) possibile praticare l’attività fisica e sportiva costruendo una mappa (A-R)

23 Diagnosi educativa ed organizzativa Fattori predisponenti (P), abilitanti (A) e rinforzanti (R) Gli insegnanti saranno capaci di: - progettare e condurre un’unità didattico- educativa sui comportamenti relativi all’attività fisica e sportiva e sulla mappatura dei luoghi in cui poter fare attività fisica e sportiva in collaborazione con i medici dello sport (A-R)

24 Diagnosi educativa ed organizzativa Fattori predisponenti (P), abilitanti (A) e rinforzanti (R) I genitori saranno capaci di: - descrivere i comportamenti dei propri figli relativi all’attività fisica e sportiva e identificare i luoghi in cui praticarle, in collaborazione con i figli (P-R)

25 Diagnosi educativa ed organizzativa Fattori predisponenti (P), abilitanti (A) e rinforzanti (R) I medici dello sport saranno capaci di: - utilizzare nuove competenze professionali per progettare interventi di qualità ed efficaci, in collaborazione con altre figure professionali sanitarie ed extra-sanitarie, per la promozione dell’attività fisica (P-A-R) - fare advocacy (dare voce) sui benefici dell’attività fisica per la salute nei confronti degli operatori e decisori sanitari e scolastici, dei bambini e della popolazione generale (R)

26 Diagnosi educativa ed organizzativa Fattori predisponenti (P), abilitanti (A) e rinforzanti (R) L’ Azienda Sanitaria Locale sarà in grado di: - fare “advocacy” (dare voce) sui benefici dell’attività fisica per la salute nei confronti di operatori e decisori sanitari e scolastici, dei bambini e della popolazione generale (R) - promuovere o sostenere una soluzione o proposta per rendere praticabile un luogo poco accessibile all’attività fisica individuato nella mappatura (R)

27 Diagnosi dei comportamenti e dell’ambiente. Comportamento specifico di individui o organizzazioni (Stili di vita) Ambiente (Condizioni del vivere) I bambini (in parte insegnanti, genitori, medici) saranno in grado di praticare nella propria giornata 30 minuti di attività fisica al giorno per almeno 5 giorni alla settimana (e di mangiare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno) (Raccomandazioni O.M.S.) L’ Amministrazione Locale (o un’Istituzione, o un gruppo spontaneo di cittadini…) sarà capace di rendere praticabile per l’attività fisica un luogo individuato come non praticabile nella mappatura dei bambini.

28 Diagnosi epidemiologica e sociale Ricadute nel tempo sulla salute dei soggetti direttamente fatti partecipi al progetto e sulla popolazione indirettamente coinvolta contribuendo alla: diminuzione malattie cronico-degenerative, MCV, tumori, diabete…- aumento benessere fisico, mentale e sociale ri-allocazione di risorse economiche e umane

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30 CRITICITA’ Le difficoltà operative dei servizi di Medicina dello Sport inseriti in Piemonte all’interno di servizi di Medicina Legale Alcune difficoltà/resistenze ad aderire alla metodologia della promozione della salute

31 OPPORTUNITA’ L’arricchimento con un modello promozionale da parte di servizi medico-sportivi già operanti con modelli certificativo e divulgativo Le risorse finanziarie fornite dalla Regione per l’avvio del progetto La dimostrazione di un modello operativo per la promozione dell’attività fisica, applicabile in modo omogeneo sul territorio, tramite i servizi medico- sportivi (alleati con altri servizi) e con l’assistenza progettuale di un centro regionale di promozione della salute