L’Inghilterra da Cromwell alla “Gloriosa Rivoluzione”

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Transcript della presentazione:

L’Inghilterra da Cromwell alla “Gloriosa Rivoluzione” di Aimone Zanichelli, 4 AS

L’Inghilterra all’inizio del ‘600 Prima rivoluzione industriale Avanguardia nell’industria pesante (del ferro, dello stagno, del vetro, delle costruzioni navali) tessile, estrattiva (carbone) In crescita anche la ricca borghesia agraria (gentry)

La trasformazione economica danneggia però alcune fasce sociali Si propaga presso alcune elite un atteggiamento critico nei confronti delle autorità tradizionali

Gli scontenti Contadini espropriati con le recinzioni dei loro diritti sugli usi civici. Politica fiscale e finanziaria della monarchia guardata con sospetto da artigiani, commercianti e imprenditori. Salariati scontenti per gli stipendi bassi. Disoccupazione anche per i giovani laureati appartenenti a classi sociali medie.

Il “cemento unificatore” Politica assolutistica della monarchia Il diffondersi del movimento religioso del puritanesimo

I Puritani Combattivi come gli ugonotti francesi Discepoli di Calvino, non si riconoscono nella chiesa anglicana Esclusi dalle università e dall’insegnamento, perseguitati per la loro fede (alcuni si rifugiano in Nordamerica) “non conformismo”, cioè resistenza al potere dello stato

Il malcontento politico sotto Giacomo I Morta Elisabetta nel 1603, si estingue la dinastia dei Tudor Sale al trono Giacomo I Stuart, unificando Inghilterra, Scozia e Irlanda sotto il suo potere (Union Jack). Politica assolutistica, mal vista sia dall’aristocrazia sia dalla borghesia Tende a governare senza il Parlamento

Il regno di Carlo I Essa viene proseguita, dopo la sua morte nel 1625, dal figlio Carlo I, che addirittura la amplifica nel campo religioso ed economico. Strafford:repressione dei dissensi politici Laud:repressione dei dissensi religiosi Rigidi controlli in campo economico

Le persecuzioni religiose nei confronti dei Puritani spinsero molti di essi a fuggire nel Nuovo Mondo, ma quelli rimasti in patria organizzarono una resistenza, vista con simpatia dai vari ceti sociali scontenti.

La resistenza politica all’assolutismo Nel 1628, durante una seduta del Parlamento convocata da Carlo I per istituire nuove tasse, viene presentata al Sovrano una Petizione Dei Diritti, ispirata alle tesi puritane e della Magna Charta. Carlo scioglie facilmente il parlamento per poi governare solo tramite i suoi ministri, ma i primi segnali di un malcontento generalizzato si stanno palesando.

La resistenza politica all’assolutismo Dodici anni dopo, infatti, Carlo deve convocare il Parlamento per soffocare la rivolta degli scozzesi (presbiteriani) contro l’imposizione della religione Anglicana Le camere esplicitano il loro scontento generato dagli abusi del sovrano tramite la Petizione dei Diritti, e Carlo si trova a dover sciogliere nuovamente il parlamento, che prenderà il nome di Corto Parlamento.

Sconfitto dagli scozzesi, Carlo I è costretto a riconvocare nuovamente le camere nel 1640. Il Parlamento, capitanato da John Pym, accusa i collaboratori diretti del re, riduce il potere politico dei vescovi, annulla molti decreti regali giudicati illeciti e sancisce che il Parlamento può essere sciolto solo per libera decisione dei suoi membri

Così i vertici del potere politico si trovano in aperta ostilità, e il conflitto tra corona e parlamento getta le basi per una rivoluzione imminente.

Guerra Civile Gli schieramenti sono trasversali ai diversi ceti sociali, in quanto le posizioni nella guerra sono determinate da fattori religiosi ed economici. Due schieramenti: a favore del sovrano a favore del Parlamento (detto “lungo parlamento”, in contrapposizione con quello che Carlo I sciolse)

Sostenitori del sovrano Clero Anglicano Proprietari terrieri (in larga parte) Contadini Classi Feudali

Sostenitori del Parlamento Borghesia imprenditoriale La Gentry , ricca borghesia agraria Gli Yeomen , piccoli coltivatori proprietari

I ribelli sono guidati da Oliver Cromwell, un gentiluomo di campagna, puritano ed esponente radicale degli “indipendenti”.

I ribelli sono organizzati nel “New Model Army”,dove i soldati discutono le strategie assieme agli ufficiali e cantano i salmi mentre marciano verso il nemico.

Nel 1646 lo scontro si conclude a favore dei ribelli. Carlo I , sconfitto in Inghilterra, si arrende anche agli scozzesi in rivolta con cui sperava di trovare un accordo. Ma essi consegnano il re a Cromwell, il quale lo fa processare da una corte formata da elementi radicali e giustiziare tramite decapitazione il 30 gennaio 1649, mentre viene proclamata la Repubblica (Commonwealth).

Il Lord Protettore La vittoria del Lungo Parlamento dura poco, poiché Cromwell, ormai molto potente, scioglie il parlamento e si proclama “Lord Protettore della repubblica di Inghilterra,Irlanda e Scozia”, instaurando una dittatura dispotica e ben più assolutista di quella monarchica, che grazie al potere personale e ad un esercito indipendente dal parlamento, sopprime i privilegi nobiliari, l’autonomia delle contee e delle città, sciogliendo la camera dei Lords e perseguitando Cattolici e Presbiteriani.

Tuttavia la dittatura di Cromwell ottiene questi obiettivi: Favorisce la borghesia agraria e imprenditoriale mettendo a tacere operai radicali e contadini ostili alle recinzioni (levellers) . Risolleva l’economia Inglese tra il 1650 e il 1660. Smantella l’apparato di controllo statale sull’ economia e si adopera per un espansione mercantile.

Le guerre Contro l’Olanda - Atto di navigazione 1651 (nessuna merce inglese o destinata all’Inghilterra può essere trasportata da navi straniere) -Conflitto marittimo -predominio inglese Alleanza con il Portogallo e permesso di usare il porto di Lisbona Contro la Spagna I656-1659 => L’aiuto dato a Mazarino frutta all’Inghilterra la base di Dunkerque, ceduta a Cromwell dopo la pace dei Pirenei.

Alla morte di Cromwell nel 1658, il figlio e successore Richard non riesce a mantenere il titolo e abdica per via di contrasti con il parlamento. Dopo un periodo di ulteriori guerre civili, un insorgenza monarchica nel 1660 riporta gli Stuart al trono con Carlo II, figlio di Carlo I. Dopo Cromwell

Il filosofo Thomas Hobbes, in esilio durante la rivoluzione, giustifica la monarchia assoluta non come diritto divino, ma come unica forma di governo in grado di garantire l’ordine contro ogni conflittualità che colpisce ogni illusione ugualitaria.

Il Regno di Carlo II La politica del nuovo sovrano si orienta immediatamente al mantenimento del potere, alleandosi con la Francia e ottenendo da questa un sussidio annuo per mantenere l’esercito senza contare sul Parlamento. Inoltre nel 1672 promulga una Dichiarazione di Indulgenza che garantisce la libertà religiosa ai dissidenti della chiesa anglicana e di culto privato ai cattolici. La sua politica di subordinazione alla Francia e di tolleranza verso il cattolicesimo mette nuovamente in cattiva luce il regno degli Stuart.

Habeas Corpus Contro ai comportamenti eccessivamente tolleranti di Carlo II, il parlamento si adopera per ritrattare la Dichiarazione di Indulgenza e giunge a impedire che i cattolici possano essere eletti deputati (Test Act, 1673). Nel 1679 istituisce l’ Habeas Corpus, che tutela l’individuo dagli arresti arbitrari, e arriva addirittura a mettere in dubbio la legittimità del fratello di Giacomo II, duca di York, come successore al trono in quanto cattolico.

Giacomo II Tuttavia Carlo riesce, sfruttando le divisioni all’interno del parlamento, ad assicurare al fratello la successione. Questo, con il nome di Giacomo II, sale al trono nel 1685, e immediatamente dimostra la sua tolleranza concedendo la libertà di coscienza a tutte le religioni, cattolicesimo compreso. In un primo momento l’opposizione Anglicana si astiene da una reazione, in quanto entrambe le figlie del re, Anna e Maria, sono sposate a principi protestanti.

Alla nascita di un figlio maschio del re, tuttavia, la situazione richiede un intervento repentino da parte dell’opposizione. Il timore di una restaurazione cattolica spinge il parlamento a invitare Guglielmo d’Orange, principe Olandese e marito di Maria, a sbarcare in Inghilterra per tutelare i diritti della moglie e salvaguardare il protestantesimo dalla reazione cattolica.

La Gloriosa e Pacifica Rivoluzione Il 5 Novembre 1688 Guglielmo d’Orange sbarca in Inghilterra mentre Giacomo II fugge in esilio. Nonostante i vari tentativi del ex-sovrano di riconquistare il trono, tra cui fomentare una rivolta tra gli highlanders in Scozia, il parlamento nomina Maria e suo marito (con il nome di Guglielmo III) sovrani di Inghilterra. La Gloriosa rivoluzione si conclude così senza spargimenti di sangue, da cui il nome “pacifica”, con risultati nettamente superiori alla rivolta di Cromwell.

La Monarchia Costituzionale e Parlamentare Moderna Insediandosi sul trono Guglielmo e Maria firmano il Bill Of Rights, una dichiarazione che tutela i sudditi dall’arbitrio del sovrano. Essa sancisce la divisione dei poteri seguente: Al Parlamento spetta il potere di fare le leggi. Il Re conserva il potere esecutivo. La Magistratura detiene il potere giudiziario, ora tutelata dal potere del sovrano ma da esso stesso governata.

Il Risultato L’ennesimo cambio di potere non ha tuttavia modificato radicalmente le cose: Il diritto elettorale rimane in mano ai possidenti, il culto cattolico è ancora proibito, le recinzioni continuano a minare il suolo dei piccoli contadini. Il vantaggio è dei possidenti stessi, che vedono le loro proprietà tutelate dai capricci del sovrano e dalle richieste dei proletari.