7 Glossario
A Anna Stuart – regina di Inghilterra e Scozia dal 1702 al 1714 (e della Gran Bretagna dal 1707). Devota anglicana appoggiò la “Glorious Revolution” di Guglielmo d’Orange. Nel suo regno inizialmente appoggiò il partito Whig e la politica di guerra del duca di Marlborough, ma dal 1710, quando la Guerra di Successione spagnola era ancora irrisolta tornò alla sua fedeltà Tory e formò un governo condotto da Harley e Bolingbroke. L’evento più significativo del suo regno fu l’unione di Inghilterra e Scozia a formare la Gran Bretagna (1707).
C Clarendon, Edward Hyde, conte di – Uno dei principali consiglieri di Carlo I, andò in esilio e da lì scrisse una celebre storia della Guerra Civile. Divenuto consigliere di Carlo II fu suo Lord Cancelliere, ma cadde in disgrazia dopo la seconda guerra contro gli Olandesi. Il suo nome è anche legato a una serie di misure legislative (Clarendon code) approvate dal Parlamento, che intendevano escludere gli oppositori della Chiesa anglicana dalle cariche pubbliche. Soprattutto in seguito all’Act of Uniformity del 1662 si stabilì la frattura tra la Chiesa anglicana ufficiale e chi rifiutò di aderirvi, i cosiddetti “non-conformists” o “dissenters”.
Carlo II – re di Inghilterra, Scozia e Irlanda dal 1660 al Dopo la decapitazione del padre Carlo I fuggì in Scozia dove fu incoronato. Visse in esilio in Continente per nove anni. Con la Restaurazione e la fine della Repubblica di Cromwell fu incoronato re inglese nel maggio del Sposò Caterina di Braganza ma non ebbe figli legittimi, soltanto un figlio illegittimo, il Duca di Monmouth. Durante il suo regno, pur oberato dai debiti, avviò lo sviluppo della potenza commerciale inglese (cf. Navigation Acts). Sino al 1667 il governo fu nelle mani di Edward Hyde conte di Clarendon, licenziato dopo la disastrosa seconda guerra contro gli Olandesi. In politica estera negoziò un patto segreto di alleanza con la Francia di Luigi XIV. La mancanza di eredi e il matrimonio del fratello, Giacomo duca di York, con la cattolica Maria di Modena aumentò i timori di una successione cattolica al trono. Dopo le voci di un complotto cattolico, il cosiddetto “Popish plot” (1678), tre parlamenti consecutivi cercarono di escludere il duca di York dalla successione. Gli ultimi anni regnò senza l’appoggio del Parlamento e morì convertito al Cattolicesimo
D Dissenters – I protestanti che non accettavano di conformarsi alle dottrine e alle pratiche della Chiesa anglicana. La tradizione non- conformista risale già al regno di Elisabetta I, mentre durante la Guerra Civile le sette si moltiplicarono, soprattutto gli Indipendenti (congregazionalisti e battisti). L’Act of Uniformity del 1662 identificò come non-conformisti anche i Presbiteriani. Le misure legislative del Clarendon Code e i successivi Test Acts erano tutte misure discriminatorie per bandire dalle cariche pubbliche i non-conformisti, molti dei quali scelsero di colonizzare il Nordamerica. Altri scelsero di sviluppare le proprie comunità religiose e culturali in Inghilterra, anche grazie a periodi di maggiore tolleranza, e la loro influenza, economica, culturale e politica fu comunque importantissima. Si identificarono con il partito Whig durante la restaurazione a causa della loro strenua lotta contro il pericolo di un ritorno al Cattolicesimo.
G Giacomo II – re di Inghilterra, Scozia e Irlanda dal 1685 al Secondo figlio di Carlo I e duca di York. Durante la Guerra Civile fuggì in Olanda e poi in Francia. Negli anni ’60 divenne cattolico e in seguito al Test Act del 1673 rassegnò ogni incarico pubblico. In seguito al “Popish plot”, incentrato sulla sua persona, il Parlamento cercò di escluderlo dalla successione al trono, ma nel 1685 successe al fratello, Carlo II. Dopo la sconfitta della ribellione di Monmouth nel 1685 iniziò una politica più apertamente pro-cattolica, con misure favorevoli ai non- conformisti. Timori per un futuro cattolico aumentarono con la notizia della nascita di un erede cattolico al trono nel Guglielmo d’Orange venne invitato a intervenire e invadere l’Inghilterra dall’Olanda. Giacomo II dovette fuggire e fu definitivamente sconfitto in Irlanda dove aveva cercato di lanciare una campagna militare per riprendere il trono. Morì in esilio in Francia.
Giacobiti – I sostenitori del deposto re Giacomo II e dei suoi eredi, attivi per almeno sessanta anni dopo la Glorious Revolution. La resistenza giacobita fu dapprima forte in Scozia e Irlanda. Giacomo II fu sconfitto a Boyne in Irlanda nel In Inghilterra i Giacobiti rimasero in contatto con l’ultimo erede Stuart, James Edward, sinché la Successione Hannoveriana del 1714 non tolse ogni residua speranza di una successione cattolica pacifica. Scoppiarono varie rivolte, la più importante in Scozia ( ). Il partito Whig ne approfittò per emarginare dalla vita politica i Tories, sospettatti di simpatie giacobite. Dopo altri complotti tentati, l’ultimo tentativo fu quello della ribellione scozzese del “Bonnie Prince Charlie”, il più giovane pretendente Stuart nel
Glorious Revolution – Gli eventi che portarono alla cacciata di Giacomo II dal trono e l’avvento di Guglielmo d’Orange e Maria, invitati da sette eminenti uomini politici. I nuovi sovrani si insediarono dopo aver firmato una Dichiarazione di diritti (febbraio 1689) che dava inizio alla monarchia costituzionale inglese, in cui il sovrano regna ma governa soltanto attraverso il Parlamento liberamente eletto (anche se in questo periodo da una minoranza di cittadini) e responsabile del potere legislativo. Veniva sancita anche la libertà di parola del Parlamento ed esclusa la possibilità di una successione cattolica.
Guglielmo III d’Orange – re di Inghilterra, Scozia e Irlanda dal 1689 al Figlia di Maria, a sua volta figlia di Carlo I, sposò Maria, figlia del futuro Giacomo II. Già stadholder in Olanda nel 1688 venne contattato da sette importanti uomini politici inglesi per scalzare dal trono Giacomo II. Il Parlamento offrì la Corona a Guglielmo e Maria a condizione di accettare la Dichiarazione di Diritti, inaugurando così la moderna monarchia costituzionale inglese. Inizialmente dovette far fronte a ribellioni giacobite in Scozia e Irlanda. Per lungo tempo fu occupato da guerre contro la Francia, ma esercitò un’importante influenza moderata nel panorama religioso inglese promuovendo il Toleration Act del 1689.
H Hannoveriana, Successione – Clausola sancita per legge dall’Act of Settlement e imposta dal partito Whig, secondo la quale se Guglielmo III e poi la regina Anna fossero morti senza eredi (come avvenne), il trono sarebbe passato a Sofia, elettrice di Hannover, e ai suoi successori protestanti. La legge richiedeva che il futuro sovrano dovesse appartenere alla Chiesa di Inghilterra, non dovesse mai lasciare il paese e non potesse muovere guerra all’estero senza l’approvazione del Parlamento. Alla morte della regina Anna nel 1714 succedette dunque al trono Giorgio I. Harley, Robert – Entrato in Parlamento come Whig nel 1689, dopo l’ascesa al trono di Anna passò ai Tories. Fu in seguito segretario di Stato e Lord Treasurer, e concluse il trattato di Utrecht con i francesi. Fu protettore di Defoe che impiegò come agente governativo. Nel 1714 fu costretto a dimettersi.
High Church – Il partito all’interno della Chiesa anglicana che poneva l’accento sull’autorità ecclesiastica, l’adesione al rito, ai sacramenti e agli elementi di continuità dell’anglicanesimo rispetto al cattolicesimo. Tradizionalmente nemici dei puritani, erano stati spesso alleati della monarchia prima della Guerra Civile. Dopo la Glorious Revolution del 1688 molti rifiutarono di giurare fedeltà a Guglielmo e il partito conobbe un declino.
L Licensing Act – Legge valida due anni mirante a proibire la pubblicazione di libri sediziosi (1662). Era proibita la pubblicazione di opere che contravvenissero alla dottrina della Chiesa di Inghilterra e rendeva obbligatoria l’autorizzazione e la registrazione di tutte le pubblicazioni a stampa presso la Stationers’ Company. Venne prorogata sino al 1679 e nel 1685 ancora sino al Dopodiché si aprì un periodo di “anarchia legislativa” in cui il controllo sulla stampa venne esercitato ad arbitrio mediante le leggi contro il “libel” (scritti diffamatori).
M Monmouth, duca di - Figlio illegittimo di Carlo II, pretendente al trono dal Era un abile comandante militare e il candidato protestante alla successione, ma il padre Carlo II rifiutò di riconoscerlo. Costretto all’esilio dopo aver tentato vari complotti tornò in Inghilterra alla testa di un gruppo di ribelli, ma fu sconfitto a Sedgemoor, catturato e giustiziato. Anche Defoe partecipò alla battaglia e riuscì a fuggire indenne, a differenza di molti superstiti puniti ferocemente dal giudice Jeffreys nelle cosiddette “bloody assizes” (giurie sanguinarie). N Non-conformists - vedi Dissenters
O Occasional conformity - Stratagemma attraverso il quale molti non-conformisti potevano accedere a cariche municipali ricevendo occasionalmente la Comunione secondo il rito anglicano. Ciò non gli impediva di frequentare contemporaneamente le proprie comunità religiose. Fu una pratica di compromesso assai usuale, difesa dai non-conformisti moderati come mezzo per continuare ad avere un ruolo politico in Inghilterra, soprattutto a Londra. Fu attaccata come pratica ipocrita e potenzialmente destabilizzante dell’identità non- conformista da Defoe attraverso suoi pamphlet. Le fazioni Tory e quelle legate alla frangia più radicale della Chiesa anglicana ne approfittarono per varare una legge che puniva con pesanti multe e la dimissione dagli uffici pubblici chi si rendesse colpevole di “conformismo occasionale”, ma la legge fu ampiamente disattesa e abolita nel 1719.
P Popish plot - ovvero il “Complotto papista”. Nel 1678 un ecclesiastico di nome Titus Oates rivelò di aver scoperto un complotto cattolico per assassinare il re Carlo II e sostituirlo con il fratello Giacomo, cattolico. Ne conseguì un forte sostegno, soprattutto da parte dei “nonconformisti”, per il partito Whig che vinse la maggioranza dei seggi alla Camera dei Comuni. Nel 1679 i Comuni approvarono l’Exclusion Bill per impedire a Giacomo di succedere al trono, ma la Camera dei Lords la bocciò. Si scoprì in seguito che Oates aveva mentito, ma il paese aveva rischiato una nuova guerra civile. L’ondata di panico anti-cattolico provocò vari processi, la condanna a morte di 24 cattolici e l’incarceramento di molti altri.
Presbiteriani – Setta protestante che rifiutava la gerarchia dei vescovi, sostituendola con un’oligarchia di “presbiteri” organizzata a livello locale, diocesano e nazionale, tramite un’Assemblea. Particolarmente influente in Scozia ebbe il suo culmine durante la Guerra Civile. In seguito durante la Restaurazione il termine identifica una forma di puritanesimo moderato o conservatore, espressione di una èlite urbana di classe media, come la famiglia di Defoe.
R Restaurazione – La restaurazione della monarchia Stuart con Carlo II dopo il crollo della Repubblica e del Protettorato di Oliver Cromwell. Il Parlamento chiamò Carlo II che fu incoronato nel Il parlamento successivo votò una serie di misure legislative per cancellare la supremazia puritana durante la Rivoluzione (v. Clarendon Code).
S Stationers’ Company – La corporazione dei librai e legatori che godevano dal 1557 del monopolio regio sulla pubblicazione a stampa. Attraverso di esso esercitava il quasi assoluto controllo su tutto quello che veniva pubblicato nel regno, in quanto era necessaria l’autorizzazione della Compagnia per tutti i potenziali stampatori non membri della corporazione. Dalla fine del ‘500 ogni membro della Corporazione godeva del diritto esclusivo di stampa delle opere in suo possesso, acquistate dagli autori. Questo regime cambiò con la prima legge sul copyright della storia, approvata sotto il regno di Anna (1710), che nominava gli autori come detentori del diritto di possesso delle opere.
T Test Acts – La prima legge di questo nome, del 1673, escludeva i non-conformisti dalle cariche civili e militari. I detentori di cariche pubbliche dovevano ricevere la Comunione secondo il rito anglicano, giurare fedeltà alla monarchia e alla Chiesa di Inghilterra e ripudiare la dottrina cattolica dell’Eucaristia (escludendo in questo modo anche i Cattolici). Molti non-conformisti aggirarono l’ostacolo con lo stratagemma della cosiddetta “conformità occasionale”, contro cui si scagliò con vari pamphlet Defoe, alienandosi parte della sua comunità. Una seconda legge di questo nome, dopo il “Popish plot” escludeva i cattolici dal Parlamento, fatta eccezione dell’erede al trono, il duca di York.
Toleration Acts – Serie di misure legislative intese a garantire i diritti di cittadinanza ai non-conformisti, discriminati dal codice Clarendon. Il Toleration Act del 1689 permetteva ai non- conformisti inglesi di mantenere i propri luoghi di culto (le “meeeting houses”), i propri predicatori e le proprie istituzioni educative, come l’Accademia di Charles Morton frequentata da Defoe. I non-conformisti rimanevano esclusi dagli incarichi pubblici, sebbene potessero accedere alle cariche municipali grazie alla cosiddetta “conformità occasionale”. In questo modo Londra potè essere governata da maggioranze Dissenter e da Lord Mayors (sindaci) non-conformisti.
Tory, partito – Raggruppamento politico formatosi durante la Restaurazione per indicare chi era contrario all’esclusione del duca di York alla successione al trono. I Tories accettarono la “Glorious Revolution” che portò al trono il protestante Guglielmo d’Orange, ma non cessarono di favorire i successori cattolici e gradualmente si avvicinarono ai Giacobiti, che tentavano anche con complotti e ribellioni, di riportare al trono gli Stuart. In seguito al fallimento ripetuto dei Giacobiti e alla successione Hannoveriana, rimasero emarginati dalla vita politica inglese sino al regno di Giorgio III.
Whig, partito – Raggruppamento politico formatosi durante la Restaurazione per indicare chi era contrario alla successione del cattolico duca di York, futuro Giacomo II. A seguito della “Glorious Revolution” e l’ascesa al trono di Guglielmo di Orange, appoggiato dai Whig, il partito ebbe il controllo della vita politica durante il suo regno e quello successivo della moglie, regina Anna. Nel 1714 furono gli artefici della cosiddetta “successione Hannoveriana” che assicurò una monarchia protestante all’Inghilterra.