A.A. 2013/2014 D OCENTE : R OSY C UPO F ILOLOGIA DELLA L ETTERATURA ITALIANA MODERNA.

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Transcript della presentazione:

A.A. 2013/2014 D OCENTE : R OSY C UPO F ILOLOGIA DELLA L ETTERATURA ITALIANA MODERNA

L’Orlando furioso di Ludovico Ariosto Conor Fahy, L’autore in tipografia: le edizioni ferraresi dell’«Orlando furioso», in I libri di Orlando Innamorato, Modena, Panini, 1987, pp un unicum nella storia letteraria italiana del rinascimento direttamente controllata, sorvegliata e finanziata dell'autore stesso

L’Orlando furioso di Ludovico Ariosto Ariosto pubblicò 3 edizioni dell’opera: 1516 = A 1521 = B 1532 = C

L’Orlando furioso, 1516 finita di stampare il 22 aprile del 1516 tipografo Giovanni Mazzocco del Bondeno la carta proveniente dalle cartiere della riviera di Salò, 1000 risme (ma in realtà 200)

L’Orlando furioso, 1516 (A) testimoni sopravvissuti Perduto il manoscritto inviato in tipografia perdute bozza di stampa corrette Sono conosciuti 12 testimoni superstiti Formato da quaderni (fascicoli) con il sistema del quarto in otto (composto di otto carte, risultanti da due fogli ognuno piegato in quattro) = 66 fogli, non 33

L’Orlando furioso, 1516 (A) tiratura 200 risme 450 fogli per risma 66 fogli per libro Tiratura di 1300 esemplari (giornata tipo di lavoro di un torchio nel Rinascimento per la stampa di due forme di un foglio)

L’Orlando furioso, 1521 (B) Pochissime informazioni Solo 3 esemplari sopravvissuti (forse tiratura limitata) Stampa frettolosa e poco curata Errata corrige per intere categorie

L’Orlando furioso, 1532 (C) Abbondanza di fonti: epistolario ariostesco Altre fonti scritte Notizie ricavabili dall'analisi bibliografica  Analisi dei segni inchiostrati (sia caratteri mobili che silografie)  Analisi del supporto  IMPORTANZA GENERALE PER LA STORIA TIPOGRAFICA ITALIANA

L’Orlando furioso, 1532 (C) tipografo Francesco Rosso da Valenza (unico a Ferrara) Materiale silografico ereditato (serie di lettere capitali adatte alla decorazione miniata) Cornice di motivi classici e il celebre ritratto (Tiziano) di proprietà dell'autore Il poeta pagò la carta di tasca sua comprandola ancora una volta da Salò, 400 risme di carta

L’Orlando furioso, 1532 (C)

62 fogli x 31 quaderni (più canti ma due ottave in più per ogni carta) 24 esemplari sopravvissuti tiratura di 2750 esemplari, eccezionale ma suffragata da altri elementi interni  grande fortuna delle edizioni pirata  Sfortuna commerciale di Ariosto

Confronto con Debenedetti Collaziona 11 esemplari (nove cart. e 2 perg.) Identifica per primo la presenza di varianti interne Sostituzione di un intero foglio (foglio cancellandum sostituito con foglio cancellans) Lavoro sostanzialmente perfetto

L’Orlando furioso, 1532 (C): varianti interne sistema delle fotocopie trasparenti per individuare le varianti interne Dovute a intervento del compositore o del torcoliere sulla forma tipografica Per introdurre delle varianti consce bisogna fermare la tiratura  Per l’esiguità delle serie di caratteri a disposizione bisognava procedere per piccole unità, di solito il foglio; una tiratura di 1300 esemplari corrispondeva alla stampa di 1 foglio in 1 gg. di lavoro; questa necessitava del doppio del tempo

Debenedetti 67 varianti di stato Fotocopie trasparenti: 300 varianti di stato  Inconsce  Attribuibili ai tipografi  Quasi la metà sono linguistiche e stilistiche, quindi attribuibili solo all'autore  Direzione bembiana

L’Orlando furioso, 1532 (C): varianti interne C = in otto, 31 quaderni con due fogli per quaderno 31 quaderni = 62 fogli = 124 forme tipografiche Varianti di stato in 90 forme conosciamo neppure l'1% della tiratura!

Problema di stabilire la corretta successione delle forme La presenza di refusi corretti indica l’esatta successione anche delle varianti stilistiche Debenedetti pur non potendo usufruire di questo sistema le ha individuate tutte correttamente solo grazie all’intuito Soprattutto nella seconda metà del volume se una forma in bianca ha lo stato scorretto, lo ha anche la forma in volta: vuol dire che non era sufficiente una giornata di lavoro per stampare sia in bianca che in volta il numero dei fogli necessari alla tiratura, e che la correzione è avvenuta nella seconda gg. di lavoro = tiratura alta

L’Orlando furioso, 1532 (C): Le varianti di stato attestano solo l’ultima fase della correzione che era iniziata sulle bozze e prosegue con l’introduzione delle ultime correzioni a lavoro quasi ultimato Di un esemplare di B corretto mandato in stampa si parla in una lettera Per le parti nuove, manoscritto con i segni del proto (Frammenti autografi)

Frammenti dell’Orlando furioso, bibl. Ariostea

L’Orlando furioso, 1532 (C) fogli sostituiti interi fogli sostituiti Foglio cancellandum / cancellans Cc. 76 sostituita dalla 77, attestata da soli 4 esemplari su 24 Spiegazione di Debenedetti: autore distratto

L’Orlando furioso, 1532 (C) fogli sostituiti Proposta di Fahy: non si può parlare di distrazione dell’autore, perché il testo recato dal foglio è un’unità esclusivamente bibliografica, e non narrativa né testuale (comincia e finisce in medias res) foglio cancellandum presenta il testo come era prima della correzione delle bozze, linguisticamente a metà strada tra B e C

L’Orlando furioso, 1532 (C): analisi della carta Carte di diversa qualità (filigrana dell’ancora e del fiordaliso) Incrocio con la disposizione delle varianti Il foglio cancellans esiste solo sugli esemplari buoni Gli esemplari in carta grande (fiordaliso) erano destinati ad usum auctoris et amicorum suorum Neppure gli esemplari di dedica hanno il foglio cancellans (tranne quello ad Ippolito d’Este), quindi la correttezza testuale non era conditio sine qua non per l’autore

Conclusioni tiratura grande Correzione assidua delle bozze Intervento a tiratura iniziata, dapprima in modo irregolare, poi regolarmente, alla fine della prima giornata di lavoro, per le ultime correzioni Necessità di interrompere per ogni forma, la stampa su carta comune, per imprimere l 'esemplare su carta grande Ariosto disse di questa edizione di esserne molto insoddisfatto, «parendogli di essere stato mal servito in questa ultima stampa et assassinato».

Le Rime di Torquato Tasso Reclusione del Tasso a Sant’Anna per 7 anni Rapida diffusione delle opere (e delle Rime) in edizioni scorrette Influenza delle problematiche psicologiche e della situazione di costrizione

Le Rime di Torquato Tasso Primo progetto di sistemazione globale Concepisce un corpus tripartito: Rime amorose Rime encomiastiche Rime sacre Superamento del modello petrarchesco

Le Rime di Torquato Tasso: stampe ufficiali 1567 Rime degli Accademici Eterei, Padova 1581 Rime e prose, Venezia, Aldo Manuzio 1591 Prima parte delle rime amorose, Mantova, Osanna 1593 II parte delle rime (encomiastiche), Brescia, Marchetti

Le Rime di Torquato Tasso: stampe non? ufficiali 1582 Rime, (prima e seconda parte), Baldini, Ferrara 1583 Terza parte delle rime, Ferrara, Vasalini 1586 Rime, quarta parte, Venezia, Vasalini, 1586 Rime, Genova 1587 Rime (quinta e sesta parte), Ferrara, Vasalini

Errori di stampa Testi in doppia redazione Testi spurii Agglomerati provi di ordinamento tematico Lui tratta con gli stampatori Mantiene rapporti epistolari Fornisce direttamente il materiale

Le Rime di Torquato Tasso Proliferazione di stampe autorizzate e non autorizzate Edizione Solerti, Bologna, Romagnoli Dell’Acqua, 1898 Censimento di 1708 testi Censimento di manoscritti e stampe Oblitera la volontà dell’autore (salvo la tripartizione) Assenza di criterio filologico o anche solo gerarchico nella registrazione delle varianti Impossibilità di approfondimenti di tipo testuale, metrico ecc.

Le Rime di Torquato Tasso: edizione di Lanfranco Caretti Denuncia dei limiti dell’ediz. Solerti A testo ultima volontà dell’autore Individuazione del manoscritto Ravelli (bibl. Angelo Mai di Bergamo) per la terza parte Apparato genetico

Le Rime di Torquato Tasso: Chigiano L viii 302 codice Chigiano L VIII 302, secondo Isella realizzazione di una precisa volontà da parte del poeta Analisi del codice. Copiato dallo stesso Tasso da: Carte manoscritte (37 componimenti) TS2, copia postillata della stampa Vasalini (20 comp.) TS1, copia postillata stampa Baldini (56 comp.)

Le Rime di Torquato Tasso: Chigiano L viii 302, analisi delle varianti Il nudo sen, sì ch'ei ne ferve e langue (lez. Corretta) > Il nudo senso, ch'ei ne ferve e langue (Rime, Manuzio)> Il nudo sen, ond'ei ne ferve e langue (Baldini)> Il nudo petto, ond'ei ne (Tasso) lezioni che Tasso autentica, come sue proprie

Conclusioni di Isella Una nuova proposta di edizione delle Rime del Tasso, in cui evitare che «tutta la storia di un esercizio poetico protratto per oltre un quarto di secolo si cristallizzi, perdendo rilievo, in un apparato di dimensioni spropositate. Una soluzione corretta dovrà invece tenere distinte, entro il continuum di quell'esercizio, le conclusioni provvisorie della raccolta giovanile degli Eterei, del codice autografo C, e dell'edizione Osanna, in cui si attua, di volta in volta, una diversa volontà di canzoniere.

Le Rime di Torquato Tasso: Chigiano L viii 302 Il Chigiano L viii 302 venne dato a Giovan Battista Licino per farlo ricopiare, e lo tenne poi presso di sé fino al ’89, quando lo donò a Camillo Abbioso.

T. Tasso, Rime d’amore (secondo il Chigiano L VIII 302), a cura di Gavazzeni, Leva, Martignone XXI c.13r Appressandosi a la sua donna, dice a' suoi pensieri et a' suoi affanni che si partano da lui. Fuggite, egre mie cure, aspri martiri, Sotto il cui peso giacque oppresso il core, Ché per albergo hor mi destina Amore Di nova speme e di più bei desiri. Sapete pur che quando avien ch'io miri Gli occhi infiammati di celeste ardore, Non sostenete voi l'alto splendore Né'l fiammeggiar di quei cortesi giri Ma ve 'n fuggite qual notturno e fosco Stormo d'Augelli inanzi al dì che torna A rischiarar questa terrena chiostra. E già, s'a certi segni il ver conosco, Vicino è il sol che le mie notti aggiorna, E veggio Amor che me l'addita e mostra. 3 mi a ] >Io< 4 Di nova speme e di più bei a ] >A le sue gioie, a'suoi dolci< 5 pur a ] >ben< 11 (I,3) Ts1(vv. 2, 5,6a,6b,8,9) Arg. Appressandosi... lui] Sonetto nel ritorno 2 il cui peso] 'l cui >pondo< 3 mi] Io 4 Di nova..bei] A le sue gioie, a' suoi dolci 5 pur]>ben< / quando] quand' 6 Gli occhi infiammati ] >Que' Soli accesi< I lumi accesi 8 que'] >duo< 9ve'n] ve'n] >via< 13 il] 'l