economia del lavoro Lezione 7 La discriminazione sul mercato del lavoro
economia del lavoro Cosa è la discriminazione? Wikipedia: Due caratteristiche principali necessarie a definire discriminazione un atteggiamento nei confronti di un individuo o un gruppo di individui sono: un trattamento particolare, diverso rispetto agli altri individui o gruppi di individui; un'assenza di giustificazione per questo differente trattamento.
economia del lavoro Problemi La minore presenza di donne altamente qualificate è discriminazione? Pagare meno un anziano perché rende di meno è discriminazione? La discriminazione attiva è contradditoria?
economia del lavoro Seguito Cosa ha a che fare il razzismo con la discriminazione? E soprattutto…
economia del lavoro La teoria di Becker … Perché esiste la discriminazione? Gary Becker, premio Nobel 1992, The economics of discrimination, 1957
economia del lavoro Seguito Il modello di Becker non funziona La discriminazione non tendeva a ridursi La discriminazione era largamente indipendente dal razzismo dei padroni Ci occorre una teoria che spieghi la discriminazione in assenza di razzismo
economia del lavoro Discriminazione dal lato della domanda e discriminazione dal lato dell’ offerta Domanda: w e L più bassi Offerta: L più basso, w (o meglio, costo del lavoro) più alto
economia del lavoro Seguito La discriminazione dal lato della domanda non può essere stabile, come abbiamo visto parlando di Becker. Quella dal lato dell’offerta sì, quando il mercato è segmentato. Un mercato del lavoro è segmentato quando l’offerta è costituita da diversi tipi di soggetti che si offrono ciascuno su un sottoinsieme isolato del mercato.
economia del lavoro Seguito Due casi di mercato segmentato: Gli immigrati clandestini …
economia del lavoro Seguito … e l’ostilità dei lavoratori indigeni verso gli immigrati Aigues Mortes 1893 Rosarno 2010 Svizzera 2011
economia del lavoro Però… La discriminazione si ha anche in assenza di mercato segmentato. Per esempio nel caso di immigrati non clandestini, nella discriminazione di genere e in quella etnica negli USA (dove è più lecita). Ci occorre una teoria migliore. C’è: è La teoria della discriminazione statistica.
economia del lavoro Discriminazione statistica Edmund Phelps, 1972 Kenneth Arrow, 1973
economia del lavoro Discriminazione statistica: definizione si ha discriminazione statistica quando un soggetto a adotta un atteggiamento discriminatorio verso un soggetto b in quanto ritiene che certe caratteristiche fisiche o comportamentali di b stanno ad indicare che il valore atteso di ciò che otterrà da b in un rapporto economico, tipicamente in uno scambio, è più basso di quello che otterrebbe da un altro soggetto c che sia privo di tali caratteristiche. Nell'esempio classico, un bianco, a, tratta un nero, b, peggio di un altro bianco, c, in quanto può fondatamente ritenere che la stessa relazione (per esempio l'assunzione come dipendente) gli renda di più se è intrattenuta con c che non se è intrattenuta con b.
economia del lavoro La discriminazione statistica, rappresentazione grafica
economia del lavoro Il circolo vizioso della discriminazione statistica
economia del lavoro Effetti della discriminazione statistica La segmentazione del mercato dal lato della domanda L’autoselezione su basi etniche La discriminazione in ambiti non lavorativi: abitazione, attività sociali, scuole
economia del lavoro Conferme empiriche della discriminazione statistica L’attività della Commission for Racial Equality inglese Molta letteratura empirica, per esempio Gaviria (1998) sulla selezione del credito universitario negli USA Isbell e Smith, 1991, politiche di integrazione salariale nel periodo di prova riducono la discriminazione McLean e Veall, 1992, discriminazione assente se qualità è osservabile (ma produttività alta)
economia del lavoro Cosa non fare contro la discriminazione statistica Essenzialmente, non bisogna proibirla.
economia del lavoro E il razzismo? Ha ragione Becker, conta poco. “X è un marocchino, però è un bravo lavoratore”. Però è molto utile sul mercato politico. Per la destra: si attirano i voti degli xenofobi Per la sinistra: si evitano I problemi della segmentazione
economia del lavoro La discriminazione statistica e la discriminazione di genere Le “dimissioni in bianco” La retribuzione più bassa delle donne a parità di mansioni La minor presenza di donne in mansioni altamente retribuite La discriminazione attiva …Tutto ciò è spiegato in parte dalla discriminazione statistica. Ma solo in parte
economia del lavoro La difesa della identità e la discriminazione Il capitale umano maschile: “questo è un lavoro da uomini”, “la donna è la regina della casa”, eccetera
economia del lavoro Una conseguenza della discriminazione: la migliore qualità delle donne “Una donna deve lavorare il doppio di un uomo per essere apprezzata la metà. Per fortuna è molto facile.” “Un tale deve sottoporsi a trapianto di cervello. Gli viene detto che i cervelli sono molto costosi; ma che se vuole c’è una soluzione di ripiego, usare il cervello di una donna, che costa molto meno perché è molto più usato.” E’ vero! Come conseguenza della discriminazione
economia del lavoro Seguito Ci sono 100 uomini capaci, 100 donne capaci, 100 uomini non capaci e 100 donne incapaci. Capaci= qualità 10, incapaci = qualità 1. Ci sono 200 posti ben pagati per lavoratori capaci e 200 meno pagati per incapaci. C’è discriminazione. Per i lavori ben pagati vengono assunti 120 uomini. Quale è la qualità media degli uomini e delle donne nelle due mansioni?
economia del lavoro Infine Ma allora, perché la discriminazione di genere viene riassorbita molto lentamente, nel migliore dei casi? Valori conservatori Discriminazione statistica (maggiori costi delle donne) Ma anche autodiscriminazione da parte delle donne, di cui diremo.