LINEE GUIDA DELLA REGIONE FVG SULLA RISTORAZIONE SCOLASTICA “COMUNI, REGIONE E AZIENDA SANITARIA PER LA SALUTE: ESPERIENZE NELLA BASSA FRIULANA” SAN GIORGIO.

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LINEE GUIDA DELLA REGIONE FVG SULLA RISTORAZIONE SCOLASTICA “COMUNI, REGIONE E AZIENDA SANITARIA PER LA SALUTE: ESPERIENZE NELLA BASSA FRIULANA” SAN GIORGIO DI NOGARO – VILLA DORA 18 NOVEMBRE 2013 Luciano Trevisi

LINEE GUIDA REGIONALI 5 OTTOBRE 2009

Ristorazione scolastica: un po’ di storia…….. “Se manca il nutrimento, vien meno l’energia fisiologica e psichica; e l’occupazione scolastica diventa un tormento per l’alunno, nel quale subentrano apatia, irrequietezza, noia, con nocumento della disciplina, con perturbazione dell’andamento interiore della scuola, con manifesto danno generale dei condiscepoli, con fatica del maestro. Un alunno tormentato dalla fame sta tanto male in un’aula, quanto uno che abbia il dolore di teste, di ventre, di denti o la febbre». (Antonio Martinazzoli, Luigi Credaro, Dizionario illustrato di Pedagogia, Milano, Vallardi, 1894, vol. III, pp. 368 e ss )

DEFINIZIONE: “REFEZIONE SCOLASTICA” “ CIBO DATO A SCUOLA AI BAMBINI POVERI A SPESE DEL COMUNE” (DIZIONARIO ENCICLOPEDICO ANNO 1959)

DEFINIZIONE: “RISTORAZIONE SCOLASTICA” “ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE ORGANIZZATA PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA MATERNA E DELL’OBBLIGO SPECIALMENTE NELLE SCUOLE DOVE ESISTE IL TEMPO PIENO O IL DOPOSCUOLA ED IN QUELLE SPERIMENTALI” (DIZIONARI ENCICOPEDICO ANNO 1995)

SI E’ PASSATI QUINDI: DA UN’ ATTIVITA’ TUTTO SOMMATO “MARGINALE” DESTINATA AD UN’ UTENZA SOCIALMENTE DEBOLE E NON PARTICOLARMENTE ESIGENTE……. (SFAMARE E NON “NUTRIRE”)

AL CONCETTO DI ATTIVITA’ PROFESSIONALMENTE ORGANIZZATA DIRETTA AL SODDISFACIMENTO DI ESIGENZE QUALIFICATE DI TIPO EDUCATIVO, NUTRIZIONALE, SOCIALE, PSICOLOGICO, ECC..

Linee Di Indirizzo Nazionale Per La Ristorazione Scolastica (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Conferenza Unificata Intesa 29 aprile 2010, n. 2) 1. Introduzione 2. La ristorazione come sistema gestionale 3. Ruoli e responsabilità 4. Aspetti nutrizionali e LARN 5. Aspetti interculturali 6. Criteri e indicazioni per la definizione del Capitolato a) oggetto dell’appalto b) menù c) prodotti alimentari d) personale e) igiene f) trasporto e distribuzione dei pasti g) valutazione del rispetto dei requisiti del servizio di ristorazione scolastica h) valutazione e gestione di eccedenze e avanzi, riduzione della produzione di rifiuti i) penali 7. Allegati - diete speciali - tabella per l’organizzazione del servizio e delle relative attività - siti e riferimenti bibliografici

LINEE GUIDA REGIONALI Valorizzazione prodotti di qualità Filiera corta, chilometro zero, Prodotti biologici Prodotti DOP, IGP, tradizionali Valorizzazione del prodotto “locale ” Costruzione capitolato d’appalto

QUALITA’ DEI PRODOTTI: PRODOTTI BIOLOGICI; PRODOTTI LOCALI; PRODOTTI MERCATO EQUO E SOLIDALE PRODOTTI DOP, IGP, TRADIZIONALI

ATTENZIONE PERO’ “L’affidamento e l’esecuzione di opere e lavori pubblici, servizi e forniture, ai sensi del presente codice, deve garantire la qualità delle prestazioni e svolgersi nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza; l’affidamento deve altresì rispettare i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel presente codice” (ART. 2, COMMA 1, CODICE DEI CONTRATTI)

QUINDI: L’inserimento in capitolato di clausole che prevedano esclusivamente la fornitura di prodotti locali o che penalizzino i concorrenti solo sulla base della distanza che devono percorrere per fornire i beni non sembra rispondere ai principi di correttezza, libera concorrenza, parità di trattamento, trasparenza di cui all’art. 2, comma 1 del D.Lgs. n. 163/2006

Legge regionale 17 febbraio 2010, n. 4 - Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli regionali. “ Anche al fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti connesse al trasporto dei prodotti, negli appalti pubblici di servizi o forniture di prodotti agricoli e agroalimentari destinati alla ristorazione collettiva puo' costituire titolo preferenziale per l'aggiudicazione l'utilizzo di prodotti agricoli provenienti da aziende singole o associate con sede operativa o unita' tecnica produttiva in regione ”.

Linee Di Indirizzo Nazionale Per La Ristorazione Scolastica (Presidenza del Consiglio dei Ministri – Conferenza Unificata Intesa 29 aprile 2010, n. 2) - “ La valutazione della qualità dell’offerta può concernere elementi caratterizzanti le priorità che si intendono perseguire; tra questi si suggeriscono le seguenti: alimenti a filiera corta, cioè l’impiego di prodotti che abbiano viaggiato poco e abbiano subito pochi passaggi commerciali prima di arrivare alla cucina o alla tavola. Per favorire l'utilizzo di tali alimenti, possono essere attribuiti punteggi diversi per le diverse provenienze premiando i prodotti locali…………..”

FILIERA CORTA – KM0 Filiera corta è un sistema commerciale che prevede la riduzione dei passaggi che i prodotti alimentari compiono dal produttore al consumatore finale. L’espressione “chilometro zero” identifica la brevità della distanza del prodotto alimentare dal luogo di produzione a quello di vendita.

Circa i criteri di aggiudicazione del servizio, nessun dubbio sull’obbligatorietà di utilizzo di quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.L.vo n. 163/2006, tenendo dunque conto congiuntamente degli aspetti qualitativi e del prezzo. Si suggerisce di valutare tali aspetti nelle seguenti proporzioni: qualità punti: 65/100, prezzo: 35/100.

All’interno del “parametro qualità” è possibile introdurre alcuni “sottoparametri”: - qualità del servizio (valutazione delle caratteristiche del centro di cottura utilizzato, delle dotazione tecnologiche, delle proposte sull’organizzazione del servizio, delle risorse umane che si intendono impiegare dei sistemi di verifica della qualità, ecc…) - qualità dei prodotti offerti (caratteristiche particolari, tipologie specifiche, progetti innovativi, ecc..)

Possibili “strumenti premiali” per promuovere il prodotto di qualità e la filiera corta (nell’ambito della valutazione dell’aspetto “qualità dei prodotti offerti”. Valutare positivamente (attribuzione punteggio) l’offerta di prodotti “biologici” aggiuntivi rispetto a quelli già obbligatoriamente previsti dal capitolato;

Valutare positivamente (attribuzione punteggio) l’offerta di prodotti “DOP, IGP, STG” aggiuntivi rispetto a quelli già obbligatoriamente previsti dal capitolato; Valorizzare positivamente (attribuzione punteggio) l’offerta di prodotti alimentari a “filiera corta” (valutare attentamente come interpretare il concetto di “filiera corta”: utilizzo del criterio territoriale, del criterio chilometrico, del criterio relativo all’impatto “ecologico”, loro combinazione, ecc..), con graduazione del punteggio in base al numero di prodotti offerti, alla frequenza proposta e al peso proporzionale dei prodotti all’interno del menù (i prodotti agroalimentari che la ditta concorrente si impegna a fornire dovrebbero intendersi in alternativa e in sostituzione del prodotto alimentare normalmente previsto dal capitolato speciale d’appalto - tabelle merceologiche); E’ opportuno richiedere alla ditta concorrente una dettagliata analisi dei potenziali fornitori (dati identificativi completi del produttore, relazione sulle capacità qualitative e quantitative di fornitura del produttore).

Valutare positivamente (attribuzione punteggio) l’offerta di prodotti a marchio collettivo “Agricoltura Ambiente Qualità (AQUA) - Marchio di qualità concesso dalla Regione Friuli Venezia Giulia L’ERSA sta procedendo a redigere ed approvare i nuovi disciplinari tecnici per la concessione del marchio (Legge regionale FVG 13 agosto 2002, n.21) Attenzione: fino al sarà consentito, agli attuali concessionari del marchio AQUA, l’utilizzo del marchio fino all’entrata in vigore del nuovo disciplinare tecnico per il prodotto di riferimento. Salvo eventuali proroghe, il periodo transitorio si concluderà in ogni caso il 31 dicembre Valutare positivamente (attribuzione punteggio) la proposta di progetto volto all’incremento progressivo (in corso di esecuzione del contratto) del numero di prodotti a filiera corta da fornire oltre a quelli già offerti.

Valutare positivamente le soluzioni organizzative proposte dalle ditte concorrenti volte a minimizzare l’utilizzo di energia per la trasformazione e il trasporto dei prodotti (ad esempio valutazione del piano di trasporto e delle caratteristiche tecniche dei mezzi utilizzati con particolare attenzione alle iniziative dirette alla riduzione delle emissioni inquinanti).

ATTENZIONE: la decisione di utilizzare gli elementi premianti sopra indicati (o altri che si potrebbero individuare) a sostegno della produzione locale e di qualità comporta per la stazione appaltante il dovere di rendere noti con la massima chiarezza e precisione ai potenziali partecipanti i criteri in base ai quali saranno attribuiti i punteggi, considerata la possibilità di esposizione a ricorsi vista la complessità della materia, l’incertezza normativa e le attuali condizioni di mercato.

DOVE NON VOGLIAMO ANDARE

POSSIAMO IMPARARE ANCHE DA CHI NON AVREMMO MAI SOSPETTATO…..

HEALTY, HUNGER-FREE KIDS ACT OF 2010 Nuova legge degli USA che autorizza lo stanziamento di 4,5 miliardi di dollari in 10 anni per la promozione ed il sostegno di programmi di nutrizione scolastica. Tra i punti qualificanti: Aiutare le comunità a promuovere le produzioni locali a beneficio delle scuole, creare e ampliare gli orti scolastici ed assicurare che sempre più prodotti locali siano forniti/utilizzati nei pasti scolastici

Luciano Trevisi GRAZIE PER L’ATTENZIONE