Luigi PIRANDELLO
LA VITA ( ) Formazione: Agrigento-Bonn-Roma Il dissesto economico e la malattia della moglie (1903) e sue conseguenze: il tema della follia e della famiglia come “trappola” 1904: Il fu Mattia Pascal Teatro (dal 1910) Adesione al fascismo (1924) Fama internazionale Premio Nobel per la Letteratura (1934)
Casa natale di Pirandello, Girgenti, località Caos
I ROMANZI Il fu Mattia Pascal (1904) I quaderni di Serafino Gubbio operatore ( ) Uno, nessuno e centomila ( )
LE IDEE E LA POETICA I) crisi storica/culturale : Crisi dell’Italia post-risorgimentale Crisi della cultura positivistica (crollo dei miti di ragione, scienza, progresso) Decadentismo
LE IDEE E LA POETICA RELATIVISMO : la realtà è multiforme, in perpetuo divenire: non c’è una sola prospettiva da cui osservarla QUINDI: ognuno ha la sua verità, che nasce dal modo soggettivo di vedere le cose
II) crisi dell’individuo: a) Fonti e spunti di riflessione per Pirandello: - ambito psicanalitico: A. BINET, Le alterazioni della personalità (1892)- precursore di Freud e della psicanalisi: “Ciascuno di noi non è uno, ma contiene numerose persone” (cfr. testo fornito) - ambito filosofico: VITALISMO: la realtà e l’uomo sono in continuo divenire
ALCUNI CONCETTI… forma/vita Persona/personaggio (maschera)
“FORMA” E “VITA” VITALISMO: la realtà tutta è “vita”= eterno divenire, incessante trasformazione da uno stato all’altro, libertà da condizionamenti, spontaneità Noi uomini siamo parte dell’eterno fluire della VITA, ma tendiamo a fissarci in una personalità, che vogliamo credere unitaria e coerente, la FORMA
LA FORMA E’ una trappola, una gabbia, che ci viene imposta A) per volere nostro: noi stessi ci imponiamo una “maschera”: l’uomo ha bisogno di credere che la sua esistenza abbia un senso; quindi se la organizza secondo riti, convenzioni, ideali, valori, doveri B) Per volere degli altri, della società: ciascuno ci vede nella sua prospettiva, ci impone una FORMA, attraverso la FAMIGLIA e il LAVORO/CONDIZIONE SOCIALE
QUINDI Noi crediamo di essere UNO per noi stessi e per gli altri, mentre siamo TANTI individui: - A seconda di chi ci guarda - A seconda dei diversi momenti della nostra esistenza (età, circostanze, ambienti frequentati…) dietro la FORMA (ossia dietro la MASCHERA) non c’è un volto immutabile e definito, ma un fluire di stati in perenne trasformazione (cfr. A. BINET): un istante più tardi non siamo più quelli che eravamo prima
PERSONA E PERSONAGGIO L’individuo, costretto a vivere nell’inganno della FORMA, non è più una PERSONA integra, coerente, con certezze e sicurezze (cfr. Oreste), ma si riduce a un PERSONAGGIO (cfr. Amleto, eroe moderno del dubbio), che recita la “parte” che la società esige da lui o che lui stesso si autoimpone Terminogia teatrale: maschera, personaggio Il termine PERSONAGGIO: usato in accezione non comune: tutti gli uomini sono personaggi, maschere
C’è tuttavia una via di salvezza (dall’ipocrita accettazione): LA FUGA NELL’IRRAZIONALE IMMAGINAZIONE, SOGNO: un altrove fantastico, evasione temporanea dal grigiore dell’esistenza FOLLIA: strumento di contestazione per eccellenza in Pirandello
Griglia per l’Analisi del romanzo A ) STRUTTURA – situazione di partenza - un fatto imprevedibile - reazioni, conseguenze
Griglia per l’Analisi del romanzo β) IDEE E POETICA - FORMA: quale è la trappola in cui è ingabbiato il personaggio? Quale la maschera che indossa? - VITA: come si manifesta improvvisamente la vita? Quale è l’EPIFANIA della VITA, la sua momentanea rivelazione? - EVASIONE CONSOLATORIA: come reagisce l’individuo? Quale è la “valvola di sfogo” in seguito all’epifania della vita? I) ipocrisia= tutto torna come prima II) fantasia, valvola di sfogo nell’immaginazione III) follia (nascosta nel segreto di un gesto occulto o manifesta, conclamata?)
Griglia per l’Analisi del romanzo B) ASPETTI FORMALI – racconto retrospettivo - monologo ininterrotto di io narrante - destinatario chiamato in causa con appelli diretti (SIGNORI…, VOI DIRETE….); a un certo punto introdotto nella vicenda come personaggio in carne e ossa
Griglia per l’Analisi del romanzo C) DUE PARTI – PRIMA: riflessioni, presentazione del protagonista - SECONDA: il filo dell’intreccio comincia a dipanarsi, MA salta la concatenazione logica e coerente di causa/effetto: I) Gesti inconsulti del protagonista: negazione di ogni logica comune II) lo sparo da parte di Anna Rosa: gratuito, immotivato, inspiegabile