Visita alla GAM Torino “Mostra di Renoir” Torino,
Ci siamo ritrovati alla GAM per visitare la mostra temporanea di Renoir. Eravamo tantissimi, in 35! Giorgia oramai è la nostra amica e guida di fiducia e dopo averci accolto in sala didattica ci ha accompagnato nelle sale della mostra.
Non abbiamo le foto dell'interno della mostra, perché non era permesso effettuare riprese.
Il lavoro che ci propone Giorgia è di dipingere in modo “impressionista” ascoltando la musica di Débussy
Prima di mostrarvi i lavori finali che abbiamo realizzato vorremmo condividere alcune impressioni che ha scritto Roberta Isastia, moglie di Franco. Non amo vivere a Torino a gennaio. A gennaio vorrei chiudermi in casa e uscire quando il sole inizia a scaldare l’aria, quando le giornate si allungano e sul viso non senti più l’aria gelata. Ovviamente a gennaio esco tutte le mattine per recarmi al lavoro, ma torno a casa di corsa e mi spoglio subito, in modo che nessuno mi possa chiedere di uscire di nuovo. Oggi però non sono tornata a casa, sono andata alla Galleria d’Arte Moderna, alla Gam, con mio marito afasico e i suoi nuovi amici. La visita guidata alla mostra di Renoir è stata per me un raggio di sole caldo. Di stanza in stanza abbiamo potuto ammirare l’arte di un uomo vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, un uomo che ha creduto in sé, che ha creduto nell’arte e che ha, attraverso la sua arte, immortalato la gioia e l’energia che tutti noi proviamo quando siamo immersi nella natura, ha immortalato la bellezza dell’infanzia, l’opulenza della donna, l’allegria del tempo libero.
Nonostante fossero le 14, ora nella quale molti degli afasici riposano, abbiamo ascoltato la nostra giovane guida raccontarci la vita intensa e ricca di questo pittore, viaggiatore e frequentatore di altri grandi geni del periodo quali Zola, Monet, Manet, Debussy.E il pensiero è corso ai nostri tempi e ai nostri grandi, alcuni dei quali ci hanno appena lasciato, come il Maestro Claudio Abbado salutato come un Re a Milano dal Maestro Daniele Baremboin. I contemporanei faticano a capire la grandezza degli artisti e ieri come oggi gli artisti precorrono i tempi. Renoir ha distrutto quadri che nessuno voleva, ha dipinto quadri e quadri prima di riuscire a venderne uno ad un Museo, ha insistito per dipingere il ritratto del Maestro Wagner, che frettolosamente gli ha concesso poche ore per realizzare il suo ritratto. Ha continuato a credere in lui e nella sua arte e questo è per tutti noi un grande insegnamento. Mi ha colpito moltissimo il suo ritratto che illustra molto bene il carattere dell’artista, volitivo e sicuro, anticonformista fin nella posizione, non in posa ma accovacciato sulla sedia, in segno di sfida verso tutti coloro che imitano il passato per non sbagliare.
Potenza dell’arte: mai avrei pensato di vedere mio marito alle prese con colori e pennelli. Sono sempre stata io la giocherellona della famiglia, io a giocare con i colori con i miei figli. Oggi la mostra si è conclusa con il piacere di usare i colori liberamente, realizzando ciò che il nostro cuore sentiva ascoltando la musica di Debussy. Le copertine di dischi di vinile da tutti realizzate erano piene di colori gioiosi. Fuori dalla Gam la neve annunciata ci ha accolto, ma la mente aveva ancora i caldi colori dei dipinti di Renoir negli occhi. Grazie a Roberta per questa condivisione!
Per finire...galleria di ritratti di artisti! Annalisa Giuliana Aldo
Piera Ernesta Rosita