Il fu Mattia Pascal Di Luigi Pirandello
Il brano Riassunto del branoSequenzeAnalisi del testoAutore Il fu Mattia Pascal
Riassunto del brano A causa di un errore nel riconoscimento di un cadavere il signor Mattia Pascal viene dato per morto dalla sua famiglia, lui trovandosi con un ingente somma di denaro decide di scappare dalla sua vita costruendosi una nuova identità per ritrovare una pace maggiore per prima cosa cambia aspetto fisico andando dal barbiere poi decide di cambiare modo di vestirsi e getta via la sua fede nuziale e cambia nome in Adriano Meis grazie al dialogo tra due passanti. E da li conta di iniziare una nuova vita.
Sequenze Dalla riga 1 alla 29 riflessiva – descrittiva Dalla riga 30 alla 41 descrittiva Dalla riga 42 alla 48 dialogica Dalla riga 49 alla 71 riflessiva Dalla riga 72 alla 81 descrittiva Dalla 82 alla 100 descrittiva – dialogica Dalla 101 alla 132 riflessiva – descrittiva Dalla 133 alla fine riflessiva – narrativa
Analisi del testo Il testo è un intreccio poiché presenta molte flashback e anche perché l’inizio è in medias res infatti incomincia dopo che il protagonista è stato dato per morto. L’ambientazione è realistica poiché situata in una paese italiano. Il narratore è interno e in prima persona. I personaggi principali sono Adriano Meis e barbiere passeggeri e la sua famiglia sono solo comparse o personaggi secondari.
Autore Luigi Pirandello nacque ad Agrigento nel 1867, a causa delle forti incomprensioni con il padre decise di dedicarsi alla psicologia, vivevano in una situazione agiata da permettergli buoni studi, anche in Germania. Nel 1892 si trasferisce a Roma e due anni dopo si sposa con Antonietta dalla quale avrà tre figli. Purtroppo nel 1904 a causa di una frana si trovò quasi sul lastrico e la moglie iniziò ad avere grossi disturbi psichici anche a causa del figlio in guerra, venne ricoverata in un ospedale nel Intanto Pirandello iniziò a dedicarsi al teatro e nel 1904 scrisse Il fu Mattia Pascal, e da lì iniziò un rapido successo da parte sua, iniziò ad interessarsi alla politica aderendo al partito fascista, nel 1934 ricevette il premio Nobel e, due anni dopo, nel 1936 morì.
Il fu Mattia Pascal Scritto in un periodo buio della vita di Pirandello il romanzo rispecchia in parte quella voglia di fuggire dalla propria vita come fa Mattia Pascal che dato per morto non ci pensa due volte a cambiare aspetto e identità per ricominciare da capo una vita nuova dato che l’altra non lo soddisfava, solo che il “fantasma di Mattia” lo perseguita e riprendendo la sua vera identità scopre che sua moglie si è già risposata ed ha una bambina, così Mattia si ritrova da solo e decide di scrivere la sua storia. Il romanzo affronta molti aspetti importanti: la famiglia è vista non come un nido bensì come un carcere dove l’uomo è costretto a viverci, della identità perché una persona non può abbandonare la propria identità per un’altra perché non ci si può dimenticare della vita passata, dell’inettitudine perché Pascal è un inietto uno che ha fallito nella propria vita a tal punto che un primo tempo non se ne sente parte bensì un burattino della sua stessa esistenza.