La tutela contro le discriminazioni fondate sulla disabilità 12 dicembre 2014 Trieste Avv. Gaetano De Luca
Di cosa vi parlerò Le origini e le ragioni culturali delle discriminazioni Il nuovo approccio culturale alla disabilità La valutazione della disabilità nell’ordinamento giuridico italiano ed europeo La disabilità secondo la Convenzione Onu La disabilità tra gli altri fattori di discriminazione tutelati Quadro normativo della tutela antidiscriminatoria Analisi della Legge Le condotte discriminatorie vietate Casistica giurisprudenziale 2Avv. De Luca Gaetano
Modello medico I disabili sono destinatari solo di interventi assistenziali, sanitari e caritatevoli dettati dalla compassione e dalla solidarietà non sono ritenuti in grado di contribuire da eguali alla cittadinanza attiva. Le pcd in base a questo approccio venivano considerate solo come oggetto di protezione, bisognose di cure mediche e riabilitative, ma non quali soggetti di diritto 3 Avv. De Luca Gaetano
Caratteristiche della normativa “tradizionale” La maggioranza degli ordinamenti europei ha riservato ai disabili forme specifiche di protezione sociale: quote di assunzioni, trasferimenti monetari, servizi di assistenza e di cura, ma all’insegna di un paternalismo di fondo che presupponeva una condizione di diversità e separatezza insuperabile. Questa impostazione era basata su categorie giuridiche costruite su un modello di normalità che escludeva chiunque si discostasse dal modello stesso 4 Avv. De Luca Gaetano
Nuovo approccio culturale Il diritto antidiscriminatorio costituisce lo strumento giuridico per garantire l’affermazione di un nuovo approccio culturale secondo cui La disabilità non è un fattore solo soggettivo, bensì è influenzata da fattori sociali e personali 5Avv. De Luca Gaetano
Il modello sociale Il modello bio-psico-sociale trasforma la “vecchia” visione (secondo cui i disabili sono persone malate bisognose di cura e assistenza) evidenziando come le persone con disabilità sono prima di tutto cittadini, anche se con determinate caratteristiche psico-fisiche Fondamento scientifico: ICF ( Fondamento scientifico: ICF ( International Classification of Functioning, Disability and Health) è il più recente strumento realizzato nel 2002 dall’OMS per misurare e classificare salute e disabilità. condizione di salute che in un’ambiente sfavorevole Questo strumento parte dal presupposto che nel mondo milioni di persone soffrono a causa di una condizione di salute che in un’ambiente sfavorevole diventa disabilità 6Avv. De Luca Gaetano
Modello sociale:riferimenti normativi La Convenzione Onu consacra giuridicamente questo nuovo approccio, riconoscendo che “la disabilità è un concetto in evoluzione e che disabilità è il risultato dell’interazione tra persone con minorazioni e barriere attitudinali ed ambientali, che impedisce la loro piena ed efficace partecipazione nella società su una base di equità con gli altri”. 7Avv. De Luca Gaetano
La disabilità nel nostro ordinamento giuridico Classificazione ICIDH 1980 ICF 2001 Riconoscimento invalidità civile Assistenza sociale Diritti sociali Progetto di vita Leas Provvidenze economiche assistenziali Handicap L Inclusione scolastica Inclusione lavorativa Collocamento mirato Barriere architettoniche Protezione giuridica Tutela persone incapaci Persona con disabilità Convenzione Onu Prestazioni terapeutiche riabilitazione Mobilità e trasporti Tempo libero TUTELA ANTIDISCRIMINATORIA 8Avv. De Luca Gaetano
La disabilità secondo convenzione Onu la disabilità è il risultato della interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali e ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con altri E’ un concetto in evoluzione 9Avv. De Luca Gaetano
Fattori di discriminazione Le caratteristiche che contribuiscono a definire l’identità di una persona o di un gruppo di individui e che possono esporre tali soggetti a forme di discriminazione La normativa comunitaria ha via via allungato la lista dei fattori fino ai diciassette ---- art. 21 Carta diritti UE (Carta di Nizza): 1) sesso 2) razza 3) colore della pelle 4) l'origine etnica 5) origine sociale 6) caratteristiche genetiche 7) lingua 8) religione 9) convinzioni personali 10) opinioni politiche 11) opinioni di qualsiasi altra natura 12) appartenenza ad una minoranza nazionale 13) il patrimonio 14) la nascita 15) gli handicap 16) l'età 17) le tendenze sessuali 10Avv. De Luca Gaetano
Fattori di discriminazione tutelati da normativa italiana origine nazionale, etnia/razza convinzioni personali religione genere orientamento sessuale età disabilità 11Avv. De Luca Gaetano
Quadro normativo di riferimento Dichiarazione Universale Diritti dell’Uomo ONU – 10 dicembre 1948 (art. 1 e 2) Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (13 dicembre 2006) Trattato UE: art Trattato Funzionamento UE : art. 9 – 10 – 19 Carta dei diritti fondamentali Unione Europea: art Direttiva 2000/78/CE Art. 3 Costituzione Italiana Legge 67/2006 Decreto Legislativo 216/2003 Legge 104/ Avv. De Luca Gaetano
Accomodamento ragionevole (art. 2 Conv. Onu) “Per accomodamento ragionevole si intendono le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo, adottati – ove ve ne sia necessità in casi particolari - per garantire alle pcd il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali” soluzioni ragionevoli Nella direttiva 78 si parla di “soluzioni ragionevoli” 13Avv. De Luca Gaetano
Uguaglianza e non discriminazione Art. 5 Conv Onu 1. Gli Stati Parte riconoscono che tutte le persone sono uguali dinanzi alla legge ed hanno diritto, senza alcuna discriminazione, a uguale protezione e uguale beneficio della legge. Gli Stati Parte devono vietare ogni forma di discriminazione fondata sulla disabilità 2. Gli Stati Parte devono vietare ogni forma di discriminazione fondata sulla disabilità e garantire alle persone con disabilità uguale ed effettiva protezione giuridica contro ogni discriminazione qualunque ne sia il fondamento accomodamenti ragionevoli 3. Al fine di promuovere l’eguaglianza e eliminare le discriminazioni, gli Stati Parte adottano tutti i provvedimenti appropriati, per garantire che siano forniti accomodamenti ragionevoli. misure specifiche 4. Le misure specifiche che fossero necessarie ad accelerare o conseguire de facto l’eguaglianza delle persone con disabilità non costituiscono una discriminazione ai sensi della presente Convenzione 14Avv. De Luca Gaetano
Aspetto innovativo Estensione a tutti i settori della vita della pcd della particolare tutela antidiscriminatoria accordata nell’ambito del lavoro LEGGE “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazione” 15Avv. De Luca Gaetano
Nozione di discriminazione diretta “Si ha discriminazione diretta quando, per motivi connessi alla disabilita', una persona e' trattata meno favorevolmente di quanto sia, sia stata o sarebbe trattata una persona non disabile in situazione analoga" Viene ripresa la nozione di discriminazione accolta dalla legislazione esistente 16Avv. De Luca Gaetano
Nozione di discriminazione indiretta nella Legge svantaggio "Si ha discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono una persona con disabilita' in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone.” Non è necessario che lo svantaggio sia “particolare” come nel dlgs 216 NON SONO PREVISTE DEROGHE O CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE X omissione p.a.? Es: barriere 17Avv. De Luca Gaetano
Molestie (art. 2 co. 4) comportamenti indesiderati “Sono, altresi', considerati come discriminazioni le molestie ovvero quei comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilita', che violano la dignita' e la liberta' di una persona con disabilita', ovvero creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilita' nei suoi confronti” 18Avv. De Luca Gaetano
Mancanza di una sanzione penale Discriminare un disabile di per sé non assume alcuna rilevanza penale (come per le discriminazioni razziali) ma costituisce un illecito civile. Il comportamento discriminatorio può assumere rilevanza penale se la condotta configura di per sé un reato (es. ingiuria, diffamazione, maltrattamenti, ect) 19Avv. De Luca Gaetano
TUTELA GIURISDIZIONALE 20Avv. De Luca Gaetano
Azione contro la discriminazione: la nuova disciplina (art. 3 Legge ) rito sommario di cognizione Dal 6 ottobre 2011 le controversie in materia di discriminazioni sono regolate dal rito sommario di cognizione (art. 28 Dlgs ) 21Avv. De Luca Gaetano
Legittimazione ad agire (art. 4 Legge 67) La stessa pcd discriminata – senza necessità di un Avvocato Le Associazioni autorizzate con decreto del Ministero Pari Opportunità 22Avv. De Luca Gaetano
Legittimazione ad agire dell’ associazione AZIONE INDIVIDUALE (con delega) AZIONE COLLETTIVA (senza delega) A condizione che i soggetti lesi non siano individuabili in modo diretto ed immediato Qs condizione c’è solo nell’azione ex dlgs Avv. De Luca Gaetano
Il regime probatorio Art. 28 Dlgs “ Quando il ricorrente fornisce elementi di fatto, desunti anche da dati di carattere statistico, dai quali si puo' presumere l'esistenza di atti, patti o comportamenti discriminatori, spetta al convenuto l'onere di provare l'insussistenza della discriminazione. I dati di carattere statistico possono essere relativi anche alle assunzioni, ai regimi contributivi, all'assegnazione delle mansioni e qualifiche, ai trasferimenti, alla progressione in carriera e ai licenziamenti dell'azienda interessata.” 24Avv. De Luca Gaetano
Alcuni precedenti giurisprudenziali
Tribunale Tempo Pausania Ha riconosciuto una discriminazione indiretta posta in essere da un Circolo di Diportisti nei confronti di una persona in carrozzina, consistente nel aver riorganizzato i posti barca senza tenere conto dello svantaggio subito dal ricorrente 26Avv. De Luca Gaetano
Tribunale di Catania 11 gennaio 2008 discriminazione indiretta Posto che la presenza di barriere architettoniche costituisce una discriminazione indiretta per un disabile che debba accedere ad un edificio scolastico per frequentarvi un corso, va ordinato alla provincia proprietaria dell'immobile di rimuovere definitivamente tali barriere e all'istituto scolastico di provvedere ad un'idonea sistemazione dell'arredo interno. (1) Ad un disabile che abbia subito una discriminazione, a causa della presenza di barriere architettoniche in un edificio scolastico e della non idonea sistemazione dell'arredo interno, va riconosciuto il risarcimento dei danni non patrimoniali, quantificati in via equitativa sulla base della durata della discriminazione e dei disagi in concreto subiti. 27 Avv. De Luca Gaetano
Corte Costituzionale 25 giugno 2008 n. 251 Ha affrontato una questione di legittimità costituzionale delle norme anti-barriere architettoniche. 28Avv. De Luca Gaetano
Tribunale Taranto Costituisce attività di discriminazione indiretta, da parte della Commissione preposta alla prova scritta dell’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense, nei confronti di un candidato tetraplegico, la fornitura di un codice cartaceo con due ore di ritardo rispetto alla dettatura della traccia della prova scritta. Costituisce altresì attività di discriminazione indiretta il mettere a disposizione del candidato tetraplegico un tavolo risultato inadeguato sia a fare da supporto al proprio personale computer, sia ad ospitare agevolmente la sedia a rotelle. La condizione di un candidato, invalido al 100 % ed impossibilitato alla deambulazione, certificata nella domanda di ammissione all’esame, impone alla Commissione l’obbligo di informarsi delle concrete necessità del candidato medesimo. Gli atti di discriminazione indiretta nei confronti del disabile sono fonte di risarcimento del danno, patrimoniale e non patrimoniale, sofferto dal candidato” 29 Avv. De Luca Gaetano
Tribunale Milano 19 settembre 2009 Ha rigettato un ricorso presentato da una persona con disabilità in carrozzina che lamentava la discriminazione subita consistente nel non poter accedere ed usufruire completamente del 4° ponte su Canal Grande a Venezia (Ponte della Costituzione). 30Avv. De Luca Gaetano
Tribunale Milano Caso di presenza barriere architettoniche in Piazza Scala “il non essere intervenuti con atti di ordinaria manutenzione che rimuovessero le barriere individuate rappresenta un atto di discriminazione indiretta ai sensi dell’art. 2 comma 3 Legge ” Avv. De Luca Gaetano31
Cass S.U. 25 novembre 2014 n L’art. 24 Conv. Onu mira a mettere in grado le pcd di partecipare effettivamente a una società libera L’art. 24 Conv. Onu prevede che l’intervento dello Stato e delle strutture pubbliche deve mirare alla modificazione del contesto mediante l’abbattimento delle barriere in esso presenti che impediscono l’integrazione del disabile e la predisposizione di accomodamenti ragionevoli, vale a dire di misure pensate per andare incontro alle esigenze individuali del disabile Avv. De Luca Gaetano32
Cass S.U. 25 novembre 2014 n Una volta che il Pei abbia prospettato il numero di ore necessarie per il sostegno scolastico dell’alunno con disabilità, l’amministrazione scolastica è priva di potere discrezionale ma ha il dovere di assicurare l’assegnazione in favore dell’alunno del personale docente specializzato anche ricorrendo all’attivazione di posti in deroga all’ordinario rapporto insegnanti/alunni Avv. De Luca Gaetano33
Corte Costituzionale Sebbene il legislatore nella individuazione delle misure necessarie a tutela dei diritti delle pcd goda di discrezionalità, detto potere discrezionale non ha carattere assoluto e trova un limite nel rispetto di un nucleo indefettibile di garanzie per gli interessati Avv. De Luca Gaetano34
Altri casi Gite scolastiche Idoneità adozione internazionale Cittadinanza a persona con disabilità intellettiva Limitazioni patente Mancata predisposizione progetto di vita 35Avv. De Luca Gaetano
Il caso dell’adozione internazionale La Corte di Appello di Milano (con decreto 7 maggio 2012) ha accolto il reclamo di una coppia cui era stata negata l’idoneità all’adozione sul presupposto che la disabilità del loro figlio naturale poneva il nucleo familiare in una condizione di grande vulnerabilità. La Corte di Appello evidenzia come la decisione del primo giudice sia fondata su una concezione statica ed assoluta della disabilità come malattia anziché come condizione risultante dall’interazione tra il disabile e tutto quanto lo circonda Avv. De Luca Gaetano36
Criticità tutela antidiscriminatoria Mancanza di un ente nazionale con poteri coercitivi (Unar ?) Poca consapevolezza e scarsa conoscenza del fenomeno Difficoltà probatorie Conoscenza insufficiente delle norme da parte degli operatori del diritto Scarsa elaborazione dottrinale sul tema Confusione concettuale Mancanza di competenze specifiche Scarse attività di prevenzione e di contrasto 37Avv. De Luca Gaetano
Alcune riflessioni Le vittime di discriminazione non ne parlano perché le discriminazioni in realtà non esistono? Nessuno è al riparo dagli stereotipi e dai pregiudizi. Si accoglie una persona secondo le rappresentazioni che di essa si hanno; è opportuno che ciascuno, anche chi si ritiene già sensibile sulla questione, s’interroghi sulla natura dei propri pregiudizi e stereotipi e abbia la consapevolezza della loro potenzialità discriminante 38Avv. De Luca Gaetano
Conclusione Considerare la discriminazione solo nella sua componente comportamentale non è sufficiente. Bisogna lavorare sugli stereotipi e sui pregiudizi. Gli stereotipi e i pregiudizi costituiscono la vera causa degli atteggiamenti e dei comportamenti discriminatori La normativa antidiscriminatoria garantisce comunque una tutela ad ampio raggio della persona con disabilità da qualsiasi comportamento che, di fatto, lo ponga in una condizione di esclusione ed emarginazione rispetto al contesto in cui agisce 39Avv. De Luca Gaetano
Conclusioni La prassi applicativa mostra come la tutela antidiscriminatoria della disabilità garantita dalla legge sia effettiva ed efficace e copra tutti gli ambiti della vita della persona disabilità Avv. De Luca Gaetano40
Grazie ! 41Avv. De Luca Gaetano