1 a cura di M. Limido L’ ANALISI DEGLI EQUILIBRI ECONOMICO – FINANZIARI Parma, ottobre 2008 ARCER PARMA I sistemi di Reporting Le tecniche di Pianificazione.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Marika Arena - Economia e Organizzazione Aziendale B - A.A. 2008/2009
Advertisements

Ragioneria Generale ed Applicata – Sede di Fano
Concetto di patrimonio
Analisi di bilancio - Indici -
L’analisi di bilancio Classe V ITT a.s. 2009/2010.
6. Il Capitale Il calcolo del Reddito
La riclassificazione del bilancio d’esercizio
La dinamica finanziaria
L’equilibrio finanziario
Il modello di classificazione/analisi economico-reddituale
Dall’interpretazione del bilancio all’analisi per indici e flussi
Analisi di bilancio
IL BUDGET COME INSIEME COORDINATO DI DECISIONI ANTICIPATE
Economia e Gestione delle Imprese
Assolombarda, 14 febbraio 2008 Strumenti e tecniche di analisi di bilancio.
Le novità della Relazione sulla gestione
Fabrizio Bava e Donatella Busso Dipartimento di Economia Aziendale
Analisi di bilancio e merito creditizio dell’impresa
L’azienda, attraverso la gestione, svolge le operazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati. Alcune operazioni si svolgono all’interno.
Analisi di bilancio.
Stato Patrimoniale Finanziario
Analisi di bilancio Classe V ITC.
Analisi di bilancio Strumento per individuare:
Il budget degli investimenti, economico, finanziario e patrimoniale
Gestione Operativa Conseguimento delle finalità tipiche, ordinarie dellorganizzazione Reddito operativo = indicatore economico globale dellattività dellorganizzazione.
Scienze Economiche Si occupano delle attività di produzione e consumo dei beni atti a soddisfare i bisogni delle persone.
e delle organizzazioni culturali (2)
Ventiquattresima lezione
Economia e Gestione delle Imprese CdL Informatica per le TLC (16)
La pianificazione di business nella nuova economiaLezione 13 - Il bilancio parte 31 IL BILANCIO - 3.
IL CONTROLLO DI GESTIONE. A cosa serve? Il controllo di gestione è un insieme di strumenti e tecniche messi in atto dal management per gestire al meglio.
Contabilità aziendale (1)
Che cosa è È un documento che esplicita l’idea imprenditoriale sia dal punto di vista strategico che economico-finanziario e deve consentire di valutare.
MAPPA DEL PROCESSO BUDGET ACTUAL DECISIONI DATI DELLA PIANIFICAZIONE
Limiti dell’analisi per indici
Il sistema di controllo della gestione
FINALITA’ E METODOLOGIA OPERATIVA DELL’ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
Guida pratica alla lettura del bilancio di esercizio
Il sistema informativo di bilancio L’analisi per indici
FINALITA’E METODOLOGIA OPERATIVA DELL’ANALISI DI BILANCIO PER INDICI
Lezione 1 INTRODUZIONE ALLA FINANZA. LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA. LA DINAMICA FINANZIARIA D’AZIENDA. LA LETTURA IN CHIAVE FINANZIARIA DEL BILANCIO.
Corso di Finanza aziendale
Programmazione e controllo A.A a cura di Giovanni Melis
L’ABC DELL’ECONOMIA AZIENDALE
Programmazione e controllo a cura del Prof. Giovanni Melis
Riclassificazione e indici di bilancio
Programmazione e controllo A.A a cura di Giovanni Melis
L'analisi di bilancio per flussi
PIANIFICAZIONE, PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO
La riclassificazione del
Ragioneria Generale ed Applicata – Sede di Fano
Indici di bilancio: quali mettere nello zaino
Il Rendiconto Finanziario Il miglior indicatore dell’andamento aziendale
Economia e Organizzazione Aziendale L’Analisi di Bilancio Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica.
Il Business Plan La Business idea concerne
PROF. NICOLA CASTELLANO Università di Macerata Un caso di costruzione del rendiconto finanziario – Shoes co.
EQUILIBRI DI GESTIONE.
Riclassificazione ed indici di bilancio LA VALUTAZIONE DEGLI EQUILIBRI AZIENDALI MEDIANTE LA COSTRUZIONE DEGLI INDICI DI BILANCIO Dr. Valentino Vecchi.
Ferdinando Vassallo Il bilancio aziendale (2). 2 Ammortamento Operazione contabile per la gestione di immobilizzazioni materiali di utilità pluriennale.
Le previsioni e le proiezioni economico-finanziarie
L’analisi per indici: analisi patrimoniale, finanziaria ed efficienza
1. 2 ARCER PARMA IL COMMERCIALISTA DELLE PICCOLE IMPRESE Parma, ottobre 2008 a cura di M. Limido I Sistemi Direzionali L’orientamento aziendalistico.
Bilancio e analisi di bilancio delle PMI modulo 4 Michele Pisani Il Capitale Circolante Netto commerciale.
Modulo 5 Michele Pisani Il Conto economico per le analisi di gestione Bilancio e analisi di bilancio delle PMI.
Applicazione 5 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici.
Obiettivi e struttura della lezione IL CONTROLLO DIREZIONALE Obiettivo della lezione Approfondire la funzione di controllo di direzione Struttura della.
1 FINANZA AZIENDALE I MODULO (corso A) PROF.SSA ADA CARLESI ANALISI ECONOMICO- FINANZIARIA.
Applicazione 3 La valutazione degli equilibri fondamentali della gestione aziendale mediante l’analisi di bilancio per indici.
Esercizi di Riepilogo ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE.
Lezione V L’analisi del bilancio mediante indici Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale 2 AA Prof. Cristina Ponsiglione
Transcript della presentazione:

1 a cura di M. Limido L’ ANALISI DEGLI EQUILIBRI ECONOMICO – FINANZIARI Parma, ottobre 2008 ARCER PARMA I sistemi di Reporting Le tecniche di Pianificazione & Controllo

2 REVISIONE OBIETTIVI NESSUNA AZIONE SISTEMI DI P&C IL SISTEMA DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO AZIONE RILEVAZIONE RISULTATI CONTROLLO OBIETTIVI/RISULTATI ANALISI SCOSTAMENTI AZIONE CORRETTIVA DEFINIZIONE OBIETTIVI (BUSINESS PLAN)

3 LE SUE CARATTERISTICHE SIANO ADEGUATE A QUELLE DELL’IMPRESA E DELL’AMBIENTE COMPETITIVO IN CUI ESSA AGISCE GLI STRUMENTI TECNICO-CONTABILI A DISPOSIZIONE PRODUCANO LE INFORMAZIONI NECESSARIE LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA SIA ARTICOLATA AFFINCHE’ AD OGNI SUA UNITA’ SIANO ASSEGNATI SPECIFICI OBIETTIVI E FORMULATI CON LA PARTECIPAZIONE STESSA DELLE UNITA’ A QUALSIASI LIVELLO TUTTO IL PERSONALE SIA MOTIVATO E COINVOLTO NEL PROCESSO DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO GESTIONALE LE CONDIZIONI PER UN SISTEMA DI P&C FUNZIONALE ALL’AZIENDA SISTEMI DI P&C

4 LE INFORMAZIONI (se siamo efficaci nel raggiungimento di obiettivi precisi) (in particolare perché siamo, o non siamo, efficaci) verso il miglioramento costante della performance aziendale sapere capire orientare l’azione DIRIGERE significa soprattutto:

5 ed costituiscono le attività necessarie per una corretta azione IL CONTROLLO DI GESTIONE FORNISCE STRUMENTI PER SVOLGERE QUESTE ATTIVITA’ misurareanalizzare la gestione SISTEMI DI P&C LE ATTIVITA’ PER LA GENERAZIONE DELLE INFORMAZIONI

6 SISTEMI DI P&C LE INFORMAZIONI GESTIONALI Il prodotto di queste attività sono: INFORMAZIONI FINANZIARIE ECONOMICHE GESTIONALI PATRIMONIALI CHIARE TEMPESTIVE RILEVANTI ARTICOLATE necessarie per “sapere”, “capire” ed “orientare le azione” Devono essere:

7 CONTROLLO DELLA SITUAZIONE AZIENDALE IN TUTTI I SUOI ASPETTI LA DEFINIZIONE DI EVENTUALI INTERVENTI CORRETTIVI ALLA STRUTTURA IL COORDINAMENTO DELLE FUNZIONI IL SUPPORTO ALLE DECISIONI STRATEGICHE ED OPERATIVE OBIETTIVIOBIETTIVI REPARTI CLIENTI CATEGORIE DI INTERESSE PRODOTTI GLI OBIETTIVI CONTROLLO DI GESTIONE SISTEMI DI P&C ……….

8 costi e redditività di prodotti efficienza di fabbrica livelli di magazzino analisi di bilancio costi per centro di costo TUTTE LE AREE FUNZIONALI IN QUANTO LO SCOPO E’ QUELLO DI MISURARE IL RAGGIUNGIMENTO DI TUTTI GLI OBIETTIVI AZIENDALI SISTEMI DI P&C LE AREE DI INTERVENTO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

9 DEFINIZIONE DELLE INFORMAZIONI CHE SI VOGLIONO OTTENERE, SPECIFICANDONE LA FREQUENZA ED I DESTINATARI INDIVIDUAZIONE DELLE FONTI DA CUI ATTINGERE I DATI DI BASE SCELTA DELLE OPPORTUNE METODOLOGIE DI ELABORAZIONE DEI DATI E DEGLI STRUMENTI DI SUPPORTO DEFINIZIONE DELLE RESPONSABILITA’ SULLA GESTIONE DEL SISTEMA PROGETTAZIONE E REDAZIONE DELLA REPORTISTICA DIREZIONALE LE FASI DI CREAZIONE DI UN SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE SISTEMI DI P&C

10 RIELABORARE PERIODICAMENTE IL BILANCIO PER OTTENERE LE INFORMAZIONI GESTIONALI RICLASSIFICARE IL BILANCIO DI VERIFICA AGGIUNGERE RATEI E RISCONTI PER CORREGGERE LA COMPETENZA DEL PERIODO (ammortamenti, personale,...) RETTIFICARE DETERMINATE VOCI IMPUTATE SECONDO DETERMINATE LOGICHE DI BILANCIO CHE ALTERANO IL RISULTATO GESTIONALE (es: costi capitalizzati ma in realtà da spesare,...) LE RICLASSIFICHE DI CONTO ECONOMICO SISTEMI DI P&C

11 LE RICLASSIFICHE DI CONTO ECONOMICO SISTEMI DI P&C MARGINE DI CONTRIBUZIONE MOL VALORE AGGIUNTO 1° Margine a costi variabili 2° Margine a costi diretti 2° Margine a costi industriali REDDITO OPERATIVO + AMM.TI + ACCANTONAMENTI REDDITO OPERATIVO + AMM.TI+ ACCANTONAMENTI + COSTO PERSONALE

12 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO CONSENTE DI EVIDENZIARE AGGREGAZIONI, MARGINI E RISULTATI INTERMEDI UTILI PER COMPRENDERE LA FORMAZIONE DEI RISULTATI D’ESERCIZIO Netta separazione dei valori riferiti alle diverse gestioni Evidenziazione del concorso delle principali decisioni d’impresa alla formazione del reddito d’esercizio Isolamento degli effetti che le politiche finanziarie e patrimoniali esercitano sulla redditivita’ dell’impresa LE RICLASSIFICHE DI CONTO ECONOMICO SISTEMI DI P&C

13 RICAVI NETTI DI VENDITA Ricavi complementari tipici Variaz.scorte prod.e semil. Costi patrimonializzati per costruz. interne VALORE DELLA PRODUZIONE OTTENUTA Costi materie Costi servizi Altri costi di gestione VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO Costi personale MARGINE OPERATIVO LORDO Ammortamenti Altri accantonamenti RISULTATO OPERATIVO Gestione finanziaria Gestione straordinaria RISULTATO ANTEIMPOSTE Imposte RISULTATO NETTO MOL Gestione caratteristica CONTO ECONOMICO RICLASS. A “VALORE AGGIUNTO” VA LE RICLASSIFICHE DI CONTO ECONOMICO SISTEMI DI P&C

14 redditività a costi variabili dei ricavi redditività della gestione caratteristica redditività della gestione aziendale al lordo della componente fiscale LE RICLASSIFICHE DI CONTO ECONOMICO - MARGINE A COSTI VARIABILI SISTEMI DI P&C

15 riclassificati in base al grado di liquidità o liquidabilità riclassificati a seconda che il finanziamento “arrivi” dall’interno o dall’esterno e questi ultimi in base poi alla durata temporale LE RICLASSIFICHE DI STATO PATRIMONIALE SISTEMI DI P&C

16 LE ANALISI DI BILANCIO SONO PARTICOLARI “TECNICHE” CHE, MEDIANTE CONFRONTI TRA VALORI PATRIMONIALI ED ECONOMICI, FACILITANO L’INTERPRETAZIONE DEI DATI E DEI FENOMENI AZIENDALI PER INDICI PER FLUSSI costruzione di una serie più o meno ampia di relazioni numeriche tra valori o classi di valori di bilancio tecnica utile ad individuare le cause che hanno prodotto ed assorbito le risorse finanziarie (fonti ed impieghi) ANALISI DI BILANCIO SISTEMI DI P&C

17 GLI INDICI NON SONO SIGNIFICATIVI NEL LORO VALORE ASSOLUTO, MA PIUTTOSTO NELLE INDICAZIONI CHE DERIVANO DAL LORO ANDAMENTO NEL TEMPO DIFFICILMENTE VENGONO EFFETTUATE ANALISI SUI SINGOLI BILANCI, MA SI PREFERISCE PRENDERE IN CONSIDERAZIONE UNA SERIE STORICA DI ALMENO TRE ANNI L’AZIENDA E’ UN SISTEMA COMPLESSO E DI CONSEGUENZA GLI INDICI CHE LA RAPPRESENTANO DEVONO ESSERE OSSERVATI COME INSIEME DI ELEMENTI CORRELATI SISTEMI DI P&C I PRINCIPALI INDICATORI DI BILANCIO

18 L’OBIETTIVO DELL’ANALISI DELLA LIQUIDITA’ E’ VERIFICARE SE L’IMPRESA SIA IN GRADO DI FAR FRONTE AI PROPRI IMPEGNI CON LE ATTIVITA’. DALLO STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO E’ POSSIBILE ESAMINARE I SEGUENTI INDICI: CURRENT RATIO esprime la condizione di liquidità generale, ovvero la capacità dell’impresa a far fronte alle uscite di breve termine con le attività correnti. In genere valori ottimali non sono inferiori ad 1 Attività Correnti Passività Correnti = rispetto al Current Ratio, l’Acid Test verifica la capacità di far fronte ai debiti di breve periodo con le attività correnti senza considerare il magazzino. Si ritiene un valore accettabile > 0,8 ACID TEST Liq.immediate + Liq.differite Passività Correnti = I PRINCIPALI INDICATORI DI BILANCIO SISTEMI DI P&C

19 L’OBIETTIVO DELL’ANALISI DELLA SOLIDITA’ E’ VERIFICARE SE LA STRUTTURA FINANZIARIA-PATRIMONIALE DELL’IMPRESA PRESENTI CARATTERISTICHE DI ELASTICITA’ E SOLIDITA’, MEDIANTE I SEGUENTI INDICATORI: ELASTICITA’ DELL’ATTIVO Una struttura si considera elastica se i valori sono superiori al 50% Attivo Corrente Totale attivo = ELASTICITA’ DEL PASSIVO Passivo Corrente Totale passivo = I PRINCIPALI INDICATORI DI BILANCIO SISTEMI DI P&C

20 GRADO DI INDEBITAMENTO esprime l’attitudine dell’azienda ad operare in condizioni di relativa indipendenza nei confronti dei finanziatori. Indicativamente un valore accettabile non è superiore a 4/5 Mezzi Terzi Mezzi Propri = STRUTTURA DEL PASSIVO analizza la struttura del debito indicando se è più o meno sbilanciato tra medio-lungo termine; non esiste un valore ottimale, dipende naturalmente dallo stato generale di liquidità Passivo Corrente Passivo Consolidato = I PRINCIPALI INDICATORI DI BILANCIO SISTEMI DI P&C

21 ROE = esprime la redditività del capitale proprio investito. Deve essere maggiore del tasso di rendimento dei titoli di stato a medio-lungo termine maggiorato del rischio aziendale. Il risultato non è significativo quando numeratore e/o denominatore sono minori di zero Risultato Netto Capitale Netto ROS = esprime sinteticamente la capacità remunerativa del flusso dei ricavi tipici dell’azienda Reddito Operativo Fatturato ROI = indica il rendimento economico dell’intero capitale impiegato nel periodo a prescindere dalla sua provenienza e costituisce un indicatore assai valido per valutare l’efficienza economica della gestione caratteristica e degli investimenti accessori insieme considerati Reddito Operativo Totale Attivo I PRINCIPALI INDICATORI DI BILANCIO SISTEMI DI P&C

22 COSTO DEI FINANZIAMENTI rappresenta il tasso medio di remunerazione del capitale di terzi Oneri finanziari Mezzi di terzi = INCIDENZA ONERI FINANZIARI rappresenta il tasso medio di remunerazione del capitale di terzi Oneri finanziari Ricavi = INCIDENZA GESTIONE NON CARATTERISTICA esprime indirettamente il peso esercitato dalla gestione finanziaria, dalla gestione straordinaria e dalle imposte sulla redditività netta Reddito netto Reddito operativo = I PRINCIPALI INDICATORI DI BILANCIO SISTEMI DI P&C

23 esprime il tempo di giacenza medio e più l’indice è basso minore sarà il capitale immobilizzato e maggiore la flessibilità del magazzino GIORNI COPERTURA MAGAZZINO Rimanenze Finali Costo del Venduto = * 360 GIORNI DILAZIONE CREDITI COMM.LI esprime il numero dei giorni medi che incorrono dalla nascita dei crediti commerciali alla loro effettiva riscossione e quindi evidenzia per quanti giorni l’azienda finanzia i propri clienti Crediti comm.li Ricavi con iva =* 360 esprime il numero dei giorni che mediamente incorrono dalla nascita dei debiti commerciali al loro effettivo pagamento e quindi evidenzia per quanti giorni l’azienda si finanzia dai propri fornitori GIORNI DILAZIONE DEBITI COMM.LI Debiti comm.li Acquisti con iva =* 360 I PRINCIPALI INDICATORI DI BILANCIO SISTEMI DI P&C

24 LA RISK ANALYSIS: BREAK EVEN POINT BREAK EVEN POINT IL LIVELLO DEI RICAVI CHE CONSENTE DI COPRIRE SIA I COSTI FISSI CHE I COSTI VARIABILI B.E.P. A QUANTITA’B.E.P. A VALORE Q P =V P = SISTEMI DI P&C

25 LA RISK ANALYSIS: BREAK EVEN POINT quantità Volumi di produzione e di vendita euro Costi e ricavi ricavi costi totali costi fissi costi variabili fatturato di pareggio margine SISTEMI DI P&C

26 LA RISK ANALYSIS: BREAK EVEN POINT E MARGINE DI SICUREZZA MARGINE DI SICUREZZA INDICA IN % DI QUANTO I RICAVI POSSONO SCENDERE PRIMA DI INIZIARE A PERDERE M.D.S. =% RICAVI – B.E.P. RICAVI SISTEMI DI P&C

27 a cura di M. Limido L’ ANALISI DEGLI EQUILIBRI ECONOMICO – FINANZIARI Parma, ottobre 2008 ARCER PARMA Le tecniche di Pianificazione & Controllo I Sistemi di Reporting

28 Le tecniche di PIANIFICAZIONE e di CONSUNTIVAZIONE consentono di costruire Che permettono di CONTROLLARE sistematicamente le PRESTAZIONI DI IMPRESA in relazione ad obiettivi prefissati Il COMPLESSO DEGLI INDICATORI DI PERFORMANCE COSTITUISCE il sistema di dell’AZIENDA INDICATORI DI PERFORMANCE REPORTING SISTEMI DI P&C IL SISTEMA DI REPORTING

29 illustrare i risultati dell’azienda a azionisti responsabili di funzione quadri confrontare i risultati raggiunti con le previsioni consentire l’individuazione delle cause di variazione (ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI) SISTEMI DI P&C GLI OBIETTIVI DI UN SISTEMA DI REPORTING logica top-down

30 Un SISTEMA DI REPORTING non è un pacchetto standard di informazioni valido per ogni tipo di azienda, bensì deve essere tarato in funzione delle specifiche variabili critiche da controllare e delle risorse investite per l’ottenimento dell’informazione In particolare è opportuno determinare caso per caso: CON QUALE FREQUENZA PER QUALI DESTINATARI QUALI INFORMAZIONI OTTENERE A CHE LIVELLO DI DETTAGLIO SISTEMI DI P&C L’IMPOSTAZIONE DI UN SISTEMA DI REPORTING

31 VISIONE E STRATEGIA PROSPETTIVA ECONOMICO-FINANZIARIA “Qual’è il nostro atteggiamento nei confronti degli azionisti?” PROSPETTIVA DEL CLIENTE “Qual’è il nostro atteggiamento nei confronti dei nostri clienti?” PROCESSI AZIENDALI “Quali processi aziendali rappresentano le determinanti del valore?” INNOVAZIONE “Siamo in grado di sostenere l’innovazione, il cambiamento ed il miglioramento?” IL CONTROLLO STRATEGICO DI GESTIONE: LA BALANCED SCORECARD SISTEMI DI P&C

32 ECONOMICO- FINANZIARIA CLIENTE PROCESSI AZIENDALI INNOVAZIONE soddisfazione del personale, grado di fedeltà, abilità e disponibilità di sistemi informativi reddito operativo, margini, R.O.I., cash flow ecc. soddisfazione dei clienti, acquisizione nuovi clienti, redditività per cliente ecc. nr. nuovi prodotti creati, quantità scarti generati, valore dello slow- moving ecc. IL CONTROLLO STRATEGICO DI GESTIONE: LA BALANCED SCORECARD SISTEMI DI P&C