GEL POLISACCARIDICI Caratteristica interessante di alcuni polisaccaridi: formare gel acquosi La definizione non è semplice: ha proprietà dei solidi e dei.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I glucidi Idrati di carbonio o zuccheri o carboidrati
Advertisements

I Catalizzatori delle reazioni biologiche
Caratteristiche e proprietà dei solidi
I PRODOTTI COSMETICI Forme chimico fisiche dei prodotti cosmetici Prodotti liquidi (soluzioni) Prodotti semiliquidi (linimenti, emulsioni fluide) Prodotti.
Soluzioni Miscela omogenea di due o più sostanze solvente (preponderante) + soluto In genere solvente liquido (es.acqua) E soluto solido, liquido, aeriforme.
I legami secondari Chimica e laboratorio Classi quarte/quinte
Solubilità e proprietà colligative
Molecole una molecola è un gruppo di atomi legati con legami covalenti
La Struttura Terziaria
Presentazione approfondimento tecnologia di:
Scuola Media Statale Balzico – Classe II C
Le soluzioni Una soluzione viene definita come un sistema omogeneo costituito da due o più componenti Il componente presente in maggiore quantità viene.
Proprietà dei materiali
Le soluzioni Sono miscele omogenee di due o più sostanze (in forma di molecole, atomi, ioni) di cui quella presente in quantità maggiore è definita solvente,
Struttura generale Prendiamo un idrocarburo e facciamo la seguente sostituzione: su ciascun atomo di carbonio al posto di uno degli atomi di idrogeno mettiamo.
Capitolo 13 Le proprietà delle soluzioni 1.Perchè le sostanze si sciolgono? 2.La solubilità 3.La concentrazione delle soluzioni 4.Le soluzioni elettrolitiche.
Biofisica fisica24ore LACQUA…la sorgente della vita.
Nutrizione microbica ed isolamento
BIOREATTORI.
I CRISTALLI IONICI Istituto Comprensivo Muro Leccese
VIVERE SANO :3.
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO SAN BENEDETTO DEL TRONTO LAVORO MULTIMEDIALE di FRANCESCO SCARAMUCCI GIUGNO.
Prof. Laera Adriano Classe 1 P
MODULO 2 UNITÀ I GLUCIDI.
UNIVERSITA’ DI CATANIA
Vantaggi dei biocatalizzatori immobilizzati
Chimica e didattica della chimica
La materia e le sue caratteristiche
STATO LIQUIDO Forze di attrazione intermolecolari >
I sistemi a più componenti
I PRINCIPI NUTRITIVI E LA DIETA!
Le forze molecolari e gli stati della materia
Laboratorio di Botanica e Fitotecnologie, Dipartimento di Biologia
Valori di elettronegatività: H, 2,1;
Grandezze colligative
Ibridazione degli acidi nucleici e
I nucleotidi, composti ricchi di energia svolgono diverse attività a supporto del metabolismo cellulare I polimeri dei nucleotidi, acidi nucleici, forniscono.
Lipidi o grassi Costituiscono un gruppo eterogeneo di sostanze, accomunate dalla proprietà fisica della insolubilità nei solventi polari. Ulteriore caratteristica.
Caratteristiche e proprietà dei solidi
L’AMIDO ITIS Cartesio.
SOLUZIONI.
I glucidi Schemi delle lezioni glucidi.
Stato liquido Un liquido e’ caratterizzato da una struttura dinamica, continuamente soggetta a modifiche. I liquidi sono quindi caratterizzati da un ordine.
CHIMICA APPLICATA TECNOLOGIA DEI MATERIALI
Il Microscopio elettronico a scansione
Alimentazione fibre e stipsi
I GLUCIDI Raffaele Leone.
Preparazione di nanoparticelle
I POLIMERI CHE COS’È UN MONOMERO? NATURALI , ARTIFICIALI E SINTETICI
ESTRAZIONE L'estrazione è una tecnica molto usata nell’industria cosmetica. Consiste nella separazione di uno (o più) composti da una miscela attraverso.
LO STATO SOLIDO Lo stato solido rappresenta uno dei tre stati di aggregazione della materia. Nello stato solido le forze attrattive tra le particelle (ioni,
I NUTRIENTI.
TECNOLOGIE ALIMENTARI PER LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI
DOWNLOAD MAPPA CONCETTUALE
Caratteristiche e proprietà dei solidi
Confetture e marmellate. Definizioni legislative Confetture: contenuto minimo in frutta = 35% Confetture extra: contenuto minimo in frutta = 45% Marmellate:
CROMATOGRAFIA Estrazione Ipotizziamo di avere due composti A e B A è solubile in acqua e insolubile in etere B è solubile in egual misura sia in acqua.
SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE PROF.SSA ROBERTA ROSSI Scuola: ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO Indirizzo: SERVIZI ENOGASTRONOMICI Classe: 4° (3.
Gli agenti estinguenti in aeroporto 10/06/20141 UFFICIO ISPETTIVO AEROPORTUALE ITALIA SETTENTRIONALE.
LO STATO SOLIDO. Solidi cristallini Caratteristica tipica dei solidi cristallini e ̀ l’anisotropia: proprietà di una sostanza per cui i valori delle.
Detergente Qualsiasi prodotto la cui composizione è studiata per eliminare scorie dalla cute e che contenga come elementi essenziali tensioattivi naturali.
FUNZIONI DEL VACUOLO 1. Ruolo osmotico a) supporto meccanico
GLI IDROGEL Sistemi polimerici organizzati in strutture tridimensionali, capaci di inglobare grandi quantità di acqua e fluidi biologici mantenendo intatta.
Cromatografia ad esclusione molecolare
ESTRAZIONE Esempi di metodologie LA PROCEDURA ADOTTATA DIPENDE:
CROMATOGRAFIA L'invenzione della cromatografia viene attribuita al biochimico russo Mikhail Cvet che riuscì, nel 1906, a separare la clorofilla da un estratto.
4.1 Oli e grassi.
Transcript della presentazione:

GEL POLISACCARIDICI Caratteristica interessante di alcuni polisaccaridi: formare gel acquosi La definizione non è semplice: ha proprietà dei solidi e dei liquidi. La presenza di un gel si verifica soprattutto mediante la misura delle proprietà viscose del sistema. Gel di alginato

Un cavo di acciaio di 1 m di diametro sostiene un ponte sospeso. Il peso del ponte causa una forza di tensione sul cavo provocando una deformazione. Oltre ad essere elastico e forte, il cavo deve essere anche rigido. La proprietà (costante del materiale) che definisce quanto rigido è il materiale, nel limite della sua elasticità, è il modulo di Young, E, definito come:                   Unità: N m-2.

Elasticità: Un materiale elastico ritorna alla sua forma e dimensione originale quando la forza viene rimossa. Un materiale plastico si deforma facilmente, ma non si rompe. Forza: Un materiale forte è caratterizzato da un’alta forza di rottura, cioè è necessaria una forte tensione per romperlo. Rigidità: Un materiale rigido ha bisogno di una alta forza di tensione per produrre una piccola deformazione. E’ difficile cambiare la sua forma. Un materiale flessibile ha una grande deformazione con una forza piccola – Non è difficile cambiare la sua forma.

Quando il modulo elastico del sistema supera quello viscoso si è in presenza di gel Grafico del modulo elastico e modulo viscoso in funzione del tempo di gelazione. Dopo il punto di incrocio, la struttura del materiale diviene prevalentemente elastica ed il campione non fluisce più. Osservando l’esperimento per più tempo si osserva il raggiungimento di un plateau. Il modulo elastico G’, fornisce informazioni sull’energia elastica accumulata durante la deformazione, mentre il modulo viscoso G” tiene conto dell’energia dissipata come calore durante la deformazione.

Rimanendo nel campo dei polimeri, un gel è polimero reticolato che ha assorbito una grande quantità di solvente. I polimeri reticolati aumentano molto di volume quando assorbono i solventi. I reticoli possono essere generati da legami covalenti (gel di poliacrilammide) o da legami non covalenti (gel fisici). Generalmente i gel polisaccaridici sono gel fisici la cui struttura è determinata dalla presenza di forze non covalenti: legami idrogeno interazioni ioniche forze di van der Waals

Schema generale della formazione di un gel L’azione del cross-linker può essere covalente o fisica

Polisaccaridi che formano gel sono noti da molto tempo ed utilizzati in diverse applicazioni tecnologiche. Molto spesso sono polisaccaridi di origine vegetale che hanno un’ottima biocompatibilità e quindi sono utilizzati per la formulazione di farmaci ed alimenti Alcuni polisaccaridi gelificanti sono anche ottenuti da batteri I più comuni sono: alginato pectina carragenano agarosio gellano

Struttura dell’ Alginato prodotto dall’alga bruna Macrocystis pyrifera e Laminaria digitata

Struttura della Pectina La pectina (E440) consiste in un gruppo di polisaccaridi acidi ed eterogenei che si trova nei frutti ed in vegetali ed è ottenuto principalmente da scarti di scorze di limone e della lavorazione delle mele.

Il Carragenano (E 407) è costituito da un dimero di β-D-galattopiranosio legato in 3 e α-D-galattopiranosio (3,6 anidro) legato in 4. Si ottiene da diverse alghe rosse fra del genere Chondrus

 4)-L-Rhap-(α-13)-D-Glcp-(β-14)-D-GlcAp-(β-1 4)-D-Glcp-(β-1 Il Gellano è costituito da un tetrasaccaride lineare:  4)-L-Rhap-(α-13)-D-Glcp-(β-14)-D-GlcAp-(β-1 4)-D-Glcp-(β-1 con sostituenti O(2) L-glicerile and O(6) acetile sul glucosio legato in 3. E’ un polisaccaride solubile in acqua prodotto dal batterio Sphingomonas elodea. E’ utilizzato come agente gelificante in alternativa all’agar in colture microbiologiche. Resiste a temperature di 120°C (organismi termofili). Richiede concentrazioni meno alte dell’agar per aver un gel della stessa consistenza, ma questa dipende anche dalla presenza di cationi bivalenti.

Schema di gelazione dell’alginato e della pectina

Agarosio (agar, E 406) (1 → 4)-3,6-anidro-α-L-galattopiranosyl-(1 → 3)-β-D-galattopiranano Si ottiene da alghe rosse del genere Gelidium

Strutture secondarie elicoidali di agarosio

Utilizzi di gel polisaccaridici Le caratteristiche dei gel polisaccaridici li rendono adatti a numerose applicazioni tecnologiche: ambiente acquoso biocompatibilità edibilità biodegradabilità

L’agar viene principalmente utilizzato come supporto per colture batteriche. Per questo deve rispondere a requisiti chimico-fisici stringenti, non deve avere sostanze litiche e agenti antibatterici. Le proprietà dell’agar sono particolarmente interessanti per questi utilizzi: Temperatura di gelazione 32-36°C Temperatura di fusione 85-86 °C Concentrazione ottimale 10-11 g di agar per litro di coltura liquida. Assenza di sostanze antibatteriche

L’agar viene anche utilizzato nell’industria alimentare come additivo: agente gelante e stabilizzante controllo della viscosità Il potere gelificante dell’agar è così alto che viene utilizzato in concentrazioni dell’1%. Come additivo viene utilizzato in quantità minori e non essendo digeribile può anche essere utilizzato come additivo per cibi dietetici.

Utilizzo dell’alginato negli alimenti: Formulazione di gelati Formulazioni per cibi imbottiti (olive) Decorazione di prodotti da forno Formulazione di bevande (ispessente e sospendente) Ottenimento di meringhe Ricostruzione di pezzi di frutta Condimenti per insalate Produzione di anelli di cipolla ricostruiti L’alginato è utilizzato nello stampaggio di tessuti come matrice per i colori.

Utilizzi del Carragenano Produzione di gelati e dessert a base di latte (frullati) Produzione di salse (controllo della viscosità) Manifattura della birra (chiarificante) Manifattura di patè (ritenzione di acqua, aumento di volume) Paste per dentifrici (evita la separazione dei costituenti) Shampoo e gel (ispessente) Gel per profumare ambienti Schiume antincendio (favorisce l’adesione) Crema da scarpe (gelificante e controllo della viscosità) Manifattura della carta (effetti di invecchiamento e marmorizzazione) In biotecnologia per immobilizzare enzimi e/o cellule In farmaceutica come eccipiente nella formulazione di pillole.

L’utilizzo principale delle pectine è nel campo degli agenti gelificanti, ispessenti e stabilizzanti per l’industria alimentare: Gelatine Marmellate Sono utilizzate in medicina nel controllo delle funzioni intestinali, per la formazione di film su mucose, per abbassare l’infiammazione e nel trattamento delle ferite come proteggente. Nella cosmetica sono utilizzate come stabilizzanti.

Il gellano è utilizzato nell’industria alimentare: Rilascio di aromi Stabilità al pH Ritenzione di acqua nella cottura In medicina: Veicolante di farmaci in oftalmologia Rilascio controllato di farmaci (in funzione del pH) In cosmetica: Deodoranti (buone formulazioni anche a bassa concentrazione) Microbiologia: Colture di batteri termofili

FORMAZIONE DEL GEL DI ALGINATO utilizzo in biotecnolgia Enzima + alginato Capsule di alginato di calcio con l’enzima intrappolato CaCl2

Immagine al microscopio ottico di cellule pancreatiche incapsulate in un gel di alginato a forma di palline. Il diametro delle palline va da 25 micrometri fino a millimetri. Le palline contengono più di una cellula pancreatica.