Razze Suine.

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Transcript della presentazione:

Razze Suine

SUBORDINE SUINIFORMES ORDINE ARTIODATTILI SUBORDINE SUINIFORMES FAMIGLIA SUIDAE La FAMIGLIA dei SUIDAE comprende: SUS FERUS o SUS SCROFA dell'Eurasia e Nord Africa; POTAMOCHOERUS PORCUS dell'Africa tropicale e del Madagascar; PHACOCHOERUS AETHIOPICUS (suino verrucoso) dell'Africa del Sud, dell'Est e dell’Africa tropicale; HYLOCHOERUS MEINERTZHAGENI (suino colorato) dell'Africa Centro- orientale; BABYROUSA BABYRUSSA di Celebes; PECCARI (Tayassu Tajacu e Tayassu albirostris) del Centro e Sud America;

Cinghiali Il SUS SCROFA SCROFA è il cinghiale selvatico del Nord-Ovest d'Europa e delle Alpi. Il SUS MERIDIONALIS MAJOR abita i paesi dell'area mediterranea. SUS BARBATUS Africa del Nord; SUS ATTILA Thomas Europa orientale (Transilvania Nord Asia) SUS CRISTATUS Wagner India e Ceylon SUS VITTATUS Muller e Schlegel Indonesia e Malacca. La maggior parte degli autori accetta l'opinione del Cornevin secondo cui tutte le forme suine esistenti, domestiche e selvatiche, appartengono ad una unica specie: maiali e cinghiali pur avendo caratteri anatomo-morfologici assai diversi sono in grado di generare una progenie indefinitamente feconda (meticci). Studi di Cooke basati su reperti fossili dell'Africa orientale dimostrano che il maiale è comparso almeno 3 milioni di anni fa. Secondo il D'Ancona e il Moruzzi il suino attuale o SUS SCROFA domesticus, comparso nel Quaternario deriverebbe dal cinghiale (sus scrofa ferus) attraverso ibridazioni con razze orientali (sus scrofa vittatus)

Circa 4.000 anni a.c. il maiale era diffusamente allevato in Cina ed in tutto il Sud-Est asiatico. In Occidente, nel neolitico, è diffuso dall'Ungheria alla Francia. Con l'invasione ariana dell'Europa l'allevamento si è diffuso nei paesi più meridionali. La domesticazione e la selezione hanno gradualmente modificato la conformazione del corpo. Dal maggior peso dell'anteriore (70%) tipico del cinghiale, si è ottenuto il rovesciamento delle proporzioni, spostando tale percentuale sul treno posteriore.

Origina nel 1770-80 per incrocio di suini locali inglesi e suini cinesi e siamesi. Da questi incroci origina la Yorkshire, bianco o pezzato e il Leicestershire nero. I caratteri del suino Large White furono definiti alla fine del XIX sec. Importata in Italia per la prima volta nel 1873 nello Stabilimento Sperimentale della Zootecnia di Reggio Emilia. Caratteri morfologici: Tipo robusto non adiposo Mantello bianco e cute rosea. Profilo fronto-nasale leggermente concavo Orecchie portate erette e aperte in avanti. Prosciutto molto sviluppato in senso antero- posteriore. Nella femmina le mammelle devono essere in numero non inferiore a 14. Molto feconda e prolifica si utilizza come razza parentale materna negli incroci. Large White

Large White CARATTERISTICHE PRODUTTIVE Nell'ingrasso risulta precoce, con accrescimenti elevati, dai 500 agli 800 g al giorno e con indici di conversione decisamente favorevoli. Maiali di questa razza a 6 mesi superano anche i 100 kg che diventano 170/200 ad un anno. Giusto rapporto tra parte grassa e magra della carne. Prosciutti ben conformati e di giusto peso. RESA AL MACELLO 80% PERCENTUALE DI TAGLI MAGRI 62-64% PROSCIUTTO 23-25% DELLA MEZZENA CARNI PRATICAMENTE ESENTI DA SINDROME PSE Adatta, quindi, per la produzione del suino pesante sia pura che incrociata. Da essa sono originati ceppi locali con caratteristiche diverse: Tedesco con una coscia più sviluppata e rotondeggiante Americano che ha conservato il nome di Yorkshire. Large White

Verro Large White

La razza è stata importata dalla Cina per la sua prolificità e peculiarità delle carni. La Meishan è particolare per la sua pelle rugosa. La scrofe raggiungono 57.8 cm di altezza, e 61.6 kg di peso vivo. Hanno un spessore del grasso di circa 2.5 cm e una percentuale di resa di 66.8%. La Meishan è una delle razze più prolifiche. Raggiungono la pubertà a 2,5-3 mesi di età ed hanno nidiate di 15-16 maialetti. Il peso a 240 giorni è di circa 76 kg con incrementi di 0,30 kg. Meishan

Originata dalla mescolanza di più razze, quali la Casertana, razze autoctone britanniche e cinesi. Da questa razza ne derivano successivamente tante altre, oggi largamente diffuse, come la Duroc e la Pietrain. Elevate le rese al macello per lo scheletro fine e le abbondanti masse muscolari. Adatto per gli allevamenti all'aperto. Possiede una buona precocità ed una elevata attitudine all'ingrassamento (mole notevole, tipo adiposo). Bassa prolificità (7-8 suinetti/parto). Berkshire

Caratteristiche morfologiche Di colore nero con calzini bianchi, come la coda e il grugno (PEZZATURE BIANCHE CENTRIFUGHE ). Profilo fronto-nasale concavo Grandi orecchie portate dritte in avanti. Cute bianca. Muscoloso, con zampe e pedi leggeri ma resistenti, frugale e buon camminatore.

Di origine controversa Di origine controversa. E' considerata dai più ottenuta per selezione di suini locali ed è la più antica razza britannica, tra le più antiche al mondo. Suino di taglia medio-grande esportato in molti Paesi. Di costituzione robusta, è molto adatto alla vita brada anche in ambienti difficili. Di colore castano con diverse gradazioni (rosso dorato) . La pelle è uniformemente rosea. La testa è allungata con grugno stretto e dritto. Resistente alla vita all'aperto. Razza prolifica, anche se meno che in passato. Esportata in molti paesi tra cui Italia e America. E' un ottimo produttore di bacon, ed è ampiamente utilizzato negli incroci per ottenere suini robusti e resistenti alle temperature fredde. TAMWORTH

Saddleback La razza attuale nasce dalla fusione, nel 1967, di due razze cintate inglesi: la Essex, più piccola con quattro calzini bianchi e la Wessex con la sola cinghiatura bianca limitata alla parte anteriore. Razza idonea all'allevamento all'aperto. Docile. La carne è sapida ma leggermente grassa. Caratteristiche morfologiche Di colore nero con una fascia bianca che interessa le spalle, il garrese e gli arti anteriori. Le orecchie sono medie, leggermente ricadenti, portate in avanti.

PIETRAIN Originaria del Belgio agli inizi del 1900, prende il nome dal villaggio omonimo. Ottenuta dall'incrocio di una razza francese pomellata, BAYEAUX (Normanda x Berkshire), con suini inglesi BERKSHIRE e TAMWORTH. Largamente utilizzata per la costituzione del suino ibrido. Suino ipertrofico, con masse muscolari molto pronunciate che forniscono altissime rese al macello, con carni chiare quasi prive di grasso. Particolarmente adatta alla produzione del suino leggero. Questa razza è però caratterizzata da un'elevata suscettibilità allo stress, che determina alterazioni fisiologiche delle masse muscolari tali da compromettere l'attitudine alla trasformazione in prosciutti di qualità.

Media mole Mantello bianco cosparso di pezzature nere irregolari ovoidali. Profilo fronto-nasale rettilineo. Orecchie corte larghe e orizzontali. Il prosciutto è largo, globoso e disceso. Coda attaccata bassa ed infossata. Si caratterizza per la doppia groppa o coulard. La femmina deve possedere almeno 12 capezzoli. Le scrofe presentano media fertilità ma scarsa prolificità (8,2 suinetti per nidiata). Più tardiva rispetto alle precedenti, presenta, invece, elevati indici di conversione ed una elevata resa alla macellazione. Alta la percentuale di tagli magri. Per la presenza frequente di sindromi PSE viene utilizzata per la produzione del suino leggero da macelleria. Pietrain

Pietrain

Razza danese, ha le sue origini nelle isole Britanniche Razza danese, ha le sue origini nelle isole Britanniche. Ottenuta dall'incrocio continuato per poco meno di 50 anni a cavallo del secolo XIX e XX, tra verri Large White importati dall'Inghilterra e scrofe locali di origine celtica. La selezione è invece tutta danese, e la Danimarca è stato il primo paese ad attuare il performance test sui suini. Si è differenziata in ceppi diversi a seconda dei paesi di allevamento; Si distinguono 2 tipi: DA BACON : DANESE ED INGLESE TIPO CORTO da salumificio: TEDESCO E OLANDESE. Solo il LANDRACE BELGA ha assunto caratteristiche tali da potersi definire una vera e prorpia razza autoctona. Landrace

Landrace CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE Robusto, longilineo, non adiposo. MANTELLO : BIANCO con cute rosea. PROFILO fronto-nasale: da concavo a rettilineo ORECCHIE portate in avanti e in basso, lunghe. Tronco molto allungato (MAIALE SILURO) per la maggiore lunghezza (vertebre dorsali soprannumerarie 15/16 anziché 13). Petto, groppa e natiche ben muscolosi. Buona prolificità ed elevata attitudine materna. PRESTAZIONI PRODUTTIVE analoghe al Large White. L’IMG varia tra 724 e 764/g/die. L’ICA è di circa 1.3 kg Carne ed ossa nel prosciutto incidono per circa l’81.7% La % di carne nella carcassa è di circa il 65% . Landrace

Landrace francese PRESENTA ANCORA CASI DI PSE. E' comunque impiegata, pura o incrociata, per la produzione del SUINO PESANTE ITALIANO. Alta resa al macello, ottima sia per la produzione di suino pesante che per la produzione di carne magra da destinare al consumo diretto. Buona prolificità ed elevata attitudine materna. Landrace francese

Landrace italiana Landrace americano

LANDRACE BELGA Si distingue per il carattere della coscia erditato, probabilmente, dall'incrocio con la razza Pietrain. Sua particolare caratteristica è l'eccezionale sviluppo muscolare accompagnato ad un discreto accrescimento. Ottimi incrementi giornalieri, indici di conversioni leggermente inferiori a quello del Pietrain. Taglia media, carnoso. Cute rosea e setole bianche. Profilo fronto-nasale rettilineo. Orecchie leggermente pendenti e dirette in avanti. Presenta al pari del Pietrain casi di sindrome PSE Non adatto alla produzione per salumificio, la razza in purezza è esclusa dalla produzione del suino pesante italiano

RAZZE AMERICANE Le razze suine americane riflettono il tipo di allevamento a cui sono sottoposte. Sono razze particolarmente rustiche, adatte al pascolamento, con ventre retratto e arti lunghi. Hanno cute pigmentata o ricoperta di setole folte. La carne è spesso infiltrata di grasso ed utilizzata pre consumo diretto non trasformato. Derivate da razze europee ed asiatiche ed incroci, risalgono per la maggior parte alla fine del 1800 inizio 1900.

Originaria dello stato del New Jersey deriva da un incrocio a tre vie tra Berkshire, suini Iberici e suini rossi africani (Guinea). E' la razza più diffusa nel Nuovo Continente. Elevata prolificità e attitudine materna. Caratteristiche morfologiche La cute è color ardesia chiaro sul dorso e sui lombi, roseo sulla faccia, gola petto ventre. Il mantello ha un colore rosso mogano di varia intensità. Profilo fronto-nasale concavo. Orecchie piccole, portate in avanti, ricadenti. Statura elevata e arti solidi. Buona prolificità e attitudine materna. Buoni gli indici di conversione. Di grandi dimensioni, è capace di fortissimi accrescimenti giornalieri (600-800 g), pari a quelli della razza Large White e Landrace. DUROC

Le carni risultano ricche di grasso perimuscolare, marezzate e di colore scuro e quindi poco adatte alla richiesta pei prosciuttifici. Usato in Italia prevalentemente come verro per l'incrocio nella produzione del suino pesante da salumificio. In purezza presenta alcuni difetti che lo rendono poco utilizzabile negli allevamenti industriali: la noce e la grassinatura in modo particolare. La prima è una noce di grasso che si rinviene nel prosciutto. La seconda riguarda un'accentuata marezzatura, entrambe non gradite dai trasformatori. Gli incroci a tre o più vie hanno lo scopo di conferire doti di rusticità, Ritenuta esente da PSE, attualmente è stata messa in evidenza una lieve incidenza di tale patologia.

Di origine incerta si ritiene che derivino da razze europee giunte in America del Nord con i coloni. Dopo la II guerra mondiale assunse notevole importanza. E' di mole compatta e rustico. Cute e mantello di colore neri, presenta una tipica fascia bianca a livello delle spalle e del garrese che si prolunga fino agli arti come la Cinta Senese, dalla quale si distingue per la maggiore mole, il portamento eretto delle orecchie, le maggiori masse muscolari e la carne meno grassa. Profilo fronto-nasale rettilineo. Orecchie piccole ed erette. Prosciutto largo disceso globoso. Coda attaccata alta, arti molto robusti. Scrofa dotata di buona prolificità. Buon pascolatore utilizza al meglio i foraggi verdi. HAMPSHIRE

Animali di media mole, con accrescimenti rapidi e buona conversione alimentare. E' evoluta negli anni verso il tipo da carne, è una buona produttrice di carne magra. Molto usata per l'incrocio sempre nella produzione del suino leggero grazie all'elevato accrescimento che dimostra nei primi mesi di vita. Si adatta bene all'allevamento all'aperto. E' adatta alla produzione del suino leggero, ma fornisce carni acide,. Particolare è l'andamento della glicolisi post-mortem che determina a 24 h p.m. un pH decisamente più basso rispetto a quello delle altre razze, carattere negativo che la rende poco adatta ai fini della trasformazione delle carni. Il suino Hampshire in purezza è stato, quindi, escluso dalla produzione italiana del suino pesante mentre viene impiegato negli incroci per la formazione di ibridi.

Originaria dell'Ohio, in maniera controversa: sembra possedere sangue Berkshire e di suini asiatici (cinesi e russi ?). Il tipo primitivo era da lardo, successivamente è evoluto verso il dual-type. Mantello nero con pezzatura centrifuga (sei macchie bianche a sede fissa: estremità del grugno, coda e 4 balzane). Orecchie erette per i primi 2/3. Profilo lievemente concavo. POLAND CHINA

Modesta la prolificità. Buona la resa al macello. Tronco largo e groppa inclinata. Importata in Italia subito dopo la I Guerra mondiale si era notevolmente diffusa. Attualmente non molto utilizzata nel nostro paese. Frequente la sindrome PSE.

Poland China

Spotted poland Originaria dell'Indiana, deriva da incroci tra Poland China, Gloucestershire old spot (inglese) e suini pezzati locali. Mantello bianco a macchie nere con contorni netti; il tipo ideale ha macchie equamente ripartite con la parte depigmentata. Profilo del grugno concavo. Orecchie erette per 2/3 Tronco corto.

Arti solidi. Rustica e resistente, precoce e buona trasformatrice degli alimenti. Caratterizzata da ottimi indici di conversione e da buone rese al macello. Il grasso di marezzatura è elevato e il colore della carne scuro. E' adatta alla produzione del suino magro e fornisce carcasse ricche di tagli pregiati. In Italia è stata usata per incroci per la produzione del suino pesante da salumeria. Attualmente poco usata. L'anomalia PSE seppur presente nella razza si presenta meno che nella Poland China

Consistenza numerica molto modesta. RAZZE ITALIANE Caratterizzate da mantello scuro, rusticità e da una ottima capacità ad alimentarsi nel sottobosco. Consistenza numerica molto modesta.

MORA ROMAGNOLA La “Mora” che ha popolato tutto il versante nord dell’Appennino nelle provincie di Ravenna e Forlì fino agli anni ’50. sta ora rischiando di scomparire: nel 1949 ne esistevano circa 22 mila esemplari, che si sono ridotti, qualche anno fa, a meno di 10 (li ha conservati miracolosamente un allevatore di Faenza. E’ un antico suide con notevoli doti di rusticità e forte attitudine materna; dotata di scarsa precocità, i soggetti di questa razza possono comunque raggiungere notevole peso.

Le sue caratteristiche sono: costituzione longilinea, buona taglia, testa piccola con muso lungo e sottile, orecchie piegate in avanti e parallele al muso, occhio a mandorla di colore nero, pelle scura con setole nere che formano lungo la linea dorso-lombare una specie di criniera denominata “linea sparta”. Razza robusta, con carni saporite adatta al consumo fresco e alla trasformazione secondo i metodi tradizionali. Con la diffusione degli allevamenti industriali è stata completamente abbandonata: perché cresce molto più lentamente dell’onnipresente Large White e, paradossalmente, per la maggiore percentuale di grasso che caratterizza la sua carne rispetto ad altre razze suine “magre”. Come molte vecchie razze la Mora è vigorosa, predisposta all’ingrassamento e molto rustica: ideale per sistemi di allevamento all’aperto.

E’ stata inserita dalla Regione Emilia-Romagna nel Piano Regionale di Sviluppo Rurale come razza da salvare e dal movimento Slow-food nelle cento produzioni italiane da presidiare.

Razza antichissima originaria della Campania, già nota ai Romani, sembra avere origine da razze orientali. Verso la fine del secolo scorso, questo tipo di maiale veniva allevato nelle province della Campania, del Lazio, del Molise e di molte altre zone del Mezzogiorno. Attualmente, allo stato di "semiestinzione", la Casertana è presente solo in qualche allevamento a conduzione familiare nella provincia di Benevento. Sulle origini di questa specie non sono stati condotti studi approfonditi. L'unico effettuato, infatti, risale al 1899, quando dall'esame di reperti archeologici rappresentanti porci e cinghiali ritrovati negli scavi di Capua, Pompei ed Ercolano, si riuscirono a individuare le caratteristiche somatiche originarie della Casertana. Casertana

Comunque, i tratti somatici tipici sono la cute nero ardesia sprovvista di setole (da cui il nomignolo di "pelatella"). La testa piuttosto lunga, a profilo rettilineo, caratterizzata spesso dalla presenza, ai lati delle mandibole, di due appendici cutanee dette sciuccagli, tettoie o bariglioni. Le orecchie sono di grandezza media, ravvicinate tra loro e dirette obliquamente dall'alto verso il basso in avanti. Il tronco è mediamente lungo e gli arti asciutti, piuttosto sottili. Spessore del lardo 3,4-4,4 cm. Tagli magri: 49-52% con diete a più bassa energia; 34-37% con diete a più elevata energia. Utilizzata per incrocio fornisce buoni accrescimenti perdendo alcuni caratteri negativi.

E’ la razza più precoce fra le nostrane : ad un anno le scrofe pesano 120 – 140 Kg, i verri 150-170 Kg mentre i soggetti coetanei destinati al macello raggiungono i 219 Kg. La prolificità è discreta ( 7-9 maialini per parto) ma buone sono le attitudini materne della capacità di allattamento e allevamento della nidiata.

Razza antecedente al 1000 d. c Razza antecedente al 1000 d.c., originaria della colline senesi, regione di boschi cedui. Si diffuse in tutta la Toscana diventando la razza maggiormente rappresentata. Maiale di taglia media, con cute nera, setole nere poco folte, ed una caratteristica fascia bianco rosata (una sorta di cintura, per l’appunto) che cinge torace, spalle, garrese e arti anteriori. Il grifo si presenta più allungato e stretto rispetto alle altre razze di maiali, un adattamento ad uno stile di vita più rustico. Cinta Senese

Coda con pennacchio di setole in fondo è quasi sempre portata senza ricciolatura. Le orecchie sono di piccola dimensione, dirette in avanti e un po’ in basso, a coprire gli occhi dai rovi e dalle sterpaglie.  APPARATO SCHELETRICO: il tronco è cilindrico e non eccessivamente lungo con leggera preponderanza del treno posteriore, la linea dorsale è leggermente arcuata. Carcasse magre. Utilizzata negli incroci con razze bianche produce suinetti cosiddetti "tramacchiati o bigi".

Taglia medio piccola. Altezza del garrese 82-90 cm (adulti) Taglia medio piccola. Altezza del garrese 82-90 cm (adulti). Tardiva e a media prolificità. Primo accoppiamento 12-18 mesi (tre parti in 2 anni). Numero medio di nati: 6,8

L'origine di questa razza risulta incerta L'origine di questa razza risulta incerta. Due sono le ipotesi attuali: una la fa discendere dal ceppo iberica, l'altra da quello romanico. Un tempo era presente in vaste zone della Calabria ed era distinta in diversi "tipi" locali (Reggino, Cosentino, Lagonegrese e altri). Tutti questi animali avevano in comune la produzione di carne magra ideale per la produzione dei tipici insaccati della zona. Fornisce tagli magri, mentre i prosciutti e le spalle sono di buona pezzatura. Suino nero calabrese

Il suino Nero, adattatosi in maniera pressoché perfetta all’aspro ambiente calabro, ha subìto a partire dal 1970 una forte diminuzione di capi, tanto da sfiorare l’estinzione, oggi forse evitata grazie all’appassionato lavoro di alcuni ricercatori e/o allevatori. La consistenza attuale è molto ridotta: poche decine di soggetti veramente tipici e molti altri che richiamano più o meno da vicino il tipo originale. La media parto di questa rustica razza è di 7, 9 suinetti, normalmente più piccoli alla nascita rispetto alle tipologie bianche; le scrofe manifestano un forte istinto materno e lo svezzamento, col naturale allontanamento della madre dai piccoli, avviene dopo 35, 40 giorni.

Il Nero Calabrese, contraddistinto da una crescita in peso piuttosto lenta (e in questa caratteristica, probabilmente, va ricercata la causa del suo abbandono), è particolarmente indicato per l’allevamento allo stato brado o semibrado, in quanto poco soggetto a malattie che normalmente attaccano i suini come bronchiti, guai muscolari e articolari, patologie enteriche. I maschi all'anno arrivano a pesare anche 150 kg, mentre le femmine ingrassate possono superare i 120 kg. Come molte razze "colorate autoctone" le caratteristiche principali sono la capacità di valorizzare alimenti poveri, la rusticità, il vigore sessuale per il verro e l'attitudine materna per la scrofa.

CAVALLINA LUCANA Allevata in Basilicata ed in Campania. Mantello scuro e setole spesse e a punta bianca (effetto brinato). Testa ed estremità più sviluppati. Tagli magri 50% circa; spessore del lardo: 2,7-3,5 cm.

Il Nero è un maiale di taglia piccola e mantello scuro, molto simile al cinghiale, che vive nei boschi dei Nebrodi ed è allevato allo stato semibrado in ampie zone adibite a pascolo: solo in concomitanza con i parti si ricorre all’integrazione alimentare. Frugale e resistente, questa razza negli ultimi anni ha visto ridursi il numero dei capi (stimabile attualmente in 2000 soggetti). La sua estinzione costituirebbe una grave perdita per il patrimonio genetico, per l’economia locale e per il piacere gastronomico, perché il Nero dei Nebrodi dà carni di alta qualità. Suino dei Nebrodi

SARDA Di piccola mole (60-70 kg a 2-3 anni), ricorda il cinghiale . Orecchie piccole portate in avanti e di lato. Presenza di tettole. Mantello nero, grigio, fulvo, pezzato. Setole formano una criniera sul dorso.

IBRIDI Ottenuti dall'icrocio di razze diverse o da linee diverse di una stessa razza. Great Grand Parents Grand Parents (incrocio) Parents Ibrido

Centri di selezione – Centri di moltiplicazione Vendita dei parents Ibridi in commercio: Raggio di Sole (Italiano: Landrace, Large White) , Impero " Nella " Cofok (olandese: razze olandesi, finlandesi, Large White) Dunel ( " : Landrace olandese x Duroc) Stamboek ( " : Yorkshire, Landrace, Duroc) Hypor ( " ) PIC (inglesi) Cotswold " Hylete " Manor (Landrace x Large White)