Giuseppe Ponsetti Corso di Storia Antica Modulo1 Dalla Preistoria alla Storia: la rivoluzione del Neolitico
La Programmazione In corso Svolto Da Svolgere
Paleolitico superiore piccoli gruppi: “bande” raccoglitori cacciatori Cronologia 30.000 - 5000 estinzione Homo sapiens neanderthalensis Homo sapiens sapiens rame Paleolitico superiore 30 25 20 15 10 (3000 a.C) Mesolitico? Neolitico Calcolitico raccolta e caccia osso cucitura scoperta e diffusione agricoltura propulsore arco domesticazione nomadismo sedentarizzazione piccoli gruppi: “bande” raccoglitori cacciatori villaggi città civiltà palaziali ceramica tessitura grotte dipinte (Altamira Lascaux) pitture rupestri statuette femminili inumazione scrittura Çatalhöyük Gerico 5
Paleolitico e Neolitico Palaiòs = antico; néos = nuovo; lìthos = pietra Paleolitico: utensili in pietra scheggiata, in realtà comprende un periodo di tempo di due milioni di anni: dalla comparsa degli ominidi alla scoperta dell’agricoltura circa 10.000 anni fa. Neolitico: età della pietra levigata, in realtà coincide con la scoperta e la diffusione dell’agricoltura, sino alla scoperta della scrittura. “Rivoluzione” neolitica: gli enormi cambiamenti determinai nella vita dell’umanità dalla scoperta e diffusione dell’agricoltura
Raccoglitori e Cacciatori Gli ominidi vissero di raccolta e caccia per 2 milioni di anni Anche la nosta specie ha vissuto di raccolta e caccia per almeno 50.000 anni e di agricoltura per 10.00 Alcuni gruppi della nosta specie , come gli aborigeni australiani o i pigmei africani, hanno vissuto di raccolta e caccia fino quasi ai nostri giorni. Ma l’Homo sapiens sapiens rispetto ai suoi predecessori si caratterizzò per una maggiore capacità di pensiero astratto: capacità di scolpire, disegnare e dipingere (statuette femminili, grotte dipinte) fenomeni probabilmente legati al sorgere di un pensiero religioso complesso: propiziare la fertilità del gruppo, risarcire in qualche modo la violenza dell’uccisione delle prede
Dee madri del Paleolitico?
Altamira e Lascaux
Società di raccolta e caccia Essere raccoglitori e/o cacciatori comporta: un adattamento eccezionale all’ambiente naturale il nomadismo: la necessità di spostarsi per seguire lo sviluppo dei frutti spontanei del suolo e gli spostamenti della cacciagione difficoltà a procurarsi quantità di cibo oltre le necessità di sopravvivenza immediate dei membri del gruppo tutti devono essere impegnati nella ricerca del cibo impossibilità di mantenere persone addette esclusivamente alla produzione di manufatti (artigiani), alla religione (sacerdoti), alla gestione (amministratori) e al governo della comunità impossibilità di un elevato grado di “divisione del lavoro” una sostanziale eguaglianza tra i membri del gruppo:
La scoperta dell’agricoltura Nella cosiddetta “mezzaluna” fertile circa 8000 a.C. Diffusione: Mesopotamia Anatolia Egitto Europa sud-orientale
L’allevamento Il cane accompagna l’uomo sin dall’ultima fase del paleolitico (mesolitico) Ma l’inizio dell’allevamento per la produzione di cibo, a cominciare dagli ovini, è quasi contemporaneo alla scoperta dell’agricoltura
Diffusione dell’agricoltura Çatalhöyük Gerico “mezzaluna” fertile
Sedentarizzazione La prima conseguenza dell’agricoltura è la possibilità di vivere nello stesso luogo per un tempo indefinito senza bisogno di spostarsi alla ricerca del cibo. Si assiste quindi ad un processo di sedentarizzazione formazione di villaggi permanenti alcuni di questi villaggi assumono in breve tempo notevoli dimensioni: alcune migliaia di individui come Gerico, in Palestina e Çatalhöyük in Anatolia alcuni li hanno definiti le prime città
Incremento demografico La maggiore disponibilità di cibo permette un aumento della popolazione Si stima che la popolazione mondiale sia aumentata nel corso del neolitico da 4, 5 milioni di individui a 100, 150 milioni
Surplus (Eccedenza) L’agricoltura permette l’accumulazione di riserve di cibo oltre le necessità immediate di sopravvivenza della comunità Chiamiamo questa eccedenza “surplus” Il surplus permette che alcuni individui si dedichi a tempo pieno ad attività diverse dalla produzione di cibo
La divisione del lavoro Il surplus permette quindi una reale divisione del lavoro: contadini artigiani specializzati mercanti sacerdoti soldati amministratori governanti Cioè permette la differenziazione sociale all’interno della comunità
La nascita della città Villaggio: Città: la quasi totalità degli individui sono contadini Città: una parte consistente della popolazione si dedica a funzioni diverse dalla produzione di cibo La città nasce dall’esigenza di avvicinare funzioni amministrative, di governo, religiose e tecniche (artigianato specializzato) Le prime città sono sicuramente quelle dei Sumeri Forse a Gerico, milleni prima, si svilupparono alcuni elementi della città
La Città Perché si possa parlare di città non basta che alcune migliaia di individui vivano in edifici contigui Nelle città si concentrano funzioni amministrative, religiose e di comando (governo) di un territorio Come vedremo nel modulo 2, le prime città hanno al centro una struttura: il “palazzo”, in cui vengono esercitate tali funzioni
Çatalhöyük Assenza di mura Edifici poco differenziati Tracce di attività artigiane e di culto diffuse in tutte le abitazioni Più che di città si tratta di villaggio di grandi dimensioni
Çatalhöyük (b)
Gerico neolitica grandi mura torre di guardia differenti dimensioni degli edifici edificio identificato come tempio Possono indicare funzioni specializzate e differnziazione sociale
La “rivoluzione” del Neolitico Sacerdoti Amministratori Soldati Governanti Incremento demografico Sedentarizzazione Agricoltura (allevamento) Surplus (eccedenza) Differenziazione sociale Divisione del lavoro Contadini Artigiani Mercanti Villaggi Città (Palazzo) centro di comando Innovazione tecnica (ceramica, tessitura, architettura, rame)
La Preistoria in Europa In buona parte dell’Europa mediterranea dura sino all’età del ferro (I millenio a.C.) Nell’Europa continentale sino alla conquista romana e oltre nei territori non conquistati Si sviluppano popolazioni di agricoltori e allevatori. Abili nella lavorazione dei metalli, capaci di costruire monumenti come i cerchi di pietra e i nuraghe, dotati di conoscenze astronomiche, ma che non conoscono la scrittura