“APQ Politiche Giovanili” Linee Guida Illustrazione Procedura Giovanni Pasqualetti D.G. Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà Criteri di valutazione.

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“APQ Politiche Giovanili” Linee Guida Illustrazione Procedura Giovanni Pasqualetti D.G. Diritto alla Salute e Politiche di Solidarietà Criteri di valutazione dei progetti

Articolato APQ E Azione di Sistema 1 - Favorire la partecipazione e la socializzazione 2 - Incentivare l'impegno sociale 3 - Promuovere protagonismo e responsabilizzazione 4 - Realizzare strumenti di informazione 5 - Sostenere e promuovere la creatività 6 - Sostenere e promuovere la cultura della legalità 7 - Sviluppare la rappresentanza e la cittadinanza attiva Assi APQ 1-comunità di senso 2-sistema delle responsabilità 3-connessioni di partecipazione 4-continuità di prospettive Pilastri RELAZIONERELAZIONE RELAZIONERELAZIONE

Le politiche giovanili si sviluppano su tre livelli funzionali: REGIONALE – programmazione e indirizzo; PROVINCIALE – coordinamento; LOCALE – progettazione e gestione. La programmazione istituzionale

Criteri Progettuali Caratteristiche del progetto AREA GENERALE AREA DEI BISOGNI AREA DEL CONTESTO AREA DELL’AZIONE AREA DELLA VALUTAZIONE AREA DELLA DISSEMINAZIONE

Requisiti di Ammissibilità NON SONO AMMESSI a finanziamento progetti finalizzati prevalentemente a corsi, attività formative oppure singole manifestazioni, eventi, ecc… L’Ente deve contribuire con risorse proprie per almeno il al 35% del costo complessivo. Sono ammesse combinazioni di diversi tipi di intervento nel quadro di uno stesso progetto, purchè adeguatamente motivate.

Criteri di Valutazione dei Progetti Qualità e coerenza programmatica - Rispondenza ai fabbisogni dei destinatari individuati; - Rilevanza del Bacino geografico individuato; - Rilevanza strategica ed innovatività delle attività da realizzare rispetto al contesto socioeconomico territoriale di riferimento - Efficacia del piano di comunicazione proposto in relazione al target degli utenti; - Trasferibilità dell’iniziativa, ovvero possibilità di effettiva realizzazione di esperienze e di diffusione dei risultati in ambito regionale; - Rapporto fra le attività erogate e le risorse utilizzate per l’attività. - Sostenibilità economico-gestionale; - Capacità di coinvolgimento dei capitali privati, documentata attraverso dichiarazioni di impegno, protocolli di intesa etc.; - Grado di partecipazione finanziaria del soggetto proponente;

Criteri di Valutazione dei Progetti Sviluppo di comunità - Modalità di coinvolgimento del territorio e di definizione del partenariato istituzionale e economico-sociale; - Grado di sviluppo di integrazione fra Soggetti diversi del territorio ove si svolge il progetto - Livello di interazione e integrazione fra i giovani coinvolti e il contesto sociale del territorio - Modalità per favorire la partecipazione attiva dei giovani dalla progettazione - Dimensione della diffusione dell’informazione e relativa conoscenza in altri ambiti e contesti dello stesso territorio non direttamente coinvolti nel progetto - Aderenza in fase progettuale tra le linee guida e gli obiettivi del progetto - Capacità di svolgere una azione di valutazione follow up in grado di verificare la crescita della comunità e l’integrazione dei giovani coinvolti nel tessuto sociale in termini di responsabilità civica

Buona proposta progettuale  Bontà formale  Bontà sostanziale  utilità del progetto (coerente rispetto al contesto, risponde ai bisogni)  fattibilità del progetto (capacità dell’ente proponente, piano operativo, piano finanziario)  rispetto dei requisiti richiesti del bando (ammissibilità e presentazione)

Bontà formale 1. Il rispetto dei requisiti indicati nel bando (la scadenza, la modalità di invio della proposta, il “confezionamento” della domanda) 2. l’effettivo possesso dei requisiti di ammissibilità (esperienza nel settore: n° di anni, n° di progetti; attività per la quale si richiede il finanziamento inserita nello statuto dell’organizzazione) 3. il rispetto delle indicazioni intrinseche (dimensionamento economico medio degli interventi da finanziare) Bontà formale Buona proposta progettuale

Bontà sostanziale - 1 INPUT OUTPUT efficienza efficacia B Due sono le dimensioni che dimostrano la bontà sostanziale di un progetto: UTILITA’: il progetto produce valore aggiunto perché è coerente con il contesto e soddisfa i bisogni Gli strumenti per mostrare l’utilità di un progetto sono l'analisi del contesto e la mappa strategica (coerenza degli obiettivi con i bisogni dei portatori di interesse) Bontà sostanziale

Buona proposta progettuale FATTIBILITA’: il progetto è fattibile quando 1. Il soggetto proponente è affidabile e competente (ha le carte in regola per gestire il progetto una volta finanziato); 2. Il piano operativo mostra una coerente pianificazione delle fasi che compongono il progetto e una corretta scansione temporale degli interventi previsti (il progetto ha un inizio e una fine identificati e il numero di attività previste è coerente rispetto al tempo a disposizione); 3. Il piano finanziario evidenzia un giusto rapporto costo/utilità (es. 100 mil per formare 10 persone = 10 mil a persona); 4. La quantità di risorse previste nel budget è sufficiente per svolgere le attività previste.

La presentazione di un progetto  Che cosa?  Contiene la descrizione del piano operativo del progetto, con l’articolazione in fasi e la definizione della dimensione temporale. Identifica le risorse coinvolte sul progetto  Ente proponente:  Descrizione del progetto:  Piano finanziario:  Chi fa?  Richiede la presentazione del soggetto proponente per mettere in evidenza le competenze e l’affidabilità del soggetto  Quanto costa?  Definisce il budget dell’intervento previsto per macro-aggregati

La descrizione del progetto Le prime informazioni servono a fornire una fotografia generale, una panoramica dell’intervento Quindi il grado di dettaglio aumenta e dalla panoramica si passa a zoomate che descrivono il progetti in modo più analitico Una delle informazioni più importanti per la bontà estetica del progetto: il titolo Il nome del progetto deve essere una parola breve, possibilmente un acronimo. Un buon nome: evoca il progetto che si vuole realizzare è connesso al nome del programma di finanziamento

Responsabilità I progetti devono contenere al loro interno i nominativi dei referenti/responsabili dell’azione proposta. Per la Regione rappresentano i riferimenti individuali a cui rivolgersi come interfaccia formali dei progetti. Tali figure si distinguono in: coordinatore referente per il Soggetto proponente. giovane/i referente/i o per il/i gruppo/i coinvolti. Il secondo livello si ritiene imprescindibile e l’eventuale assenza di un gruppo di giovani coinvolti dall’inizio della progettazione e del loro relativo referente (o referenti) determina l’esclusione del progetto dal contributo regionale.

Tempi e modalità I progetti devono pervenire in duplice copia cartacea presso la sede della Provincia e per conoscenza al Comune di riferimento (o ai Comuni nel caso le attività si svolgano a livello sovra comunale) entro il 31 gennaio Devono inoltre essere inviati on-line all’ La Regione si impegna a completare l’istruttoria di valutazione dei progetti entro quarantacinque giorni da tale data.

Obblighi dei Benficiari a.I soggetti ammessi al contributo sono tenuti a produrre alla Regione: b.materiale di pubblicizzazione dell’iniziativa (programma, depliant, ecc.); c.condivisione in rete di siti web, portali locali giovani; d.relazione illustrativa dei risultati conseguiti dall’iniziativa, in particolare, rispetto alle finalità di informazione e/o comunicazione, al grado di partecipazione, disseminazione pubblica dei risultati ottenuti e del raggiungimento dell’obiettivo, evidenziando le eventuali criticità; e.descrizione analitica delle spese e delle entrate realizzate, con l’attestazione di corrispondenza a vero di quanto dichiarato, unitamente alla documentazione a corredo ritenuta più opportuna; f.codice fiscale dell’organismo richiedente e specificazione del mezzo di accreditamento del contributo.

Governance