Nacque a Torino il 19 dicembre 1883 da Fausto Gozzano e Diodata Mautino. La sua città natale era Agliè, dove trascorreva anche le sue vacanze. Lì collocò anche Villa Amarena della “Signorina Felicità”. Nel 1904 si iscrisse all’Università di Torino presso la Facoltà di Giurisprudenza, ma non arrivò mai alla laurea. Nel 1907 conobbe, grazie alla sua passione per la poesia, Amalia Guglielminetti. Da questa amicizia nacque poi una relazione.
Nel 1909, dopo la morte dei genitori, Gozzano cominciò ad avere problemi economici; infatti fu costretto a vendere la sua casa di Agliè. A causa della sua malattia polmonare, gli fu consigliato di fare un viaggio e andò per un mese in India ( ). Quando tornò scrisse un breve resoconto per la stampa. Morì il 9 agosto 1916 a soli trent’anni, a causa della tisi, una malattia polmonare.
Guido amò talmente tanto il Canavese, da trascorrere sempre le vacanze e tutti i periodi più belli della sua breve vita. Ha attraversato gran parte dei nostri paesi in treno e in bicicletta. Suo padre, Fausto Gozzano, fu l’ingegnere che progettò la ferrovia di Rivarolo, che ancora oggi collega i paesi di Rivarolo e Chieri passando per Torino ed è chiamata ferrovia canavesana.
Nel 1907 fu pubblicata la sua prima raccolta: “La via del rifugio”. Nel 1911 fu pubblicata la sua raccolta di opere più significativa: “I colloqui”. Lavorò anche a “Le farfalle” ( ), un poemetto, ma morì prima di concluderlo. Dopo la sua morte, dal resoconto del suo viaggio in India, venne assemblato il volume “Verso la cuna del mondo”, pubblicato nel 1917.
“La via del rifugio” fu ispirata dalle sue tre nipotine che Gozzano amava tanto. Ecco due stralci di questa bellissima raccolta di poesie… - Una farfalla !- - Dai! Dai!- scendon pel sentire le tre bimbe leggere come pagetti gai. (da “La via del rifugio” Guido Gozzano). Bellissima. D’ inchiostro l’ali, senza ritocchi avvivate dagli occhi d’un favoloso mostro. (da “La via del rifugio” Guido Gozzano).
L'opera è in tre parti (Il giovane errore, Alle soglie, il reduce) dedicate ad altrettanti momenti di vita del giovane poeta. Nella seconda parte “Alle soglie” ci sono due celebri poemetti “La signorina felicità”e “L’amica di nonna Speranza”.
La scuola secondaria di primo grado “Guido Gozzano” di Caluso comprende altre due sedi a San Giorgio e San Giusto, intitolate rispettivamente a “Carlo Botta” e “Nino Costa”.