Il Parco in ascolto… 2. 2. per la promozione di momenti di dialogo e partecipazione 1. 1. per una analisi degli attori e dei bisogni del territorio.

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Il Parco in ascolto… per la promozione di momenti di dialogo e partecipazione per una analisi degli attori e dei bisogni del territorio

CHI SIAMO UNIVERSITA’ DELL’AQUILA GRUPPO DI LAVORO Angelo Turco - Direzione Prof. di Geografia – Università dell’Aquila Lina Calandra - Coordinamento interviste, architettura GIS, elaborazione dati Ricercatore di Geografia – Università dell’Aquila Serena Castellani, Andrea Di Vico (laureati) - Interviste di terreno e compilazione delle Schede di valutazione Eleonora Di Felice,, Luisana Ferretti, Anna Ludovici (laureande) - Interviste di terreno e compilazione delle Schede di valutazione Martina Ciafardoni (laureanda) - Inserimento dati e gestione GIS Berardina Clemente - Editing del rapporto finale Gli apparati grafici e cartografici sono stati elaborati presso CARTOLAB (Laboratorio di Cartografia – Dipartimento di Culture Comparate - Università dell’Aquila). PROGETTO LIFE + EX-TRA Capofila : PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO MONTI DELLA LAGA Partner italiani : PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI PARCO NAZIONALE DELL’APPENNINO TOSCO EMILIANO

Nel quadro del Progetto, la Cattedra di Geografia dell’Università degli Studi dell’Aquila (prof. Angelo Turco) ha effettuato una rilevazione sul territorio dei tre parchi andando ad ascoltare istituzioni e operatori del settore agricolo, zootecnico, turistico e del mondo ambientalista, venatorio, associativo, sulle principali problematiche e sui maggiori punti di forza legati alla presenza dei parchi. COSA ABBIAMO FATTO Ciò che ha fatto e fa bella la nostra montagna, è la cura che noi le abbiamo sempre dedicato! Se non fosse per i vincoli e i divieti, non ci si accorgerebbe proprio della presenza del Parco! La buona volontà di qualche soggetto del Parco non basta, c’è bisogno di progettualità e volontà politica!

COSA ABBIAMO FATTO Nei tre parchi italiani coinvolti nel Progetto sono stati “ intervistati ”, per lo più in forma diretta, rispettivamente: Spesso al Parco vengono imputate colpe anche quando non c’entra niente; però è anche vero che il Parco dà spesso l’impressione di “prendere decisioni ad Assergi e poi pretendere di calarle sul territorio”!

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga l’indagine è stata condotta come segue: COSA ABBIAMO FATTO Sul totale di tutti i soggetti indicati dal Parco, le interviste sono state: In particolare, sul totale di tutti i soggetti istituzionali, le interviste sono state: In particolare, sul totale di tutti gli operatori del territorio e altri tipi di soggetti, le Interviste sono state:

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga l’indagine è stata condotta come segue: COSA ABBIAMO FATTO

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga l’indagine è stata condotta come segue: COSA ABBIAMO FATTO

Il primo obiettivo dell’indagine di terreno è stato quello di ricostruire il quadro complessivo delle tensioni e delle conflittualità in atto sul territorio, ma anche di prendere nota dei punti di forza dei parchi. Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è emerso il seguente quadro: TENSIONI COSA E’ EMERSO DALLE INTERVISTE

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è emerso il seguente quadro: CONFLITTI COSA E’ EMERSO DALLE INTERVISTE Ma nella concezione del Parco “l'animale uomo” non può anch'esso essere considerato come in via di estinzione?

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è emerso il seguente quadro: PUNTI DI FORZA COSA E’ EMERSO DALLE INTERVISTE

PUNTI DI FORZA COSA E’ EMERSO DALLE INTERVISTE

Nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è emerso il seguente quadro: PUNTI DI FORZA COSA E’ EMERSO DALLE INTERVISTE

CINGHIALE MODALITA’ DI GESTIONE DEL PARCO USI CIVICI (pascolo, taglio boschivo) SCARSA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E TURISTICA LUPO FAUNA SELVATICA ALTRO TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

1.L’ideologia ambientalista intransigente e irragionevole del Parco 2.I vincoli e i divieti che incidono sull’attività agricola e zootecnica 3.L’esasperazione della popolazione 4.Le aspettative deluse 5.Il disequilibrio della presenza del Parco nelle varie aree 6.TAGLIO BOSCHIVO: - limitazioni; - orientamento “alto fusto”; - periodizzazione del taglio 7.I cinghiali causano danni all’agricoltura e alla zootecnia 8.I cinghiali causano incidenti stradali e danni alle cose 9.La cattiva gestione del rapporto con i cacciatori

CINGHIALE TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

CINGHIALE TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

Ci sentiamo come gli animali in via di estinzione che nessuno però si preoccupa di proteggere! CINGHIALE Forestale Agricoltori / Allevatori 1.I cinghiali causano danni all’agricoltura e alla zootecnia 2.I cinghiali causano incidenti stradali e danni alle cose Province Aziende sanitarie Comuni Comunità montane

Forestale CINGHIALE Province Forestale Agricoltori / Allevatori 3.Le misure preventive inefficaci Comuni Comunità montane Agricoltori / Allevatori 4.I sopralluoghi e la valutazione del danno inadeguati 5.Gli indennizzi insufficienti e origine di speculazioni Comuni Comunità montane Province Forestale 6.Il malcontento dei cacciatori 7.Il divieto di caccia nel Parco 8.La cattiva gestione del rapporto con i cacciatori 9.Gli interessi dei cacciatori 10.Le pressioni politiche rispetto agli interessi dei cacciatori Comuni Comunità montane

CINGHIALE Aziende sanitarie Agricoltori / Allevatori 11.Progressivo abbandono delle attività 12.I cinghiali causano danni e squilibri ambientali Comuni Comunità montane 13.Il cinghiale pone un problema di salute pubblica (commercio illegale) 14.Il cinghiale non viene valorizzato come risorsa economica

MODALITA’ DI GESTIONE DEL PARCO TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

MODALITA’ DI GESTIONE DEL PARCO TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

M.D.G. 1.L’ideologia ambientalista intransigente e irragionevole del Parco 2.I vincoli e i divieti che incidono sull’attività agricola e zootecnica 3.L’esasperazione della popolazione Perché il Parco non chiede a noi su quali potenzialità vogliamo investire, ma anche a quali bisogni vogliamo rispondere, prima di progettare interventi inutili? I progetti vanno pensati insieme al territorio, non semplicemente presentati al territorio! Forestale Agricoltori / Allevatori Province Aziende sanitarie Comuni Comunità montane

MODALITA’ DI GESTIONE DEL PARCO 8.Il Commissariamento e l’assenza di strumenti e luoghi di programmaz. e pianificaz. 9.Il mancato utilizzo di fondi pubblici o incentivi statali ed europei Comuni Comunità montane Forestale 10.Le difficili e poco gratificanti condizioni di lavoro dei Forestali 6.Lo sperpero di risorse pubbliche in interventi inutili e dispendiosi 7.La mancanza di una corretta informazione e comunicazione / La difficoltà di dialogo e di confronto Forestale 4.Lo stato di abbandono e degrado del territorio 5.L’impossibilità di fatto di gestire il territorio Agricoltori / Allevatori Province Comuni Comunità montane Aziende sanitarie Province Agricoltori / Allevatori

USI CIVICI (pascolo, taglio boschivo) TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

Il Parco interviene senza neppure conoscere le effettive potenzialità, risorse, idee del territorio! USI CIVICI Titolari di uso civico 1.TAGLIO BOSCHIVO - limitazioni - orientamento “alto fusto” - periodizzazione del taglio Tecnici/ professionisti Amm. separate Forestale Comuni Comunità montane

USI CIVICI (TAGLIO E PASCOLO) 2.La concezione ambientalista che esclude il concetto di “uso” 3.Il non riconoscimento o la limitazione degli usi civici da parte del Parco (pascolo, bosco) 4.La conflittualità interna alle stesse Amm. Separate 5.La conflittualità tra Amm. Separate, titolari di uso civico, Comuni Titolari di uso civico Tecnici/ professionisti Amm. separate 8.La tendenza del Parco a favorire le ditte private 9.Il Piano del Parco Comuni Comunità montane 6.La sovrapposizione e contraddizione delle norme soprattutto in riferimento al taglio boschivo Forestale Comuni Comunità montane 7.Le limitazioni del pascolo Titolari di uso civico Tecnici/ professionisti Amm. separate Titolari di uso civico Tecnici/ professionisti Amm. separate

SCARSA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E TURISTICA TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

Se nel Parco non ti fanno nemmeno portare l’elettricità nei rifugi e il turista non può nemmeno utilizzare il cellulare perché non c’è copertura di rete (a scapito anche della sicurezza), è difficile credere che il Parco operi per la valorizzazione turistica. S.V.T.T. 1.Le aspettative deluse 2.Il disequilibrio della presenza del Parco nelle varie aree Amm. separate Forestale Comuni Comunità montane Agricoltori / Allevatori Aziende sanitarie

SCARSA VALORIZZAZ. T. e T. 3.Il freno allo sviluppo del territorio da parte del Parco 7.L’assenza del Parco sul territorio 8.L’utilizzo del logo del Parco 6.La mancanza di una politica di gestione del territorio e di sviluppo turistico Comuni Comunità montane Aziende sanitarie Forestale Agricoltori / Allevatori Amm. separate Comuni Comunità montane Aziende sanitarie Forestale 4.Gli interventi senza seguito e lo stato di abbandono delle realizzazioni del Parco Forestale Agricoltori / Allevatori 5.Lo scarso coinvolgimento delle realtà locali Amm. separate

LUPO TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

LUPO TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

LUPO TENSIONI E CONFLITTI NEL PNGSML

È una questione di dignità: non è dignitoso lavorare sapendo che si riesce a campare solo grazie ai contributi europei!! LUPO Cacciatori Forestale Allevatori Provincia

LUPO 3.La modalità e l’entità degli indennizzi 4.Lo stress e la dispersione del bestiame 5.La perdita di tempo e di soldi per le pratiche Forestale Provincia 3.La disputa con i veterinari dell’ASL Cacciatori 3.L’atteggiamento ostile nei confronti del lupo Allevatori 3.La modalità di constatazione della causa di morte 4.Disaccordo tra veterinario Parco / veterinario ASL 3.Le modalità dei sopralluoghi Forestale Allevatori

LUPO Gli atteggiamenti negativi che emergono nei confronti del Parco sono i seguenti: 1) Risentimento per “la scarsa fiducia da parte del Parco nei confronti degli allevatori”. A detta di alcuni allevatori (soprattutto nell’area aquilana), il Parco parte dal presupposto che gli allevatori vogliono speculare sugli indennizzi. 2) Ostilità per “le difficoltà di dialogo con il Parco”. A detta di alcuni allevatori, il clima di scarsa fiducia rende il dialogo difficile. Inoltre, se un allevatore ha un problema ma anche semplicemente un’idea, di fatto non sa a chi rivolgersi, con chi parlare “ammesso che si riesca a parlare con qualcuno perché trovare qualcuno che ti stia a sentire lì dentro è sempre un’impresa!”.

LUPO 3) Insoddisfazione per “l’impressione che il Parco dà di non fare abbastanza per limitare i danni”. 4) Insoddisfazione per “le difficoltà a fare il proprio lavoro”. In generale gli allevatori sostengono che il Parco non tenga sufficientemente in conto la difficoltà complessiva che essi incontrano per tirare avanti con la loro attività che di fatto “sta progressivamente e inesorabilmente morendo anche perché non ci si campa quasi più con le pecore”. 5) Disappunto per “la scarsa considerazione delle competenze”: “E’ da quando siamo bambini che facciamo questo mestiere perché lo facevano i nostri genitori e lo facevano i nostri nonni: come pretendono quelli che le bestie le hanno studiate sui libri o che se ne stanno chiusi negli uffici a venire a dirci cosa dobbiamo fare e cosa non dobbiamo fare?”.

Grazie di cuore a tutti!!