Fiabe: origini e sviluppi. Propp Propp individuò le origini storiche della fiaba (qualsiasi sviluppo narrativo che prende le mosse da un danneggiamento.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
“IL VALORE EDUCATIVO DELLA FIABA”
Advertisements

Lavoro Di Italiano! Kapponi Riccardo & Satweender Singh.
Raccontiamo storie.
DOLORE, MALATTIA, MORTE: SI PUÒ PARLARNE AI BAMBINI?
Il pensiero di Norberto Bobbio nelle nostre ricerche
Giochi e divertimenti nella Roma imperiale
Io e la matematica Elena Gardenal.
Benvenuti nel Mondo delle Fiabe! Benvenuti nel Mondo delle Fiabe!
Realizzato dalla classe I SS C Licei Colombini Piacenza
Costruire una “fiaba di magia”
EPICA E MITO Perchè nasce l'epica?
I GENERI LETTERARI COME LEGGERE IN MODO ATTIVO
IL ROMANZO Genere letterario narrativo in prosa dalla trama estesa, ricca di storie, verosimili o di fantasia, e di personaggi.
LE ORIGINI DELLA TRAGEDIA
Le forme dellimmaginario Corso di Antropologia Culturale Mercoledì 04 APRILE 2012.
Gli elementi fondamentali
Viaggiamo nel mondo delle Favole e delle Fiabe
a cura del prof. P. Vezzoni
Narratologia – I personaggi
Comprendere e scrivere fiabe
Relazione sull’incontro con Pupa Garribba
Presentazione realizzata da Maria Giuseppina Catalini corso L6
Analisi del testo narrativo
Platone Simposio.
Prof. Lorenzo Bordonaro - Italiano - 1^ A

BICE MORTILLARO.
I generi letterari e elementi di narratologia
la catechesi dell’iniziazione cristiana oggi?”
Benvenuti nel mondo delle storie!.
12° incontro.
Benvenuti nel Mondo delle Fiabe!
La magia del presepe Prof.ssa Noemi Sollima.
Punti di Vista Le reti di Petri.
LA FIABA E’ un genere letterario. Le fiabe sono antichi racconti di origine popolare, trasmessi oralmente di generazione in generazione, che solo in seguito.
Mastellina Tanti, tanti anni fa, in un piccolo villaggio, vivevano un uomo e una donna. Prima essi avevano abitato in una città, in un palazzo bello e.
Gli Aborigeni Australiani
Il racconto d’avventura
IL FORNO.
Benvenuti nel Mondo delle Fiabe!
Giochiamo con … Fabula e intreccio.
FIABE, RACCONTI, FAVOLE.
“Dio ha creato l’uomo perché ama le storie” (E.Wiesel)
LA NOVELLA E IL RACCONTO
LA FIABA p. 2-5 Che cos’è: Un racconto fantastico e di meraviglie in cui compaiono esseri soprannaturali (fate, streghe, orchi) e accadono eventi che non.
Introduzione ai generi letterari – Elementi di narratologia
Il racconto d’avventura
Morfologia e funzioni narrative della fiaba e narratologia
LA SINDONE: PROVOCAZIONE ALL’INTELLIGENZA E MESSAGGIO UNIVERSALE
Università della Calabria DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Università degli studi Suor Orsola Benincasa
Il mito.
Classe I L Epica Prof. Giovanni Godio
IL MITO.
IL TESTO NARRATIVO I testi narrativi si distinguono dagli altri testi in quanto raccontano una storia.
La fiaba La voce narrante, pagine 63, 64, 65..
Il cibo nelle fiabe Il cibo è un elemento importante; è presente in molte fiabe classiche. Possiamo trovare ad esempio: mele, pane, crostate, selvaggina,
Benvenuti nel Mondo delle Fiabe!
Gli alunni della classe 3 G della scuola primaria « Colombo» di Frattaminore hanno partecipato al concorso - progetto «Scrittori di classe 2» CONAD.
Gli elementi della narrazione PP.1.. La definizione e gli elementi della narrazione (p.9.) LA NARRAZIONE – è un fatto universale, presente nelle più diverse.
“Progetto Grimmmarathon “Tutoring nelle scuole” Classe 4-CL Liceo Ginnasio Statale Immanuel Kant Roma Piazza Zambeccari, 19 Luca Barbanti.
Mgr Marta Trajer Zakład Lingwistyki Tekstu Instytutu Języków Romańskich i Translatoryki Uniwersytet Śląski Corso di lingua scritta per il Primo anno di.
IL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE I IL MISTERO DEL PECCATO.
Presentazione del libro
Storie fantastiche raccontate tanto tempo fa…
VISITA ALLA MOSTRA PRESSO TORRE AVOGADRO LUMEZZANE “Aladino e la lampada magica” 16 dicembre 2010 (bambini di 5 anni)
Le Fiabe.
L’inferno è amico delle storie. Ciò che noi desideriamo nella nostra vita non corrisponde a quello che desideriamo nella finzione narrativa. Le storie,
La fabbrica delle storie
Benvenuti nel Mondo delle Fiabe!
Transcript della presentazione:

Fiabe: origini e sviluppi

Propp Propp individuò le origini storiche della fiaba (qualsiasi sviluppo narrativo che prende le mosse da un danneggiamento o da una mancanza attraverso funzioni intermedie e arriva fino allo scioglimento) nelle società tribali e nei riti di iniziazione. Il nucleo più antico delle fiabe magiche deriva dai rituali di iniziazione in uso nelle società primitive. Ciò che le fiabe narrano una volta accadeva: giunti a una certa età i ragazzi venivano separati dalla famiglia e portati nel bosco (Pollicino, Biancaneve etc.), dove gli stregoni della tribù, travestiti in modo da incutere paura, col viso coperto da maschere orribili.

I ragazzi venivano sottoposti a prove difficili e spesso mortali, ricevevano in consegna le armi (i doni magici che nelle fiabe donatori soprannaturali distribuiscono agli eroi in pericolo); infine, facevano ritorno alle loro case ed erano maturi per sposarsi e badare a se stessi. Nella struttura della fiaba si ripete la struttura del rito. Secondo Propp, la fiaba ha cominciato a vivere come tale quando l’antico rito è caduto, lasciando di sé solo il racconto.

Le fiabe sarebbero dunque nate per caduta dal mondo sacro al mondo laico: come per caduta sono approdati al mondo infantile, ridotti quasi a giocattoli. Attorno al primitivo nucleo magico le fiabe hanno raccolto altri miti desacralizzati, racconti di avventure, leggende, aneddoti; accanto ai personaggi magici hanno schierato i personaggi del mondo contadino (ad esempio il furbo e lo sciocco). Si è creato un denso e complesso magma.

Così facendo trasse una struttura che propose come paradigma di tutte le narrazioni, invece che classificare le fiabe in “tipi” e distinguere in esse dei “motivi ricorrenti” (cosa che faceva la scuola “storico-geografica”). Di conseguenza, Propp ricavò dalle manifestazioni variabili delle fiabe (personaggi e attributi) un numero finito di “costanti” (azioni e funzioni) che si ritrovano in tutte le fiabe nella stessa successione.

Propose la formula di uno schema comune a tutte le fiabe, articolato in 31 funzioni. Funzioni: sequenze inalterabili nell’ordine (si dispongono in successione logica in un unico racconto), che insieme compongono il racconto. Una funzione (elemento principale, grandezza costante, parte costitutiva fondamentale) indica una situazione tipica nello svolgimento della trama di una fiaba, riferendosi ai personaggi e ai loro precisi ruoli. Nell’analisi di Propp, è più importante quello che fa il personaggio, e non chi è. Se l’eroe è una fanciulla, un principe o un animale, poco importa: a caratterizzare lo svolgimento della trama è l’azione compiuta dall’eroe e no le sue caratteristiche fisiche.

Sono 8 le categorie di personaggi tipo: 1) antagonista: colui che lotta contro l’eroe; 2) mandante: è il personaggio che esplicita la mancanza e spinge l’eroe a iniziare la missione; 3) aiutante: colui o colei che aiuta l’eroe nella sua ricerca; 4) principessa o premio: l’eroe si rende degno di lei, ma spesso una serie di ingiustizie causate dall’antagonista impediscono il matrimonio.

5) padre di lei: colui che fornisce gli incarichi all’eroe, identifica il falso eroe e celebra il matrimonio. 6) donatore: prepara l’eroe e gli fornisce l’oggetto magico. 7) eroe o vittima: colui che reagisce al donatore, sposa la principessa. 8) falso eroe: colui che si prende il merito dell’eroe. Ogni personaggio riunisce più funzioni in una sfera d’azione.

Per Walter Benjamin il narratore era colui che trasmetteva ESPERIENZA in epoche in cui la capacità degli uomini di imparare dall’esperienza non era ancora perduta. Il narratore attinge a un anonimo patrimonio di memoria trasmesso oralmente, in cui l’evento isolato nella sua singolarità ci dice qualcosa del “senso della vita”. Cos’è il “senso della vita”? È qualcosa che possiamo cogliere soltanto nelle vite degli altri che, per essere oggetto di narrazione, ci si presentano come compiute, sigillate dalla morte.

La fiaba ci informa delle prime disposizioni prese dall’umanità per liberarsi dall’incubo che il mito le faceva gravare sul petto. Ci fa vedere, ad esempio, la fiaba, nell’immagine degli animali che aiutano il bimbo, che la natura non è solo infeudata al mito, ma si schiera più volentieri a difesa dell’uomo. Il meglio – ha insegnato la fiaba anticamente all’umanità e insegna ancora oggi ai bambini – è affrontare le potenze del mondo mitico con astuzia e impertinenza.