Anno scolastico 2006 -2007. Sebastiano : Mio fratello Nicolò ha intervistato la nostra bisnonna Dirce che ha 92 anni e abita a Sesta. Lei ha detto che.

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Anno scolastico

Sebastiano : Mio fratello Nicolò ha intervistato la nostra bisnonna Dirce che ha 92 anni e abita a Sesta. Lei ha detto che un tempo c'erano i folletti, ma adesso non ci sono più.

Facevano correre i cavalli tanto che al mattino i padroni li trovavano tutti sudati e gli facevano delle trecce che non si scioglievano più.

C’era anche la "Lucabaja" che veniva all'imbrunire e che aveva “trei gamb ed faja e una d’aindan e la mangiava ogni cristian”.

Nicolò: La nonna Jolanda che ha 70 anni e viveva a Casarola mi ha raccontato che quando era piccola andava a raccogliere le castagne nella "Buga ed Liger" e suo zio le faceva paura dicendo che lì c'era Liger, ma lei non aveva paura.

Su quel luogo si raccontava questa storia: C'erano una volta due donne che erano andate a prendere le foglie per fare la lettiera alle mucche nella "Buga ed Liger“…

…avevano sentito che c'era una festa una andò a ballare e dopo un po' c'è andata anche l'altra e hanno ballato tutta la notte. Senti? C’è una festa

Al mattino quando stavano tornando a casa Liger disse loro: "Va pian dona grosa che l'mort l’è in tla fosa!” Ho sentito una voce…

… e la notte dopo le due donne furono trovate morte. Dopo la loro mamma ha fatto dire tante messe e non se ne parlò più.

Liger era un folletto, colpiva le donne e aveva paura delle cose rosse. Una volta la mia nonna ha visto le trecce fatte da un folletto al suo cavallo.

Il mio nonno Deo che abitava a Monchio ha raccontato che sua mamma Caterina una volta ha trovato un regle: era un serpente corto, con poca coda, colorato, aveva due occhi grandi e la cresta come un gallo.

Faceva il verso del gallo e incantava.

Mattia: La nonna Rina che ha 80 anni mi ha raccontato che quando era piccola gli adulti parlavano di folletti e i bambini avevano paura..

I folletti erano vestiti di rosso e si trovavano nelle stalle o nei fienili; lei non li aveva mai visti ma li immaginava come dei gatti

Alcuni folletti facevano paura perché di notte andavano addosso alle persone: erano pesanti e non le lasciavano respirare.

andavano anche a fare le trecce ai cavalli, ma lei non ci ha mai creduto. A casa sua non ci sono mai stati. Uno che aveva paura del folletto metteva cose rosse sul letto per farlo stare lontano.

Matteo: La mia nonna si chiama Maria, ha 84 anni e vive a Mossale. Quando era piccola ha sentito parlare di folletti: si trovano nelle stalle dove c'erano le bestie, si manifestavano di più in inverno e di notte.

Lei personalmente non li ha mai visti, ma ha sentito dire che facevano dei dispetti ed erano silenziosi, le persone per tenerli lontani si mettevano addosso un fazzoletto rosso;

quando mandavano i cavalli nei prati, i folletti, durante la notte facevano le trecce nella loro criniera.

Patrick: La mia bisnonna che si chiama Rosa ed ha 86 anni; quando era piccola a Cirone ha sempre sentito raccontare le storie dei folletti.

Se il folletto prendeva a benvolere il cavallo lo strigliava, lo puliva, gli dava da mangiare, lo trattava bene, se invece lo prendeva in odio lo picchiava, lo faceva correre e il padrone al mattino lo trovava sudato e stanco.

Il padrone era disperato: lo spirito folletto non si vedeva, ma si sentiva il rumore delle botte. La bisnonna una volta ha visto il cavallo con la briglia lunga alzata perché il folletto lo portava a bere, ma non ha visto nessuno che teneva la briglia.

Per tenerlo lontano avevano attaccato un cartello nella stalla con scritte delle parole ingiuriose e da allora il folletto non ci andò più.

Mi ha anche raccontato che vicino a casa loro abitava un signore che si chiamava Guido, lui era disperato perché ogni notte il folletto andava a disturbarlo: gli tirava i capelli, le orecchie, non lo faceva dormire; dopo hanno scritto un cartello con tre parole nella camera e da allora non c'è più andato.

C'erano altri spiriti che vivevano sui monti. Nella Baganza c'è uno scoglio lungo e le persone lì sentivano dei rumori di catene che si muovevano e non vedevano niente; le persone avevano paura quando si trovavano in quel posto soprattutto all'imbrunire.

La nonna mi ha detto che quando il mio trisnonno andava a trovare la sua fidanzata e passava vicino alla chiesa di San Lorenzo, sentiva dei rumori che gli facevano paura, ma non vedeva nessuno. Una volta vide anche alzarsi dei fuochi: da lì non ci passò più e cambiò strada.

C'era anche il malocchio, e quello l'ha constatato anche lei. Davanti alla stalla del mio trisnonno abitava un signore che era considerato uno stregone. Il mio trisnonno una volta è andato ad arare in un campo con le mucche, ma arrivato là non è riuscito a far lavorare gli animali, saltavano di qua e di là e non riusciva a fare un solco nel campo e lui ha pensato che quello stregone gli avesse fatto il malocchio.

Il mio bisnonno è andato da lui, l'ha preso per il collo e gli ha detto che lo uccideva se non faceva in modo che le mucche lavorassero per bene.. Quel signore allora gli ha detto di tornare al campo che sarebbe riuscito a lavorare, e così è stato.

Da quella volta quando lo stregone passava davanti alla loro stalla guardava da un'altra parte e le cose sono sempre andate bene

Nicole: Il mio bisnonno si chiama Pepino, ha 83 anni e vive a Cirone. Ha detto che i folletti non si facevano vedere, erano quasi invisibili. Facevano dei rumori e a volte provocavano un vento forte.

La bisnonna Clelia ne ha sentito parlare: nelle stalle quando trovavano i cavalli o gli asini con la criniera arrotolata dicevano che erano stati i folletti.

alcuni animali erano trattati bene dai folletti altri invece erano trattati male. Per tenerli lontani si metteva qualcosa di rosso alla porta.

Andrea: ho intervistato un signore di Ballone che si chiama Stemio. Lui ha detto che alle Braie c'era il vento folletto che faceva girare intorno il fieno.

Sopra Ballone c'è una roccia, lì lui ha sentito un rumore di catene, di sassi che cadevano: secondo lui c'era un fantasma.

nelle stalle i folletti toglievano il cibo ai cavalli, facevano le trecce e li facevano sudare, le persone mettevano un fiocco rosso davanti alla porta per tenerli lontano. A volta questi esseri si appoggiano sopra le persone che dormono e non le lasciano respirare.

Per fare andare a letto i bambini dicevano che c'era la capra foresta che li veniva a prendere.

Simone : ho intervistato un prozio che si chiama Fernando e abita al Ponte Parma. Mi ha detto che quando era piccolo sentiva molto parlare dei folletti che si trovavano nelle stalle o anche nelle case:

erano piccoli piccoli e si manifestavano di notte e soprattutto in inverno. Erano buoni, ma facevano i dispetti: facevano le trecce nelle code delle mucche e dei cavalli, li slegavano e li mandavano fuori.

Cagon, cagon, cagon Qualcuno diceva che potevano passare dalle serrature. Non facevano versi, ma sghignazzavano. Le persone per mandarli fuori dicevano:

Sofia: ho intervistato la mia nonna che si chiama Anna e abitava a Brea, vicino a Bosco. Mi ha detto che i folletti lei li immaginava come pupazzetti volanti e che erano personaggi dispettosi perché facevano i dispetti ai contadini nelle stalle.

Quando era piccola ha sentito dire – non sa se sia una cosa vera – che in una stalla al mattino hanno trovato tutte le mucche slegate e un’altra volta due mucche legate assieme alla stessa catena.

Il nonno Pietro, nato e tuttora residente a Corchia, mi ha detto che poco lontano dal suo paese, nei pressi di Bergotto vi era una casa dove – dicevano – si sentivano gli spiriti e si vedevano i folletti. Loro, da bambini, avevano molta paura a passare di là, anche di giorno.