1 I poteri di accertamento della polizia municipale Le conseguenze sulla gestione dell’anagrafe Il nuovo procedimento di iscrizione e cancellazione anagrafica.

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1 I poteri di accertamento della polizia municipale Le conseguenze sulla gestione dell’anagrafe Il nuovo procedimento di iscrizione e cancellazione anagrafica dopo la riforma della legge n. 94/2009 Riccione 17 novembre 2009

2 La legge 15 luglio 2009 n. 94 Disposizioni in materia di sicurezza pubblica L’8 agosto 2009 è entrata in vigore la L. n. 94/2009 (G.U. n. 170 del ) Gli ambiti di intervento della legge n. 94/2009 sono molteplici e toccano diverse materie, fra cui l’anagrafe e lo stato civile. Per quanto riguarda l’anagrafe, le novità più significative riguardano:  l’introduzione della possibilità di verificare le condizioni igienico sanitarie dell’immobile in occasione della richiesta di iscrizione e di variazione anagrafica  nuove modalità di iscrizione delle persone senza fissa dimora

3 Art. 117 Costituzione Assegna allo Stato la potestà legislativa esclusiva in materia di cittadinanza, stato civile, anagrafi e legislazione elettorale Competenza dello Stato Art. 14 T.U.E.L. (D.Lgs. n. 267/2000) Affida al comune la dei servizi elettorali, di stato civile, di, di leva militare e di statistica Affida al comune la gestione dei servizi elettorali, di stato civile, di anagrafe, di leva militare e di statistica Gestione del Comune Prima di esaminare gli effetti che le disposizioni del c.d. pacchetto sicurezza determineranno nella gestione della funzione anagrafica è utile richiamare alcuni principi. Il ruolo dell’anagrafe prima e dopo la riforma ANAGRAFE

4 Che cosa registra l’anagrafe ? Nell’ A.P.R. sono registrate le posizioni relative a:  singole persone  famiglie  Convivenze che hanno fissato nel comune la RESIDENZA e  persone senza fissa dimora  persone senza fissa dimora che hanno stabilito nel Comune il proprio DOMICILIO Art. 1, comma 3, L. 1228/1954

5 Che cosa è cambiato con la riforma ? d.d.l. n. 733 “Decreto sicurezza” approvato dal Senato il 5 febbraio 2009 Art. 42 (Modifiche alla legge 24 dicembre 1954, n. 1228, e al testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286) 1. All’articolo 1 della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, dopo il primo comma è inserito il seguente: «L’iscrizione e la richiesta di variazione anagrafica sono subordinate alla verifica, da parte dei competenti uffici comunali, delle condizioni igienico- sanitarie dell’immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie. Se la verifica delle condizioni igienico-sanitarie non è compiuta nel termine di trenta giorni dalla richiesta di iscrizione, quest’ultima è effettuata con riserva di verifica, fatta salva la facoltà di successiva cancellazione in caso di verifica con esito negativo». Il “nuovo” articolo 1 della legge anagrafica: come avrebbe potuto essere

6 Che cosa è cambiato con la riforma ? Art. 1, comma 2, della legge 24 dicembre 1954, n. 1228, come modificato con la legge n. 94/2009: «L’iscrizione e la richiesta di variazione anagrafica possono dar luogo alla verifica, da parte dei competenti uffici comunali, delle condizioni igienico-sanitarie dell’immobile in cui il richiedente intende fissare la propria residenza, ai sensi delle vigenti norme sanitarie” Il “nuovo” articolo 1 della legge anagrafica: come è !

7 Che cosa è cambiato con la riforma ? La circolare del Ministero dell’interno n. 19 del , si limita a confermare ciò che appare già chiarissimo nel testo riformato dell’art. 1 della legge anagrafica: “Secondo tale disposizione, è data facoltà al comune di esercitare le proprie competenze in materia sanitaria, controllando le condizioni igienico sanitarie degli immobili in occasione delle richieste di iscrizione e di variazione anagrafica” Il “nuovo” articolo 1 della legge anagrafica: come è !

8 Che cosa è cambiato con la riforma ? In effetti, per fortuna, il legislatore ha fatto una totale retromarcia (quando ormai ogni speranza sembrava perduta) e ha aggiunto alle norme vigenti, una disposizione tanto scontata quanto inutile. Il potere del sindaco, nella sua qualità di autorità sanitaria locale, di disporre accertamenti e di adottare provvedimenti in materia sanitaria, è previsto dalla vigente legislazione ordinaria, per cui la nuova disposizione introdotta nella legge anagrafica non modifica il previgente quadro normativo La questione potrebbe essere liquidata con un secco: “NON E’ CAMBIATO NULLA!!!”

9 Accertamenti igienico sanitari Resta immutato il comma 3 dello stesso articolo 1 della legge anagrafica, che stabilisce il diritto – dovere all’iscrizione anagrafica di tutte le persone, le famiglie e le convivenze che hanno fissato nel comune la residenza, nonché delle persone senza fissa dimora che hanno stabilito nel comune il proprio domicilio, secondo le modalità stabilite dal regolamento per l’esecuzione della legge (d.P.R. n. 223/1989) che, in proposito, non ha subito alcuna modifica. Se questo è il principio fondamentale sul quale continua a fondarsi il diritto all’iscrizione anagrafica e se tale diritto non è condizionato e, soprattutto, non è subordinato per espressa disposizione normativa al requisito dell’idoneità delle condizioni igienico-sanitarie dell’abitazione, allora è evidente che nulla è cambiato in merito all’accertamento dei requisiti necessari ad ottenere il riconoscimento del diritto all’iscrizione anagrafica.

10 Al contrario, l’art. 29, comma 3, del d.lgs. n. 286/1998, in materia di ricongiungimento familiare, nel nuovo testo modificato con la legge n. 94/09, dispone: “Lo straniero che richiede il ricongiungimento deve dimostrare la disponibilità: a ) di un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari, nonché di idoneità abitativa, accertati dai competenti uffici comunali. Nel caso di un figlio di età inferiore agli anni quattordici al seguito di uno dei genitori, è sufficiente il consenso del titolare dell’alloggio nel quale il minore effettivamente dimorerà” Accertamenti igienico sanitari Ricongiungimento familiare Attenzione: la norma prevede la conformità ai requisiti igienico-sanitari, mentre non fa alcun riferimento ai requisiti di sicurezza

11 La norma riguarda solo i cittadini extracomunitari e non riguarda l’iscrizione anagrafica bensì la domanda di ricongiungimento familiare Gli accertamenti sono demandati ai “competenti uffici comunali” In merito a tale disposizione si può affermare che competenti per l’idoneità abitativa saranno gli uffici tecnici, mentre per quanto riguarda le condizioni igienico sanitarie, la competenza non può che essere del sindaco in qualità di autorità sanitaria locale; il sindaco potrà avvalersi del personale appartenente a strutture sanitarie (in particolare le ASL) o di personale comunale appositamente formato Accertamenti igienico sanitari Gli uffici demografici non hanno alcuna competenza né in materia di accertamenti igienico sanitari, né in materia di accertamenti sull’idoneità abitativa

12 Il problema della competenza, dei criteri e delle modalità con cui effettuare gli accertamenti igienico-sanitari, si pone in ogni caso: sia in relazione agli accertamenti, facoltativi, previsti in occasione degli accertamenti anagrafici sulla dimora abituale sia in relazione agli accertamenti, obbligatori, richiesti ai fini del nulla osta al ricongiungimento familiare Accertamenti igienico sanitari La competenza competenti uffici comunali I criteri mancano totalmente Le modalità meglio prevederle con apposito regolamento comunale

13 È una facoltà e NON un obbligo Riguarda tutti: italiani, comunitari e stranieri Non può avere effetti diretti sul diritto all’iscrizione anagrafica Accertamenti igienico sanitari in occasione dell’iscrizione anagrafica Il diritto all’iscrizione anagrafica resta subordinato esclusivamente ai “classici” requisiti soggettivo e oggettivo della dimora abituale

14 Nel caso in cui il Sindaco decida di effettuare accertamenti igienico sanitari in occasione degli accertamenti anagrafici, è ipotizzabile che vi siano conseguenze anche sulla gestione anagrafica Oggi, come ieri (prima della riforma), le conseguenze sulla gestione anagrafica e, in particolare, sul diritto all’iscrizione anagrafica, dipendono esclusivamente dagli effetti concreti, diretti, oggettivi sulla dimora abituale, derivanti dall’esito dell’accertamento di condizioni igienico sanitarie insufficienti Accertamenti igienico sanitari in occasione dell’iscrizione anagrafica

15 Al contrario, qualora a seguito degli accertamenti igienico sanitari, qualunque sia l’esito, la situazione abitativa dell’immobile non cambi, dal punto anagrafico NON potranno esservi conseguenze di alcun genere Accertamenti igienico sanitari in occasione dell’iscrizione anagrafica In pratica, qualora il Sindaco, a seguito di tali accertamenti, adotti un’ordinanza di sgombero dell’abitazione e faccia eseguire tale ordinanza, anche coattivamente, tale evento inciderà, inevitabilmente, sul requisito oggettivo della dimora abituale, per cui l’ufficiale d’anagrafe dovrà prendere atto della nuova situazione abitativa e adottare i provvedimenti conseguenti

16 Circolare del Ministero dell’interno 29 maggio 1995, n. 8 La circolare chiarisce: “Occorre sottolineare che non può essere di ostacolo alla iscrizione anagrafica la natura dell’alloggio, quale ad esempio un fabbricato privo di licenza di abitabilità (oggi: agibilità) ovvero non conforme a prescrizioni urbanistiche, grotte, alloggi in roulottes. Tale assunto, che da sempre costituisce uno dei criteri guida nella gestione delle anagrafi comunali, condiviso sia da questo Ministero che dall’Istat, è conseguente al fine cui è ispirata la legislazione anagrafica e cioè la rilevazione delle situazioni di fatto”. Restano fermi i principi enunciati dalla circolare del Ministero dell’interno 29 maggio 1995, n. 8 che richiama i sindaci al rispetto dei principi e delle norma anagrafiche, le uniche che disciplinano la gestione dell’anagrafe della popolazione residente

17 Circolare del Ministero dell’interno 29 maggio 1995, n. 8 La stessa circolare n. 8/95 afferma: “In pratica la funzione dell’anagrafe è essenzialmente di rilevare la presenza stabile, comunque situata di soggetti sul territorio comunale, né tale funzione può essere alterata dalla preoccupazione di tutelare interessi anch’essi degni di considerazione, quali ad esempio l’ordine pubblico, l’incolumità pubblica, per la cui tutela dovranno essere azionati idonei strumenti giuridici, diversi tuttavia da quello anagrafico” Oggi si potrebbe aggiungere: …e diversi tuttavia da quello di stato civile

18 Obblighi e poteri dell’ufficiale d’anagrafe art. 4 L. 1228/1954 “ Egli ordina gli accertamenti necessari ad appurare la verità dei fatti denunciati dagli interessati, relativi alle loro posizioni anagrafiche, e dispone indagini per accertare le contravvenzioni alle disposizioni della presente legge e del regolamento per la sua esecuzione” “Egli invita le persone aventi obblighi anagrafici a presentarsi all’ufficio per fornire le notizie e i chiarimenti necessari alla regolare tenuta dell’anagrafe Può interpellare allo stesso fine, gli enti, amministrazioni ed uffici pubblici e privati”

19 Obblighi dell’ufficiale d’anagrafe poteri d’ufficio L’ufficiale d’anagrafe che sia venuto a conoscenza di fatti che comportino l’istituzione o la mutazione di posizioni anagrafiche per i quali non siano state rese le prescritte dichiarazioni, DEVE INVITARE gli interessati a renderle. In caso di mancata dichiarazione, l’ufficiale d’anagrafe provvede d’ufficio, notificando all’interessato il provvedimento stesso. Art. 5, L. 1228/1954 – art. 15 d.P.R. n. 223/1989

20 La funzione dell’anagrafe In sostanza L’ufficiale d’anagrafe ha l’obbligo di agire con ogni mezzo a sua disposizione per ottenere il risultato per il quale è stata creata la sua stessa funzione La regolare tenuta dell’anagrafe della popolazione residente ha l’obbligo di agire d’ufficio Quando, per qualsiasi motivo, non si ottiene o non si possa ottenere la dichiarazione degli interessati, l’ufficiale d’anagrafe ha l’obbligo di agire d’ufficio e cioè d’autorità

21 Accertamenti anagrafici e igienico sanitari Accertamenti igienico sanitari: FACOLTATIVI Accertamenti anagrafici: OBBLIGATORI o FACOLTATIVI Gli accertamenti sono obbligatori nei seguenti procedimenti Iscrizione d’ufficio Iscrizione per provenienza da altro comune Iscrizione per provenienza dall’estero Iscrizione per ricomparsa a seguito della cancellazione per irreperibilità Cancellazione per irreperibilità Cancellazione per emigrazione all’estero Gli accertamenti sono facoltativi nei seguenti procedimenti Cambio di abitazione all’interno del territorio comunale Cancellazione per altro comune Variazioni anagrafiche (costituzione di nuova famiglia)

22 Gli accertamenti hanno sempre grande importanza, ma non sempre possono essere determinanti ai fini della decisione finale dell’ufficiale d’anagrafe Il vigile accertatore deve compilare il modello predisposto dall’ISTAT in ogni sua parte, tuttavia, considerati i profondi mutamenti intervenuti nella realtà abitativa e nelle abitudini di vita delle persone, nulla esclude che l’ufficiale d’anagrafe predisponga, nel rispetto delle norme vigenti e dei criteri adottati dall’ISTAT nel modello ufficiale, un apposito modello aggiornato con le nuove esigenze istruttorie Il vigile accertatore deve limitarsi, salvo diversa disposizione dell’ufficiale d’anagrafe, a verbalizzare lo stato di fatto accertato in occasione delle verifiche effettuate Il valore degli accertamenti anagrafici “L’ufficiale d’anagrafe ha il compito di una valutazione complessiva degli accertamenti effettuati ed il potere decisionale in merito” Da: Avvertenze e note illustrative al regolamento anagrafico in Metodi e Norme ISTAT – ed. 1992

23 Agibilità dell’alloggio Requisiti igienico sanitari Effettiva dimora Requisiti delle abitazioni - accertamenti Si tratta di concetti diversi e non dipendenti l’uno dall’altro La mancanza o l’inadeguatezza dei primi due NON può essere motivo di preclusione del diritto all’iscrizione anagrafica Solo la mancanza della dimora abituale preclude il diritto all’iscrizione anagrafica e, a determinate condizioni, sarà motivo di cancellazione

24 La funzione dell’anagrafe è quella di registrare tutte le persone: cittadini italiani cittadini comunitari in possesso dei requisiti previsti dal d.lgs. n. 30/2007 cittadini stranieri e apolidi regolarmente soggiornanti che abbiano fissato in Italia la loro dimora abituale Principi dell’ordinamento anagrafico Ogni persona che si trovi in queste condizioni e sfugga, per un qualsiasi motivo, all’iscrizione anagrafica determina una “ferita” nel sistema normativo anagrafico

25 La registrazione deve essere effettuata: per le persone che abbiano una “dimora stabile”, su base territoriale comunale e cioè nel comune di residenza per le persone che siano “senza fissa dimora” nel comune di domicilio o, in mancanza in quello di nascita o, in caso di nascita all’estero, nel comune di nascita del padre o della madre o, in caso di nascita all’estero anche del padre e della madre, nell’apposito registro istituto presso il Ministero dell’interno Principi dell’ordinamento anagrafico criteri di iscrizione