Alessandro Volta. Alessandro Volta nasce a Como il 18 febbraio 1745. Inizia fin da giovanissimo a svolgere esperimenti con nastri di seta, pezzi di zolfo,

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A cura di Lorenzo Di Mauro, Luca Martinelli, Cristiano Cecere e Fabio Cataneo. CLASSE 4° A liceo scientifico DOCENTE: RUSSO LUCIA Il campo elettrostatico.
Transcript della presentazione:

Alessandro Volta

Alessandro Volta nasce a Como il 18 febbraio Inizia fin da giovanissimo a svolgere esperimenti con nastri di seta, pezzi di zolfo, resine. Nel 1769, all’età di 24 anni, pubblica il suo primo scritto in cui è già possibile ritrovare il concetto di "stato elettrico"dei corpi.

Nel 1775 realizza l´elettroforo che porta il suo nome e che prelude alle macchine elettrostatiche a induzione. E’ costituito da una base di materiale resinoso che viene elettrizzata per strofinio con un panno di lana supponiamo negativamente. Si appoggia alla base un disco metallico (che Volta chiamò “scudo”) tenendolo per un manico isolante. Lo scudo si elettrizza per induzione caricandosi con cariche positive sulla faccia a contatto con la base e con cariche negative sulla faccia più lontana. Se tocchiamo lo scudo con un dito scarichiamo le sue cariche negative a terra e sullo scudo rimarranno solo le cariche positive (infatti avvicinando la mano sentiremo una piccola scossa).

Nel 1776 scopre le proprietà del "gas delle paludi" che in seguito verrà chiamato metano. Volta realizzò anche una “pistola” a scoppio: il tappo inserito nel collo della bottiglia riempita di aria e gas infiammabile veniva “sparato” per effetto dello scoppio provocato da una scintilla.

Nel 1778 inizia l'attività di docente di Fisica presso l'università di Pavia e nel suo scritto "Osservazioni sulla capacità dei conduttori elettrici" Volta introduce i concetti di Tensione, Carica e Capacità.

Una bottiglia di Leida (dal nome della città natale del suo inventore) consiste tipicamente in un contenitore di vetro (per esempio una bottiglia) coperto da un rivestimento metallico all'interno e da un altro simile dalla parte esterna. Il rivestimento interno è collegato all'elettrodo di un generatore elettrostatico attraverso un conduttore (un cavo, una catena, ecc.), mentre il vetro funge da isolante. Collegando la parte esterna e la parte interna della bottiglia si ottengono forti scariche elettriche. vetrobottigliametallicoelettrodo conduttorecavocatena Spiega il funzionamento della bottiglia di Leida a cui darà il nome di “condensatore”.

Negli anni che vanno dal 1786 al ‘92 si occupa di meteorologia elettrica e studia le proprietà fisico- chimiche degli aeriformi, arrivando a determinare, dieci anni prima di Gay-Lussac,la legge di dilatazione uniforme dell’aria.

Particolarmente famosa è la disputa che si sviluppa tra Alessandro Volta e il medico bolognese Luigi Galvani: Galvani aveva osservato che le zampette di una rana scorticata si contraggono quando il nervo ed il muscolo vengono collegati con un archetto metallico e attribuiva questo fenomeno alla cosiddetta “elettricità animale”.

Volta arriva quindi a formulare la teoria nota come “effetto Volta” : tra due conduttori metallici diversi posti a contatto si stabilisce una piccola differenza di potenziale. Volta nel 1792 compie una serie di esperimenti e rifiuta le teorie di Galvani sostenendo che le contrazioni della rana non siano dovute ad una elettricità di origine animale ancora presente nella rana,sebbene morta, ma ad una elettricità esterna provocata dal contatto dei due metalli che costituiscono l’arco: la rana assume quindi il ruolo di un sensibilissimo elettroscopio.

Sul finire del 1799 Volta compie il passo decisivo: moltiplicando le coppie dei due metalli e interponendo fra di esse un terzo conduttore umido, ottiene di moltiplicare la tensione e realizza la pila.

Tale apparato è in grado di fornire continue scosse, se toccato ripetutamente negli estremi, oppure un incessante moto del fluido elettrico se si mantiene (anche mediante una persona) il circuito chiuso. Volta realizza la pila in due versioni, a corona di tazze ed a colonna, entrambe basate su coppie di elementi argento-zinco, separate da un conduttore umido. Della sua " pila" Volta dà notizia nel 1800 in una lettera alla Royal Society.

Nel 1801 Volta incontra a Parigi illustri scienziati e in più sedute espone le sue teorie e mostra la “pila” ai membri dell'Istituto di Scienze e allo stesso Bonaparte che diventato Imperatore lo nomina Senatore del neo- costituito Regno d’Italia (1809) e successivamente lo insignisce del titolo di Conte.

Con la pila fu possibile, per la prima volta, avere a disposizione una vera corrente elettrica fluente in modo continuo in un circuito e si aprì così la strada a tutte le esperienze d'elettrologia. Alessandro Volta, di carattere schivo, si dedica negli ultimi anni agli incarichi politici e alla famiglia. Muore nel suo paese natale nel In onore di Volta è detta Volt l´unità di misura della differenza di potenziale.