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Transcript della presentazione:

Clinica Pediatrica, Università di Chieti UNIVERSITÀ DEGLI STUDI - AZIENDA USL - CHIETI - Department of Women and Children’s Health (Head: Prof. Francesco Chiarelli) L’asma bronchiale In Pediatria

Definizione Malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da: iperreattività bronchiale ostruzione bronchiale più o meno accessionale, reversibile spontaneamente o dopo terapia accelerato declino della funzionalità respiratoria Progetto mondiale asma

Assenteismo scolastico Disturbi del sonno (↓rendimento scolastico) Ripercussioni sulla dinamica familiare Importante consumo di farmaci (steroidi, beta 2 -stimolanti, xantinici, cromoni) Asma in Pediatria Progetto mondiale asma

Epidemiologia 300 milioni di persone al mondo Più frequente nelle zone urbane Prevalenza in crescita Considerevole spesa sanitaria: costo medio in Italia 741€/anno per bambino asmatico Perdita di giornate lavorative: 36% Perdita di altre attività: 21% Visite dal dottore: 5% Esami di laboratorio: 8% Farmaci: 20% Pronto Soccorso: 2% Ricoveri in ospedale: 8% Progetto mondiale asma

Eziologia MULTIFATTORIALE FATTORI INDIVIDUALI MAGGIORI -Predisposizione genetica -Atopia MINORI -Sesso (M>F in età pediatrica) -Etnia -Obesità Progetto mondiale asma

Classificazione ASMA ATOPICO o ESTRINSECO ASMA NON ATOPICO o INTRINSECO o ASMA DA SFORZO (EIA): iperreattività bronchiale evidenziata dall’esercizio fisico (nel bambino anche il pianto)

23/08/13 Muscolatura liscia bronchiale normale Tonaca mucosa normale Normale quantità di muco Contrazione della muscolatura liscia bronchiale Edema della mucosa Ipersecrezio ne di muco Patogenesi PAZIENTE SANO PAZIENTE ASMATICO

23/08/13 Attacco acuto di asma I SINTOMI CLINICI SI CORRELANO POCO CON LA GRAVITÀ DELL’OSTRUZIONE, PERTANTO È NECESSARIO INTEGRARLI CON VALUTAZIONI OGGETTIVE SATURIMETRIA: rapida ed affidabile, utile per classificare la gravità e per fornire informazioni sulla risposta al trattamento. L’eventuale ossigenoterapia viene calibrata sulla pulsossimetria: iniziare ossigenoterapia quando SatO 2 <92% EGA: nei soggetti con asma grave o con SatO2<92%; da ripetere finché il miglioramento clinico non è evidente. SPIROMETRIA: valutazione semplice e oggettiva della gravità dell’ostruzione bronchiale. RX TORACE: solitamente non necessaria, normale nella maggioranza degli attacchi asmatici. Da effettuare nel sospetto di complicanze (pnx, pneumomediastino, addensamento parenchimale) o mancata risposta terapeutica. Linee guida SIP 2008

SEGNILIEVEMODERATOGRAVE ARRESTO RESPIRATORIO IMMINENTE FEV 1 (% del predetto o del “best” personale) >80%60-80%<60%Non eseguibile SatO 2 (in aria)>95%92-95%<92%<90% PaCO 2 (mmHg)< >42 Attacco acuto di asma Linee guida SIP 2008 I SINTOMI CLINICI SI CORRELANO POCO CON LA GRAVITÀ DELL’OSTRUZIONE, PERTANTO È NECESSARIO INTEGRARLI CON VALUTAZIONI OGGETTIVE Corrisponde ad una PaO2 <60 mmHg  INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA

Attacco lieve SALBUTAMOLO (ripetibile ogni 20 min, max 3 volte nella prima ora) Nebulizzazione (Broncovaleas) : 0.15 mg/kg/dose, 1 gtt= 0.25 mg  ½ gtt/kg, max 20 gtt Spray predosato con distanziatore (Ventolin, Broncovaleas) : 2-4 puffs ( mcg) RISPOSTA SODDISFACENTE E STABILE PER UN’ORA RISPOSTA INSODDISFACENTE O RICADUTA NELLA PRIMA ORA Ricovero non necessario Continuare salbutamolo ogni 4-6 h, poi con frequenza minore per 7 gg Per pz in trattamento con steroidi inalatori (CSI), continuare ad utilizzarli alle dosi abituali Ripetere salbutamolo (ogni 20 min per 3 dosi) + STEROIDE PER OS (CSO) Se migliora: continua salbutamolo + CSO Se non migliora: trattare come attacco moderato Linee guida SIP 2008 SEGNIATTACCO LIEVE Capacità di parolaDiscorsi Frequenza respiratoriaNormale ColoritoNormale WheezingFine espiratorio Uso muscoli accessoriAssente Frequenza cardiacaNormale FEV 1 (% del predetto o del “best” personale) >80% SatO 2 (in aria)>95% PaCO 2 (mmHg)<38

23/08/13 Attacco moderato SALBUTAMOLO + IPRATROPIO + STEROIDE per os Ipratropio bromuro (Atem) Nebulizzazione: ½ fl (250 mcg) fino a 4 anni, 1 fl (500 mcg) dopo i 4 aa Spray predosato: 4-8 puffs ( mcg) CSO Prednisone (Deltacortene) 1-2mg/kg/die (max 40mg/dose) in 1-2 sommin [cpr 5 e 25 mg] Betametasone (Bentelan) mg/kg/die (max 4mg/dose) in 1-2 sommin [cpr 0.5-1mg] RISPOSTA SODDISFACENTE E STABILE PER UN’ORA RISPOSTA INSODDISFACENTE O RICADUTA NELLA PRIMA ORA Ridurre progressivamente la frequenza di somministrazione di salbutamolo + ipratropio Continuare solo salbutamolo e CSO Ricovero Ripetere salbutamolo + ipratropio (ogni 20 min per 3 dosi) Continuare CSO Somministrare O 2 Se migliora: ridurre in base alla risposta clinica Se non migliora: trattare come attacco grave Linee guida SIP 2008 SEGNILIEVEMODERATO Capacità di parolaDiscorsiFrasi Frequenza respiratoria NormaleAumentata ColoritoNormalePallore WheezingFine espiratorioEspiratorio Uso muscoli accessori AssenteModerato Frequenza cardiaca NormaleAumentata FEV 1 (% del predetto o del “best” personale) >80%60-80% SatO 2 (in aria)>95%92-95% PaCO 2 (mmHg)<

RISPOSTA Linee guida SIP 2008 Attacco grave SALBUTAMOLO + IPRATROPIO CSO O 2 RICOVERO RISPOSTA SODDISFACENTE E STABILE PER UN’ORA RISPOSTA INSODDISFACENTE O RICADUTA NELLA PRIMA ORA Ridurre la frequenza di somministrazione di salbutamolo + ipratropio Continuare CSO e O 2 se SatO 2 <95% Ripetere salbutamolo + ipratropio (ogni 20 min per 3 dosi) Continuare CSO e O 2 Se non migliora, considerare: - aminofillina - salbutamolo EV - ricovero in TIP SEGNILIEVEMODERATOGRAVE Capacità di parola DiscorsiFrasiPoche parole Frequenza respiratoria NormaleAumentata ColoritoNormalePallorePallore/cianosi Wheezing Fine espiratorio EspiratorioEspiro/inspirio Uso muscoli accessori AssenteModeratoMarcato Frequenza cardiaca NormaleAumentata FEV 1 (% del predetto o del “best” personale) >80%60-80%<60% SatO 2 (in aria)>95%92-95%<92% PaCO 2 (mmHg) < >42

Classificazione di gravità prima di iniziare la terapia SINTOMISINTOMI NOTTURNIFEV 1 o PEF *La presenza di almeno uno dei criteri di gravità è sufficiente per classificare un paziente in un determinato livello di gravità. STEP 1 INTERMITTENTE <1 v /sett<2 v /mese FEV 1 > 80% predetto Variabilità PEF <20% STEP 2 LIEVE PERSISTENTE >1 v /settimana, ma < 1v /giorno >2 v al mese FEV 1 >80% predetto Variabilità PEF >30% STEP 3 MODERATO PERSISTENTE Attacchi quotidiani che limitano l’attività >1 volta / settimana FEV % predetto Variabilità PEF >30% STEP 4 GRAVE PERSISTENTE Continui Attività fisica limitata Frequenti FEV 1 <60% predetto Variabilità PEF >30% STEP-UP O STEP-DOWN AL FOLLOW-UP OGNI 3 MESI

STEP 1STEP 2STEP 3STEP 4STEP 5 Scegliere uno Aggiungere uno o più: Aggiungere uno o entrambi β2-agonisti a rapida insorgenza d’azione al bisogno CSI a bassa doseCSI a bassa dose + LABA CSI a dose medio- alta + LABA Steroidi orali Anti-leucotrieniCSI a dose medio- alta CSI a bassa dose + anti-leucotrieni CSI a bassa dose + teofillina ritardo Anti-leucotrieni Teofillina ritardo Anti IgE β2-agonisti a rapida azione al bisogno Educazione all’asma Controllo ambientale Progetto mondiale asma Asma cronico Terapia di fondo

Asma cronico Terapia di fondo CLASSE DI FARMACI DOSAGGIO Corticosteroidi per via inalatoria (CSI) BECLOMETASONE DIPROPIONATO (Clenil o Prontinal, soluzione da nebulizzare; fl da 2 ml, 1 ml=400 ug)): ug (dose bassa), ug (dose intermedia), >400 ug (dose elevata). In genere 1ml + 2ml s.f. bid. FLUTICASONE DIPROPIONATO (Fluspiral spray ): ug (dose bassa), ug (dose intermedia), >400 ug (dose elevata). In genere 100 ug bid (2 puffs di Fluspiral 50 spray con distanziatore) fino ai 4 aa; 50 ug bid (1 puff di Fluspiral 50 spray con distanziatore) dopo i 4 aa. Beta 2 -agonisti a lunga durata d’azione (LABA) FORMOTEROLO se > 6 aa: Spray predosato: 1-2 puffs bid. (1 puff=12 ug) o Erogatori a polvere secca: 1 inalazione bid (capsule polvere inalatoria da 12 ug). SALMETEROLO se > 4aa: Spray predosato: 2 puff bid. (1 puff=25ug) o Erogatori a polvere secca: 1 inalazione bid (capsule polvere inalatoria da 50 ug) Antileucotrienici (LTRA) MONTELUKAST 6 mesi-5 aa: Granulato bs 4 mg: 1 bs/die 6-14 aa: Cpr masticabili 5 mg: 1 cpr/die >14aa: Cpr 10 mg: 1 cpr/die. FARMACI PIU' USATI IN ETA' PEDIATRICA Progetto mondiale asma

Terapia inalatoria Deposizione diretta del farmaco nelle vie aeree Minori dosi Rapidità d’azione Minori reazioni avverse NEBULIZZATORI SPRAY PREDOSATI Progetto mondiale asma