Rinnovamento della Politica I giovani tra impegno politico e nuove utopie Il ruolo dell’associazionismo e dei movimenti
Approccio alla politica 1.Approccio teorico dell’impegno al rinnovamento concreto 2.Partecipazione al difficile impegno concreto per il rinnovamento della politica
Partecipazione obiettivi Liberare l’uomoDare dignità all’uomo Vivere nella comunità Perché la libertà Senza la politica è apparente
Nei giovani, impegnati nei movimenti di volontariato o di terzo settore si evidenzia, sempre più un’evoluzione: Da un volontariato che si sviluppa soltanto nel sociale, parziale e non completo A un volontariato che, nella sua pienezza di impegno politico, acquista un senso più alto
Associazioni e movimenti Questo desiderio di impegno è frenato: Dalla poca attenzione dei vertici alle istanze della partecipazione dal basso, in particolare del mondo giovanile (scarsamente motivato alla partecipazione) Dalla lentezza della circolazione delle idee che non contribuiscono alla formazione di un pensiero politico condiviso (spesso in risposta a compromessi, da taluni ritenuti necessari, per il mantenimento dello “status”)
Ai giovani che vogliono fare politica diretta cosa rispondono i movimenti e le associazioni? La risposta più frequente è 1. che non ci si vuole “uniformare” 2. che si è più “liberi restando fuori” 3. che non si vuole essere “strumentalizzati” 4.Che si opera il “cambiamento” operando nella società civile
Alla forte partecipazione politica diretta dei giovani si risponde: Sì se ci intendiamo su cosa significa fare POLITICA
LA POLITICA E’ TUTTO E’ CENTRALE NEL SISTEMA SOCIALE
Documenti e memoria 1.Documento impegno politico consiglio generale Documento consiglieri generali della Sicilia Manifestazione antimafia giugno Laboratorio della politica Restauro patto associativo Cantiere legalità Palermo Documento sulla politica consiglio nazionale Carta della pace branca r/s 9.Documento legalità consiglio generale 2010
Se la politica non è tutto Gli spazi vuoti sono occupati da “altro” E questo “altro” rischia di essere potere che si pone contro l’uomo e che l’opprime dove la politica è assente trova spazio l’autoritarismo e la democrazia soffre
La politica per i giovani 1.È sporca 2.È per pochi privilegiati 3.È dei partiti 4.È nello stato 5.Lontana dalle istanze dal “basso” Le ricerche sociologiche affermano che nel pensiero giovanile le porte della politica sono chiuse a che la politica appartiene ad altri
Cosa resta ai giovani? 1.Fare volontariato 2.Esercitare una funzione pre – politica 3.Fare coscienza piuttosto che entrare in politica (educare)
QUESTO CONCETTO è BEN RADICATO NELL’ASSOCIAZIONISMO CATTOLICO TRADIZIONALE (A.C. ; Gruppi di base; GIFRA ecc….) Più dinamico nei giovani cattolici che si rifanno ad associazioni che si definiscono anche MOVIMENTI (CL; AGESC I; MOVI; COMBONIANI ecc…) dove la lettura evangelica è più radicata nell’esperienza degli “ultimi”.
Per un’Associazione fare politica è un guaio. Per molti il motto è “fare educazione e non politica”. Perché la politica divide e contrappone
Cosa è o cosa dovrebbe essere la politica per i giovani? È azione della comunità che costruisce il suo cammino in un dato momento storico, una comunità che vive territorialmente il suo destino, in un contesto storico particolare. La comunità che persegue il suo BENE COMUNE E’ la comunità nel suo insieme che persegue questo obiettivo, che non interessa qualcuno in particolare (partiti) ma TUTTI
Lo spazio della politica LA CITTA’ LA POLIS La politica si fa nelle città
Per dare risposta Alla solitudine sociale Alla conflittualità urbana Alla criminalità organizzata Alla solidarietà e alla giustizia sociale All’ambiente Alla condivisione del bene comune Alla partecipazione della gestione delle risorse Alla realizzazione del proprio futuro professionale e personale
La realtà giovanile ci impone di smantellare un concetto di impegno, in qualsiasi spazio che sia al di fuori della politica LA POLITICA è AL CENTRO
Cosa ci chiedono i giovani? Che il nostro impegno e le nostre proposte non rimangano chiuse in “un’isola felice”
Di non restare fuori dai portoni delle decisioni politiche dove si decide il destino dell’uomo e della società
Che tutti siamo chiamati a fare politica ma non tutti siamo chiamati a fare la stessa cosa. Non tutti siamo chiamati a governare ed amministrare. Tutti dobbiamo essere coinvolti in quello che si opera per la polis, con i nostri carismi con ruoli e servizi diversi
Che tutti dobbiamo poterci sentire protagonisti. Che la “delega” svuota e spersonalizza il pensiero individuale e collettivo servendo esclusivamente il “potere e i suoi privilegi”.
Quale speranza Gruppi, movimenti associazioni sono la vera speranza per un rinnovamento della politica Occorre uscire dalle tende e andare in pieno territorio per condividere e operare con tutti i soggetti che hanno a cuore questo progetto, Tutto questo supera le differenze e alimenta il confronto facendo emergere i veri “contenuti” evitando gli schieramenti e le contrapposizioni
Due vie La prima ci chiede a cosa serve avere le mani pulite se le teniamo in tasca La seconda è il rischio di morire di prudenza. Bisogna agire adesso non domani (Don Primo Mazzolari)