VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI IN PROVINCIA DI TRENTO.  STORIA, CARATTERISTICHE, MODALITÀ OPERATIVE E PROSPETTIVE PER IL PROSSIMO BIENNIO 2010-2012.

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VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI IN PROVINCIA DI TRENTO.  STORIA, CARATTERISTICHE, MODALITÀ OPERATIVE E PROSPETTIVE PER IL PROSSIMO BIENNIO  Trento, 19/10/ I. T. Sesto Vigiani

La valutazione dei Dirigenti scolastici  I Dirigenti scolastici vengono valutati in ordine ai risultati e ai comportamenti organizzativi (norme sulla Dirigenza)  Prima applicazione ai Capi di Istituto (D. Lgs 286/99) poi Dirigenti scolastici (art. 25 del D. Lgs. 165/2001)  La prima applicazione a livello nazionale si verificò per l’anno scolastico 1999/2000  L’esperienza non andò a buon fine e non fu più ripetuta a livello generalizzato ed obbligatorio  Esperienze successive (SIVADIS) sono state applicate ad un numero limitato di Dirigenti, su base volontaria, con varie modalità operative I. T. Sesto Vigiani

La valutazione dei Dirigenti scolastici in provincia di Trento È in atto dall’anno 2000 e attualmente fa riferimento all’art. 103 della Legge n. 5/2006  E’ obbligatoria per tutti i Dirigenti della Provincia  Dà origine ad un riconoscimento economico accessorio (indennità di risultato)  Viene effettuata con una metodologia specifica approvata dalla Giunta ogni volta che vengono introdotte variazioni  Si avvale di strumenti che fanno riferimento ad un modello specifico I. T. Sesto Vigiani

La valutazione dei Dirigenti scolastici in provincia di Trento  Segue questi passaggi caratteristici:  Definizione delle politiche scolastiche biennali (Giunta)  Definizione degli obiettivi per i D.S. (Dirigente Generale)  Progettazione dell’attuazione degli obiettivi (D.S.)  Validazione da parte del Dirigente Generale e del Nucleo  Realizzazione degli obiettivi e predisposizione delle altre informazioni richieste dal modello (D.S.)  “Consegna” dei risultati finali e degli altri materiali (D.S.)  Valutazione (Dirigente Geneale)  Validazione del processo della valutazione (Nucleo) I. T. Sesto Vigiani

Indice della nota metodologica I. T. Sesto Vigiani 5  1 – Introduzione alla logica della valutazione  2 – Normativa di riferimento, Nucleo di valutazione e aspetti organizzativi  3 - I fattori della valutazione  4 - Il percorso della valutazione  5 - Gli strumenti  6 - I criteri della valutazione  7 - Modalità di assegnazione dei punteggi ed effetti della valutazione  8 – Il modello informatizzato come strumento per documentare il percorso della valutazione (con note esplicative per l’utilizzo)

La logica della valutazione I. T. Sesto Vigiani 6 La valutazione  È utile all’amministrazione soprattutto per indirizzare e verificare  È utile al Dirigente scolastico in quanto si basa su due cardini:  il miglioramento continuo misurato attraverso dati e fatti  la soddisfazione del fruitore del servizio (il cliente/utente o stakeholder).  Rappresenta una strategia per:  aiutare gli attori ai diversi livelli dell’organizzazione a ragionare in termini di obiettivi, risultati, dati e fatti;  alimentare la cultura della programmazione, dell’impiego consapevole delle risorse, della verifica continua dei risultati raggiunti;  superare la logica dell’autoreferenzialità, a favore dell’orientamento all’utente, della verifica, della professionalità riflessiva, con l’obiettivo di migliorare e di innovare;  generare tensione ideale al miglioramento continuo ed alla forza del metodo per ottenerlo.

La ricerca di una valutazione autentica e possibile  Autentica  Che non prenda in esame solo il raggiungimento o meno degli indicatori di risultato attesi, ma anche il processo seguito nella realizzazione degli obiettivi,  Che tenga conto della qualità delle competenze / comportamenti adottati nel realizzare gli obiettivi considerati nel contesto in cui vengono adottati  Che tenga conto del maggior numero possibile fra le tante attività che il D. S. svolge quotidianamente, sia per gli effetti che hanno nella gestione dell’istituto e nel contribuire allo sviluppo del sistema scolastico trentino, sia per la percezione che di esse hanno le famiglie, i docenti e gli alunni.  Possibile  limitata ai risultati misurabili che possono essere riferiti almeno in parte alla responsabilità del Dirigente  per le risorse che l’amministrazione può investirvi e per il tempo che chiede ai D. S I. T. Sesto Vigiani

Un modello applicato gradualmente  In un primo momento solo Risultati degli obiettivi e Comportamenti organizzativi in forma sintetica e con indicatori specifici  Poi è stata aggiunta – incentivando chi vi ricorreva – la valutazione delle famiglie usando una parte del questionario per le famiglie in uso per l’autovalutazione ; per le superiori, eventualmente per gli studenti  Più recentemente è stata introdotta una valutazione specifica per la gestione amministrativa e contabile per la partecipazione al sistema scolastico trentino  Con questo biennio le customer considerate sono tutte quelle possibili fra quelle messe a disposizione dal Comitato provinciale per la valutazione del sistema scolastico trentino per l’autovalutazione (genitori, docenti e alunni) I. T. Sesto Vigiani

Ripartizione dei 500 punti disponibili 40%Ai risultati degli obiettivi200 20%Alle competenze attivate nel realizzare gli obiettivi100 10%Alla Valutazione dei dati di gestione e contabili 50 10%Alla valutazione della partecipazione al sistema 50 20%Customer Famiglie, Docenti e Studenti I. T. Sesto Vigiani 40% agli obiettivi, 40% ai comportamenti 20% alle customer In pratica i punti saranno così ripartiti:

I fattori della valutazione: gli obiettivi - 1  Elementi che caratterizzano un obiettivo, da vari punti di vista:  Di sistema: biennale, complesso, che coinvolge più attori, con finalità per tutta la scuola trentina  Di istituto: biennale o annuale, che risolve criticità o sviluppa e migliora situazioni interne all’istituto  Realizzato in un contesto specifico descritto attraverso la rilevazione della situazione in cui si trova l’istituto prima di affrontarlo; individuando, in base alle risorse disponibili, le azioni da attivare per realizzarlo, e infine, stabilendo in modo congruo le misure dei risultati attesi.  La descrizione della sua realizzazione rende conto dei comportamenti e delle competenze che il Dirigente ha messo in opera  Viene descritto tramite dati e fatti concreti  Ci si aspetta che produca risultati attesi concreti misurabili, non solo adempimenti e descrizioni delle attività I. T. Sesto Vigiani

I fattori della valutazione: gli obiettivi - 2  Per avere elementi che consentano di valutare i risultati di un obiettivo è necessario:  Avere termini di paragone (medie e risultati precedenti, medie provinciali o di zona,...). Ad es.: La media degli esiti delle prove di italiano e matematica dell’istituto sarà superiore alla media provinciale dell’1%  Conoscere il punto di partenza del valore dell’indicatore che si intende migliorare. Ad es.: Percentuale delle classi che usano prove Uso di prove di verifica definite nei dipartimenti: valore atteso finale 60% (valore attuale : 0%)  Infine, chi valuta dà un giudizio dell’obiettivo prescelto, dopo aver individuato il contesto in cui viene realizzato, l’indicatore utilizzato, la misura raggiunta, ecc. (oltre a quanto detto successivamente a proposito dei criteri di valutazione) Ad es.: Incrementare la media dei risultati della Lingua Straniera del 5% I. T. Sesto Vigiani

I fattori della valutazione: gli obiettivi - 3  Non tutti gli indicatori utilizzati per descrivere i risultati hanno lo stesso valore  Indicatori di adempimento. Ad es.: E’ stata effettuata la revisione del POF oppure E’ stato realizzato il sito Web della scuola  Indicatori di tipo descrittivo, quantitativi. Ad es.: Nella stesura del POF sono stati coinvolti il 30% dei docenti, oppure È stato attivato un corso di formazione di 30 ore  Indicatori di risultato vero e proprio. Ad es.: Percentuale di incremento delle c ertificazioni di lingua straniera per gli alunni: 25%, oppure Percentuale di classi che hanno adottato le prove di verifica concordate: 75%  Indicatori di soddisfazione e gradimento da parte degli utenti. Ad es.: I genitori hanno espresso una valutazione media del 3,95 (su una scala da 1 a 5) di gradimento dell’iniziativa I. T. Sesto Vigiani

I fattori della valutazione: gli obiettivi - 4  Gli indicatori di risultato più adeguati sono:  Numerici: percentuali, differenze, incrementi, quantità  Controllabili: è controllabile: alunni per computer = 10; non è controllabile: rapporti con i docenti = molto buoni  Espressi chiaramente: % ore (su 1260) effettuate da esterni nella scuola = 98%, espresso così non si capisce, non è si sa cosa rappresentino le 1260 ore  Confrontabili: il modo migliore è quello di usare le % - Alunni che hanno raggiunto la certificazione B1 in inglese = 25 (sono molti? sono pochi? e in %?) I. T. Sesto Vigiani

I fattori della valutazione: comportamenti organizzativi I. T. Sesto Vigiani 14  Sono costituiti dalle diverse competenze che il D. S. esercita nelle varie attività quotidiane, nella realizzazione degli obiettivi, nella gestione delle risorse finanziarie e nella partecipazione al sistema della scuola trentina.  Una descrizione più analitica di tali competenze consente di distinguerle in  Competenze strumentali, gli strumenti di base per dirigere l’Istituto (gestire la comunicazione e i rapporti sindacali, negoziare le questioni controverse, ecc.)  Competenze organizzative, necessarie per rendere funzionante, produttiva e fluida la vita della scuola (organizzazione degli uffici di segreteria, distribuzione di incarichi e ecc. ).  Competenze relazionali interne ed esterne, gestione dei EE.LL, famiglie e insegnanti, ecc.)  Competenze nella valorizzazione delle risorse umane, esercitate nell’utilizzo delle risorse umane (la persona giusta al posto giusto, ecc.), migliorare le competenze dei dipendenti ed incentivarne i buoni comportamenti  Competenze strategiche, per l’innovazione e lo sviluppo, quale mission il Dirigente ha della propria scuola (incoraggiare le innovazioni, saper individuare obiettivi di miglioramento, ecc.)

I fattori della valutazione: gestione finanziaria I. T. Sesto Vigiani 15  La gestione finanziaria viene presa in considerazione secondo i seguenti indicatori:  Livello di realizzazione del programma di gestione (grado di utilizzo del budget di spesa): Rapporto tra totale spesa impegnata e totale spesa programmata;  Efficienza dei processi di gestione contabile (capacità di programmare la spesa): Rapporto fra totale spese pagate e totale delle spese impegnate;  Rispetto dei tempi ed efficacia amministrativa : Rapporto tra totale impegni sul Fondo per il miglioramento della qualità della scuola e assegnazione definitiva aumentata delle economie a. f. precedente;  Rapporto tra entità e qualità dell’avanzo di amministrazione: Rapporto tra totale spese impegnate e totale entrate accertate;  Rapporto tra spesa sostenuta, attività gestita e risultati: quante risorse vanno a diretto beneficio degli studenti.

I fattori della valutazione: partecipazione al sistema I. T. Sesto Vigiani 16  La partecipazione al sistema scolastico provinciale del D. S. intende valutare quale contributo l’istituto da lui diretto fornisce al suo miglioramento complessivo:  Partecipazione alle iniziative di sistema: Elenco delle iniziative di sistema nelle quali è stato coinvolto l’istituto e tutte quelle proposte e richieste del Dipartimento a firma dell’Assessore e/o del Dirigente Generale;  Progettazione ed attuazione da parte dell’istituzione scolastica di iniziative di eccellenza: Quali iniziative di eccellenza sono state ideate, programmate e realizzate nell’Istituto, che vadano oltre l’attività ordinaria, siano continuative e caratterizzino la scuola;  Livello di integrazione con il territorio: Elenco degli accordi di programma, protocolli, convenzioni, collaborazioni della scuola con Enti e/o Associazioni ed altre scuole e agenzie formative del territorio, con attivazione effettiva.  Contrattazioni decentrate effettuate e comunicate all’Ufficio competente.

I fattori della valutazione: le customer I. T. Sesto Vigiani 17  Sono tre: genitori, docenti e studenti  Fanno riferimento ai questionari usati in istituto per l’autovalutazione  Vanno somministrati nell’arco del biennio secondo il calendario previsto per l’autovalutazione  La loro valutazione sarà effettuata in rapporto al grado del giudizio espresso su una scala da 1 a 5

Criteri di valutazione: Scala per l’assegnazione dei punteggi Viene usata una scala da 1 a 5, nella quale i i singoli gradi hanno il seguente significato  1 – livello non adeguato  2 – livello minimo  3 – livello adeguato  4 – livello buono, oltre la media  5 – livello eccellente IL LIVELLO ADEGUATO I. T. Sesto Vigiani

Criteri di valutazione: i risultati degli obiettivi  Concorrono alla valutazione dei risultati conseguiti nella realizzazione degli obiettivi i seguenti elementi:  - il grado di raggiungimento dei risultati attesi,  - la completezza dello sviluppo dell’obiettivo nei suoi vari aspetti (varietà, numerosità, esaustività delle azioni intraprese per svilupparlo e degli indicatori per misurarne i risultati),  - la qualità degli indicatori utilizzati,  - la significatività dei risultati raggiunti : sono più significativi quelli che, oltre che coerenti con l’obiettivo, sono innovativi sul piano educativo ed organizzativo, costituiscono un esempio per gli altri istituti, rappresentano una delle pratiche migliori, esemplari e trasferibili I. T. Sesto Vigiani

Criteri di valutazione: i comportamenti organizzativi I. T. Sesto Vigiani 20  Criteri per la valutazione delle competenze messe in atto nella realizzazione degli obiettivi:  Azioni significative in sé, in quanto vogliono migliorare gli esiti formativi, tendono a risultati didatticamente rilevanti, al successo formativo, ecc.) e/o sono tese all’incremento e al miglioramento dell’offerta formativa, favoriscono la riflessività del personale, ampliano la responsabilità condivisa nel governo della scuola. Da questo punto di vista, un giudizio al di sopra della media o di eccellenza è probabilmente espresso per le azioni che intendono migliorare gli esiti formativi degli alunni o l’offerta formativa o ampliano la responsabilità condivisa.  La qualità delle competenze operative espresse: in un ordine che va dall’organizzare e dirigere, alla valorizzazione delle risorse umane e alla promozione di un buon clima interno e di buoni rapporti con l’esterno, fino allo stabilire un rapporto positivo e di servizio con il territorio, e allo sviluppare l’innovazione e la mission dell’istituto. La valutazione da questo punto di vista può essere sopra della media eccellente solo se sono presenti almeno alcune azioni che promuovono il clima interno e i rapporti con l’esterno, stabiliscono un rapporto positivo e di servizio con il territorio, sviluppano l’innovazione e la mission dell’istituto.

Criteri di valutazione: gestione finanziaria e partecipazione al sistema I. T. Sesto Vigiani 21  Per la gestione finanziaria:  La valutazione prenderà in esame il miglioramento della gestione dell’ultimo anno finanziario utile rispetto al precedente  Saranno salvaguardati i risultati comunque alti anche se non migliorati  Per il Rapporto tra spesa sostenuta, attività gestita e risultati, il massimo di riferimento sarà diverso per gli Istituti comprensivi rispetto a quelli di di scuola secondaria di secondo grado  Per la partecipazione al sistema: saranno tenuti presenti gli elementi forniti dal Dirigente scolastico nel compilare il modello e confrontate con quanto risulta all’Ufficio del Dipartimento.

Il percorso della valutazione - 1  La valutazione è biennale; sarà annuale per alcuni casi particolari.  Lo stato del documento informatizzato si modificherà in corrispondenza di alcune tappe. Luglio – L’Assessore definisce le politiche scolastiche prioritarie per il biennio successivo Agosto - Il Dirigente Generale del Dipartimento assegna gli obiettivi vincolanti; sarà creata e resa disponibile la scheda di valutazione per ciascun Dirigente scolastico in servizio, Ottobre - Il Dirigente scolastico definisce i propri obiettivi operativi, li sviluppa e ne può indicare la situazione iniziale relativa all’istituto, ne definisce quindi azioni di realizzazione, indicatori e relative misure. Può effettuare l’incontro volontario di consulenza, quindi attiva la propria scheda e la rende disponibile I. T. Sesto Vigiani

Il percorso della valutazione - 2 Fino all’ottobre successivo il Dirigente scolastico può inserire i risultati intermedi, aggiungere azioni ed indicatori, inserire nell’apposito spazio una relazione sommaria; se invece ha scelto solo obiettivi biennali con risultati finali controllabili solo al termine del biennio può non inserire nessun risultato intermedio né la relazione. Qualunque scelta operi attiva la propria scheda per la seconda volta. Entro ottobre del secondo anno del biennio il Dirigente scolastico procede alla presentazione del materiale, con tutti gli elementi di valutazione necessari. Attiva per la terza volta la scheda e la rende valutabile. Il Dirigente Generale del Dipartimento effettua la valutazione dei vari fattori. Il Nucleo di Valutazione effettua la validazione del percorso della valutazione. Il Dirigente Generale porta a conoscenza del Dirigente scolastico i risultati della valutazione I. T. Sesto Vigiani

Grazie per l’attenzione I. T. Sesto Vigiani