Centro d’ascolto Demetra. L’idea di un centro contro la violenza è nata nel 2002 in seno al Comitato Pari Opportunità dell’Azienda Ospedaliera S. Giovanni.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ECONOMIA&SALUTE Ruolo del volontariato. ADOSITALIA ASSOCIAZIONE DONNE OPERATE AL SENO Concordiamo tutti che la salute è un bene essenziale per.
Advertisements

Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
I RISCHI DA UFFICIO: IL MOBBING
CARATTERISTICHE E PECULIARITA’ DELLA MEDICINA GENERALE E PROSPETTIVE DI SVILUPPO Giulio Corgatelli S.I.M.G. Firenze.
Vinto il bando regionale "Piccoli progetti per grandi idee" Con il progetto Una rete contro la violenza lAssessorato alle Pari Opportunità ha vinto il.
Università degli studi di Teramo anno accademico 2003/2004
Gruppo tecnico regionale emergenze infettive Piano per lorganizzazione regionale della risposta alle emergenze infettive deliberato dalla Giunta regionale.
al fine di garantire una presa in carico globale della situazione.
Èquipe operatori di strada: Obiettivo Nuove Droghe
"Mobbing un fenomeno che ci richiede attenzione" 12 novembre 2004 Accertamento e Prevenzione del Mobbing.
PREVENZIONE PRIMARIA PROGRAMMI ALCOLOGICI TERRITORIALI COLLABORAZIONE PUBBLICO – PRIVATO REPERIMENTO DELLE FAMIGLIE Ennio Palmesino
1 LINEE dINDIRIZZO REGIONALI PER LACCOGLIENZA DI DONNE VITTIME DI VIOLENZA di GENERE Provincia di Piacenza 19 ottobre 2013 Regione Emilia-Romagna.
LA CULTURA DELLA PSICHIATRIA NELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI GRUPPI E
La Cooperazione internazionale di AVIS Esperienze dintervento AVIS in America Latina Conferenza Internazionale AVIS supporta lAmerica Latina Napoli,
Tempo per narrarsi un possibile modello di intervento ricerca e esperienza presso alcuni studi medici del territorio palermitano Dott.ssa Barbara Governanti.
Salute mentale e prevenzione Universit à degli Studi di Trieste Facolt à di Psicologia Corso di Psichiatria Sociale a.a. 2006/2007 Presentazione di un.
A cura di Maria Vittoria Musella Riflessioni del 7 febbraio Roma 21 febbraio 2013.
I Centri Antiviolenza metodologia di intervento a sostegno delle donne vittime di violenza di genere Avv. Luigia Barone Responsabile del Centro Solidea.
Tutti a Scuola … dellinfanzia Assessorato Politiche Sociali, Partecipative e dellAccoglienza Servizio Immigrazione E Promozione Diritti di Cittadinanza.
PRESENTAZIONE DELLATTO DI INTESA TRA IL COMUNE DI CREMONA E LUFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE SUL TEMA: INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI FRAGILI Progetto.
PROGETTO SALUTE MENTALE MULUKUKU-NICARAGUA tenemos en la mente la salud.
Il processo di APPRENDIMENTO si compone principalmente di 3 fasi:
L’esperienza della Rete Health Promoting Hospitals (HPH) dell’Azienda per i Servizi Sanitari N. 6 Ufficio Qualità e Accreditamento Carmela Zuccarelli.
LA VIOLENZA SULLE DONNE E LE STRADE PER LA PREVENZIONE
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
IL SERVIZIO DI MEDIAZIONE CULTURALE DELL’ULSS N.5 ‘OVEST VICENTINO’
Sportello Amico a.s Doc. Rosaria Fiorentino.
Workshop 20 aprile Hotel de la Ville Vicenza. IL PROGETTO Comune di Padova Assessorato alle politiche dellaccoglienza e immigrazione Regione del Veneto.
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Progetto Dafne La rete dei Servizi contro la violenza alle donne Indagine sul fenomeno. Rimini anno 2005.
Progetto Dafne La rete dei Servizi contro la violenza alle donne Rimini anno 2007.
III a GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA RICERCA CLINICA Le decisioni sui protocolli di ricerca: pari opportunità nei Comitati Etici? Paola Mosconi Laboratorio.
COLLEGIO IPASVI DI VENEZIA
Stomie urinarie ed intestinali: professionisti ed esperienze a confronto Cesena 16 ottobre 2004 La preparazione psicologica, l'elaborazione dell'accaduto,
ABUSO AI MINORI: dalla COAZIONE che costringe
Giornata nazionale del malato oncologico Taranto 2-3 Maggio 2009 Progetto “TMO: Trapiantare fiducia per trapiantare la vita” Ricerca – intervento finalizzata.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LE ATTIVITÀ DI IDENTIFICAZIONE PRECOCE DEI CASI SOSPETTI DI DSA (DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO) di cui all’art. 7, c.1,
DATI CLUB LOMBARDIA E TRIVENETO > 32 azioni > 46 azioni 1 ottobre '13 – 30 aprile '14 72 azioni.
Modello di approccio integrato per il CONTRASTO alla VIOLENZA di GENERE (elaborato dalle esperienze dei Club della Lombardia e del Triveneto)
Mobbing e burn-out Un perché possibile. Finalità della presentazione identificare come questi fenomeni si presentano valutare come difendersene NON Aspetti.
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E DI PARITA’ UFFICIO PARI OPPORTUNITA’ E POLITICHE DEI TEMPI.
Guzzo A. S. , Diaczenko A. M. , Colzi M. , Suppa M. , Torre R
Il ruolo dell’ente locale per l’integrazione sociale degli immigrati
Gruppo rispetto della riservatezza Gruppo ospedale senza dolore
Il Protocollo di accoglienza e trattamento per donne in situazioni di violenza Dr Giuseppe Marinaro Pronto Soccorso Ulss 15 Camposampiero.
LINEE d’INDIRIZZO REGIONALI PER L’ACCOGLIENZA DI DONNE VITTIME DI VIOLENZA di GENERE INCONTRI in AREE VASTE Reggio Emilia 30 giugno Cesena 3 luglio Bologna.
Scuola superiore della pubblica amministrazione LA NUOVA DIRIGENZA E IL CAMBIAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN ITALIA LA RICERCA SU “MERCATO DELLE.
Il Progetto Cicogna Comunità Sperimentale con Famiglie Accoglienti in Rete Caterina Pozzi.
Carmela Cristallo Assessorato alle Politiche di Promozione
ACCOGLIENZA DI BAMBINI VITTIME DI MALTRATTAMENTO
FUNZIONE STRUMENTALE Referente Sportello Ascolto
STOP AL BULLISMO ! Il progetto di “Prevenzione al bullismo” è finalizzato a fare in modo che i processi di inserimento nel gruppo e l’intreccio.
Istituto Comprensivo Fibonacci Le scuole che lo compongono: - due plessi di scuola dell’infanzia (M. Betti e G. Rodari) - due plessi di scuola primaria.
Napoli, 11 maggio 2007 Provincia di Genova PROGETTO INTEGRA Esperienza di rete per il re-inserimento delle persone infortunate sul lavoro Genova
A.S.O. San Giovanni Battista di Torino Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso Centro d’Ascolto Antiviolenza Demetra Dr. Patrizio Schinco Sig.ra M.Arcari,
Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A/6 - Regione Campania 1 Costruire l'Integrazione Socio-Sanitaria Il Consorzio dei Servizi Sociali dell’Ambito A/6—Regione.
IL PUNTO D’ASCOLTO. IL PUNTO D’ASCOLTO PER IL SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’
1 La Carta dei Servizi nell’ Azienda USL di Modena Maurizia Gherardi - Sistema Comunicazione e Marketing - URP aziendale - Modena 26 Ottobre 2005 La riedizione.
IL DISTRETTO SOCIO-SANITARIO DI AOSTA E IL PROGETTO SPERIMENTALE DI POLO UNICO DI VALUTAZIONE PSICO LOGOPEDICO.
WORKSHOP Applicazioni della meditazione in ambito clinico e oncologico Aula IV Piano Edificio 9 – Ospedale S.Chiara Pisa, 8 Giugno 2015 CENTRO SENOLOGICO.
LA TRATTA DI PERSONE Azioni di sostegno alle vittime di tratta In collaborazione con il Dipartimento Diritti e Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio.
INSEGNANTI DI FRONTE AL MALTRATTAMENTO DEI MINORI Relazione sul corso regionale di sensibilizzazione Marzo 2013 Ins. Di Silvestre Serafina.
Paola Papi A.S. Comune di Genova. L’esperienza del Comune di Genova sulle attività di protezione avviate nell’ ambito del progetto “Creuzedema”
Strumenti del mestiere RYS &. Sono strumenti del metodo che servono ad aiutare i rover e le scolte a migliorare la conoscenza di se stessi e del loro.
La collaborazione fra pari nel recupero di competenze in matematica: il ruolo della riflessione metacognitiva Aosta, 8 aprile 2011 Angela Pesci Dipartimento.
Un aiuto agli anziani vittime di furti e truffe Un servizio di pronto intervento gratuito promosso dalla Provincia - Assessorato ai Servizi Sociali e Sanità.
Finalità Riforma del sistema socio-sanitario e agenda digitale in FVG Servizi più accessibili per i cittadini Udine – 16 giugno 2015 Direzione centrale.
CORSO per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile A cura della funzione Formazione del CCV-MI – Anno 2012.
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

Centro d’ascolto Demetra

L’idea di un centro contro la violenza è nata nel 2002 in seno al Comitato Pari Opportunità dell’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Battista.

Lo scopo del progetto è far emergere le situazioni di violenza elaborare e attuare i necessari protocolli operativi Destinatari sono tutti i soggetti “deboli”, vittime di violenza che si presentano al pronto soccorso (donne, anziani, stranieri)

Il programma del progetto si è concentrato su due obiettivi essenziali la formazione del personale sanitario e volontario l’attivazione di un centro d’ascolto

Gli aspetti sociologici della violenza L’approccio medico, l’approccio infermieristico La valutazione psicologica Il counseling nella relazione con il paziente L’esperienza delle associazioni del territorio Gli aspetti legali e giuridici del fenomeno L’iter procedurale della denuncia di violenza Principi dell’accoglienza Programma di formazione

La formazione intende identificare gli stereotipi culturali riconoscere i diversi tipi di abuso/violenza cogliere gli indici di sospetto e gli indicatori di rischio fisici e comportamentali delle vittime Un ruolo rilevante viene dedicato al rapporto fra il triage infermieristico e l’individuazione del fenomeno

L’attività del nostro centro d’ascolto è svolta da un gruppo di volontari dalle diverse professionalità (medico, counselor, avvocato, infermiere) prevede uno o più colloqui con la persona presa in carico e l’individuazione delle risorse sul territorio necessarie per sostenerla Centro d’ascolto

Il colloquio è mirato a creare una situazione in cui la persona presa in carico Si senta accolta Possa raccontare l’accaduto senza essere giudicata Possa superare la vergogna di trovarsi in una simile situazione Si renda conto di non essere sola Possa mettere in atto delle strategie per difendersi e tutelarsi

Segnalazione della violenza da parte della catena di emergenza del soccorso Vittima stessa Parenti Autorità di pubblica sicurezza Personale di soccorso 118 Associazioni Insegnanti … MODELLO ORGANIZZATIVO DELL’ATTIVITA’

Presa in carico del paziente da parte del personale del Pronto Soccorso, prestando attenzione ai messaggi non verbali all’acquisizione dei dati necessari, del consenso, etc. Terminata la fase sanitaria, invio del paziente al Centro d’Ascolto MODELLO ORGANIZZATIVO DELL’ATTIVITA’

Colloquio per individuare le modalità di un percorso di uscita dalla violenza, attraverso la collaborazione operativa con i servizi della rete cittadina MODELLO ORGANIZZATIVO DELL’ATTIVITA’

Confronto in gruppo sui casi incontrati relativamente a Difficoltà riscontrate Percorsi intrapresi Esperienze emotive Valutazione dell’operato Nuove idee…. MODELLO ORGANIZZATIVO DELL’ATTIVITA’

Negli ultimi mesi segnalazioni e richieste di intervento si sono moltiplicate e soprattutto arrivano da `più parti. Anche la variabilità rispetto alla gravità e alla complessità dei casi è molto alta…. …. il riscontro di una sempre maggiore sensibilità e consapevolezza