DPG 2011 dE/dx’ per muoni v≈0.96 c η=βγ ≈ 3.6 Indip dalla massa dE/dx’ ≈ 1.5 MeV δ correction Perdita radiativa NON presente per M(part) > M(muone)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Lezione 7 Effetto Cerenkov
Advertisements

Flusso, energia, posizione, tempo, ...
Identificazione di particelle
Rivelatori di Particelle
Danilo Domenici Masterclass Gennaio 2008 Masterclass Rivelatori di Particelle.
Danilo Domenici Rivelatori di Particelle. I rivelatori di particelle sono strumenti che producono un segnale osservabile quando vengono colpiti da una.
Ingrandimento: rapporto immagine / oggetto
Strumenti di misura della radiazione
neutron beta-decay discovery Fermi theory and Gf calculation
Dispositivi optoelettronici (1)
D. Di Bari II Convegno Sulla Fisica di ALICE – Vietri sul mare Perché estendere lintervallo di p T per PID Stato attuale in ALICE Proposte per rivelatori.
Vedere i raggi cosmici Progetto LAUREE SCIENTIFICHE
Acquisire dimestichezza con il concetto di sezione durto e suo utilizzo nelle leggi di assorbimento delle diverse radiazioni. Messa a punto in termini.
SPETTROSCOPIA FOTOELETTRONICA
Lezione 12 Misure di posizione e ionizzazione
Lezione 15 Rivelatori a stato solido
Lezione 19 Contatori Čerenkov
Lezione 17 Fotorivelatori
STRUMENTAZIONE ASTRONOMICA
1 Lezione 18 Identificazione di particelle Lidentificazione di particelle è un aspetto importante negli esperimenti di fisica delle alte energie. Alcune.
La fisica delle Particelle... alla scoperta dei costituenti fondamentali della natura Visita delle scuole superiori – Lecce Marzo
Principi di Funzionamento dei Rivelatori a Scintillazione
2/3/20141 Laboratorio di Fisica I Esperienze Dipartimento di Fisica Anno Accademico 2002/2003.
Università di Roma “La Sapienza”
SCINTILLATORI Scintillazione. Si contano i fotoni emessi da alcune sostanze luminescenti.
Effetto Doppler L'effetto Doppler è il cambiamento apparente di frequenza di un'onda percepita da un osservatore quando l'osservatore e/o la sorgente sono.
Dimensione degli oggetti
Fisica delle particelle elementari
Interazioni con la Materia
I raggi cosmici ...cosa sono, da dove vengono e come possiamo vederli...
DETECTOR PER RAGGI X CONTATORI INTEGRATORI Scelta Tipo di misura
Compton (m) (Hz) El free El bound Thomson Rayleigh ' ' Scattering E.M. Radiation vs electrons.
Rappresentazione delle transizioni elettroniche xrf
Raggi X Struttura elettronica dei livelli profondi
4 Fluorescenza in stato stazionario
Come fanno i ricercatori a vedere le particelle?
Scattering in Meccanica Classica
Rivelatori di Particelle
1 Università degli studi di Padova Dipartimento di ingegneria elettrica G.Pesavento Si definisce pertanto la probabilità d che una particella ha di essere.
SORGENTE In generale una sorgente deve produrre luce in un ampio ambito di  ed avere una intensità di emissione il più possibile uniforme Sorgente “ideale”
STRUMENTAZIONE PER SPETTROFOTOMETRIA
Laurea Magistrale in Fisica
Rivelatori basati su scintillatori
Fotosensori La luce di scintillazione prodotta in un mezzo dal passaggio di una radiazione può essere raccolta da opportuni fotosensori, per produrre un.

Misura di elettroni di bassa energia in ICARUS T600 Alessandro Menegolli – ICARUS Collaboration Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica, Universita`
8. La corrente elettrica nei liquidi e nei gas
Apparato sperimentale:
Fisica delle particelle elementari
Costruzione di un apparato sperimentale per la misura di raggi cosmici A cura di: Domenico Barbato, Marco Passeri (L.S. Lazzaro Spallanzani, Tivoli), Sabina.
Rivelazione e studio dei raggi cosmici Stage estivo giugno 2006 Ivan Girardi, Giovanna Lacerra Lic. Scientifico Pasteur Alessandro Calandri, Ludovico.
1 Silvia DALLA TORRE CSN I, Roma 17-18/5/2004 STATO DEL RICH-1 ED IDEE FUTURE  la regione centrale del RICH-1  le prestazioni attuali del RICH-1  idee.
B1/n la particella incidente polarizza il dielettrico  gli atomi diventano dei dipoli. Se b>1/n  momento di dipolo elettrico  emissione di radiazione.
-Principi di funzionamento dei fotomoltiplicatori
Spettrometria di massa
Il Microscopio elettronico a scansione
Rappresentazione delle transizioni elettroniche XRF
I Raggi Cosmici: Cosa sono e quando sono stati scoperti 1/3
Rivelazione di raggi cosmici Cosa sono i raggi cosmici? Da dove provengono? Quanto sono energetici? Come si studiano? Come funzionano i rivelatori? Misura.
Laboratori Nazionali di Frascati
Test con un sistema laser dei componenti di un rivelatore RICH
Rivelazione e studio di raggi cosmici
Università di Pavia Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica 17 Dicembre 2004 Alessandro Menegolli Dottorato di Ricerca, XVIII ciclo L’esperimento ICARUS.
INFN-LNL P. Colautti (50%), V. Conte (80%), A.Ferretti (100%), M. Lombardi (100%), M. Poggi (25%), S. Canella (20%), D.Moro (20%) INFN-PD L. De Nardo (80%),
Dispositivi optoelettronici (1)
CSN1, 17 settembre 2002 COMPASS prospettive verso la fase 2: tempi ed impegni italiani previsti F. Bradamante attivita’ della collaborazione per la fase.
Determinazione della velocità media dei muoni dai raggi cosmici
Caratterizzazione di un particolare tipo di rivelatore a gas: le Micromegas M.Alviggi, 28 ottobre
SPETTROFOTOMETRO monocromatore rivelatore cella sorgente.
SICSI A013 VIII Ciclo Università degli studi di Napoli “Federico II” Professore: Salvatore Andini Laboratorio di Chimica Analitica.
Transcript della presentazione:

DPG 2011 dE/dx’ per muoni v≈0.96 c η=βγ ≈ 3.6 Indip dalla massa dE/dx’ ≈ 1.5 MeV δ correction Perdita radiativa NON presente per M(part) > M(muone)

dE/dx [MeV/cm]

In particle therapy of cancer, to concentrate the effect of light ion beams on the tumor being treated while minimizing the effect on the surrounding healthy tissue. The blue curve in the figure shows how the originally monoenergetic proton beam with the sharp peak is widened by increasing the range of energies, so that a larger tumor volume can be treated, by inserting variable thickness attenuators like spinning wedges.particle therapyion beamstumorattenuators BRAGG PEAK NOTARE

En. Critica

Assorbimento Foto-nucleare R.N.G. Diffus. Rayleigh Coerente. (atomo non eccit. non ionizzato) Carbon Piombo SEZ. D’URTO [barn/atom] K edge (inner) L M

11 Identificazione di particelle Tempo di volo (TOF). Necessaria un’ottima risoluzione temporale ( 300ps sono facilmente raggiungibili con dei contatori a scintillazione). Se 2 particelle di massa m 1 ed m 2 hanno lo stesso impulso e percorrono la stessa distanza L la differenza di tempo t 1 -t 2 =  t sarà : Si sono assunte particelle relativistiche ( E~pc ovvero mc 2 <<pc) e si è sviluppato in serie fermandosi al primo ordine. (? Nota mia: Passaggio intermedio OK ?) startstop

12 Identificazione di particelle usando scala logaritmica:  t for L = 1 m di lunghezza di traccia  t = 300 ps  /K separation up to 1 GeV/c (1  ) con L=3m e separazione di 4  separazione  /k fino a 1 GeV/c. (  t = 300 ps)

Rivelatori di Particelle13 Guide di luce Lettura della luce di scintillazione. Normalmente la luce di scintillazione viene letta tramite un fototubo. Bisogna quindi adattare sia geometricamente che spettralmente la luce di scintillazione allo spettro e dimensioni del PM.  Guide di luce: la luce viene trasferita tramite riflessione totale. Gli indici di rifrazione della guida e dello scintillatore sono praticamente uguali.

Rivelatori di Particelle14 Scintillatori organici Rappresentazione schematica del principio di wawe length shifting: (C. Zorn, Instrumentation In High Energy Physics, World Scientific,1992)

Rivelatori di Particelle15 Lezione 17 Fotorivelatori Il Fotomoltiplicatore (Philips Photonic)

Rivelatori di Particelle16 Fotorivelatori Il fotomoltiplicatore (PM) consiste in un catodo di materiale fotosensibile seguito da un sistema di raccolta degli elettroni, una sezione di moltiplicazione degli elettroni (dinodi) ed infine da un anodo dal quale si preleva il segnale elettrico. Tutto il sistema sta in un tubo di vetro sotto vuoto. Quando è in funzione si alimenta con una tensione negativa il catodo (a massa l’anodo) ed i dinodi ad una tensione degradante dal valore catodico a quello dell’anodo, come si può ottenere da un partitore di tensione. Quando un fotone urta il fotocatodo viene emesso un elettrone per effetto fotoelettrico. A causa della d.d.p. applicata viene focalizzato ed accelerato sul primo dinodo e, colpendolo, si ha emissione secondaria di elettroni. I nuovi elettroni vengono accelerati dal campo elettrico sul secondo, terzo … dinodo, producendo un fascio di elettroni diretti verso l’anodo. All’anodo questo sciame di elettroni viene raccolto e fornisce un segnale di corrente che può essere ulteriormente amplificato e analizzato. e-e- photon

Rivelatori di Particelle17 Fotorivelatori Esempi di partitori di tensione.

Rivelatori di Particelle18 Lezione 17 Fotorivelatori

Rivelatori di Particelle19 Lezione 19 Contatori Čerenkov a soglia Principio di funzionamento

Rivelatori di Particelle20 Lezione 19 Contatori RICH Principio di operazione di un RICH A RICH with two radiators to cover a large momentum range.  /K/p separation GeV/c: DELPHI and SLD (W. Adam et al. NIM A 371 (1996) 240) 2 radiators + 1 photodetector C 6 F 14 (1 cm, liquid) C 5 F 12 (40 cm, gas) C 4 F 10 (50 cm, gas) spherical mirror Photodetector TMAE-based DELPHI RICH

Rivelatori di Particelle21 Lezione 19 Contatori RICH  Apparati focalizzanti Il sistema funziona bene solo per piccoli parametri d’impatto x i <<R M e piccoli angoli di Čerenkov. Inoltre apparati piatti sono più facili da costruire. L’ errore sull’angolo di emissione del fotone è ridotto (di molto)  possibile costruire radiatori lunghi (ed avere quindi più fotoni) Lunghezza focale di uno specchio sferico f=R M /2=R D. Raggio cerchio Čerenkov r=f  c =(R M /2)  c =R D  c  