La Chiesa del XII secolo Tra rinnovamento ed eresia
LA RIFORMA Gregorio VII aveva impresso una svolta alla riforma della Chiesa Forte monarchia papale, più netta subordinazione del laicato al clero Non venne però affrontato il tema della povertà Esso riemerse nel corso del XII secolo
POVERTA’ E NUOVE CONGREGAZIONI L’ideale di una ecclesia apostolica et evangelica… ispirò nuove congregazioni monastiche Tra di esse Certosini e Cistercensi
I CERTOSINI Nella località di Chartreuse, sui monti del Delfinato in Francia, verso la fine del sec XI san Bruno di Colonia iniziò con 6 compagni a condurre una austera vita da eremita
I CERTOSINI Agli inizi del XII sec il priore Guigo di Chastel tradusse in regola lo stile di vita proposto da san Bruno Esigenza della preghiera continua, solitaria, interiore coniugata con quella di momenti di vita in comune
L’abbazia della Grande Certosa (fondata nel 1084)
I CISTERCENSI Analogo desiderio di rigida solitudine e povertà assoluta spinse Roberto di Molesme nel 1098 a fondare con altri 20 monaci il monastero di Citeaux, in Borgogna
I CISTERCENSI Tornare alla semplicità del cenobitismo delle origini Rinunciare a vasti possedimenti fondiari Ripristinare la regola del lavoro manuale Praticare il criterio di una rigorosa povertà in ogni aspetto della vita
L’Abbazia di Citeaux in Borgogna
L’Icona di Nostra Signora di Citeaux I fondatori dell'ordine di Cistercense: Roberto, Alberico e Stefano Harding San Roberto (il primo fondatore, ancora con l'abito scuro, in quanto solo il suo successore Alberico, introdusse il cappuccio bianco) ricorda ai Cistercensi di vivere La Regola. Sant'Alberico invita a rivolgersi alla Vergine per tutti i loro bisogni e ad essere fedeli al loro carisma. Santo Stefano li esorta a comportarsi come degni figli di Citeaux e tempio dello Spirito
I CISTERCENSI Le fondazioni cistercensi sorgevano in luoghi inospitali e selvaggi I monaci e i conversi li bonificavano e coltivavano con metodi intensivi L’ordine conobbe nel XII secolo un vorticoso sviluppo Grazie anche all’apporto di Bernardo di Chiaravalle
BERNARDO DI CHIARAVALLE (1091-1153) Fu grande protagonista della sua epoca Partecipò con grande dottrina alle principali dispute teologiche del tempo; sostenne con energia papa Innocenzo II contro l'antipapa Anacleto II; fu sostenitore dei Templari, per i quali dettò la regola
BERNARDO DI CHIARAVALLE Combatté energicamente l'eresia catara; combatté anche personalità interne alla Chiesa cattolica, che gli sembravano portare innovazioni pericolose,come Pietro Abelardo e Arnaldo da Brescia. Sostenne con forza la seconda Crociata, poichè "Nella morte del pagano Cristo è glorificato”
BERNARDO DI CHIARAVALLE «Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d'etterno consiglio, tu se' colei che l'umana natura nobilitasti sì, che 'l suo fattore non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'amore, per lo cui caldo ne l'etterna pace così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridiana face di caritate, e giuso, intra ' mortali, se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto vali, che qual vuol grazia e a te non ricorre sua disianza vuol volar sanz'ali…. Fu particolarmente devoto a Maria, e ne promosse il culto, fino ad allora meno intenso nell'Occidente cristiano di quanto fosse già nell'Oriente Fondò nel 1115 l’abbazia di Clairvaux È patrono della Borgogna
Clairvaux e Fontenay
Altri fermenti La pataria, che si evolve in senso ereticale (rifiutava i sacramenti amministrati da preti indegni) La severa predicazione di Arnaldo da Brescia a Roma (Federico Barbarossa lo mandò al rogo nel 1155) Il catarismo
I CATARI dal greco, i puri Presenti in Renania e in Francia alla metà del XII secolo L’eresia si diffuse in tutti i ceti sociali, radicata soprattutto in Germania, in Lombardia, nel sud della Francia Varietà di orientamenti ma fondo dottrinale comune
I CATARI Il mondo è il campo di lotta tra principio del bene, Dio, e principio del male, il demonio Il demonio ha creato il mondo La realtà materiale è intrinsecamente negativa Precetti di vita morale: astinenza da ogni contatto sessuale, obbligo di digiuni prolungati, divieto di mangiare alimenti animali
I CATARI Solo i perfetti seguivano rigorosamente tali principi La maggioranza dei credenti non vi era obbligata Accusavano la Chiesa Cattolica di essere carnale e corrotta Rifiutavano i Sacramenti, le immagini, i Santi
I CATARI La chiesa condannò i catari nel 1884 (Lucio III) Dopo 20 anni Innocenzo III fece ricorso alla forza delle armi per estirpare il catarismo nella Francia meridionale (crociata contro gli Albigesi)