PUBLIO VIRGILIO MARONE
Virginio nacque presso Mantova nel 70 a. C. A Roma frequenta la scuola di retorica e a Napoli si dedica alla filosofia Tra il 42 e il 39 a.C. compone le Bucoliche Entra nel circolo di Mecenate e compone le Georgiche Dedica gli ultimi anni della sua vita alla composizione dell’ Eneide
TRA LE SUE OPERE…
E’ una raccolta di dieci carmi in esametri di argomento pastorale composta tra il 42 e il 39 a.C. Si rifà a Teocrito per l’ambientazione agreste, per temi e motivi, Descrive il paesaggio con il locus amoenus: il prato, l’acqua fresca, la rugiada. Fa riferimento alla Sicilia, alla Pianura Padana e all’Arcadia. Le Bucoliche = Canti dei pastori
Le ecloghe sono carmi scelti, Le ecloghe dispari sono in forma mimica; cioè riportano direttamente i dialoghi tra i pastori; le ecloghe pari hanno invece forma narrativa. All’interno della II e della X ecloga sono presenti ampi monologhi; L’VIII introduce e riporta una gara di canto tra pastori, topos presente anche nella III e nella VII. LE ECLOGHE
La I ecloga è un dialogo tra due pastori: Melibeo costretto ad abbandonare i suoi campi, e Titiro che può conservare i suoi beni grazie all’intervento del suo protettore. LA IX ecloga è un dialogo tra i pastori Meride e Licidia, Meride riferisce a Licidia che deve cedere i suoi territori ad un nemico e che forse rischierà anche la vita. In questa ecloga ci sono esplicite allusioni alle vicende storiche: infatti Virgilio fu costretto a cedere alcuni dei suoi terreni a Cremona: ‘’ troppo vicina, ahimè, all’infelice Cremona’’. LE DIECI ECLOGHE…
La II ecloga è il canto d’amore del pastore Coridone per il giovane Alessi che però non contraccambia il suo amore. E’ presente per la prima volta il tema virgiliano della passione amorosa come follia, che travolge in tutto e per tutto l’uomo. Anche nella X ecloga il tema è quello dell’amore infelice che in questo caso travolge Cornelio Gallo. Questi disperato dell’infedeltà di Licoride,decise di dedicarsi al Dio dell’amore. LE DIECI ECLOGHE…
La III,VII,VIII ecloga presentano il topos, ossia la gara poetica tra i pastori. La III ecloga contiene un canto ‘’amebeo’’, in cui ognuno dei due pastori recita due versi per volta, Nella VII ecloga i pastori si esibiscono in quattro versi ciascuno, Nell’VIII ecloga i pastori recitano un verso ciascuno. LE DIECI ECLOGHE…
La V ecloga ha per tema la morte del poeta- pastore Dafni. Virgilio descrive il modo in cui i due pastori reagiscono alla morte di Dafni. Mopso fa si che Dafni venga celebrato come benefattore. L’altro pastore Menalca prepara nuovi riti in onore di un’altra divinità. La VI ecloga svolge il tema della poesia: Due pastori vedono, ubriaco e addormentato, Sileno lo legano ad un albero e questi divertito dallo scherzo, intona un canto che affascina persino le querce. LE DIECI ECLOGHE…
Nella IV ecloga Virgilio profetizza la fine del mondo cosmico e l’inizio dell’età d’oro che inizierà con la nascita, l’adolescenza e l’età adulta di un puer. L’identificazione del puer è uno dei problemi più dibattuti dalla critica, perché da alcuni viene indicato nel figlio di Pollione, a cui Virgilio dedica l’opera, altri nel figlio atteso tra Antonio e Ottavia. LE DIECI ECLOGHE.
LE GEORGICHE Le Georgiche è un poema epico-didascalico in quattro libri; composto dal 38 al 30 a.C. Libro I la coltivazione dei cereali; Libro II la coltura degli alberi; Libro III l’allevamento del bestiame; Libro IV L’apicoltura.
L’Eneide è un poema epico in dodici libri. Composto dal 30 al 19 a.C. Come dice stesso il titolo, l’Eneide è la storia di Enea, eroe troiano, progenitore di Romolo e capostipite della gens Iulia. Il protagonista era già presente del ciclo troiano di Omero solo che Virgilio gli dona tutt’altro aspetto. Inoltre l’autore non narra del periodo storico contemporaneo alla sua epoca ma di qualche secolo precedente, per far sì che l’Eneide risulti una profezia del futuro. L’ENEIDE
FATTO DA: MARSILIO FILOMENA