Le donne oggi nell’economia di Massa-Carrara 8 marzo 2011 Istituto di Studi e Ricerche Azienda speciale della Camera di Commercio di Massa-Carrara Partecipata.

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Le donne oggi nell’economia di Massa-Carrara 8 marzo 2011 Istituto di Studi e Ricerche Azienda speciale della Camera di Commercio di Massa-Carrara Partecipata da: Amministrazione provinciale, Comunità montana della Lunigiana, Comuni di Massa e di Carrara

Imprese femminili a Massa-Carrara  Numero attività:  Il 25% di tutte le imprese  Percentuale superiore alla Toscana e all’Italia  Periodo di crisi › Imprese totali +0,9% › Imprese femminili +2,7% 2

Nel commercio al dettaglio  imprese femminili  Tasso di femminilizzazione pari al 31%  Tasso di incremento più alto che in Toscana e in Italia  313 imprese femminili  Tasso di femminilizzazione pari al 39%  Tasso di incremento positivo, ma minore rispetto alla Toscana e all’Italia 3 Nei ristoranti ed alberghi

Nell’agricoltura  481 imprese femminili  Tasso di femminilizzazione pari al 44%  Tradizione e novità (agriturismi) 4

Nelle attività manifatturiere  144 imprese femminili  Tasso di femminilizzazione pari al 17%, in linea con la media nazionale, ma inferiore alla Toscana  Tasso di incremento +3,3%, migliore delle altre realtà territoriali  14 imprese femminili  Tasso di femminilizzazione pari al 9% 5 Nell’estrazione

Nei servizi alle imprese  409 imprese femminili  Tasso di femminilizzazione pari al 50%, il più alto di tutti i settori  Tasso di aumento +2,8% 6

Le donne nelle società partecipate al femminile  Presenza maggioritaria 3,2%  Presenza forte 10,0%  Presenza esclusiva 86,8% 7

Le cariche ricoperte dalle donne in tutte le attività di impresa  Rispetto a tutte le cariche, quelle attribuite alle donne sono quasi il 29%, di più rispetto a Toscana e Italia.  Quando le donne ricoprono cariche sono nel 34% dei casi amministratrici (valore nettamente superiore a Toscana e Italia).  Altre cariche ricoperte: › Titolari di impresa 22% › Socie 41% › Altro 3% 8

La donna che ricopre cariche non è mediamente giovane  6%, sotto i 30 anni  49%, tra i 30 e i 49 anni  35%, tra i 50 e i 69 anni  9%, oltre i 70 anni 9

Imprese al femminile sempre più strutturate  Imprese individuali +0,1% (restano quasi il 60% del totale)  Società di capitali +17,8%  Società di persone +2,1%  Cooperative -2,7% 10

Graduatoria 1. Casola 44,3% 2. Zeri 42,2% 3. Comano 35,2% 4. Bagnone 33,9% 5. Fosdinovo 33,1% 6. Filattiera 32,2% 7. Tresana 31,5% 8. Fivizzano 30,9% 9. Licciana Nardi 30,5% 10. Pontremoli 29,6% 11. Mulazzo 28,8% 12. Aulla 28,0% 13. Villafranca L. 26,1% 14. Podenzana 25,9% 15. Massa 23,8% 16. Carrara 22,9% 17. Montignoso 22,8% Il tasso di femminilizzazione delle imprese Comune per Comune 11

La condizione femminile in Italia  Italia penultima nell’UE per tasso di occupazione femminile con il 46,6%. Supera solo Malta. Obiettivo Lisbona (60%) ormai irraggiungibile.  Ritardi, non solo nell’occupazione, ma anche in politiche di genere per il sistema delle tutele, per servizi alla famiglia (asili nido) e per l’adozione di contratti “flessibili” per conciliare lavoro-famiglia.  Le donne lavorano soprattutto nel terziario. 12

L’occupazione femminile di Massa- Carrara dal 2005 ad oggi  Le donne sono state il traino della crescita occupazionale locale: +6% annuo nell’ultimo lustro, maschi +0,4%.  In 5 anni donne in più al lavoro. Oggi lavorano 34,4 mila donne nella nostra provincia.  Tasso di occupazione femminile oggi al 52%, nel 2005 al 43%. Ci si avvicina a media regionale (55%).  In crescita, però, anche il relativo tasso di disoccupazione: dall’11,7% al 15,7%. 13

Più occupate, ma anche più disoccupate: perché?  Perché vi sono sempre più donne “attive” che si sono affacciate sul mercato del lavoro.  Nel 2005 oltre il 50% delle donne era fuori dal mercato, oggi sono il 38%: una parte di chi ci è entrata ha trovato lavoro, un’altra lo sta ricercando attivamente.  Crisi e bilanci familiari in difficoltà sono state la spinta “ad uscire dal guscio” e a provare a giocare un ruolo di protagonista nel mondo del lavoro e delle professioni. 14

Il Talento è donna  Vi è però anche una maggiore consapevolezza nei propri mezzi e una maggiore autonomia rispetto al passato.  Le donne sono più istruite degli uomini.  Negli ultimi 7 anni si sono laureate nelle università italiane donne della nostra provincia, contro maschi.  Tasso di laurea femminile pari al 12,6%, maschile all’11,2%, in rapporto agli iscritti universitari. 15

Quasi 1 laureata su 4 ha preso la lode. Poche laureate in campo scientifico  Il 22% delle donne laureate ha preso 110 e lode, contro il 19% dei maschi.  Il 36% ha conseguito una laurea (anche breve) in materia sanitaria, il 28% in materia sociale, il 21% in campo umanistico, il 16% in campo scientifico.  Se oggi rinviano la formazione di una famiglia, domani, al contrario, potrebbero fare più figli se fossero più stabili professionalmente. 16

Ancora molte criticità 1. Precarietà diffusa: il 15% delle donne lavora meno di 20 ore la settimana e il 10% con contratti a termine continui. 2. Questione giovanile: 70 donne su 100 in età anni è fuori dal mercato del lavoro (studia o non cerca lavoro). Solo il 15% è occupata, il resto è alla ricerca di un’occupazione. Solo dopo i 25 anni si affacciano effettivamente sul mercato. 3. Eccessiva concentrazione nel terziario (povero): oltre 90 donne su 100 lavora nei servizi o nella P.A. Marginale la presenza nell’industria. 17

Come migliorare l’occupazione in rosa  Molte delle criticità dell’occupazione femminile di Massa-Carrara derivano dalla struttura produttiva locale: manifattura pesante (lapideo, meccanica, nautica) con pochi sbocchi professionali femminili (poco tessile, poco alimentare, etc) e poco terziario ad alto valore aggiunto.  Occorre quindi sviluppare il terziario avanzato e l’economia dell’estetica (cultura, turismo, tipicità, etc), sostenendo anche iniziative autonome femminili in questi ambiti. 18

5 motivi del perché si devono sostenere le DONNE 1. Rappresentano il vero “effetto moltiplicatore” della ricchezza del nostro Paese. 2. Da loro dipende il futuro demografico dell’Italia. 3. Sono spesso garanzia di maggiore produttività e innovazione nelle imprese. 4. Consentono una più positiva situazione dei conti previdenziali. 5. Contribuiscono ad un maggior equilibrio sociale e alla solidarietà fra generazioni. 19