Progetto iSCSI Report alla CCR 12-13/12/2006 Alessandro Tirel – Sezione di Trieste
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Introduzione L’interesse di valutare questa nuova tecnologia e` scaturito nella riunione di Padova del 5 ottobre 2005, in seguito e` stato costituito ufficialmente nel dicembre 2005, un sottogruppo formato da: Alessandro Tirel (Trieste) Enrico Mazzoni (Pisa) Silvia Arezzini (Pisa) Quindi la CCR ha deliberato la creazione del progetto ed il finanziamento dello stesso.
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Obbiettivi Sono stati definiti alcuni punti nell’organizzazione del progetto: 1.Approfondimento delle specifiche riguardante il protocollo e valutazione del hardware 2.Valutazione delle prestazioni con e senza HBA, impatto sulle risorse del server 3.Valutazione delle caratteristiche di fault tolerance dell’accesso al disco 4.Test di prestazioni di controller iSCSI e bridge FC-iSCSI 5.Funzionalità e scalabilità su soluzioni di cluster file system 6.Test di affidabilità in ambienti di clustering dei servizi (Red Hat Cluster)
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Punto 1 Approfondimento E` stato definito un periodo di circa due mesi per permettere ai componenti del gruppo di aumentare le loro conoscenze riguardo gli aspetti del protocollo iSCSI, questo e` stato fatto tramite il reperimento di informazioni e report esistenti in rete, l’acquisto di testi specializzati e con l’ausilio di testbed virtuali (vmware). Inoltre sono stati valutati, sulla carta, elementi hardware da acquistare (HBA) e da testare (controller). Si e` provveduto a valutare anche i benchmark da utilizzare in fase di test.
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Punto 2 Hardware vs Software Questo punto rappresenta forse quello cruciale nell’ambito della sperimentazione che si puo` dividere in tre fasi: acquisto delle HBA (Qlogic) deployment del testbed fase di test
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Punto 2 Testbed
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Punto 2 Test I test effettuati hanno evidenziato dei risultati in parte attesi ed altri da chiarire. Il driver software iSCSI carica significativamente il client. L’impiego dei jumbo frames puo` aiutare le prestazioni e generalmente diminuisce il carico sulla CPU. Implementazione del driver iSCSI non e` ancora ottimale in ambiente Linux. Su richiesta del fornitore dell’appliance utilizzata nei test e` stato prodotto un report che diventerà nota tecnica della CCR.
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Punto 3 Fault Tolerance Prove riguardanti le funzionalità di fault tolerance sono state effettuate in particolare a Pisa utilizzando il modulo dm_multipath fornito con il kernel che si occupa in modo trasparente di identificare i path ridondati verso un device, ed in caso di failure di un collegamento attiva quello superstite. Le stesse possibilità vengono offerte dal driver Microsoft per l’ambiente Windows ( XP, 2003 e Vista).
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Punto 4 Test di controller iSCSI Sono stati contattati sia vendor che rivenditori per ottenere del materiale in prova riscontrando una buona disponibilità. 1.Network Appliance (Sinergy) 2.Nexsan (Computer Sharing) 3.EMC (Terasystem) 4.Promise (Mactronics) Alcuni appliance sono stati testati (1,4) mentre altri sono attualmente in test (2). La descrizione e le prestazioni ottenute verranno riportate sul web del gruppo in pagine protette. Il punto e` da considerarsi aperto nel caso in cui altri vendor dovessero offrire del materiale. Per quanto riguarda lo studio di bridge FC-iSCSI e` stato fornito alla Sezione di Pisa da parte di Mactronics il Reldata 9200, mentre a Trieste verra` studiata una soluzione basata sulla distribuzione Openfiler ( Nell’ambito della sperimentazione sono state acquistate delle schede Chelsio ottimizzate per il protocollo iSCSI la cui configurazione risulta essere un po’ ostica a causa del limitato supporto dei driver rispetto le versioni del kernel.
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Punto 5 Cluster File systems Questo test non e` stato completato per mancanza di tempo verra` ripreso ed approfondito nel programma del 2007 approfittando delle risorse presenti in Sezione.
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Punto 6 – Red Hat Cluster Questo argomento perde un po' di significato dato che sembra affermarsi l'utilizzo della virtualizzazione per ottenere la continuita` nei servizi. Attualmente pero` questo tipo di soluzioni non sono sviluppate ancora in ambiente iSCSI. Saranno forse di interesse comune con il gruppo HA in un prossimo futuro.
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Conclusioni L’iSCSI sembra essere una valida alternativa a Fibre Channel, per questi fattori: costi ridotti funzionalità di base avanzate (autenticazione, crittografia, utilizzo in ambito geografico) Sviluppo tecnologico parallelo a quello di Ethernet In questo momento pero` l’implementazione e` ancora giovane e l’utilizzo su larga scala non e` consigliabile, tuttavia lo sviluppo e` molto rapido e non si esclude che le cose possano cambiare a breve (6-12 mesi).
Riunione CCR - Roma 12-13/12/2006 Programma futuro 1.prosecuzione delle attivita’ di prova di controller disco e bridge iSCSI-FC forniti in conto visione 2.test di prestazioni del protocollo iSCSI in configurazione di accesso multiplo concorrente da piu’ server dotati di HBA iSCSI verso controller con piu’ interfacce ethernet 3.test di prestazioni in configurazione analoga ad (1) ma con accesso via RFIO da batteria di client sui volumi esportati dai server 4.test di funzionalita' di file system parallelo su iSCSI 5.test su software ed hardware per la realizzazione di server di disco accessibile via iSCSI fatto in casa.