UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO SCUOLA DELLE SCIENZE GIURIDICHE ED ECONOMICO-SOCIALI Corso di Studio in Scienze delle Attività Motorie e Sportive La prevenzione non farmacologica dell’asma da sforzo nello sport Tesi di Laurea di: Relatrice: Giulio Abbatino Chiar.ma Prof. M. Bellafiore ______________________________________________________________ ANNO ACCADEMICO
Cosa intendiamo per Asma? E’una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da: Episodi ricorrenti di dispnea, respiro sibilante, tosse e senso di costrizione toracica Iperreattività bronchiale Infiltrazione di cellule infiammatorie e rimodellamento delle vie aeree L’esercizio fisico è un fattore scatenante Asma da Sforzo, tanto che 80% degli asmatici, manifesta una riacutizzazione durante l’attività sportiva Presente in oltre il 30% degli atleti Olimpici L’attacco dispnoico compare inseguito a un lavoro muscolare continuo della durata di 6-8 minuti e di intensità pari al 70-80% della VO 2max e 80% Fc max
RAFFREDAMENTO MUCOSA VASOCOSTRIZIONE POST-ESERCIZIO RAPIDO RISCALDAMENTO POST-ESERCIZIO RAPIDO RISCALDAMENTO DISIDRATAZIONE MUCOSA MAGGIORE OSMOLARITA’ SUPERFICIALE MAGGIORE OSMOLARITA’ SUPERFICIALE RILASCIO DI MEDIATORI Anderson EJRD 1982; 63: Mc Fadden J. Clin. Invest. 1986; 78: 18 Anderson All. Proc. 1989; 10: 215 BRONCOCOSTRIZIONE IPERVENTILAZIONE DA ESERCIZIO INTENSO CONGESTIONE VASCOLARE, EDEMA CONGESTIONE VASCOLARE, EDEMA CONTRAZIONE DEL MUSCOLO LISCIO, EDEMA
Test da sforzo massimale Test di provocazione con stimoli ad azione indiretta. Il soggetto raggiunge l’80-90% della Fc max entro 2’ e la mantiene per 4-6’ di iperventilazione di aria secca Positivo se nei 30’post-esercizio si registra una riduzione di FEV1 ≥ 10%
L’Asma da Sforzo si verifica più spesso negli Atleti Lo studio ha stimato la prevalenza di asma tra gli atleti rispetto alla popolazione generale Monitoraggio dei sintomi respiratori 1620 Atleti 1620 Atleti 1680 Popolazione 1680 Popolazione 10% 6,9% Sport di forza e resistenza Overtraining Borgen JSBorgen JS., Harris J., Nystad W., Asthma and wheezing among Norwegian elite atlete, Med Sci Sports Exerc Feb;32(2):266-70Harris JNystad WMed Sci Sports Exerc.
30 Maschi allenati Étà media 17 anni HIIT di 22’ Picchi del 95% Fc max 45 ° Diagnosticato EIB: 10 ° Effetti HIIT ad alte e basse temperature Valutare l’influenza della temperatura sulla funzione polmonare negli adolescenti allenati durante un HIIT 40%60% Ghanbarzadeh M., Habibi A., Mohammadizadeh MA., The Effect of High Intensity Interval Exercise in High / Low Temperatures on Exercise-Induced Bronchoconstriction (EIB) in Trained Adolescent Males.Tanaffos. 2013
Prevenzione non farmacologica L'attività fisica è un efficace strumento di prevenzione e, spesso, la migliore medicina. Preriscaldamento: 15 min, non particolarmente intenso (in cui sia coordinato il movimento del cingolo scapolare con gli atti del respiro) avendo l'accortezza di respirare con il naso. Allenamento intermittente: sprint brevi ad intensità crescente di sec intercalati da identici periodi di recupero, per indurre un periodo refrattario. Allenamento sub massimale: per elevare la soglia anaerobica e ridimensionare il livello di ventilazione per un determinato sforzo. Detraining soft: graduale interruzione dell’attività fisica. La preparazione atletica può prevedere maggiori intensità e l’atleta "coperto" da una adeguata terapia di fondo, può effettuare qualsiasi allenamento. Un efficace stimolo allenante determina il potenziamento del sistema cardiorespiratorio e la ventilazione riducendo l’effetto stimolante dell’iperventilazione come causa di broncospasmo.
Conclusioni La pratica sportiva è uno stimolo aspecifico capace di svelare iperattività bronchiale determinando la cosiddetta asma da sforzo soprattutto in attività ad alta intensità e in ambienti freddi. Tuttavia, se condotta secondo i metodi di prevenzione, è assolutamente compatibile con la patologia. Il nostro organismo risponde allo stimolo allenante adattandosi e migliorando la funzione polmonare stabilizzando la situazione clinica, quindi deve essere considerato uno dei migliori strumenti di prevenzione. Diviene necessario promuovere un’attività motoria adattata alle esigenze dello sportivo asmatico attraverso la collaborazione tra medici e professionisti delle Scienze Motorie.
Grazie per l’attenzione.