Strumenti di controllo costi-qualità Da: Stefano Tonchia Università di Udine Progettare e gestire il sistema aziendale di misurazione delle prestazioni.

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Strumenti di controllo costi-qualità Da: Stefano Tonchia Università di Udine Progettare e gestire il sistema aziendale di misurazione delle prestazioni.

Controllo costi Le difficoltà di un accurato e affidabile calcolo del costo pieno di prodotto sono insite nella ripartizione dei costi indiretti, che per definizione non sono immediatamente riferibili a un determinato prodotto (serve conoscere le caratteristiche delle strutture organizzative).

Controllo costi L’Activity Based Costing (ABC) è oggi una delle più importanti tecniche innovative di cost- accounting. E’ una risposta al «full costing» nel momento in cui i costi diretti variabili si riducono (ad es. la manodopera diretta che cala mentre crescono gli ammortamenti per automazione).

Controllo costi Alla base dell’ABC c’è la constatazione che i prodotti consumano attività mentre le attività consumano risorse. Si calcola il costo pieno non attraverso ribaltamenti sui costi diretti variabili, ma in base al consumo delle risorse da associare a ciascun prodotto, passando dalle attività. (da cui l’importanza del conoscere le attività che vengono svolte nelle varie funzioni)

Controllo Qualità Per ciascun parametro relativo al prodotto vien definito un valore medio e una tolleranza. I valori che cadono entro quell’intervallo sono accettabili. La distribuzione reale delle misure può avere un valor medio diverso da quello previsto: in tal caso occorre effettuare interventi di rettifica sull’impianto (caso RIV-SKF). Per il controllo di conformità delle singole unità prodotte si usano strumenti semplici (istogrammi, diagrammi di Pareto) oppure le carte di controllo.

Controllo Qualità Una carta di controllo, o control chart è una rappresentazione grafica della stabilità o dell’instabilità di un processo, costruita procedendo per campionature successive. Mostra i dati "spalmati" nella sequenza temporale presa in esame e permette di distinguere tra la varianza dei processi dovuta a cause comuni e quella dovuta a cause speciali.

Controllo Qualità La carta di controllo, è costituita da: un titolo una legenda che descrive come e quando i dati sono stati raccolti due aree: una superiore e una inferiore separate da una linea centrale due limiti di controllo (superiore e inferiore) che definiscono i limiti entro i quali i valori rilevati devono cadere per affermare che non si stanno producendo difettosità la linea mediana (che corrisponde alla media della distribuzione che si sta studiando e che aiuta a comprendere il trend dei valori)

Controllo Qualità Un processo produttivo, anche se ben progettato, è soggetto a variabilità intrinseca o naturale, dovuta all’effetto cumulato di tanti, piccoli, ineliminabili fattori costanti o casuali. Le fonti di variabilità che non sono riconducibili a fattori casuali vengono chiamate “fattori specifici”: macchinari non ben funzionanti errori degli operatori materiali difettosi

Controllo Qualità La variabilità prodotta da fattori specifici è molto più evidente di quella prodotta da fattori casuali e dà luogo in genere ad una prestazione del processo inaccettabile. Un processo che stia funzionando in presenza di fattori specifici verrà detto fuori controllo.

Controllo Qualità

Processo sotto controllo: la maggior parte dei valori della grandezza oggetto di controllo cade tra i limiti di specifica. Processo fuori controllo: molte determinazioni campionarie cadono al di fuori delle specifiche.

Controllo Qualità La carta di controllo è un grafico che descrive l’andamento di una certa variabile informativa sulla qualità/sicurezza di un prodotto in funzione del tempo. Linea centrale (CL) = valore desiderato quando il processo è sotto controllo Linea superiore (UCL) = limite superiore di controllo (Upper Control Limit) Linea inferiore (LCL) = limite inferiore di controllo (Lower Control Limit)

Controllo Qualità

Se w è una statistica campionaria che misura una certa caratteristica di un prodotto con media ipotizzata μ e deviazione standard ipotizzata σ allora i valori per costruire la carta di controllo seguiranno questa regola: UCL = μ + L σ CL = μ LCL = μ − L σ L = distanza dei limiti di controllo dalla linea centrale espressa in unità di deviazioni standard

Controllo Qualità Le carte di controllo possono essere di due tipi a seconda della caratteristica oggetto di studio: Se la caratteristica è rappresentabile su scala continua essa viene detta variabile ed è possibile descriverla con carte di controllo per variabili Se la caratteristica non può essere misurata su scala continua o anche solo numerica, la conformità delle unità prodotte è descritta dal possedere o meno certi attributi o dal numero di difetti rilevati attraverso carte di controllo per attributi

Controllo Qualità Un passo importante nell’uso delle carte di controllo è la loro progettazione, ossia: scelta dei limiti di controllo scelta della dimensione campionaria scelta della frequenza di campionamento

Controllo Qualità Alcuni analisti suggeriscono di usare due limiti differenti. Oltre ai limiti operativi a 3-sigma (ad esempio), i limiti di sorveglianza: limiti più interni (per esempio ampiezza 2- sigma) rispetto ai limiti operativi (UCL e LCL) per segnalare eventuali funzionamenti anomali del processo: 1. UWL = Upper Warning Limit 2. LWL = Lower Warning Limit

Controllo Qualità Per essere certi che l’ipotesi sul non corretto funzionamento del processo sia veritiera, si è soliti aumentare la frequenza del campionamento e/o la dimensione campionaria così che molte più informazioni vengono analizzate nell’intorno temporale dell’istante in cui il problema può essersi manifestato.