Rilancio delle politiche per l’apprendimento permanente attraverso reti territoriali Servizi al cittadino per la ricostruzione e valorizzazione degli apprendimenti.

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…... sappiamo per esperienza che il cambiamento appare imprevedibile, brusco, illogico soltanto in termini di cambiamento, cioè dentro il sistema. Infatti.
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Rilancio delle politiche per l’apprendimento permanente attraverso reti territoriali Servizi al cittadino per la ricostruzione e valorizzazione degli apprendimenti formali non formali e informali con una dorsale informativa unica Norme nazionali e LEP per la validazione degli apprendimenti non formali e informali e certificazione delle competenze Repertorio nazionale delle qualificazioni LEGGE 28 giugno 2012, n. 92 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita.

principi, compiti e responsabilità istituzionali del sistema glossario istituzionale di concetti: competenze, apprendimento formale, non formale ed informale, Enti titolari ed Enti titolati del sistema pubblico di certificazione tre tipologie di standard di servizi di validazione e certificazione: processo, attestazione, sistema «Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione delle qualificazioni professionali» che costituisce il quadro di riferimento unitario per la certificazione delle competenze

composto da rappresentanti delle Regioni e del MLPS, a partire da maggio Opera su mandato della IX Commissione in base ad un piano di lavoro approvato dagli assessori nel luglio 2013 e aggiornato a gennaio 2014 e in base ad un programma comune con il MLPS, condiviso con la Commissione europea, relativo alla condizionalità ex ante composto da rappresentanti del MLPS, del MIUR, delle Regioni, delle Organizzazioni sindacali e delle Organizzazioni datoriali. L’Organismo si è riunito tre volte dal presieduto dai rappresentanti del MLPS e del MIUR, composto dai rappresentanti del Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione, del MISE, del MEF e delle amministrazioni pubbliche, centrali, regionali in qualità di enti pubblici titolari. Il Comitato si è insediato il 28 gennaio 2014 Comitato tecnico nazionale (Dlgs.13/13) 1 L’Organismo Tecnico per il repertorio delle professioni (Dlgs.167/11) 2 Gruppo tecnico competenze 3 Le sedi di lavoro

Piano di lavoro per il riconoscimento delle qualificazioni regionali su tutto il territorio nazionale. Tre linee di intervento: Correlabilità e progressiva standardizzazione delle qualificazioni professionali presenti nei repertori regionali Standard minimi di servizio per i servizi di individuazione e validazione e di certificazione delle competenze (processo, attestazione e sistema) Maternage e traghettamento Il cronoprogramma fissa come data ultima dei lavori il 30/11/2014

Correlabilità e progressiva standardizzazione delle qualificazioni professionali presenti nei repertori regionali Settore Processi di lavoro Aree di attività Attività competenze, abilità, conoscenze

Standard minimi di servizio per i servizi di individuazione e validazione e di certificazione delle competenze (processo, attestazione e sistema) Standard minimi di processo, ovvero come si erogano i servizi di individuazione e validazione, e certificazione attraverso le tre fasi del processo: Identificazione, Valutazione e Attestazione. Standard minimi di attestazione, ovvero gli elementi minimi da assicurare negli attestati che si rilasciano, le informazioni «viaggiano» negli attestati e come se ne assicura la tracciabilità nei sistemi informativi. Standard minimi di sistema, ovvero le garanzie di adeguatezza, qualità e tutela dei beneficiari che gli Enti titolari devono assicurare nell’ambito delle regolamentazioni e delle procedure

Principi Le Regioni sono partite da una analisi dei sistemi e delle esperienze già presenti nei territori al fine di valorizzare al massimo l’esistente, individuare punti di eccellenza e aree di miglioramento e infine elaborare un set di elementi comuni. Si è concordato che l’elaborazione degli elementi comuni è ispirata ai principi di attendibilità ed equilibrio del sistema, concreta fattibilità, semplificazione delle procedure, sostenibilità dei costi, accessibilità dei servizi e tutela dei destinatariMetodologia Sono state analizzate le normative, le esperienze e le strategie in corso di tutte le Regioni che hanno lavorato ai servizi di validazione e certificazione (in tutto circa i due terzi delle Regioni). L’analisi (strutturata in griglie tematiche) è stata condotta attraverso le fonti normative e documentali integrate dal confronto diretto con i referenti regionali e dal dibattito comune. Sono state inoltre analizzate le indicazioni d’impianto europee in particolare la Raccomandazione della Commissione al Parlamento Europeo sulla validazione dell’apprendimento non formale e informale del 20 Dicembre 2012, le Linee Guida Cedefop e i caratteri d’impianto dei principali sistemi europei di validazione. Il lavoro svolto da Febbraio 2014

Prodotti Istruttorie 1.Glossario comparato dei processi di servizio su Individuazione e Validazione e Certificazione delle Competenze nelle Regioni 2.Griglie di ricognizione delle prassi regionali sui processi di servizio, attestazioni rilasciate, requisiti professionali degli operatori Documenti approvati 1.Elementi minimi di attestazione per l’individuazione e validazione, e certificazione (Giugno 2014) 2.Concetti ed elementi minimi di processo per i servizi di individuazione e validazione (Luglio 2014) E’ in corso di elaborazione un Documento comune sugli standard di sistema che avvierà la regolamentazione di temi chiave quali ad esempio: le condizioni di fruizione e garanzia del servizio; le caratteristiche degli operatori adibiti a questi servizi; le caratteristiche del sistema informativo interconnesso con dorsale unica; l’approccio ai principi di collegialità, oggettività, terzietà ed indipendenza della valutazione. Risultati a Settembre 2014