Fil. Mente 14-15 Lezione 8, 2-3-15. Fumerton on hard vs. easy Fumerton, pp. 24-25: hard: philosophical analysis of being in a mental state vs. being in.

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Transcript della presentazione:

Fil. Mente Lezione 8,

Fumerton on hard vs. easy Fumerton, pp : hard: philosophical analysis of being in a mental state vs. being in a physical state easy: scientific/causal explanation of what brings about certain mental states

Argomento per la presentazione (1) Il problema di William Molyneux (fil., scienziato e politico irlandese, ): un nato cieco che sa distinguere cubo e sfera al tatto riacquista la vista. Sa identificarli con la vista? (c'è qualche analogia con il Kn. arg.) Posto a Locke, che lo discute in Saggio sull'intelletto umano, book II, cap. 9, §8 (risponde NO) Discusso anche da Berkley (saggio sulla visione, §§ ) e Leibniz (Nuovi saggi sull'intelletto umano, cap. 9; risponde SI') Presentare la rassegna di recenti studi empirici di Valeria Occelli (RIFP, vol. 5, 2014, n.1 pp )

Fumerton, cap. 2 Discute varie possibili versioni dell'opposizione dualismo/fisicalismo, soffermandosi sulle principali posizioni in fil. della mente (già discusse nelle precedenti lezioni) Considera possibili modi di definire "mentale" e "fisico" e alla fine propende per basarsi su casi paradigmatici di fisico e mentale (per es. dolore) per distinguere il dualista delle proprietà dai suoi rivali (p. 59) Chiarisce il dualismo che vuole difendere e quali sono i suoi rivali (p. 60)

Il property dualism di Fumerton ll dualismo delle proprietà è riscattato se possiamo mostrare che le proprietà mentali paradigmatiche con le quali abbiamo "phenomenological acquaintance" (es., dolore) non sono "riducibili" (identiche) ai candidati fisici (proprietà fisiche paradigmatiche, es. fibre C attive) proposti dai fisicalisti (p. 59) L’idea di fondo è che le asserzioni di identità tra proprietà mentali e fisiche (sia interpretate alla Russell- Frege (meglio) sia alla Kripke) non sono supportabili o quando meno non vanno interpretate come riduzione dal mentale al fisico, dato il primato fenomenologico del mentale.

fisicalismo/dualismo debole La posizione di Fumerton è compatibile con il "fisicalismo non riduzionista", la tesi della sopravvenienza delle proprietà mentali su quelle fisiche (p. 60) Per F., quest'ultimo non è vero fisicalismo. Potremmo parlare di fisicalismo/dualismo (dipende da dove mettiamo l'enfasi) debole

Sopravvenienza del mentale A-properties supervene on B-properties iff it is impossible that there are two entities that are alike in B-properties and differ in A-properties (Kim, Philosophy of Mind, 1996, p. 10; but see Chalmers ch. 2 and Kim 2005, p. 33) Plausible example: (some) aesthetic properties supervene on physical properties. It does not make sense to say of two perfectly identical copies of Michelangelo’s David that one is harmonious and the other is not Diversi modi di intendere la necessità in questione (Fumerton, p.61): analitica, metafisica, nomologica

Sopravvenienza e argomento di Kim L'argomento di Kim rende problematico il dualismo/fisicalismo debole cum sopravvenienza: epifenomenalismo del mentale property dualism + downward causation (emergentism?)

Argomento per la presentazione (2) Presentare l'argomentazione di Kim contro il fisicalismo non-riduzionista in "the myth of nonreductive phyisicalism" (1989) in: *Supervenience and mind : selected philosophical essays / Jaegwon Kim Cambridge : Cambridge university press, 1993 Collocazione FILOS. XIX

Argomento per la presentazione (3) Funzionalismo e critica al funzionalismo di Fumerton (§ 2.15)

Fil Mente Lezioni 9-10,

intenzionalità Uno dei criteri proposti per distinguere mentale e fisico è l'intenzionalità (Brentano, Psic. da un punto di vista emp., 1874) fenomeni mentali "diretti" sempre verso qualcosa, sono rappresentazionali oggetti meinonghiani? dolore, ansia sono intenzionali? Ci sono fenomeni fisici intenzionali? Quelli che segnalano qualcos'altro su base causale (termometro, ecc.)?

Avverbialismo In ultima analisi Fumerton rifiuta l'intenzionalità come criterio perché accetta l'avverbialismo. E' stato proposto come teoria della percezione da Ducasse e poi Chisholm in opposizione alla teoria dei dati sensoriali (Russell) rifiuto dell'analisi act-object (presupposta nel criterio dell'intenzionalità): vedo-F-mente piuttosto che vedo un F Fumerton accetta l'avv. per tutte le proprietà mentali (anche le credenze)

La teoria dei dati di senso Nella nostra vita cosciente (percezione veridica, sogni, allucinazione) esperiamo continuamente "oggetti", o almeno così sembra. Molti filosofi della tradizione analitica alla luce di ciò hanno accettato nel loro repertorio ontologico i cosiddetti “dati di senso” (sense data), spesso assegnando loro un importante ruolo epistemologico. Questo punto di vista è stato dominante nella prima metà del XX sec. (Moore nel 1953 lo chiama "the accepted view") Seminario sul tema esperienza e riflessione - Dottorato Fil. e Sc. Um., Mc,

La teoria dei dati di senso (cont.) Russell, per esempio, parla di “dati di senso” rispetto ai quali abbiamo una “conoscenza diretta” (acquaintance) che fa da base alla “conoscenza per descrizione” che cerchiamo di accumulare sugli oggetti esterni. Altri nomi sono stati usati, per es., "appearances" o "sense "impressions". A me piace parlare di "oggetti fenomenici". Altri sostenitori: Broad, Price, Ayer. Seminario sul tema esperienza e riflessione - Dottorato Fil. e Sc. Um., Mc,

La teoria dei dati di senso (cont.) I sense data avrerebbero queste caratteristiche: (1) siamo direttamente coscienti di essi (li esperiamo direttamente), sia nella percezione veridica che in sogni, allucinazioni, ecc. (2) Sono dipendenti dalla mente del soggetto che li esperisce [non sempre dato per scontato; per es. il neutral monism di Russell lo nega] (3) Hanno effettivamente le proprietà che sembrano avere Seminario sul tema esperienza e riflessione - Dottorato Fil. e Sc. Um., Mc,

17 La psicologia della Gestalt I sense data sembrano costituire il campo d’indagine primario della psicologia della Gestalt Le due linee fenomeniche hanno diversa lunghezza (fenomenica) La loro presenza nel campo fenomenico è causata da due linee del mondo esterno di lunghezza uguale

18 Gli oggetti fenomenici esistono veramente? Li AMMETTE: La teoria dei dati di senso NON LI AMMETTE: La teoria avverbialista (Ducasse, Chisholm) La teoria intenzionalista (realismo diretto) La teoria disgiuntivista (realismo diretto) Queste ultime teorie sono adesso di gran lunga più popolari. Il disgiuntivismo in particolare è molto alla moda.

Cosa spiegano i sense data Ammettere i sense data sembra il modo più ovvio per render conto dei contenuti dell'esperienza e per descrivere cosa avviene nei casi di illusione (bacchetta nell'acqua) e allucinazione: esperiamo un dato sensoriale non conforme all'oggetto fisico corrispondente (illusione) o non corrispondente ad alcun oggetto fisico (allucinazione). L'argomento dell'illusione (prossima diapositiva) sembra portare ineludibilmente ai sense data. Seminario sul tema esperienza e riflessione - Dottorato Fil. e Sc. Um., Mc,

20 L’argomento dell’illusione In linea di principio ci può essere una percezione non veridica "contenente" oggetti fenomenici (sogno, allucinazione) indistinguibile da una veridica quindi gli oggetti fenomenici NON possono essere identificati con oggetti reali esistenti indipendentemente dal soggetto cosciente. Per es., se vedo una sedia, non è detto che ci sia una sedia reale, ma di sicuro c'è un oggetto fenomenico (dipendente dalla mia mente) "a forma di sedia".

Cattiva fortuna dei sense data Chisholm ("On the observability of the self", 1969): – "The nature and location of these strange entities, as we all know, caused considerable puzzlement... I am sure it is not necessary now to unravel all the confusions that were involved in this kind of talk, for the sense-datum theory has been ridiculed about as thoroughly as any philosophical theory can be ridiculed" Tra i critici Chisholm cita Prichard, Knowledge and Perception (1950). Si veda anche l'antologia di Swartz, Perceiveing, sensing and Knowing (1965) Seminario sul tema esperienza e riflessione - Dottorato Fil. e Sc. Um., Mc,

Perché i sense data godono di cattiva stampa? Portano allo scetticismo verso il mondo esterno. La loro collocazione spaziale non è chiara: dove si trovano? Sembrano impegnare al dualismo mente corpo (specialmente se non sappiamo dove collocarli nello spazio). Argomento contro il fondazionalismo epistemologico di Sellars (1956, presentato come un attacco ai sense data (Fales, A defense of the given, 1996, p. 122) (Sellars parla di "myth of the given") Possono essere indeterminati. Possono essere contradditori. Voglio concentrarmi sugli ultimi due punti. Seminario sul tema esperienza e riflessione - Dottorato Fil. e Sc. Um., Mc,

23 Oggetti fenomenici indeterminati La gallina maculata (speckled hen) (Chisholm in Mind 1942) L’argomento ornitologico di Borges (vol. I, p. 1119). Spesso percepiamo un oggetto in movimento senza poterne discernere forma e colore (Hardin,Color for philosophers, 1988, , p. 101). Oggetti colorati senza un colore determinato: Hardin (p. 100) discute esperimenti sulla soglia di visione presentati in Bouman & Walraven 1957.

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