……………………………Medonn, vaol u penziere a ccher’a daie ca Mlfett sparegneist dò tremòete e te chiemern Medonn du tremelizze. Mauro Zaza Università Popolare.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La mobilità della crosta terrestre -
Advertisements

La prova più evidente (con i vulcani) che la Terra non è statica.
TERREMOTI Le rocce della litosfera vengono sottoposte a forze endogene che le deformano e le sottopongono a sforzi con accumulo di energia al momento della.
I TERREMOTI O SISMI Dal latino “terrae motus”, movimento della Terra
I TERREMOTI PAG. D66 CAPITOLO 5
La struttura della terra
Conoscenze dirette Raccogliere informazioni dirette sull’interno della Terra non è possibile se non entro uno strato superficiale di appena 12 km. Infatti:
TERREMOTO.
La sismologia.
I TERREMOTI UN TERREMOTO O SISMA E’ UN BRUSCO MOVIMENTO DEL SUOLO
LA STRUTTURA DELLA TERRA per 5a Liceo Scientifico
I VULCANI.
STORIA DELLA TERRA E SUE DINAMICHE
Vulcani e terremoti Che cos’è un vulcano?
Presentazione realizzata dall’Opuscolo gratuito a cura dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia “Conoscere il Terremoto”
Il terremoto I terremoti sono vibrazioni del terreno causate essenzialmente da fratture che si producono nelle rocce della crosta terrestre a seguito.
la tettonica delle placche
DI ALESSANDRO ADONIA III I A.S. 2006/07 S.M.S D.Alighieri
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO da VINCI” di FIRENZE
I Terremoti Per capire cos’è e come si origina un terremoto bisogna conoscere com’è fatta la Terra! In questa sezione: La Terra Dentro la Terra La Crosta.
UN POSTO CHIAMATO TERRA Dal big bang in poi….
Il motore delle placche
Tettonica delle placche
Un margine divergente immaturo
LICEO SCIENTIFICO STATALE “LEONARDO da VINCI” di FIRENZE
ALLA SCOPERTA DEI TERREMOTI A CURA DI....
TETTONICA A ZOLLE VITI DANIELE II am.
si spacca Quando la Terra
ORIGINE DEI TERREMOTI GEOGRAFIA E GEOLOGIA
Tettonica a Zolle e Deriva Dei Continenti
Francesco Filippo Mattioli Nicolò Piervittorio Massaccesi
STRUTTURA DELLA TERRA Il nostro pianeta risulta composto da quattro strati concentrici: al centro troviamo il nucleo, diviso in nucleo interno (liquido)
I TERREMOTI.
UNITA’ DIDATTICA: I FENOMENI SISMICI
Fenomeni sismici onde sismiche localizzazione epicentro-ipocentro
MARGINI DELLE ZOLLE Lungo i margini delle zolle si realizzano una serie di fenomeni (sismici e vulcanici) associati ai movimenti delle zolle confinanti.
STORIA DELLA TERRA E SUE DINAMICHE
I TERREMOTI Laura Onorato Francesca Franzosi Marco Passalia Davide Bonomi.
TERREMOTI.
I TERREMOTI.
I VULCANI.
LA STRUTTURA DELLA TERRA
Anno scolastico Scuola Primaria di Marciana Classe 5°
Il terremoto.
TERREMOTI.
Come è fatto l’interno della Terra
I SISMI.
I SISMI Caratteristiche delle rocce Tipi di onda Sismica a riflessione.
I fenomeni Sismici.
FOSSE OCEANICHE Francesco Cenni – 1° B.
storia dei super continenti conseguenze
Fenomeni endogeni ed interno della Terra:
PROPAGAZIONE DELLE ONDE SISMICHE
I terremoti Dal greco seismòs, scossa. I terremoti sono movimenti improvvisi della crosta terrestre accompagnati dalla liberazione di grandi quantità.
Onde sismiche Appendice 2
Obiettivi Illustrare la distribuzione geografica dei vulcani e spiegarne il significato secondo il modello della tettonica delle placche.
I Terremoti.
I terremoti Appunti di geografia per gli studenti delle sezioni C e D a cura della prof.ssa A. Pulvirenti. Le immagini presenti in questo file sono state.
I materiali della Terra solida
STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA
I terremoti.
Il pianeta terra.
I fenomeni sismici Università degli Studi di Trieste
LE ONDE.
Il terremoto I terremoti tettonici sono vibrazioni del terreno causate essenzialmente da fratture di rocce a seguito di un accumulo di energia potenziale.
L’interno della Terra • I geologi hanno scoperto com’è fatto l’interno della Terra studiando le onde sismiche. • Si producono piccoli terremoti artificiali.
A.S Terremoti Danni e Sismicità I TERREMOTI DANNI e SISMICITA’
I fenomeni endogeni della terra
ESPANSIONE DEI FONDALI OCEANICI
Continenti alla deriva
Transcript della presentazione:

……………………………Medonn, vaol u penziere a ccher’a daie ca Mlfett sparegneist dò tremòete e te chiemern Medonn du tremelizze. Mauro Zaza Università Popolare Molfettese 17 gennaio 2006 QUANDO LA TERRA TREMA

Cos’è un terremoto? Un terremoto consiste in uno scuotimento più o meno violento della superficie terrestre che trova la sua origine in profondità, nella zona dell’ipocentro. Ogni terremoto corrisponde ad un brusco rilascio di energia elastica accumulatasi nel sottosuolo durante I periodi di quiete apparente, un pò come un bastone che venga incurvato tra le mani prima di arrivare a rompersi. E’ un avvenimento naturale molto frequente; è opportuno tuttavia considerare che è l’edificio che ci crolla addosso ad ucciderci, non il terremoto:una scossa, anche violentissima, in aperta campagna non produce alcun effetto sensibile se non un senso di vertigine o, al massimo, uno sbilanciamento.

0 °C 1000 °C 3700 °C 4300 °C STRUTTURA DELLA TERRA I terremoti si verificano solo nella litosfera (nella crosta e nella parte superiore del mantello fino a km di profondità)

Il lento scontro tra l’estremità divergente di una placca e quella convergente dell’altra con la conseguente subduzione e tutti I fenomeni che si verificano nella zona interessata. PLACCA TETTONICA

Le placche della litosfera e gli epicentri di alcuni dei terremoti verificatisi in un periodo di 6 anni.

I vulcani attivi sono associati alle zone nelle quali le placche si scontrano o si separano.

I LIMITI DELLE PLACCHE

Una faglia è la materializzazione della superficie lungo cui avviene la rottura della roccia. A seconda del tipo di movimento relativo delle porzioni di roccia, le faglie prendono differenti nomi. Frattura Faglia trascorrente (sinistra) (strike slip)

Il terremoto è causato dall’accumulo di deformazione dovuto allo sforzo tettonico applicato. Quando lo sforzo applicato supera la soglia critica di frattura del materiale, si ha il cedimento della roccia che comincia ad oscillare elasticamente al momento della rottura (Rebound Elastico).

Le onde sismiche che si irradiano dall’ipocentro di un terremoto

LA FAGLIA DI SANT’ANDREA IN CALIFORNIA

FAGLIA NORD ANATOLICA TERREMOTO IN TURCHIA DEL 17 AGOSTO 1999 (Grado 7.4 della Scala Mercalli)

Quando avviene un terremoto nell’interno della Terra, una parte dell’energia accumulata è liberata sotto forma di onde elastiche che si propagano all’interno della terra. Queste onde possono essere rivelate da appositi strumenti detti sismometri. Vi sono due tipi principali di onde: le onde di volume e quelle superficiali. Le onde di volume viaggiano all’interno della terra e seguono le leggi dell’ottica geometrica. Vi sono due tipi principali di onde di volume: 1. Onde P: (prime) onde di compressione e rarefazione in cui l’oscillazione delle particelle di materia avviene parallelamente alla direzione di propagazione dell’onda 2. Onde S: (seconde o di taglio) in cui l’oscillazione delle particelle avviene perpendicolarmente alla direzione di propagazione dell’onda

Oltre alle onde di volume esistono altri tipi di onde elastiche dette onde superficiali in quanto si propagano lungo superfici di discontinuità come la superficie terrestre o le superfici di discontinuità vicine ad essa Le onde superficiali non penetrano all’interno della terra tuttavia hanno un’ampiezza ed una durata maggiore delle onde di volume. La velocità di propagazione delle onde superficiali è inferiore a quella delle S.I due tipi principali di onde superficiali vengono definiti : onde di Rayleigh e onde di Love, dal nome dei due scienziati che ne postularono l’esistenza, sono responsabili dei danni più rilevanti. Nelle onde di Rayleigh l’oscillazione delle particelle avviene in un piano verticale contenente la direzione di propagazione e le particelle oscillano con moto rotatorio retrogrado:simili alle onde che si propagano quando un sasso cade nell’acqua. Nelle onde di Love l’oscillazione delle particelle avviene trasversalmente rispetto alla direzione di propagazione. Sia le onde R che le L sono generate dalle prime(P) e dalle seconde(S). L’analisi dei cammini delle onde sismiche ha permesso la conoscenza dell’interno della terra.

Un fascio di luce è riflesso o rifratto quando incontra la superficie di separazione tra acqua ed aria. Le onde sismiche hanno un comportamento analogo quando incontrano la superficie di contatto tra strati di rocce a differente densità. Le onde P ed S irradiate dall’ipocentro del sisma nelle varie direzioni. Riflessione e rifrazione delle onde sismiche

Il primo strumento per la misura dei terremoti è il sismoscopio di Chang, costruito in Cina nel 132 D.C. Le palline erano tenute nella bocca dei draghi con un sistema di leve collegate ad un pendolo interno. Il numero delle palline cadute indicava l’intensità mentre la posizione dell’epicentro veniva indicata dal punto in cui cadeva la prima pallina MISURA DEI TERREMOTI

Un terremoto viene registrato attraverso un sismografo che consiste essenzialmente in un pendolo ed un apparato di registrazione. Il passaggio dell’onda sismica provoca il movimento del supporto del pendolo. Un pendolo con un corto periodo tende a muoversi insieme al supporto e quindi a non registrare alcun terremoto, un pendolo con un periodo maggiore tende a rimanere fermo mentre il supporto oscilla. Il limite fra i due comportamenti è chiamato periodo naturale del pendolo. Soltanto i movimenti più rapidi del periodo naturale vengono registrati dal sismografo.

INTENSITA’ (Scala Mercalli) E’ una scala empirica che misura gli effetti del terremoto sull’ambiente, le costruzioni e l’uomo. MAGNITUDINE(ScalaRichter) Scala strumentale che misura l’ampiezza della scossa come si rileva dai sismografi ed è proporzionale alla energia che accompagna le onde sismiche LA MISURA DEI TERREMOTI Corrispondenza approssimata tra le due Scale.

This is an interactive educational display of global seismicity that allows you to monitor earthquakes in near real-time, view records of ground motion, and visit seismic stations around the world. The display is updated every 30 minutes using data from the National Earthquake Information Center. Earthquakes that have occurred within the last 24 hours are shown with red circles. The circles fade through orange to yellow within 15 days. After 15 days, the circles are replaced by light purple dots that remain on the map for five years. 40_1_8.html Click in the center of a circle and a list of all events will appear with the event you selected highlighted in yellow and events within 10 degrees of that event highlighted in white. Click on an individual seismic observatory (shown by the purple colored triangles) to bring up a station information page. The Incorporated Research Institutions for Seismology (IRIS) is a consortium of United States Universities that have research programs in seismology Global seismicity

I terremoti catastrofici del secolo scorso San Francisco-USA 1906, M = 7.8, 750 vittime

Messina-Italy, 1908, M = 7.2, vittime

Mexico City 1985 M = vittime

Kobe - Giappone 1995, M = 7.2, 5500 vittime senza casa

Turchia, Izmit 1999, M = 7.4, circa vittime, about dispersi.

I terremoti più forti degli ultimi 30 anni.

LA PLACCA ADRIATICA E’ anche detta microplacca in quanto fa parte della grande placca africana che si muove, ormai da 60 milioni di anni, in direzione N-E premendo contro la placca europea. E’ proprio la placca adriatica che, incuneandosi in quella europea comprime le strutture balcaniche e, incontrando resistenze disomogenee, tende a ruotare intorno ad una cerniera localizzabile nel basso tirreno.. In corrispondenza del margine convergente fra zolla adriatica ed europea, entrambe di litosfera continentale, queste s’inarcano creando catene montuose e conseguenti terremoti dovuti alla enorme quantità di energia che si è accumulata fino a provocare la rottura delle faglie prima che, il margine della zolla adriatica si immerga nell’astenosfera della zolla europea.

………..e speriamo bene! Se lungo il margine balcanico si è avuto un accorciamento, lungo il margine opposto, quello tirrenico, avviene un allargamento, documentato dal fatto che solo 10 milioni di anni fa la catena appenninica era molto più vicina al massiccio sardo-corso e il bacino del Tirreno meridionale non esisteva.