Progetto Donna Amica Miglioramento del momento del pasto nella persona non autosufficiente attraverso la relazione con l’anziano.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
VIVERE IN SICUREZZA A SCUOLA E .... A CASA. PROMOZIONE DELLA SALUTE E INTERVENTI DI PREVENZIONE INDIVIDUALE E COLLETTIVA.
Advertisements

Analisi della situazione attuale e ipotesi risolutive
TRANQUILLI,SI TORNA A SCUOLA
Insufficienze respiratorie e ostruzioni delle vie aeree
Espressioni non verbali
GMP e HACCP nei ristoranti delle scuole
PEDIATRIC BASIC LIFE SUPPORT
Nozioni di primo soccorso
DIABETE E SINDROME METABOLICA
Schemi di Primo Soccorso in Ambiente di Lavoro
Divisione Servizi Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie SETTORE FAMIGLIA Mercoledì 30 GIUGNO 2004 Giornata di formazione per operatori domiciliari.
Fibrillazione e Tachicardia Ventricolare DEFIBRILLAZIONE Ritmi della salvezza.
MERCOLEDÌ 20 OTTOBRE 2010 Assemblea genitori classi prime Elezione consiglio dinterclasse Plesso Via Piumati.
Strategie per la soluzione di problemi
Riduzione del rischio di caduta nell’anziano fragile
Attività personali e partecipazione in ICF
MODULO 1 UNITA’ 1.2 IGIENE PROFESSIONALE.
SCALA di BRADEN ASL di Brescia Ospedale
RESPIRAZIONE ARTIFICIALE.
TRAUMI DEL CRANIO Un colpo sulla testa. lesioni esterne
EDUCAZIONE ALIMENTARE PER BAMBINI
Analisi sensoriale degli alimenti
Guida a cura di: Primario: Dott. P.Alberto Pernigo
Dieci semplici regole per migliorare la comunicazione medico-paziente Non esprimere mai troppi concetti contemporaneamente. Quando si parla.
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
PROGETTO AGES: INCORAGGIARE E GUIDARE LA PARTECIPAZIONE DEGLI ANZIANI MANUALE PER LA FORMAZIONE DEGLI UTENTI.
Adolescenza e alimentazione Dott.ssa Michelina Marinozzi
Che i tuoi alimenti siano le tue medicine e che le tue medicine siano i tuoi alimenti. Ippocrate.
TUTTI A TAVOLA: LA MENSA COME LABORATORIO
Parrocchia S. Maria Assunta Moricone - Rm
PER UNA COPPIA FELICE LOVE ME TENDER ELVIS PRESLEY.
Infarto e Angina pectoris
Migranti e Servizi Territoriali Saperi e Strumenti per fare rete 27 Ottobre 2011 Operatore v/s Migrante: quali strumenti relazionali professionali Dott.
Partecipare con gli atteggiamenti del corpo
Consigli per bambini e genitori
Esigenze della vita moderna
La relazione con il malato
Tecniche di comunicazione in albergo
Epilessia a scuola.
Le teoriche del nursing
Sarcopenia La sarcopenia è una malattia che colpisce i muscoli del corpo i quali, con l’avanzare dell’età, perdono la loro capacità di consumare e produrre.
Alimentazione e benessere
Anno scolastico 2007/2008. La salute è un tesoro prezioso da preservare e custodire gelosamente.
Scuola dell’infanzia paritaria “f. budri” mortizzuolo a. s
RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE
Capitolo 10_b. 2 Obiettivi Saper comunicare in modo efficace per rendere il soccorso più semplice sia per il paziente che per i soccorritori.
Influenza affezione respiratoria acuta trasmessa per via aerea ed ha un esordio brusco ed improvviso dopo l’ incubazione di 2-3 giorni sintomatologia.
IL PAZIENTE CON DIFFICOLTA’ RESPIRATORIA
Dott.ssa Gabriella Coi IL TURISMO ACCESSIBILE NELL’ALTOPIANO DEI 7 COMUNI PAROLE… BISOGNI… RISPOSTE… …ALCUNI ESEMPI DI FUNZIONAMENTO “ATIPICO” Marzo-Aprile.
Alimentazione *.
Sintomi del paziente tumorale
Sviluppo psicomotorio
OSTRUZIONE DA CORPO ESTRANEO NELL’ADULTO
Lasciate che i bambini siano felici a modo loro, non esiste modo migliore. (Dr. Johnson)
Incontro di informazione sulla malattia di Alzheimer.
Tecniche di comunicazione in albergo
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole C31 -2 MODULO C Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
Presentazione Life skills relazionali Gioia Mavi gen 2016.
Progetto salute: unità 4.2 – diapositiva 1. Appuntamento dal medico Per una consultazione con il vostro medico di famiglia, dovete fissare un appuntamento.
LA NUTRIZIONE ENTERALE: GASTRONOMIA PERCUTANEA ENDOSCOPICA (PEG)
Informatore del Servizio di Prevenzione e Protezione Servizio prevenzione e protezione ALCOL E LAVORO BERE RICHIEDE.
SALUTE: i due estremi STATO CONCETTO DINAMICO OMS 1946: Stato completo di benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto l’assenza di malattia o infermità.
Cos'è la febbre? La febbre è un aumento della temperatura corporea superiore ai 37°C se misurata per via cutanea (ascellare), o superiore ai 37,5°C se.
BASIC LIFE SUPPORT BASIC LIFE SUPPORT RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE DI BASE RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE DI BASE.
AUSL BOLOGNA. Definire il punteggio sociale  Azione valutativa che non può essere ricondotta ad automatismi, elementi esclusivamente oggettivi o ad una.
La leadership situazionale Il modello di Hersey & Blanchard
Dieta nell’anziano Nell'età senile, il ritmo delle funzioni vitali si rallenta; infatti, nella maggioranza delle persone, si ha la cessazione dell'età.
CENNI DI LEGISLAZIONE L’ articolo 593 del Codice Penale prescrive, in via generale, che ogni cittadino che trovi un corpo umano inanimato o una persona.
a cura del Gruppo V.d.S. di Anguillara Sabazia -Settore Formazione B.L.S. nuove procedure Per soccorritori laici.
Autenticità (o congruenza)  “Tutti noi conosciamo individui di cui ci fidiamo perché sentiamo che essi sono realmente come appaiono, aperti e trasparenti;
Transcript della presentazione:

Progetto Donna Amica Miglioramento del momento del pasto nella persona non autosufficiente attraverso la relazione con l’anziano

 Persone non autosufficienti  Più patologie (diabete, disfagia, senza denti, ictus, limiti nella vista e nell ’ udito…)  Scarsa autonomia fisica (dipendenza nell ’ alimentazione, nel vestirsi, nel lavarsi, nel muoversi, nel recarsi in bagno)  Perdita della memoria o confusione (non si ricordano di aver mangiato o mangiano più volte) Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Contesto di lavoro 2

 Assicurare le calorie adeguate alla persona in relazione alle patologie  Momento di socializzazione  Momento di soddisfazione Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Significato del pasto per la persona 3

DIPENDE DALL ’ AUTONOMIA DELLA PERSONA  Supervisionare la persona che si alimenta (stimolare a mangiare, ricordare le sequenze)  Aiutare a tagliare gli alimenti, riempire il bicchiere  Imboccare la persona Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Quale servizio può fare l ’ operatore durante il pasto? 4

E ’ IMPORTANTE MANTENERE SE POSSIBILE L ’ AUTONOMIA NELL ’ ALIMENTARSI E CONFRONTARSI CON IL PERSONALE SUL COMPORTAMENTO DA ADOTTARE Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 20165

DIPENDE DALLA SITUAZIONE/MALATTIA dell ’ anziano Cibi di consistenza normale Cibi frullati Cibi sminuzzati Cibi morbidi Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 TIPI DI PASTI CONFEZIONATI 6

 Temperatura dell ’ ambiente  Ambiente tranquillo, accogliente  Verificare la sicurezza della carrozzina, sedie, tavoli, pavimenti  Verificare la posizione della persona Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 PRIMA DEL PASTO 7

 Stoviglie a portata della persona  Verificare se la protesi è ben fissata  L ’ operatore deve: lavarsi le mani, mani e unghie pulite senza eccessivi anelli o braccialetti, vestiti puliti, mascherina in caso di raffreddore-tosse, se la persona è diabetica chiedere la personale se deve eseguire controlli Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 PRIMA DEL PASTO 8

 Proteggere gli indumenti della persona  Osservare la persona  Posizionarsi difronte alla persona all ’ altezza dei suoi occhi o più in basso  Controllare la temperatura del cibo  Tagliare e spezzettare se necessario, sbucciare la frutta Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 DURANTE IL PASTO 9

 Consentire di mangiare lentamente e senza distrazioni  Alternare cibo alle bevande (somm.2 bicchieri)  Adattarsi ai tempi dell ’ anziano: la fretta induce a masticare male o mangiare meno di quando dovrebbe/vorrebbe, per cui non proporre un nuovo boccone se il precedente non è stato deglutito.  Stimolare la persona a deglutire, masticare utilizzando parole semplici (mastica bene, manda giù, beva un po ’ d ’ acqua) Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 DURANTE IL PASTO 10

 Comunicare all’operatore di cucina la quantità di cibo assunta, eventuali difficoltà ed il gradimento del pasto  Riordinare il residente e il posto a tavola Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 DOPO IL PASTO 11

RIFIUTO DEL PASTO  Invitare la persona ad assaggiare il cibo  Distrarre la persona parlando e riprovare dopo alcuni minuti  Verificare i gusti  Invertire la sequenza (es: carne e poi la pasta) Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Possibili problemi nell ’ aiutare una persona durante il pasto 12

VOMITO  Interrompere l ’ alimentazione  Chiamare il personale Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Possibili problemi nell ’ aiutare una persona durante il pasto 13

TOSSE  Interrompere l ’ alimentazione  Aspettare che cessi la tosse  Verificare che non abbia cibo in bocca  Somministrare piccole quantità di acqua  Se presenti frequenti episodi di tosse avvisare il personale Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Possibili problemi nell ’ aiutare una persona durante il pasto 14

SOFFOCAMENTO (persona non respira o respiro rumoroso, agitazione, svenimento, colore delle labbra e del viso bluastro)  Interrompere l ’ alimentazione immediatamente  Chiamare il personale per iniziare le manovre di liberazione delle vie aeree SPESSO IL SOFFOCAMENTO AVVIENE NELLE PERSONE CON DISFAGIA Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Possibili problemi nell ’ aiutare una persona durante il pasto 15

Difficoltà nella deglutizione del cibo o delle bevande, che comporta la tosse, gocciolamento del cibo dalla bocca, permanenza del cibo in bocca per lungo tempo, rigurgito dal naso ASPIRAZIONE NELLE VIE AEREE con soffocamento o polmonite Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 DISFAGIA 16

 Operare con la supervisione degli operatori tenendo conto di tutte le loro indicazioni  Somministrare dieta indicata (di solito frullata)  Bevande con addensante (densità sciroppo, crema, budino)  Fare attenzione alla posizione: seduta con capo flesso leggermente in avanti, busto/collo e testa allineato; braccia appoggiate sui braccioli oppure sul tavolo Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Che cosa fare con una persona che presenta problemi di deglutizione? 17

Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Procedura per l’imbocco 18

Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 POSIZIONE PER L’IMBOCCO PERSONA PROBLEMI DI DEGLUTIZIONE 19

 Somministrare piccole quantità alla volta di cibo e controllare che abbiano deglutito  Evitare di distrarre la persona durante il pasto  Accertarsi della temperatura del pasto  Se presenti disturbi di memoria ricordare i vari passaggi  A fine pasto controllare che abbiano la bocca vuota Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Che cosa fare con una persona che presenta problemi di deglutizione? 20

Che cosa fare se una persona ha il diabete? Rispettare la dieta prescritta Non dare dolci se non su indicazione dell ’ infermiere Segnalare se la persona presenta sudorazione abbondante, confusione, sonnolenza Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 DIABETE È una malattia dovuta ad un aumento degli zuccheri nel sangue 21

Che cosa fare se una persona non ha denti? Somministrare dieta morbida o sminuzzata Non somministrare pezzi di cibo grossi Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 PERSONA SENZA DENTI La persona ha difficoltà a masticare 22

Sono fondamentali :  rispetto  parlare lentamente e con voce forte  rispettare i tempi dell ’ anziano  stimolare la comunicazione  ascoltare e coinvolgere l ’ anziano  trasmettere tranquillità  sorridere  empatia  semplicità e chiarezza  accettazione di tutti i sentimenti manifestati dall’utente Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 RELAZIONARSI CON L’ANZIANO 23

 il ricorso all’assistente, soprattutto per l’imbocco, può rappresentare una situazione che accetta con difficoltà e diffidenza  l’assistente = estraneo: questa percezione può portare l’anziano a manifestare atteggiamenti di sospetto e di rifiuto comprensione, pazienza e impegno per farsi accettare e benvolere dall’ospite Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 RELAZIONARSI CON L’ANZIANO problemi : 24

 un atto terapeutico per il paziente, all’interno di una dinamica di ascolto e di scambio  un modo per considerarsi come “persone” e non come “lavoratori”  è uno stile di vita che si impara tramite l’interesse che si ha nel conoscere una persona  è uno stile di vita che comporta ascolto e attenzione fa bene sia al paziente che all’assistente Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 La relazione è… 25

Ogni relazione è relativa al contesto in cui si svolge: la possibilità di costruire una buona relazione con la persona anziana dipende dall’assistente. Al centro della relazione vanno i bisogni e le esigenze dell’anziano e cercare di lavorare per la loro soddisfazione. All’assistente è richiesto di aiutare l’ospite nell’eseguire azioni per lui difficoltose, ma che sono del tutto naturali, per questo occorre delicatezza affinché il soggetto non si senta totalmente minato nella sua autonomia valorizzazione della persona anziana Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Come possiamo “ stare ” con l ’ anziano? 26

Aspetti verbali e di aspetti non verbali: sono importanti entrambi (ad es.: accompagnare una parola di incoraggiamento con un sorriso) e la coerenza tra loro (ad es.: se usiamo un tono di voce calmo e pacato, per comunicare un’azione che intendiamo fare alla persona anziana, non possiamo tenere poi comportamenti ansiosi e frettolosi). L’uso delle parole deve essere adeguato al suo livello di comprensione: frasi brevi, pronunciate lentamente e ben scandite. Poniamoci sempre di fronte alla persona che assistiamo: segno di considerazione e di rispetto. Toccare la persona anziana: per aiutarla ad alzarsi o a camminare, se lo apprezza, è un utile modo per far sentire comprensione e calore. Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Come possiamo “ stare ” con l ’ anziano? 27

 Il lavoro occasionale accessorio  Orari di lavoro  Retribuzione  Il Progetto Donna Amica:  Criteri di scelta delle lavoratrici  Criteri di gestione del rapporto di lavoro  Gestione delle assenze Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Aspetti contrattuali 28

 Prestare il proprio servizio in modo diligente  Garantire la sicurezza dell ’ anziano  Rispettare i consigli dati dagli operatori  Rispettare le norme e i regolamenti dell ’ Ente Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Doveri del lavoratore 29

 Presentarsi all’arrivo nel nucleo all’operatore di cucina  Indossare grembiule con il distintivo personale  Gestire con cura il proprio grembiule  Svolgere il servizio  Firmare prima di lasciare il nucleo il registro presenze depositato nel nucleo. L’eventuale assenza è registrata dall’operatore di cucina.  In caso di assenza improvvisa telefonare alla portineria , la quale provvede ad avvertire l’operatore di cucina del nucleo. Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Aspetti operativi 30

Laslo Cornelia Donatella Montibeller Sabrina PizziniMaggio 2016 Aspetti organizzativi  Lavorare con molte figure professionali  Chi sono le persone di riferimento  Lavorare con degli obiettivi  Avere relazioni con altre figure: famigliari, volontari  Aspetti concernenti la sicurezza 31