L’ecosistema desertico Virginia La Camera
IL DESERTO CALDO E’ un ambiente che ha un suolo arido, scarse precipitazioni e una forte evaporazione. L’ampia escursione termica (cioè un caldo massimo di giorno e la notte il contrario), provoca una intensa disgregazione delle rocce in ciottoli e sabbie. Esistono deserti rocciosi, deserti sabbiosi e deserti ghiaiosi.
I deserti ospitano la vita. Le popolazioni che vivono nei deserti hanno però dovuto adattare il loro stile di vita alle severe condizioni dell'ambiente, ad esempio, i Tuareg, popolazione che vive nel deserto del Sahara, praticano l'agricoltura esclusivamente nelle oasi, e grazie al nomadismo possono anche allevare bestiame.
Numerosi tentativi per sfruttare i deserti a scopo agricolo sono stati fatti da paesi confinanti con queste regioni, hanno realizzato complessi sistemi di irrigazione per attingere acqua dai fiumi o da pozzi. Ma alcuni gravi problemi hanno poi reso vane simili imprese: la forte evaporazione dell'acqua dispersa nei campi determina un accumulo di sale sul terreno che lo rende inadatto alle coltivazioni; inoltre le riserve naturali dalle quali è prelevata l'acqua sono destinate a esaurirsi.
Il deserto più vasto della terra è il deserto del Sahara che si trova in Africa. Il Sahara è un esempio tipico di desertificazione di una zona anticamente ricoperta da una rigogliosa vegetazione, come provano i numerosi ritrovamenti fossili del Neolitico.
Nel deserto caldo le temperature sono estreme, si possono raggiungere facilmente i 50 gradi centigradi durante le ore del giorno, mentre di notte scendono precipitosamente e si avvicinano allo zero. Le difficoltà climatiche per i pochi animali e vegetali che vi vivono non finiscono qui perché si aggiunge l'estrema aridità. Le piogge sono un evento rarissimo: in media ne cadono pochi millimetri all'anno. Le poche specie presenti hanno escogitato dei "trucchi" che permettono loro di prosperare nonostante l'ambiente sia così ostile.
Le specie di piante che vivono nel deserto “amano” quelli che sono gli ambienti "più esterni": a mano a mano che ci si inoltra diventa sempre più difficile incontrarne. Si possono incontrare le cosiddette “piante succulente”, ma anche alcuni licheni e naturalmente le cactacee.
Le piante, per potere resistere alla mancanza di acqua e alle temperature estreme, hanno dovuto modificare la loro struttura e sono state costrette a ridurre al minimo il loro consumo di acqua: hanno rinunciato alle foglie che hanno trasformate in spine, presentano una superficie notevolmente ridotta e quindi hanno una traspirazione davvero limitata. Tra l'altro, il fatto di presentare spine costituisce un'ottima difesa dagli animali in cerca di cibo. Gli arbusti invece possiedono una fitta peluria che li ricopre e che limita al massimo l'evaporazione.
Questi vegetali sviluppano le loro radici in modo eccezionale e riescono così a raggiungere le piccolissime quantità d'acqua che si trovano in profondità. E che dire del fatto che alcune di esse, sono in grado di perdere anche i rami per evitare al massimo la dispersione di acqua, ma non appena cade la pioggia rivivono e sanno fiorire e fruttificare.
Gli animali del deserto, si sono adattati in vario modo alla mancanza d'acqua. Vi sono alcune specie di anfibi che restano in letargo durante la stagione secca ed escono in superficie solo quando cade la pioggia. Numerosi mammiferi del deserto, come il cammello, sono capaci di resistere alla disidratazione, infatti può rimanere parecchio tempo senza acqua perché i suoi tessuti possono tollerare altissimi livelli di temperatura corporea e di disidratazione e non come dice una credenza popolare, perché immagazzinano l'acqua nelle loro gobbe. Alcuni mammiferi hanno imparato a mantenere la temperatura corporea conducendo vita notturna, infatti durante il giorno restano in tane fresche o all'ombra.
Fanno parte della fascia temperata. IL DESERTO FREDDO Fanno parte della fascia temperata. Si trovano all'interno dei continenti della Russia orientale ed europea e nell'Asia.
I deserti freddi sono caratterizzati dall’effetto di imponenti catene montuose che limitano ancora di più l’umidità e le precipitazioni. La temperatura può oltrepassare in Inverno i -40°C ed anche -50°C; in Estate raggiungono i 40°C. Le precipitazioni in genere si aggirano intorno ai 200mm e accadono in genere prevalentemente durante il periodo Estivo in forma di pioggia e grandine. Nelle altre stagioni il cielo si mantiene sereno e l’aria rimane secca .
Gli Eschimesi (Inuit) devono combattere un clima rigidissimo mentre l’ambiente mette a disposizione una varietà limitata e scarsa di materiali utilizzabili. Tuttavia hanno saputo dare a questi problemi risposte adeguate all’ambiente e tecnicamente perfette. Uno dei problemi più difficili da risolvere è quello del vestiario, che deve essere ben caldo e impermeabile. Perciò i vestiti sono quasi sempre di pelle di vari animali e soprattutto di renna.
Gli Eschimesi vivono negli igloo: case fatte di neve e ghiaccio. Una tale abitazione veniva edificata con lo scopo di avere un posto caldo e solido dove poter rimanere.
Il Gobi, è uno dei luoghi più desolati, misteriosi e affascinanti del pianeta. Occupa circa un terzo dell'intera superficie della Mongolia e domina il territorio per miglia e miglia di distese uniformi. Evoca paesaggi bellissimi e di assoluto fascino: laghi salati, distese sabbiose, canyon dalle rocce rosse, terreni aridi e sassosi.
La vegetazione si riduce in erbe, arbusti e muschi nei brevi periodi di pioggia. Gli animali si riducono a rettili, insetti e roditori. I deserti freddi, a differenza di quelli caldi, hanno tre caratteristiche: i terreni sono situati all'interno dei continenti; le precipitazioni si mantengono al di sotto dei 40mm annuali; vi dominano venti molto freddi.
Nei deserti freddi la flora deve superare la doppia sfida di oscillazioni climatiche estreme tra estate ed inverno e della scarsa presenza di acqua, perlopiù sotto forma di neve o nebbia.
In prevalenza crescono arbusti e radi cespugli. La flora del deserto freddo è composta da piante xerofile e graminacee. In prevalenza crescono arbusti e radi cespugli.
La fauna è formata da diversi tipologie di mammiferi: cammelli, asini selvatici, antilopi, gazzelle, leopardi di montagna, lupi e volpi.