CLASSI QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO.

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Transcript della presentazione:

CLASSI QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Prof.ssa Claudia Avocatino Prof.ssa Thea Rossi

LETTURA PROGRAMMAZIONE RIFLESSIONE ANALISI PRODUZIONE CONFRONTO

hanno scelto il testo della narrativa contemporanea per ragazzi “La strana guerra delle formiche” di Hubert Nyssen per la presenza di un insieme di nuclei tematici molto significativi e ampi ATTIVITA’ DOCENTI I DOCENTI Con la classe hanno Individuato i nuclei da sviluppare Definito e valutato il prodotto finale Organizzato, revisionato, valutato il lavoro In fase di programmazione In classe Hanno illustrato il progetto

ATTIVITA’ ALUNNI Lettura approfondita IN CLASSE Attività individuali e/o collettive Comprensione e analisi del testo Attività laboratoriali in piccoli gruppi produzione di testi e di cartelloni illustrativi, revisione lavoro A CLASSI APERTE Relazione verbale, a cura dei rappresentanti dei gruppi, sul percorso svolto e illustrazione del prodotto e delle attività svolte A CASA Attività di gruppo e/o individuali Ricerca materiale, esercitazione sul testo, produzione testi, completamento tabelloni

PERCORSO ALUNNI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Analisi del testo I personaggi: ruolo, sentimenti, atteggiamenti Le tappe verso la guerra Luoghi e spazi Dai piccoli screzi all’intolleranza Dall’intolleranza al razzismo Dalla lotta verbale a quella fisica

I C

I personaggi, l’evento che rompe l’equilibrio iniziale, i luoghi e i tempi I C

I D

Sentimenti e atteggiamenti dei personaggi e corrispettivi contrari I C

Verso la guerra..... I C

Come le Blu vedono se stesse e le Verdi Come le Verdi vedono se stesse e le Blu ATTEGGIAMENTO DI SUPERIORITA’ E DI DISPREZZO DELLE UNE VERSO LE ALTRE I C

IL NOSTRO PUNTO DI VISTA I C

COMBATTERE LA DISCRIMINAZIONE I C

IMMAGINARE UN ALTRO FINALE PER LE FORMICHE: LA PACE ANZICHE’ LA GUERRA I C

E SE NON FOSSE ANDATA COSI’?…RISCRIVI TU IL FINALE DELLA STORIA Improvvisamente le formiche si svegliarono e videro sopra di loro un’ombra che le osservava: era la fata Eloisa, come notò bene una delle formiche più anziane, la quale subito le gridò che non aveva il diritto di controllarle e di cambiare la loro natura. Eloisa allora, offesa, se ne andò, ma prima rinchiuse tutte le formiche, le blu e le verdi, in una bolla, dicendo loro: “La bolla che vi circonda sparirà solo quando avrete rimediato ai vostri conflitti”. All’inizio le formiche non capirono il senso delle parole pronunciate dalla fata e ricominciarono a offendersi fra di loro, ma poi le formiche cantanti blu e verdi, insieme, ebbero un’idea; le anziane chiesero loro quale fosse e risposero che avrebbero potuto usare il dono della parola in modo diverso: non per offendersi, ma per risolvere i conflitti che erano nati tra i due gruppi. Trascorsero ore e ore a parlare per cercare di capire quale avvenimento avesse scatenato tutto quell’odio e, soprattutto, quale, tra i due gruppi, avesse iniziato per primo a insultare l’altro. Alla fine si accorsero di non ricordare nemmeno più come era nata la discordia tra loro, né tanto meno se fosse stato il gruppo blu o verde a cominciare per primo, così fecero pace. Si abbracciarono e organizzarono una grande festa a cui presero parte tutte le formiche, a prescindere se fossero blu o verdi. La bolla, come era stato promesso dalla fata, magicamente sparì e persero non solo il dono della parola, ma anche i colori che le avevano portate a dividersi e a odiarsi tanto tra loro. Da quel giorno in poi divennero tutte uguali, nere, così come le vediamo anche oggi. LUCERI ALEXIA (ID)

Ormai in giardino l’odio stava prendendo il sopravvento. Le formiche pensavano solo ad uccidersi tra loro e purtroppo si sapeva già come sarebbe finita: le formiche blu e quelle verdi si sarebbero estinte. Ad un tratto però non si sentì più nulla: nessun insulto, nessun rumore. La fata Eloisa, sbalordita, andò a vedere e, sconvolta per il triste spettacolo che aveva davanti agli occhi, lanciò un urlo. Per terra, infatti, si trovavano le formiche ormai morte, ma era davvero finita per quei poveri insetti? Ripensandoci c’era un’altra possibilità! Confidare nella saggezza delle formiche più anziane. Infatti, prima della violenta battaglia, nel fondo del formicaio, le vecchie formiche blu e verdi si erano riunite per trovare una soluzione comune all’odio che aveva accecato le loro compagne, avendo capito, prima delle altre, i rischi che entrambi i gruppi correvano nell’affrontare una guerra. Mentre erano sul punto di definire i dettagli del piano, che ponesse fine alla battaglia, vennero distratte dal grido che aveva lanciato Eloisa, così uscirono di corsa e videro, sul prato, i cadaveri delle loro compagne. Si guardarono negli occhi, consapevoli di non essere riuscite ad evitare che le divergenze tra i due gruppi venissero risolte in una guerra, ma, ad un tratto, ad una di loro venne un’idea. Si diressero, allora, verso il vecchio Gufo che diede loro una pozione. La sparsero sopra le formiche morte, le quali, per magia, si risvegliarono. Una volta tornate in vita si resero conto dell’enorme errore che avevano commesso, fecero pace e promisero di non litigare più tra loro. Finalmente tutto sembrava essere tornato alla normalità, tranne che per alcuni aspetti: la pozione le aveva rese tutte uguali, tutte nere, come sono oggi le formiche, e aveva fatto perdere loro il dono della parola. Quanto alla fata Eloisa, anche lei fu colpita dalla pozione magica e non riuscì mai più a parlare. ALTOBELLA ALESSANDRA (ID)

Mentre le formiche litigavano e le regine si scambiavano parole molto volgari, le formiche più sagge, sia blu che verdi, pensarono ad una serie di sfide con 10 tappe e il vincitore avrebbe anche preso il territorio di proprietà di entrambe le specie di formiche. Il giorno seguente, nella cittadina dei Bruchi da seta, le formiche si unirono e iniziarono la gara. Le prime 5 correvano ad una velocità rispettivamente di 100, 200, 400, 800 cm. percorrendo la via della seta che portava alla città dei Tunnel, capitale di Brucolandia; infatti, si diceva che tutte le strade portavano alla città dei Tunnel. Erano le 14:30 di pomeriggio e stava per iniziare la terza gara di velocità perché le prime due si erano concluse in parità. Allora partì Rosina per le formiche blu e Genoveffa per le verdi. Vinsero le blu: infatti, la gara terminò con il risultato di 10 a 9 per le blu. Non appena, però, si stava pensando di fare uno spareggio per definire bene i punteggi, arrivarono i sindaci dei rispettivi gruppi di formiche che pensarono di stabilire un accordo tra di esse. All’inizio si litigò e addirittura si stava per arrivare alla guerra, però poi le formiche capirono che non si sarebbe risolto nulla e allora decisero di trovare un accordo tra loro: le formiche blu e verdi avrebbero vissuto pacificamente nella nuova città di Verlù. Dopo alcuni mesi la vita trascorreva tranquillamente, tanto che iniziarono ad accoppiarsi anche tra di loro e fu così che i due colori, il verde ed il blu, unenendosi diedero vita al colore nero: è da allora che nacquero le formiche nere. FRANCESCA TOPPI (IC)

I D

INCONTRO FINALE CON LA SCUOLA PRIMARIA: 8 Marzo 2016

IL VOCABOLARIO DELLA GUERRA E DELLA PACE