Progetto fratelli immigrati “ E dopo che il Signore mi dette dei fratelli….” OFS – Gifra Toscana 19 Aprile 2015 Massa Marittima.

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Transcript della presentazione:

Progetto fratelli immigrati “ E dopo che il Signore mi dette dei fratelli….” OFS – Gifra Toscana 19 Aprile 2015 Massa Marittima

Progetto «fratelli immigrati» PROGETTO proposto inizialmente dal «settore EPM» e quindi condiviso dall’Ordine Francescano Secolare (OFS) e dalla Gioventù Francescana (Gi.Fra) di Italia a favore degli immigrati presenti nella zona di Rosarno (Calabria) e la comunità civile e religiosa che li accoglie

Premessa…. L’OFS e la Gi.Fra, rifacendosi allo spirito di Francesco che riconosce in ogni uomo il volto di Cristo e quindi la figliolanza in Dio, comprendono che non possono non riconoscere ogni uomo come loro “fratello”. Il fratello ci chiede aiuto quando è nel bisogno e non possiamo sottrarci all’invito a farci compagni di viaggio nella sue difficoltà Davanti ai nostri occhi ….la tragedia di donne, uomini e bambini che arrivano dall’Africa e dall’Asia (sbarchi……Lampedusa, Rosarno…) Immigrati……sono forse tra i nostri fratelli più in difficoltà in questo momento in Italia sia per le condizioni di vita che per la loro spesso difficile e non accettata integrazione sociale Come OFS possiamo fare qualcosa per loro ? Cominciammo a pensare un intervento a Lampedusa (dicembre 2012)…..sfuma il progetto per «oggettive» difficoltà (tipologia del campo «prima accoglienza», rapporto con le istituzioni,etc) E «perché non a Rosarno allora» ?: circa 1000/2500 immigrati (regolari e non), spesso in condizione di estrema povertà e degrado sociale. Lavorano soprattutto come «stagionali» per la raccolta delle arance (… 20 euro al giorno…10-12 ore di lavoro) E «perchè proprio Rosarno» ? Perché In loco già lavorano per aiutare gli immigrati, insieme alla Caritas,anche alcune associazioni umanitarie ( es. Emergency,la CRI,etc) insieme ai nostri fratelli dell‘OFS e della Gi.Fra locale La «svolta» ….OFS Italia=EPM….»Essere fraternità in missione come Chiesa e nella società, OGGI» (Roma /11/14), OFS ha desiderato rinnovare il suo impegno ad inserirsi in questa attività di evangelizzazione e promozione umana

Roma 21-23/11/2014

Tappe del progetto «fratelli immigrati» Ottobre 2013: convegno dell’allora settore EPM a Roma…..proposta dei nostri fratelli OFS in Calabria da parte di Lidia …..di un intervento per gli immigrati nella zona di Rosarno Contatti telefonici con Cecè Alampi ( francescano secolare, diacono che è responsabile Caritas diocesana) e Pino Mazzaferro, ministro locale fraternità OFS di Rizziconi e Pietro Salerno,ministro regionale OFSCalabria Novembre 2013 (Roma) : condivisione del progetto con il Ministro dell’Integrazione Governo Letta (On Kyenge) Fine anno 2013: Approvazione del progetto in CN –OFS Italia 14 febbraio 2014: prima missione «esplorativa» in loco (Alfonso, Gianluca e Gigi) insieme a Cecè e Lidia 4 Giugno 2014 :Invio da parte del Consiglio OFS/Gi.Fra Italia delle richieste di adesione al progetto a tutte le regioni OFS-Italia 9 Novembre 2014: incontro a Giovinazzo con Gi.Fra…presentazione progetto alla Gi-Fra 14 novembre 2014: seconda «missione» esplorativa e di condivisione (grande appoggio di alcuni confratelli OFS della Campania…..) e l’incontro con il Vescovo di Oppido 25 gennaio 2015 : incontro con volontari che aderiscono al progetto ( durata prevista =1-2 anni)

L’incontro con il vescovo di Oppido…inserimento del progetto nella Chiesa locale 14/11/2014

Zona di intervento in Calabria

Obiettivi generali del progetto Recuperare e salvaguardare la dignità umana e sociale degli immigrati che vivono nei fatiscenti campi di accoglienza; Favorire, attraverso un dialogo personale con gli immigrati e momenti di preghiera interreligiosa, lo spirito di accoglienza e fraternità nelle comunità religiose e civili locali che li accolgono. Sollecitare le Amministrazioni Locali, Regionali e Nazionali, ad attivare programmi di intervento per limitare la situazione di degrado nei campi di accoglienza, promuovere la legalità e contratti di lavoro legali degli extracomunitari, favorendo nel contempo l’integrazione nelle città.

Obiettivi specifici Reperimento e distribuzione di generi di prima necessità: alimenti, vestiario, prodotti per l’igiene e la cura personale, biciclette (unico mezzo di trasporto a loro disposizione) Promozione di campagne sanitarie per l’igiene e la pulizia dei luoghi di residenza e cura di patologie connesse con possibili infezioni o epidemie; Favorire l’apprendimento della lingua italiana; Opportunità di campi di lavoro/missione da parte di volontari (es. animatori, insegnanti, educatori, professionisti sanitari, etc), di durata variabile e con obiettivi mirati (è da preferirsi il periodo di maggiore affluenza legato alla raccolta degli agrumi: autunno/primavera) Promozione di incontri, dibattiti con tutte le parti politico-sociale dei luoghi coinvolti nel progetto per favorire la sensibilità verso l’accoglienza degli immigrati anche attraverso iniziative che li coinvolgano e li rendano protagonisti del cambiamento.

Il progetto…visto con la lente d’ingrandimento Due livelli: 1)emergenza nei campi profughi soprattutto (assistenza con beni prima necessità, cure mediche,etc) 2)a medio e lungo termine ( favorire la legalità, la regolarizzazione di permessi di soggiorno, contratti di lavoro, scuola di italiano,, programma di salvaguardia salute psico-fisica, l’integrazione…..= modello già sperimentato nel comune di Drosi dalla comunità parrocchiale con don Nino La Rocca, con inserimento nelle case sfitte del paese degli extracomunitari e loro regolarizzazione nel mondo del lavoro, con buona integrazione degli stessi in molti casi)

1° Area di intervento :scuola di italiano Utilizzo del personale volontario insegnante e non Materiale ad hoc ( es. ALMA edizioni) Corsi durante la settimana (=programma continuativo)e di rinforzo nei week end o in altri momenti dell’anno e per periodi anche più lunghi..partendo dalla «relazione» per poi favorire l'apprendimento dell’italiano

2° Area di intervento: sanità Già attive la Caritas, ASL locale ed Emergency, ma si può favorire una collaborazione con per promuovere e garantire il benessere psicofisico degli extracomunitari Utili quindi specialisti medici (es. internisti, dermatologi,dentisti..ginecologi) e infermieri Lavoro nel campo, o in ambulatori ad hoc (da cercare) e in strutture mobili ( es. camper) Problematiche psicologiche e non solo mediche Collaborazione con sportello presso campo profughi

3° Area di intervento: collaborazione con Progetto presidio Caritas nazionale ha unito 10 diocesi che hanno lo stesso problema con immigrati ( al nord solo Saluzzo, poi Foggia, Salerno,Oppido) Mappare e seguire gli extracomunitari per aiutarli sia sotto l’aspetto sanitario che amministrativo ( es. rinnovo o acquisizione permessi di soggiorno, pendenze legali, cure sanitarie, favorire percorsi di legalità nei contratti di lavoro, ecc) Oltre che con azione in loco dei volontari, potrebbe essere fondamentale la segreteria EPM a Roma ( consulenti del lavoro, avvocati,commercialisti ect) per le pratiche volte alla legalizzazione e normalizzazione della vita degli immigrati Collaborazione anche con CRI locale

4°Area di intervento :relazionale Utilizzo del personale volontario con presenza nei vari campi degli immigrati per intessere relazioni personali; aiutare ad uscire dall’isolamento-ghettizzazione; favorire la valorizzazione della loro persona Nei week end o in altri periodi dell’anno

Favorire momenti di preghiera interreligiosa nel campo ( ad es. con i fratelli mussulmani) nello «spirito di Assisi» Giovanni Paolo II (27/10/1986) «….perché si elevasse all’unico Dio, da tanti cuori e in diverse lingue, un solo canto di pace…..» 5°Area di intervento :….preghiera

E allora…si partirà…ma Perchè?

Matteo 25, Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. 34 Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. 35 Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, 36 nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. 37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? 38 Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? 39 E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? 40 Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. 41 Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 42 Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; 43 ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. 44 Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? 45 Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. 46 E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».

«Io ho fatto la mia parte…la vostra ve la insegni Cristo» FF 1239 «Incominciamo fratelli a servire il Signore perché finora abbiamo fatto poco» FF 1239

Articolo 13 Regola OFS «Come il Padre vede in ogni uomo i lineamenti del suo Figlio, Primogenito di una moltitudine di fratelli, i francescani secolari accolgano tutti gli uomini con animo umile e cortese, come dono del Signore e immagine di Cristo. Il senso di fraternità li renderà lieti di mettersi alla pari di tutti gli uomini, specialmente dei più piccoli, per i quali si sforzeranno di creare condizioni di vita degne di creature redente da Cristo.»

E allora……siamo partiti!!!! Logistica e calendario partenze Prime testimonianze

L'organizzazione dei gruppi di volontari OFS Gifra Quanti ? Non più di 4 persone per volta ( abbiamo un limite alloggiativo e per movimentazione in loco). Periodi ? : week-end, week-end «lunghi», settimane. Chi coordina ? La segreteria EPM OFS di Roma (Monica Scalabrino – Gigi Giliberti) elabora il calendario delle partenze in base alle necessità degli interventi e coordinandosi con i fratelli della Calabria, la Caritas e la base logistica di Rizziconi. Stile ? Nella Chiesa come francescani nelle periferie del mondo……Fraternità e …condivisione di vita con i fratelli immigrati e con i fratelli OFS e Gi-Fra locali…(condivisione dei pasti, dei servizi, la preghiera,etc) con la comunità residente nella casa alloggio.

Progetto Fratelli immigrati Calendario Partenze MARZO 2015APRILE 2015MAGGIO 2015GIUGNO fratelli OFS Lazio2 fratelli OFS Marche4 fratelli OFS Campania2 fratelli OFS Friuli 3 fratelli OFS Lombardia1 gifrino Campania

Logistica Alloggio dei volontari: presso la «Opera San Francesco di Assisi» a Rizziconi (RC), via santa Maria superiore ( tel: 0966/53093; Fax: 0966/503867), direttrice : sig.ra Maria Albanese, Resp. amministrativo Giuseppe Mazzaferro (tel : ; Come arrivarci: in auto, sulla Autostrada SA-RC, uscita Gioia Tauro : in treno o pulman si arriva a Gioia Tauro : in aereo, aereoporto di Lamezia T o Reggio Calabria

…calziamo anche noi gli stivali e mettiamoci in viaggio, «passando» da Rosarno!!

Gianluca e Tiziana – Ofs Lombardia

L'esperienza è stupenda per i rapporti umani che, con grande semplicità, si riescono ad instaurare con tutti. Il desiderio di condividere è grande da parte dei nostri fratelli immigrati che mettono a nudo la propria vita, la propria esperienza familiare, i desideri, le aspettative, la dimensione religiosa della vita. E' sicuramente l'ambito, quello delle relazioni umane, affettuose e calorose, che ci sembra al primo posto e anche un servizio che può essere svolto da ciascuno di noi che si recherà a Rosarno. E' un'espereinza che si può fare e vivere anche per periodi brevi, come i week-end. Gianluca e Tiziana – Ofs Lombardia

Mirella – Ofs Lombardia

Marco – Ofs Lazio “Le attività svolte sono state diverse, ma naturalmente sono stato sempre affiancato da un operatore Caritas e non ho mai avuto situazioni di disagio o di pericolo, né di rischio per la salute” “ Torno a casa con quel famoso “mal d’Africa” cui qualcuno aveva accennato” “ Tutto ciò che ho fatto è stata una mia scelta, nessuno mi ha mai assegnato dei compiti o fatto sentire in obbligo per qualsivoglia mansione, in piena libertà. Gli operatori Caritas e quelli della Casa sono stati tutti cortesi con me, davvero un’accoglienza inattesa” “Da parte mia ho cercato di essere utile più che potevo, nonostante l’impotenza di fronte alla burocrazia delle Istituzioni. Ho stretto dei piccoli legami con un paio di ragazzi in particolare, che sono corsi ad abbracciarmi l’ultima sera, lasciando in me il desiderio di tornare quanto prima.

E adesso…….. Tocca a te, perché si chiede te soltanto che, ovunque tu vada, in qualsiasi angolo tu consumi l’esistenza, possa diffondere attorno a te il buon profumo di Cristo. Che ti lasci scavare l’anima dalle lacrime della gente. Che ti impegni a vivere la vita come un dono e non come un peso. Che ti decida finalmente a camminare sulla via del Vangelo, missionario di giustizia e di pace. E il mondo, anche quello più distante da te, avvertirà che il rosso di sera non si è ancora scolorito. (Don Tonino Bello)